Contemplo attentamente la mia immagine ,riflessa nel grande specchio della sontuosa camera da letto.

Indosso la camicia da notte ornata da pizzi e ricami d'oro che Rose Bertin ,la mia modista, ha confezionato espressamente su un mio disegno.

Mi diletto a inventare abiti e a scegliere le stoffe più ardite e pretenziose, in fondo sono la Regina di Francia ...e mi annoio così tanto a volte!

I gigli, simbolo delle casata reale dei Borbone, sono ricamati in rilievo sulla candida stoffa.

Li carezzo lievemente saggiandone il perfetto ordito.

Mi tocco il ventre, questo ventre vuoto e arido ,dove la vita da ben sette anni non vuole attecchire.

Mi sento così inutile!

Sono al centro di mille pettegolezzi, mille storie assurdamente riprovevoli, ma nessuno sa quello che provo.

Il dolore che sento ogni mese, quel sangue che porta via ogni speranza e che mi uccide lentamente dentro.

Le cameriere scrutano le lenzuola ogni mattina e il mio intimo dolore diventa presto un pettegolezzo di corte.

So di cortigiani e di nobili ,che pagano per avere informazioni dalla servitù.

Il Re mi ama, questo lo so per certo , ma la notte si corica vicino a me mi da un bacio sulla testa, poi si gira su un fianco e russa.

Ultimamente, spronato dai consigli del conte de Mercy,  prova ad amarmi, ma poi si ritira per il dolore che prova e mi lascia sola a piangere in silenzio.

Non vuole operarsi per codardia ed io rimango così in un limbo ,dove il mio cuore si lacera ed il mio giovane corpo urla.

Come una farfalla presa in una letale ragnatela, cerco di volare via ma non posso uscire da questa trappola.

Non sono più pura, e non sono madre nello stesso tempo.

Sette lunghi anni di questa agonia.

Io voglio sinceramente bene al mio consorte ,a cui sono andata in sposa a quattordici anni giovane e spensierata, ma quello che mi infiamma d' amore è un altro uomo.

Che Dio mi perdoni per questo peccato!

Il mio cuore è solo per lui... il conte Hans Axel von Fersen.

Lo amo da quando lo vidi a quella festa in maschera tanti anni fa, così altero e bellissimo.

Con lui ho capito finalmente cosa vuol dire la parola amore , e anche quello che ogni donna può ricevere e donare al suo uomo.

Siamo follemente innamorati e nulla al mondo potrà sporcare questo sentimento, nemmeno i libelli più sudici che tappezzano tutta Parigi.

Lui è la metà del mio cuore.

Chiamo le dame che mi aiutano ad indossare un abito di un rosa delicato, che ho scelto dal libro dei tessuti appuntandoci sopra uno spillo.

Cerco sempre di essere la più bella, la più alla moda, l'assoluta perfezione.

Rincorro ogni stravaganza che mi faccia sentire bene.

Mi ubriaco di emozioni, giochi e belle cose per dimenticare il dolore che sento , per riempire il senso di vuoto che mi attanaglia e mi toglie il respiro ogni minuto.

È un vero supplizio ogni giorno passare in mezzo ai cortigiani nella sala degli specchi e ascoltare i loro bisbigli dietro i ventagli di piume variegati.

"Chissà se il Re avrà consumato stanotte?"

"La regina ha già il suo stallone svedese, che cosa gli importa di quel grassone del Re"

"Povero Re , si è preso una donna sterile, si sa che fine fanno le regine che non danno un erede"

"Oggi la vedo strana, sarà gravida finalmente?"

BASTA!

Non voglio più ascoltare tutto questo veleno, fatemi vivere in pace...non sapete nulla di me... nulla!!!

Oh mia Vienna quanto mi mancate!

Madre ! voi così prolifica, avete generato ben quattordici figli , vi stupite della mia situazione.

Leggo con tristezza le vostre frequenti missive dove mi fate una colpa se mio marito non mi tocca, mi rimproverate

dicendo che devo essere più dolce e amorevole per far cedere un uomo.

Mi avete intimato di impegnarmi per la Francia, ma io non ho colpe!

Perché nessuno mi capisce?

Per fortuna ho la contessa di Polignac che è un amica dolce e fedele.

Lei asciuga le mie lacrime e mi incoraggia a non abbattermi, non so cosa farei senza la sua profonda amicizia.

Che vergogna che provo ogni miserabile giorno che passo, se solo le persone potessero leggere il mio cuore.

Sono così stanca di questa vita, passo pomeriggi interi a piangere e pregare che un miracolo finalmente mi salvi dal baratro che sento aprirsi sotto di me.

* * *

Oggi è una splendida giornata di primavera, ho deciso di fare una passeggiata nei giardini insieme alle mie amiche più fidate, la contessa di Polignac e la principessa di Lamballe.

Il giardino è in piena fioritura ed è un piacere per gli occhi ed un balsamo per il mio cuore osservare tanta bellezza.

Intravedo da lontano Oscar con il suo attendente André, sono vicino ad un roseto, mi avvicino felice.

Mi è sempre piaciuta Oscar, è una donna coraggiosa e leale anche se il suo ruolo non le consente di vivere come una donna l 'ho sempre considerata una delle più belle a corte.

Lei neanche sa quanti tra uomini e donne sono capitolati di fronte al suo fascino.

“Buongiorno Oscar, non è una bellissima giornata?”

Un leggero inchino da parte loro, che bella coppia che sono.

Lei forse non se ne accorge ma lui la guarda in un modo inequivocabile.

Ah l'amour!

Ci scambiamo qualche convenevole e proseguo nella passeggiata finché lo vedo.

“Lasciateci per favore” chiedo alle mie dame che prontamente si fermano.

Continuo a camminare lentamente mentre lui mi segue a pochi passi.

“Conte di Fersen ,  cosa vi porta oggi a corte?”

Il rumore del pietrisco sotto le scarpe riempie il silenzio del piccolo viale deserto.

“Cosa mi porta a corte mia Regina? Semplicemente il mio cuore . Io non desidero che servirvi e amarvi per il resto della mia umile vita”

La sua voce è fuoco nel mio corpo, mi giro e lo guardo in quegli occhi grigi che mi ammaliano ogni volta e mi danno

un' insolita vertigine.

“Io con voi non sono più la Regina di Francia , sono solo una donna che vi ama, ogni giorno più fortemente che mai. Vi aspetto stasera al boschetto di venere, ci sarete?”

Mi passi vicino e mi sfiori una mano, i sensi risvegliati al lieve tocco .

“Ci sarò”

Riprendiamo a camminare in direzioni opposte, vorrei scoppiare a ridere, gridare la mia felicità al cielo ma non posso.

Nascondo il mio viso dietro al ventaglio mentre le mie dame mi raggiungono.

Adesso odio questo sole, vorrei facesse subito posto alla luna per essere tra le tue braccia ...tu il più amato e il più amabile tra gli uomini.