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Autore: by ila    22/01/2023    0 recensioni
Una storia ambientata subito dopo la vittoria di Campione del mondo di Ash Ketchum, in cui tutto verrà concentrato attorno a una festa in suo onore organizzata dalla capopalestra di Celestopoli con l'aiuto degli amici più cari.
Dal testo:
[...]"L’allenatore accartocciò il foglietto tra le mani e si mise a correre, richiamò Pikachu che gli balzò sulla spalla.
Si diresse verso casa sua perché sapeva che la sua amica alloggiava lì, sua madre glielo aveva detto.
Vide tutto spento quando varcò la porta dell’abitazione. Stava ansimando, si sentiva il cuore in gola.
Salì le scale, aprì la sua camera da letto da lei occupata fino a quel momento e lasciata ora immacolata.
Pikachu salì sulla scrivania e annusò nell’aria sentendone il profumo “Pika! Pikachu!”
“E’ stata qui, non è vero Pikachu?”
“Pikachu….” Annuì desolato il pokèmon giallo"[...]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Misty | Coppie: Ash/Misty
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
Capitoli:
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Capitolo 2
 

La festa era già gremita di persone, la dolce musica di sottofondo era perfetta insieme a tutto quel vociferare e Melody aveva fatto un ottimo lavoro con l’orchestra, doveva ammetterlo.
C’era gente che rideva, che si sfidava, bambini che correvano a destra e a sinistra. Tutta Biancavilla era lì.
I giornalisti fecero interviste ad ogni allenatore e membro delle varie Leghe.
Misty, cercando furbamente di evitarli, si guardò intorno alla ricerca di qualcuno che però non vide.
“Se stai cercando Ash, non è ancora arrivato.”
Trasalì quando vide Gary alle sue spalle nel suo splendido smoking bianco.
“Ciao Gary. Non sto cercando Ash, ma sto controllando che tutto proceda come si deve!” disse lei prendendo da un cameriere che portava un vassoio due bicchieri di punch, porgendone uno a lui. “Ti trovo bene, comunque.” disse assaggiando il liquido leggermente alcolico.
“Grazie.” sorseggiando il drink “Sai Misty, sei splendida stasera e Ash è davvero fortunato ad averti.” disse avvicinandosi sussurrandole all’orecchio con voce suadente.
“Non mi piace il tono con la quale lo dici, Gary.” Disse bevendo la bevanda cercando di ignorare il brivido lungo la schiena che sentì.
“Cosa ho detto di male, se non la verità?!” disse spavaldo il castano, allontanandosi di poco.
“Lo sai che non c’è niente tra di noi.”
“Allora considerato questo, mi concederai un ballo più tardi?” sorrise lui
“Se farai il bravo, posso pensarci.” contraccambiando il sorriso.
“Wow!! Quante ragazze bellissime ci sono!! Ditemi che non sto sognaaaandooooo!!” un ragazzo in smoking marrone fece capolino accanto ai due, che lo guardarono con espressione imbarazzata sul viso.
“Brock, contieniti per favore! Stasera rappresenti la palestra di Plumbeopoli!” lo rimproverò Misty tirandogli l’orecchio com’era di consuetudine.
“Ahi Ahi! Ahi!” lamentò Brock
“Vedo che certe cose non cambiano proprio mai, eh.” salutò un ragazzo castano somigliante ad Ash in abito elegante verde.
“Come state ragazzi?” disse una ragazza dall’abito rosa con delle fantasie raffiguranti dei Ditto, in sua compagnia.
“Duplica! Richi!” fecero Misty e Brock
“Ci siamo anche noi, Misty!”
“Come va?”
La ragazza riconobbe subito Casey nel raffinato abito a righe gialle-nere e Giorgio nel completo azzurro, in abbinato all’inseparabile sciarpa.
“Casey, Giorgio! Ci siete anche voi!”
Brock, insieme a Misty, fecero le presentazioni
“Ma certo, non si può mancare alla vittoria schiacciante di un tifoso degli Electbuz!”
