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Autore: Hikari_1997    03/02/2023    2 recensioni
Shinichi, giovane poliziotto alle prese con l'inizio della sua carriera, viene obbligato dalla madre ad acquistare un bouquet di pronta guarigione per il loro ex vicino di casa.
Questo compito, all'apparenza d'impiccio, porterà ad un inaspettato incontro con una dolce fioraia.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Detective Boys, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Orchidee e Fiordalisi
 
Shinichi sbadigliò esausto.

Appena diplomato dall’accademia di polizia, il giovane era stato subito messo a servizio dall’ispettore Megure (vecchio amico di suo padre) e, sotto la costante e ferrea tutela dell’ispettrice Sato, aveva iniziato la sua carriera da poliziotto.
Shinichi aspirava in grande, come molti gli avevano fatto notare.
Il suo sogno era quello di diventare un detective della squadra omicidi, usando il suo grande acume per mettere dietro le sbarre i criminali.
Tuttavia, ora come ora, doveva accontentarsi della gavetta; passando ore su ore in appostamenti notturni con Chiba che gli trapanava le orecchie nel parlargli del suo anime preferito.
Sato lo aveva proposto per quel tipo di lavoro perché -secondo lei- l’attenzione ai dettagli del ragazzo sarebbe stata di grande aiuto, e così era stato _ scoprendo che l’assalitore seriale si era sostituito ad un fattorino delle consegne per svignarsela dal controllo delle forze armate.

Stava quindi tornando nel suo modesto appartamento, sperando che la sua coinquilina Shiho non fosse alle prese con esperimenti chimici da presentare al suo relatore.
Ma, essendo la sfortuna sempre presente nella vita di Shinichi (almeno secondo il suo amico Heiji) aveva ricevuto una chiamata dalla madre poco prima della fine del turno.

A quanto pare il suo vecchio vicino di casa e scienziato pazzo Hiroshi Agasa, aveva costruito un prototipo di umidificatore per aria, tuttavia mentre stava agglomerando i pezzi dell’invenzione, non si era accorto di una vite caduta a terra, scivolando e pestando la schiena malconcia.
Dunque, il dottore era in ospedale per un forte dolore lombare causato dalla caduta.
La madre lo aveva quindi pregato di passare da un fiorista e creare un bouquet di pronta guarigione per il loro amico di lunga data, ragion per cui ora stava cercando un dannato negozio di fiori grazie al potere di internet.

Aveva individuato un posticino aperto di recente che, secondo le recensioni, aveva una proprietaria giovane e molto sensibile; di poche parole ma sapeva il fatto suo.
-Speriamo- sbuffò Shinichi adocchiando la verde insegna decorata con roselline rosa e margherite.
La porta d’entrata si spalancò d’un tratto, rivelando tre bambini delle elementari uscire come furie dal piccolo negozio, sorrisi smaglianti in viso; l’unica bambina del trio stringeva in mano un bouquet di peonie e roselline e ranuncoli bianchi.
-Grazie Ran Nee-chan! Alla maestra Kobayashi piaceranno moltissimo! – Trillò entusiasta.
-Continuo a sostenere che del cibo era meglio- disse il bambino cicciottello.
-Genta! Non essere maleducato! – sentenziò il suo lentigginoso amico tirandogli una gomitata -Torneremo sicuramente Ran-chan!! –
L’esplosivo e giovanile turbine passò di fronte a Shinichi, lasciandolo al quanto sorpreso -Roselline, peonie e ranuncoli … è nato qualcuno? – Si chiese distrattamente Shinichi entrando nel negozio, arricciando il naso al forte odore di fiori che pervase le sue narici.

-Buongiorno! Benvenuto alla “Bottega di Ran”, come posso aiutarla? –
Shinichi si voltò, pronto a spiegare il motivo della sua presenza in negozio, ma tutte le parole gli si bloccarono in gola.

Lunghi capelli castani, dolce sorriso, iridi di una peculiare screziatura violetta, quasi tendente al rosa.
Le mani piene di cerotti erano dolcemente strette attorno ad un mazzolino di rose bianche, stesso candido colore del dolcevita da lei indossato; il verde grembiule del negozio con stampato la scritta “La Bottega di Ran” copriva il generoso seno e il fisico slanciato della giovane proprietaria.
La vide mettere una lunga ciocca castana dietro l’orecchio sinistro, la manica del maglione scese giusto per rivelare la presenza di un braccialetto argentato con uno stilizzato fiore di ciliegio.
-Ah ecco- balbettò lui per poi schiarirsi la voce -Cercavo … un bouquet di pronta guarigione-
Lei annuì, sistemando il mazzo che aveva in mano in un vaso per far segno a Shinichi di seguirla dietro un bancone -Aveva in mente qualcosa di particolare? Ogni fiore ha un suo significato, ma magari la persona in questione ha un fiore preferito-
-Oh non … non saprei- rispose Shinichi -Qualcosa di generico per augurargli di rimettersi in sesto presto andrà bene-

Quel sorriso lo stava stordendo.

