Anime & Manga > Rossana/Kodocha
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Autore: lmpaoli94    20/02/2023    0 recensioni
Il sentimento è forte.
Ogni parola presa dal tuo cuore per me è una poesia.
Mi sento protetta vicino a te.
Ogni abbraccio, ogni bacio sincero. Per me questo è vita.
Siamo giovani. Siamo felici. Ho voglia di innamorarmi.
E mentre mi incammino in mezzo a tutte le difficoltà invisibili, io mi sento invincibile accanto a te.
Il tuo tocco è sempre caldo, anche in ogni tempesta che mi porterebbe via da te come un vortice troppo forte.
Ma io sono sempre qui. Sono troppo fiero e fortunata di aver fatto parte di un destino che mi lega a te.
E mentre i tuoi occhi senza emozioni vorrebbero dirmi tanto e tutto, io ti ascolto.
Sorridente. Nel mio totale silenzio.
Perchè tu riesci a parlarmi con gli occhi. Ed io colgo ogni tua parola e la assaporo con tutta l'armonia del nostro legame.
Fino a quando tutto sembra rompersi per sempre...
Genere: Angst, Drammatico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Asako Kurumi/Alissia, Sana Kurata/Rossana Smith | Coppie: Akito/Fuka, Sana/Akito
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il sole del mio futuro ormai è tramontato e le lacrime non possono smettere di sgorgare.
L'ho visto mentre la baciava.
Ho visto come ha distrutto il nostro futuro.
E mentre quei passi diventavano sempre un futuro sempre più incerto, non potevo smettere di pensare che lpo avrei affrontato di nuovo.
Quello sguardo da ragazzina frivola che ha sempre fatto in modo di mettersi tra di noi. E adesso che è giunta a rovinare quello che di più grande ho al mondo, non potevo continuare a rimanere in silenzio.
Stava tornando.
Sentivo la toppa della chiave che girava nella serratura ed io che ero distesa per terra a crogiolarmi nel mio dolore.
Il buio mi avvolgeva fino a quando Heric accese la luce e mi vide in mezzo a quel tripudio dannato.
< Che cosa ci fai ancora qui? >
< Non ho avuto la forza di andarmene. E adesso, ce l'ho meno che mai. >
< Che vuoi dire? >
Alzandomi con il dolore che s'impossessava di me, vedevo lui e quell'indifferenza avvolgermi ancora una volta senza una presupposizione e senza che lui potesse dirmi la verità.
< Devi dirmi qualcosa? >

< No, Sana. Tutto quello che ti ho detto l'ho fatto qualche ora fa'. Io pensavo che al mio ritorno a casa non ti avrei trovata... Ma il modo in cui vuoi continuare ad affrontate il tuo futuro che ormai non ci lega più... >
< Ti ho visto. >
< Che vuoi dire? >
> Hai baciato... Hai baciato Alyssa. >
< Oh, per favore. Adesso ti metti pure a spiarmi? >
< E' stato un caso. Il destino voleva che io sapessi. >
< Sana, io non ti amo più. Quante volte te lo dovrò far capire. Questo non puoi sottolinearlo come un tradimento visto che ti ho confessato che ti avrei mollato. >
< Io non sto parlando di tradimento ma di comportamento irrispettoso. Come puoi metterti con quella puttana?! >
< Non parlare male di lei. Mi hai capito?! >
Non lo riconoscevo più.
Stava facendo tutto per farmi soffrire e farmi del male. Ma perchè mi faceva questo?
< Se vuoi lasciarmi e continuare a non amarmi e ignorarmi fai pure, ma non accetto che tu ti metti con quella l'. >
< Quella lì, come la definisci tu,. È colei che mi ha fatto riscoprire la voglia di vivere. >
< E in che modo?! In che modo ti fa' questo?! >
< Lei è passionale e non ha mai smesso di amarmi. >
< Nemmeno io l'ho fatto! >
> Sana, non è colpa mia se non riesco più a provare i sentimenti di un tempo. Sono cambiato. Adesso sono un altro uomo. >
Avrei voluto tanto che il destino mi avesse ridato quel giovane ragazzino indifeso di cui mi ero innamorata.
Quel giovane ragazzino di cui ero profondamente attratta e che continuava a proteggermi e stringere la mia mano.
Ma non riuscivo a capire quel suo dannato sentimento e quello sguardo perso nel vuoto.
< Sei solo un bastardo senza cuore. Se solo io potessi ti ucciderei con le mie mani. >
< Rossana, sai cosa stai dicendo? >
< Vattene via da questa casa. Non voglio più sapere di te. Non voglio più vederti. Per me sei un uomo morto. >
Lo sbattei malamente tra grida fuori dal nostro appartamento.
Non m'importava se i nostri vicini ci avessero sentito, ma non potevo sopportare quel continuo scempio e quella dannazione che ci aveva colpiti.
Non riuscivo più a guardarlo negli occhi.
Quell'uomo ormai era diventato il male in persona ed io non potevo sopportarlo.
< Va da lei! Tanto è questo che vuoi! >
Heric non mi rispose, sentendo il suo respiro flebile che ascoltavo al di là della porta.
Un muro invalicabile era sorto tra di noi e mentre le mie forze diventavano sempre più residue, io ero sola.
Sola senza nessuno che mi avrebbe consolato.