“Casey, Ash non è mai stato un tifoso degli Electbuz.” disse la capopalestra
“Oh, cambierà idea, vedrai! E finalmente gli insegnerò a fare il tifo per la squadra più forte del mondo!” nei suoi occhi si intravide la fiamma ardente
Il gruppetto la guardò perplesso poi Giorgio si rivolse a Misty “Tutti conoscete il neo- campione, meno che io. Raccontatemi qualcosa di lui. Dev’essere una persona davvero in gamba se ha vinto il titolo.”
“Si che lo è. Ma sarebbe più in gamba se ammettesse al mondo intero che Misty è la sua ragazza!”
“Che stai dicendo Melody?!” imprecò paonazza verso l’amica.
“Ha ragione lei, Misty. Siamo stanchi di vedere sempre questo tira-molla che vi tiene uniti da anni. E’ giunto il momento che si dichiari.” concordò Gary sbuffando
“Da quando fate comunella voi due?!”
“Da qualche parte si dovrà pur sbloccare questa situazione, non credi?” chiese Sakura mettendosi un dito sotto il momento con fare pensante
“Ti ci metti pure tu adesso?!”
“Effettivamente avrebbe tutto più senso dal momento che quando Giorgio ti ha invitato a un vero appuntamento romantico, non hai accettato.” disse Casey
“Che cosa?!” esclamarono tutti in coro
“Anche se tutto sommato ti devo ringraziare perché accompagnandoti, ho potuto vedere la partita allo stadio seduta comodamente nella sala vip! Che meraviglia!” disse trasognate con gli occhi a cuore la tifosa allenatrice di pokèmon.
“Finalmente conoscerò la persona per la quale mi hai rifiutato.” si intromise il ragazzo di Celestopoli
“Mi dispiace Giorgio…”
“E perché mai? Dev’essere davvero un bravo ragazzo oltre che un grande allenatore, se ha potuto fare breccia nel tuo cuore così a lungo. Magari accetterà un incontro di pokèmon!”
“Si, te lo presenterò.” rispose sorridendogli.


La serata proseguì in modo molto tranquillo, ognuno parlando delle proprie esperienze e dei propri viaggi.
Delia, guardando la sala, pensò che il suo Ash era davvero un ragazzo ricco di belle amicizie. Le aveva telefonato avvisandola che sarebbe arrivato a momenti, ma voleva fare una sorpresa a tutti e così le chiese di non dire nulla a nessuno.
“Ne vuole un po', Delia?” chiese il Samuel Oak avvicinandosi alla donna con un piatto di tramezzini
“Oh, no, grazie Professore. Sto bene così.”
“Questa festa è meravigliosa, non trova anche lei?”
“Sì. Misty ha fatto proprio un ottimo lavoro. Sarà contento mio figlio.”


Poco distante una ragazza dai capelli biondo cenere sciolti sulle spalle, vestita con un lungo abito bianco con delle piccole gemme colorate incastonate sopra, osservava inquieta la stanza.
“Cosa c’è che non va, Serena?” chiese la piccola Clem, con vestitino giallo e una porzione di gelato in mano.
“Non so…Ash è in ritardo. Dovrebbe essere già qui.”
“Perché ti preoccupi tanto? E’ la sua festa e può arrivare quando vuole.” disse una voce alle sue spalle.
“Tu chi sei?” chiese voltandosi
“Il mio nome è Melody una vecchia amica di Ash e sono la monarca dell’isola di Shamouti, nell’arcipelago Orange, piacere.” si presentò squadrandola da vicino.
“Io invece mi chiamo Sakura e sono amica di Misty e di Ash ovviamente. Li ho conosciuti quando ancora viaggiavano insieme.” intervenne la ragazza cordiale
“Piacere io sono Bonnie, sorella del capopalestra Lemont della regione di Kalos. Lei invece si chiama Serena e anche noi siamo stati compagni di viaggio di Ash” Le due ragazze si strinsero la mano
“E dimmi…Ehm...Serena, di cosa ti occupi esattamente?”
“Sono una performer di pokèmon e ho vinto numerosi premi e concorsi.”