Era consapevole che aveva un pessimo aspetto dettato dalla nottata in bianco, e quando mancava ore di sonno tendeva a essere scorbutico e irascibile (parole di Shiho).
Lei era rimasta professionale e serena, sorridendogli dolcemente e indicandogli i fiori che aveva nella sua piccola bottega, aspettando con pazienza le sue risposte.
 
Azalee, gigli e orchidee.
 
Un candido e roseo bouquet, elegante e puro come il dolce sorriso della fioraia.
Shinichi la osservò di sottecchi mentre legava un nastro intorno ai fiori recisi, piegando sapientemente la velina e la carta trasparente all’estremità dei gambi.
I suoi occhi si alzarono un secondo, costringendo Shinichi a distogliere lo sguardo per l’imbarazzo.
La sentì ridacchiare, vedendola scomparire un secondo nel retrobottega.
Al suo ritorno, il bouquet era completo.
Estrasse il portafoglio per pagare, appoggiando sul bancone ligneo gli Yen necessari -Potete tenere il resto- disse infine -Siete stata fin troppo paziente ad avere a che fare col mio muso lungo-
Lei scosse la testa -Niente affatto, ognuno ha dei giorni no; non deve scusarsi-

Il primo sincero sorriso della giornata si formò sulle labbra di Shinichi.

-Aspettate un attimo- disse a quel punto lei, correndo nuovamente nel retrobottega.
Shinichi era confuso, aveva forse dimenticato qualcosa?
Quando la giovane si ripresentò nuovamente, stringeva nelle mani un piccolo mazzolino di fiordalisi azzurri.
Vedendo la confusione scritta sul volto del giovane poliziotto, la ragazza sorrise, prendendogli la mano e passandogli i fiori -Dovrebbe essere un omaggio, anche se gli Yen che mi avete dato bastano e avanzano per coprire entrambi i mazzi di fiori- spiegò lei, non nascondendo un leggero rossore alle gote.
-Ah ma … ecco-
-Il colore- rispose sincera -Il colore dei vostri occhi mi ha ricordato i petali dei fiordalisi-
 
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“Il colore dei vostri occhi mi ha ricordato i petali dei fiordalisi”

Dopo esser passato in ospedale e aver consegnato il bouquet ad Agasa, Shinichi era tornato a casa, sprofondando sul vecchio divano blu del salotto, rigirandosi tra le mani quel piccolo mazzolino di fiordalisi.
Shiho lo scrutava sospettosa dalla cucina, fumante tazza di caffè in mano -Che hai? Non ti ho mai visto fare quegli occhi da triglia-
I commenti di Shiho non vennero registrati da Shinichi, occhi persi su ciò che teneva in mano -Orchidee-
-Ah? – Shiho chiese confusa -Ma quelli sono fiordalisi mica orchidee-
Tuttavia, tentare un dialogo con Shinichi in quello stato era totalmente inutile.
Alzò gli occhi al cielo -Ci rinuncio, non fare le radici su quel divano, mi raccomando-
Shinichi farfugliò uno sconnesso -Mh- ripensando ai fiori acquistati quel giorno, e a quel dolce e sincero sorriso.
 
-Ran-
 

Note Autrice.
 
Significato fiori:

Roselline, ranuncoli e peonie _ Combinazione usata per celebrare la nascita di una bambina
Roselline rosa _ Simbolo di lealtà, amicizia e assenza di malizia
Margherite _ Purezza e nobiltà d'animo
Rose bianche _ Purezza, innocenza, nuovo inizio
Fiori di ciliegio _ Rinascita
Orchidee, gigli e azalee _ Se in colori tenui quali bianco o rosa, indicano purezza ed eleganza e vengono anche usati come simboli di pronta guarigione
Fiordalisi _ In Oriente, questi fiori vengono dati agli innamorati per esprimere il proprio affetto o per dichiarare il proprio amore

Significato del nome Ran _ Nel film numero tre “L’ultimo mago del secolo”, Ran aveva rivelato che il suo nome significa Orchidea, quindi lo trovavo appropriato per questo contesto.
   
 
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