E non sarà stato vano aspettarsi tamto

Se c'è una cosa che Tobio proprio non sa gestire, sono i sentimenti. Dopo il momento di illuminazione che è sfociato in quel bacio tanto atteso e desiderato - Tobio si chiedeva ormai da tempo come sarebbe stato baciare Shoyo e cosa avrebbe provato -, non ha saputo fare altro che uscirsene con quella battutaccia, della quale si è pentito un secondo esatto dopo averla pronunciata. É anche rimasto stupito dalla reazione dell'amico, o forse deve cominciare a considerarlo in un altro modo? Si aspettava una rispostaccia dellle sue, buttata fuori di getto e a tutto volume giusto per poter ricominciare a litigare, e invece quel "ti amo" detto così, a bruciapelo ma con dolcezza, lo ha spiazzato del tutto, lasciandolo senza parole. Però sapere che i suoi sentimenti sono corrisposti lo ha riempito di un'emozione che non sa definire con chiarezza, ma che lo fa sentire bene. Si ritrova a pensare che è intensa come quando gli riesce una giocata particolarmente buona, ma gli dà una sensazione diversa, più calda e accogliente, e questo lo rende felice come raramente lo è stato.
Shoyo, intanto, ha raccolto il famoso pallone, ma si è imbambolato a osservare il compagno che, dopo quella sua risposta, è rimasto fermo a guardarlo con un'espressione strana e un sorriso accennato sul volto. Ormai non teme più i sorrisi di Tobio. Lo aveva visto sorridere in modo inquietante durante il loro primo match al Karasuno, gli aveva visto un sorriso orgoglioso quando lui aveva stupito Ushijima con la sua elevazione fulminea, ma non gli aveva mai visto un'espressione così affettuosa, così dolce, tale da intenerirlo. Scoprire quel lato del carattere di Tobio che nessuno conosce gli ha fatto provare una sensazione di calore che gli ha riempito il petto e si è ritrovato a sorridere di rimando.
Tobio si riscuote e gli si rivolge con un tono più pacato.
«Forza, finiamo di riordinare, facciamoci una doccia e torniamo a casa, che si sta facendo tardi e tu hai un sacco di strada da fare».
Shoyo si ferma a pensare al fatto che tra qualche minuto saranno entrambi nudi, e questo gli suona strano. Dopotutto sono ormai tre anni che condividono lo spogliatoio e non hanno mai avuto remore a svestirsi; perché all'improvviso questo ora lo mette in agitazione? Sapere di essersi dichiarato e di essere corrisposto dovrebbe forse cambiare le cose tra loro anche su questo?
Entra nello spogliatoio e trova Tobio già pronto ad andare in doccia. Il suo comportamento sembra essere del tutto normale, come se non fosse cambiato niente. Forse è solo una sua fisima senza senso. Decide di comportarsi anche lui come se nulla fosse e a sua volta si dirige verso le docce.
Entrambi si godono il momento di relax e, a doccia finita si ritrovano nuovamente uno di fronte all'altro. Si scrutano, ora che sono completamente esposti e i loro sguardi si soffermano ad osservare i loro corpi, forse realmente per la prima volta. Entrambi si scoprono imbarazzati per la rispettiva nudità. Vedersi di sfuggita senza un sentimento che li accomuni non ha la stessa valenza che i loro sguardi hanno assunto. Vedere e guardare non hanno lo stesso significato, e per la prima volta si stanno realmente guardando, e questo li rende impacciati. Se in questo momento qualcuno potesse osservarli, si renderebbe subito conto di cosa stanno provando, ma per fortuna ora sono soli e la loro timidezza e i loro sentimenti rimangono qualcosa di dolce da condividere e ricordare con affetto. D'improvviso Tobio fa un gesto che Shoyo mai si sarebbe aspettato. Si avvicina e abbraccia il compagno poggiandogli il volto dove la spalla si congiunge al collo e una mano a cingergli le scapole. La sua prima reazione è di stupore per quel gesto così intimo, ma dura solo un attimo, poi Shoyo lo cinge a sua volta con le braccia e avvicina il viso al suo. Il battito del cuore di entrambi si fa accelerato e il contatto dei corpi produce loro brividi che vorrebbero non finissero mai.
Poi Tobio scioglie l'abbraccio, ma, mantenendo la vicinanza che ormai ha raggiunto, poggia le mani sulle sue spalle, alza il viso, guarda il compagno negli occhi e comincia a parlare con un tono di voce che Shoyo non gli aveva mai sentito.
«Mi spiace per prima, ma tu sai che non sono mai stato bravo con le parole. Non sapevo come rispondere al tuo gesto e ti ho aggredito.»
Shoyo è sempre più stupito da questo lato nuovo e sconosciuto del carattere del compagno, ma è felice di conoscere questo Tobio così diverso.
«Non preoccuparti, sono abituato alle tue sfuriate.»
«Lasciami finire!»
«Boke!... Non lo dici?»
«No, sto cercando di dirti cosa provo, e per me non è affatto facile. Però ci devo riuscire, perché tu te lo meriti. Anch'io ti amo, Shoyo, non so da quanto, ma ho capito di amarti e vorrei provare a far funzionare questa cosa, se anche tu lo vuoi.»
«Certo che lo voglio!»
Shoyo lo guarda con gli occhi lucidi per la  commozione e prima di staccarsi uno dall'altro e rivestirsi ruba un altro bacio al compagno, tornando ad abbracciarlo.
Quando finalmente si lasciano, Tobio ha ancora un colorito importante, ma ha anche un sorriso aperto sul volto.
«Però ricorda, c'è una cosa che non cambierà, anche se ora siamo una coppia: se mi farai arrabbiare continuerò a insultarti come prima!»
«Io ti amo per come sei Tobio; non voglio che tu cambi in nessun modo.»
«Bene, ora vestiamoci e andiamocene, ché si è fatto veramente tardi.»

Nota finale
E dopo tanti sguardi finalmente siamo arrivati al dunque. Ora si sono dichiarati e hanno deciso di provarci, nonostante siano così timidi e inesperti, e infatti questo è solo l'inizio; avranno tempo per capirsi e scoprire loro stessi e andare oltre.