“Capisco…ma non hai mai affrontato un vero incontro di pokèmon, dico bene?” chiese la castana con un sorrisetto che le si dipinse sul volto.
“Le gare pokèmon sono anche degli incontri. E se vuoi te ne dò una dimostrazione!” disse innervosendosi, stringendo tra le mani una sfera-pokè. Non capiva perché ma quella ragazza non solo la metteva a disagio ma le dava sui nervi.
“No grazie. Non mi piace combattere. Però ti voglio dare un consiglio da amica: non sfidare chi non puoi, perché io l’ho fatto e ho perso miseramente.” Disse Melody guardando in direzione di Misty dalla parte opposta della stanza. Serena la seguì con lo sguardo intuendo quello che voleva dire con quelle parole.
“Andiamo Melody, lasciala stare. Vi prego di scusarla ma non è sempre così adorabile! Ci vediamo dopo piccolina!” Sakura prese l’amica sottobraccio e la trascinò in mezzo alla folla.
“Ciao ragazze!” salutò la bambina sorridente.
Serena rimase a fissare a lungo le due scomparse tra la folla, poi volse lo sguardo verso la rossa sull’altro lato della sala, che sentendosi osservata, la guardò e le sorrise.

“EEEEEHIIIIIIIII!!!!!!”
Dal cielo si sentì qualcuno gridare e tutti i commensali alzarono lo sguardo.
Finalmente Ash Ketchum fece il suo ingresso aereo in groppa al suo Dragonate, agitando la mano in segno di saluto. Indossava uno smoking blu scuro con indosso il suo primo berretto con il simbolo della Lega Pokèmon. L’aveva tirato fuori proprio per l’occasione.
I fotografi si scatenarono, i giornalisti iniziarono a scrivere articoli su articoli sull’entrata in scena del neo-campione e gli amici di Ash iniziarono a gridare il suo nome e ad applaudirlo felici di vederlo.
Misty, sorridendo felice, raggiunse Brock e Tracey.
“Siamo qui Ash!” disse Tracey sbracciandosi a sua volta.
Ma improvvisamente, poco prima che il Dragonate atterrasse a terra, ci fu un’immensa esplosione che alzò tutta la terra e la polvere sottostante, alcune persone vennero travolte altre che si coprirono gli occhi. Per evitare l’attacco diretto, il pokèmon drago sterzò improvvisamente la traiettoria e Ash perse l’equilibrio precipitando pericolosamente nel vuoto insieme a Pikachu.
“STAI ATTENTO ASH!!!” urlarono spaventate Misty e Serena
Poi la capopalestra chiamò subito Charizard, uno dei primi starter di Ash, ordinandogli di prenderli al volo la quale scattò immediatamente afferrandoli. “Grazie amico mio!” disse il ragazzo accarezzandolo.
“DRAGONITE!! DRAGONITE!!!!” chiamò in seguito Ash, ma la grossa nube scura non gli fece vedere nulla.
Tutti i pokèmon volanti, sotto gli ordini di Misty, crearono un potente vortice che spazzò via il fumo.
Ash la guardò e la ringraziò.
“Ma come fa Misty a comandare i pokèmon di Ash?” si chiese Serena osservando la scena esterrefatta.
“Perché quando viene da me in laboratorio, lei se ne prende cura come se gli appartenessero. Provano un profondo rispetto e stima per quella ragazza e così le obbediscono. Alcuni di loro la conoscono fin da quando erano dei cuccioli, come Charizard per esempio.” Spiegò il Prof. Oak che la osservava orgogliosamente.
“Guardate là!!” un signore, tra i tanti spettatori, indicò un punto in alto nel cielo e videro il pokèmon drago intrappolato in una spessa rete, tenuta da una grossa macchina, con due persone sopra.
“Ma che succede?” chiese James, sopraggiunse accanto a Misty
“Chi è che sta disturbando la nostra festa?” fece Jessie
“MIAO! Ma quelli sono…”
“Cassidy e Butch!” dissero i tre con sgomento
“Scusate il disturbo bella gente, ma questo esemplare viene con noi!” disse una giovane donna bionda con una tuta nera e un “R” rossa stampata sopra
“E insieme a lui, anche i vostri pokèmon!” concluse il ragazzo accanto a lei, dai capelli blu con la stessa divisa lanciando in aria delle capsule nere che, aprendosi, fecero apparire delle altre reti che intrappolarono gli altri pokèmon nelle vicinanze.
