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Autore: robertar    18/02/2023    3 recensioni
Non che avesse scoperto l'amore. No, amava Lucius, da tanto tempo. Ma, in quel giorno di inizio giugno, Narcissa Black Malfoy aveva scoperto che negli occhi di un altro essere umano tu puoi incontrare semplicemente il tuo destino.
***
(a LadyRiddle)
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Narcissa Malfoy
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Just can't help it, there's nothing I want more.              Non posso farne a meno, è tutto ciò che voglio:
Oh, I would fight for you, yeah, I'd lie for you.             Combatterei per te, mentirei per te,
Walk the wire for you, yeah, I'd die for you.                 Attraverserei il fuoco, morirei, per te.
You know it's true: Everything I do, I do for you.         Tu sai che è così: tutto ciò che faccio è per te.

(I do it for you, Brian Adams).                                      (I do it for you, Brian Adams)




Era successo il giorno in cui aveva dato alla luce il proprio figlio, e glie lo avevano messo tra le braccia.
In quel momento, silenziosamente e inevitabilmente, il suo mondo aveva cambiato baricentro.

Non che avesse scoperto l’amore, Narcissa.
Amava Lucius, da tanto tempo.
No, in quel giorno di inizio giugno, Narcissa aveva scoperto che negli occhi di un altro essere umano tu puoi incontrare semplicemente il tuo destino.

Perché, sì, Lucius era l’incarnazione del mondo che lei amava e conosceva, dei retaggi ancestrali, dell’ideale del sangue puro, delle tradizioni, ma quel figlio, semplicemente,  aveva spostato tutto, cancellato tutto, assorbito tutto.

Niente più Black, niente più Malfoy, niente più retaggi, sangue puro, tradizioni.
Tutto ciò che non era quel piccolo cuore che batteva veloce tra le sue braccia eleganti, per Narcissa, non era giusto, né sbagliato né importante, né insignificante:
non era niente.

Il suo mondo si era concentrato, come una stella prima dell’esplosione finale, in quell’esserino biondo, e per Narcissa Black Malfoy non era esistito più nient’altro.

Quel neonato, appena preso tra le braccia, era diventato per lei la stella polare, la direzione dello sguardo, la ragione dei respiri.

L’amore per lui non aveva aggettivi, non pativa definizioni, non tollerava limiti.
Era.
E non aveva bisogno di essere altro.

Quel piccolo essere biondo era tutto.
E lei avrebbe fatto tutto per lui, per tenerlo indenne, al sicuro, contro tutto e tutti, senza paura né scrupoli.
 
Lei che all'improvviso non era più, per prima cosa, moglie, non più figlia, sorella, cugina.
Lei, per prima cosa, null’altro che madre.

Pronta a rinnegare senza pietà qualsiasi cosa o persona potesse danneggiare o ferire quel suo figlio, che era nient’altro che il suo cuore.
Fosse pure Lucius, la famiglia, la tradizione, l’onore.

Non c’era onore, non c’era lealtà, non c’erano parti.
C’era solo quel piccolo essere perfetto tra le sue braccia.

Nella famiglia Black, c’era usanza di dare ai nuovi nati i nomi di stelle
e Narcissa, lo sguardo perso nel neonato che teneva tra le braccia, pensò a che nome dargli.

Lucius, baciandole leggero la fronte, poco prima le aveva chiesto solo di dargli il proprio quale secondo nome, ma le aveva lasciato la più piena libertà di scegliere come chiamare quel piccolo essere biondo che la sua sposa guardava come fosse tutto il mondo.

Narcissa si perse in quei lineamenti minuscoli e perfetti, nella peluria quasi bianca che ricopriva la testolina, riflettendo per minuti infiniti.

Poi alzò la testa e guardò il marito, seduto su una poltrona ai piedi del letto.

“Draco” disse sottovoce, ma senza tentennamenti “si chiama Draco”.

“Ma, amor mio, credo la tradizione dei Black richieda che tu sia più specifica, lo sai. Credo che potremmo chiamarlo…” tentò Lucius.

E Narcissa gli lanciò un’occhiata che non era amore, non era ammonimento, non era nulla se non un fermo invito a temerla, come doveva temerla chiunque si mettesse tra lei e suo figlio.

Lucius sorrise, vagamente perplesso e sottilmente inquieto.
“E perché Draco, e non - che so - Alwaid, che è una stella proprio di quella costell…”

 “Draco” mormorò lei, incantata dal figlio tra le sue braccia “perché Draco è il potere divino e il potere infernale, la creazione e la distruzione, il bene e il male, la pace e la guerra. Draco è tutto”

Narcissa Black Malfoy,
che per tradizione familiare avrebbe dovuto scegliere per il figlio il nome di una stella,
aveva pensato che è piccola cosa, una stella, per tutto quell’amore, per tutto quel destino che si compiva tra le sue braccia.

E - poiché non bastava una stella - all’amore assoluto della sua vita, al destino della sua vita, aveva dato il nome di una intera costellazione.
Sidus Draconis.
La costellazione del Drago.

Draco.

 
FINITE
   
 
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