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Autore: Anonimadelirante    18/01/2023    3 recensioni
Barty stira le labbra in un sorriso e si scosta appena in tempo perché non gli scompigli i capelli. «Stai dicendo che sono stupido?» scherza, perché d’amore non si vive: si vive di segreti ben riposti e d’ambizioni condivise – sua madre e suo padre e la carica di Ministro, lì, proprio lì, ad appena un passo e una festa mondana di distanza.
[TBW2023 @BellaLuna, Ferisce la penna]
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bartemius Crouch junior
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Zucchero bruciato

 

 

 


Sulla banchina della stazione sua madre gli bacia la fronte, morbida, tenerissima, persino un po’ eccessiva. «Ti amerò per sempre, in qualunque Casa andrai, qualunque cosa farai. Anche se non dovessi finire in Corvonero» gnaula in un moto d’affetto profetico. 
Barty stira le labbra in un sorriso e si scosta appena in tempo perché non gli scompigli i capelli.  «Stai dicendo che sono stupido?» scherza, perché d’amore non si vive: si vive di segreti ben riposti e d’ambizioni condivise – sua madre e suo padre e la carica di Ministro, lì, proprio lì, ad appena un passo e una festa mondana di distanza. 
In società si disimpara il sarcasmo e s’apprende l’arte di fingersi stupidi, però: lei scuote la testa, perciò, gli occhi lucidi come specchi. «Sto dicendo» balbetta in un singulto di commozione, «che sei il pezzo più grande del mio cuore.»
A volte, gli viene dubbio che ne sia così padrona da esserlo diventata per davvero, un po’, pur di compiacere suo padre: «Certo» ingoia il sarcasmo, quindi. «Anch’io ti amo» ammette l’istante dopo, perché il viso di sua madre è rosso a chiazze, ed una lacrima le cola lungo il naso appuntito. «Ci vediamo a giugno. Scrivo io» poi, stringendo i denti, aggiunge: «Saluta papà.»

 


Durante il viaggio verso Hogwarts, Barty preme la fronte contro il finestrino, ingoiando a vuoto. Sotto la lingua gli resta il gusto dolciastro, quasi nauseante, di quell’ultimo abbraccio. 
Peonie e distillato di urla di mandragola – le gocce che mamma prende per dormire sonni senza sogni, per costruirsi in viso sorrisi senza spigoli. 
Per il resto della vita, assocerà il sapore dolciastro di questo filtro a sorrisi tremuli e promesse che assomigliano a presagi da fondo di tè.


Barty sa come funzionano certe cose, cose come lo Smistamento – sta per scegliere i suoi compagni per la vita, la gente da cui dovrà guardarsi e di cui potrà fidarsi solo informandosi sul colore della cravatta che hanno portato a scuola.
È chiaro che d’amore non si possa vivere. Di patti di sangue, di ambizioni condivise, di segreti mantenuti: è questa la trama di cui sono intessuti gli alberi genealogici ed il suo ramo non fa eccezione. 
Un ragazzo gli porge la mano. Ha capelli scuri quanto le acque del Lago, lo sguardo denso come un’ombra: «Benvenuto a Serpeverde» dice Regulus Black. Barty non ha bisogno che gli si presenti – riconosce il ritmo con cui scorre il suo sangue dal sorriso indolente, dalla pelle diafana, dalle sue dita lunghe. I discendenti delle Sacre Ventotto assomigliano tutti ai propri genitori e ai genitori di questi: copie in carta carbone ripetute all’infinito, timbri in ceralacca colati nello stesso stampo di generazione in generazione. «Ti troverai bene, qui, con noi.»
«Sì. Credo proprio di sì.»

 

 

 

Ascoltami – no, ascoltami, dirà sua madre, anni dopo. Sto già morendo, tesoro mio. Davvero non lo capisci? Saperti qui mi sta uccidendo. Ma non preoccuparti, ho un piano. Corvonero, sai com’è. So che a volte  hai creduto… non importa. 
Bevi, svelto. Devi fidarti di me. Tuo padre ti terrà al sicuro. Me lo ha promesso.
Il sapore della pozione ha un sentore dolciastro, nauseante, come di zucchero bruciato – qualcosa che richiama lentamente un ricordo sepolto nella sua memoria.
Andrà tutto bene, te lo prometto. Qualunque cosa succeda, qualunque cosa tu faccia: ti amerò per sempre.











N/A: titolo @Avni Doshi, il cui libro no, non ho letto. Prima o poi, però...
E, niente. 
È da più di un anno che mi ronzano in testa un paio di headcanon su Barty e da qualche parte dovevo pur cominciare. Credevo di star scrivendo sulla sua amicizia con Regulus, ma a quanto pare, ehi!, no, stavo scrivendo del suo rapporto con la madre. Buono a sapersi, che dire.
Questa storia partecipa quindi alla TBW 2023 challenge, che a quanto pare inauguro con la tematica Motherhood nella mia testa avrei scritto una Damon&Lily, per questa, MA EHI così va la vita.
  
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