“Il Team Rocket?!” esclamarono insieme Brock, Tracey e Ash
“Ehi voi tre, che cos’è questa storia?!” chiese Misty furiosa a Jessie e James
“Noi non c’entriamo nulla, credici!” disse James
“Quei farabutti...non solo hanno rovinato il nostro motto, ma hanno anche interrotto la nostra festa. Facciamogliela vedere, James! Vai…” Jessie preparò la sfera da lanciare in campo quando Misty le si parò davanti
“Aspetta Jessie. Questa è la MIA serata e se voi tre non centrate nulla, vorrà dire che li sistemerò da sola! Scelgo te, Garyados!” il pokèmon drago blu fece il suo ingresso emettendo un enorme ruggito.
“Ehi Misty! Ci sono anche io!” disse Ash saltando giù dal suo pokèmon, posizionandosi accanto a lei
“Sei pronto Ash?”
“Certo, quando vuoi, Misty.”
“Garyados!”
“Charizard!!”
“TEAM COMBINATO: FUOCO BOMBA A PIENA POTENZA!” ordinarono insieme i due allenatori.
I due pokèmon spararono un mega attacco combinato di un rosso lucente che si scagliò contro ai due criminali, bruciandoli. La rete si sciolse liberando tutti i prigionieri insieme al Dragonite di Ash, che volò alto nel cielo, seguito da Charizard,
“E ora vai con l’attacco Idropompa!”
“Pikachu! Attacco Super Fulmine!” il pokèmon elettrico balzò sua sulla spalla e generò una potente scarica elettrica che avvolse il potente getto d’acqua del drago azzurro di Misty colpendo in pieno Butch e Cassidy, scaraventandoli poco distanti. Le vari agenti Jenny presenti sul posto, li circondarono e li arrestarono.
“WOW!!!! Guardate quante sono!!1.2.3.4.5…!!” Brock non perse tempo, le contò una ad una fluttuando verso le poliziotte “…6.7.8.9…e...Ahi! Ahi! Ahi!” Max da una parte e Croagunk dall’altra lo presero trascinandolo via “Sei irrecuperabile Brock. Possibile che non perdi mai occasione, tu? Forza, andiamo e lasciale fare il loro lavoro!” disse il fratello di Vera.
L’intero stadio esplose in un boato di complimenti e applausi. I flash delle macchine fotografiche presero vita all’impazzata con Todd che correva da una parte all’altra non perdendosi nemmeno un punto focale della scena sulla coppia.
Tracey fece subito qualche ritratto con accanto Dacey che sorrideva felice, mentre le sue sorelle controllarono che tutti i pokèmon stettero bene.
“Pikachu-Pi!!!!” squittì il pokemon giallò di Ash saltando tra le braccia di Misty felice.
“Ciao Pikachu!” disse lei sorridente mentre lo coccolava amorevolmente “Che bello vederti! Mi sei mancato molto.”
“Pika, Pikachu!” rispose strofinandosi sulla sua guancia sorridente.
E prima che Ash e Misty furono assediati dalla stampa, il ragazzo dai capelli corvini la prese per mano e la trascinò in groppa al suo Charizard. “Dragonite, amico mio, vai a goderti la festa e a riposare. Grazie di tutto. Ci vediamo dopo”
“Ash! Ma che fai?!” chiese Misty visibilmente imbarazzata, tenendo in braccio il pokèmon giallo.
“Scusate gente, le interviste sono rimandate a data da destinarsi. Voi continuate pure l’intrattenimento. Forza Charizard, andiamo!”
Il drago scattò con un forte battito di ali e salendo in alto sparirono tra le stelle.
“Wow!! Com’è romantico!!!!” dissero in coro Clem, Iris, Suiren e Ibis con occhi sognanti.
