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Autore: stefybluemonday    14/02/2023    0 recensioni
Nessuna introduzione.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gilbert Nightray, Vincent Nightray
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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“Gil”
Vincent si rivolse al nuovo arrivato, restando sdraiato sul letto. La bella camicia bianca come la neve che indossava era sbottonata, esponendo la pelle liscia e candida. 
Vincent non era cambiato molto, tranne per il fatto che le ombre intorno agli occhi, le stesse che aveva potuto osservare fin dall’inizio del loro difficile e lungo viaggio nella vita, erano diventate un po’ più profonde. 
Gilbert, che chiuse con cura la porta dietro di sé, sorrise bonariamente a Vincent che si sentì arrossire. Nonostante fossero trascorsi ottant'anni da quando erano diventati ufficialmente dei Baskerville, tra loro albergava ancora quella leggera sensazione di disagio. 
Avevano vissuto insieme per mesi e mesi, poi non si erano visti per un paio anni. Vincent, in quanto figlio del diavolo e unica persona capace di poter interagire con il nucleo dell’abisso, aveva molte preoccupazioni e ad esse si aggiungevano i suoi affari personali. Per quanto cercasse di sembrare indifferente, Gilbert sapeva che a volte faceva visita a Ada, fingendo di essere un'ombra e nient’altro, giusto per assicurarsi che stesse bene, che fosse felice.
“Ciao Vince, è tanto che non ci vediamo”
Lo salutò un po' goffamente, entrando nella stanza, senza guardare il più giovane. I suoi occhi guizzarono subito verso la finestra, che nascondeva la brillante luce della luna dietro tende scure.
“Tanto? Di cosa parli? Sono passati solo tre mesi”
Rise Vincent e stavolta fu il turno di Gilbert a sentire le guance imporporarsi per la lieve presa in giro.
Ci fu un imbarazzante silenzio mentre il ragazzi ascoltava nervosamente il suo respiro. Non sapeva nemmeno cosa dire a suo fratello. I loro rari incontri erano sempre in qualche modo accartocciati e si sentiva perso, nonostante tutte le controversie e le incomprensioni fossero state risolte decenni prima.
"Puoi sederti"
Vincent non poté fare a meno di sorridere mentre lo diceva. 
“Sì, certo. Mi dispiace, non pensavo…”
Gilbert si sedette sul bordo del letto, non lontano dalle gambe del fratello nascoste sotto il tessuto di seta nera del pigiama. Dava l’impressione di divorarselo con gli occhi anche se, allo stesso tempo, il suo viso era calmo, senza gelido desiderio o rigidità… in qualche modo triste.
“Sdraiati con me per qualche minuto. Come quando eravamo bambini”
Questa richiesta sembrò strana a Gilbert. Non dormiva nello stesso letto con Vincent da quando aveva sedici anni, se non ricordava male. 
All’inizio non seppe cosa rispondere. Anni di esperienza con suo fratello non gli facevano comunque sapere cosa aspettarsi in una situazione del genere. Era sempre stato scomodamente imprevedibile. 
C’era anche il fatto che, ultimamente, Vincent avesse trascorso più tempo con Leo che con Gilbert stesso. Ripristinare e costruire da zero tutta l'interazione dell'abisso con il mondo era stato difficile, strano e incomprensibile, ma hanno fatto del loro meglio, usando l'esperienza del passato. Eppure, questo destino, il destino dei guardiani dell'abisso, il loro destino, era pieno della più profonda solitudine. Era in grado di sentirlo chiaramente ogni volta che ricordava Oz e Alice.
Toccò delicatamente il letto con una mano, come per verificare la presenza di trappole o se sarebbe caduto in uno scantinato buio non appena si fosse sdraiato. Invece, il letto era perfetto, e anche Vincent, con i suoi meravigliosi capelli dorati che gli ricadevano con eleganza lungo la schiena e sulle spalle. Gilbert si sdraiò con cura accanto a lui, teso, troppo teso. Il più piccolo, al contrario, era molto rilassato.
“Non hai nulla da temere”
La sua voce era estremamente calma e persino rassicurante, come una ninna nanna. Gilbert non ha resistito e ha abbassato le spalle, rilassando il corpo, sentendosi subito meglio.
"Sono contento di rivederti"
Disse infine, con dolcezza, guardando finalmente suo fratello minore che ricambiò il suo sguardo. Sdraiandosi, si appoggiò contro Gilbert che lo accolse così da permettergli di stare più comodo ed entrambi si rilassarono, godendosi quel momento.
“Anche io lo sono, Gil, lo sono davvero”
Nonostante l’intenzione iniziale di sdraiarsi per un minuto, rimasero a letto per diverse ore. Per i Baskerville questo era solo un granello nella tazza del tempo e Gilbert si permise di non correre da nessuna parte. 
Il respiro tranquillo di Vincent si fece più dolce finché non si addormentò tranquillamente accoccolato a suo fratello maggiore che sorrise.
Era davvero felice. 
   
 
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