Li sento,
stanno arrivando..
mancano cinque minuti,
forse meno,
sento la penna graffiare la carta
o forse...
forse e solo un ologramma mentale
sento la lama lacerare la carne,
preparano le siringhe...
testano gli elettrodi
sento l'odore assordante del bianco
mi spaccano la bocca a furia
di imboccature pesanti,
tremo, zoppico,
vorrei solo fuggire ma sono ancora
rinchiusa qui, in questo posto
che non mi compete,
del resto scrivere lettere
è una cosa d'altri tempi,
adesso vado a rinchiudermi in un cassetto
mentre ho ammazzato troppi sogni,
fatto troppi peccati
in troppo poco tempo.