Serena e Lylia rimasero a bocca aperta senza sapere cosa dire. La coordinatrice di Kalos, guardò Melody che sorrise soddisfatta “Era ora che si desse una svegliata, il nostro Campione! Torniamo dentro Sakura, andiamo anche noi ad acchiappare qualche baldo giovine che ci porti sulle stelle!” disse Melody sarcastica e dalla voce sognatrice.
“Oh, Melody! Sei tremenda!” rise di gusto Sakura, seguendola.
Lucinda, nel suo vestito azzurro, rimase incantata dalla situazione con lo sguardo sognante, si sentì cingere le spalle e si trovò Kenny che le sorrideva tranquillo “Mi concedi un ballo più tardi?” le chiese.
Lei lo guardò sorpresa poi, leggermente rossa in viso, annuì rientrando con lui alla festa.
Vera aveva scelto un abito di seta rosa e rosso ed era intenta a mangiare un tramezzino preso al volo dal vassoio di un cameriere quando le si presentò dinanzi una splendida rosa rossa. Alzò gli occhi e vide Drew, nel suo perfetto completo verde scuro.
“Se non stai attenta, sporcherai il tuo bel vestito, che si intona perfettamente con questo capolavoro della natura.” Annusando il fiore.
“Avevo fame con tutto quel trambusto e non c’è bisogno che me lo dici! IO sto attenta, che credi?!” rispose accigliata e offesa. Ma una goccia di salsa maionese fuoriuscì dal pane e pericolosamente precipitò in direzione della stoffa. Drew, con un abile mossa, prese il braccio di Vera e la spostò contro di lui evitando il peggio.
Le guance di lei presero fuoco - e non era per il piccante- sentendo il corpo del ragazzo contro il suo fianco e la sua mano calda sulla spalla.
“Sei la mia bellissima imbranata.” disse Drew sorridendole stringendola un po' di più.
“G-grazie tante, Drew!” rispose fingendosi offesa, ma con un bellissimo sorriso sul volto. E senza staccarsi si avviarono.

La gente via via scemò lasciando Brock a osservare il cielo pensando a quanto coraggio avesse avuto il suo amico nel portarsi via Misty davanti a tutti. Quei due ragazzi li aveva visti crescere, cambiare, maturare ed era orgoglioso di entrambi. Tutti e tre avevano realizzato i loro sogni e ora ne mancava solo uno all’appello: quello dell’amore. Ad Ash aveva fatto dei discorsi da uomo a uomo ma ottuso com’era non li aveva mai voluti comprendere fino in fondo, almeno fino a ora, a quanto pareva. Di Misty invece, sapeva chiaramente cosa la legasse ad Ash e sperò che presto anche la sua amica potesse essere completamente felice come meritava.
Mentre lui dal rientro da Alola non era stato più lo stesso: aveva conosciuto una donna bellissima lì, di carattere, che l’aveva completamente conquistato. Adorava le donne e lo sapeva, si rendeva conto che non perdeva mai occasione di fare il filo a ogni bellezza che incontrava, ma quella ragazza mora, anche lei capopalestra, l’aveva affascinato a tal punto da non scordarla più. Sperava che quella sera la ritrovasse insieme ai compagni di scuola del suo amico ma non la vide.
“C’è una serata stupenda, non trovi anche tu?”
Il neodottore si girò in direzione di quella voce tanto particolare e come per magia eccola lì, Alixya, bella nel suo lungo abito viola, illuminata dalla luce argentea, che gli sorrise.
“A-Alyxia!” disse diventando rosso ringraziando mentalmente che fosse notte.
“Ciao Brock, come stai?” chiese lei sorridente osservando le stelle
Come sentì pronunciare il suo nome, l’ex capopalestra perse il controllo e come al suo solito gongolò farfugliando complimenti e dichiarazioni senza senso. La ragazza rise di gusto poi lo prese a braccetto e gli disse “Fammi da cavaliere stasera e andiamo a divertirci.”
Il ragazzo a quella richiesta, fumando dalla testa ai piedi dall’imbarazzo, camminò con lei sotto il chiaro di luna.

Conitnua...
  
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