 

 

L'indomani, cercai di non pensare ad altro facendo finta che il nuovo giorno e il modo in cui i raggi entravano di prepotenza nel mio appartamento, mi facevano credere a qualcosa di diverso.
Mi sarei voluta rifugiare in un universo parallelo dove gli uomini crudeli come Heric non esistevano e il modo in cui sentivo il mio cuore affliggersi di dolore sarebbe sparito per sempre.
Ma guardandomi intorno mentre la sua presenza era ancora vivida nei miei occhi, dovevo cercare di andarmene da quel luogo in cui il mio presente opprimente era la mia maledizione e cercare di ritrovarmi in un luogo aperto dove l'aria fresca mattutina mi avrebbe fatto soltanto bene.

 

 

Mentre uscii dal mio appartamento con lo sguardo chino sul pavimento, la mia vicina di casa mi diede il buongiorno domandandomi che cosa fosse successo la sera precedente.
< Mi dispiace se io e il mio ormai ex fidanzato abbiamo urlato e sbraitato. Ma lui ha deciso di intraprendere una strada molto diversa dalla mia mollandomi per un'altra ragazza. >
< Mi dispiace, ragazza mia. So come puoi sentirmi. >
< Gli è capitato la stessa cosa anche a lei? >
< Più di vent0anni fa' e non ho mai smesso di odiare quella persona che mi ha tradito per il solito motivo che ha fatto Heric. Da quel momento mi sono sempre girata dall'altra parte ogni volta che lo incontravo in questa grande città e se da un lato mi sentivo rinata, dall'altra mi sentivo incompleta. >
< Incompleta? >

< Esatto. Non riuscivo a non pensare a lui. A quel ragazzo che aveva dato tutto al mio cuore e sentirmi che ci fossimo divisi per sempre, rendeva la mia esistenza davvero inesistente e senza un valido motivo per continuare ad andare avanti.
Ma adesso sono qui e la mia vita ha preso una strada solitaria che quando ci ripenso, mi pento di tale scelta. >
< Ma Signora, quell'uomo l'ha tradita... >
< Lo so, Rossana. Ma in certi momenti della vita bisogna anche imparare a perdonare. Ed io purtroppo non l'ho mai fatto. >
< Mi sta forse dicendo che io dovrei dargli una seconda possibilità? >
< Dico solo che non dovresti abbandonarlo e fare finta di niente conducendo la tua vita senza il tuo amore perfetto. Perchè da quello che ho visto e capito, tinei molto a lui. >
< Lo so... >
Ripensando a quelle parole che la mia vicina mi confessò, mi spingeva a credere che il mio futuro non era poi così buio come potevo credere.
Ma diversamente però da quello che potevo credere, la mia situazione era molto diversa da quella della mia vicina.
Ma volevo credere che il mio destino da zitella sarebbe stato spazzato via con quel perdono.
Volevo fare ancora breccia nel cuore di Heric cercando di capire che cosa lo potesse aver spinto lontano da me.
E dovevo scoprirlo. Il prima possibile.
< La ringrazio per questa bella chiacchierata. Mi ha dato molto da pensare. >
< Figurati, Sana. È un piacere avere accanto al mio appartamento così vuoto e silenzioso due giovani ragazzi che si amano concretamente. Pensa a quello che fai e cerca di fare di tutto per il tuo amore. Ma se davvero il tutto risulterà impossibile, allora sarà giunto il momento di guardare avanti e pensare al proprio futuro senza avere il coraggio di guardarsi indietro. Mi hai capita, vero? >
< Certo. Ma spero vivamente che ciò non accadi mai. >
< Lo spero tanto per te. >

 

 

Mentre mi recai al supermercato a fare la spesa visto che non avevo più niente in dispensa, il destino beffardo si stava ancora prendendo gioco di me.
Lei era lì che stava parlando con una sua sospetta amica e mentre cercai di distogliere lo sguardo su di loro, ecco che lei mi vede.
Dovevo fuggire.
Dovevo fare in modo che quel momento potesse rivelarsi incancellabile.
Ma ormai era troppo tardi: mi aveva visto.
< Rossana. >
Sentendomi chiamare con quella voce che mi faceva accapponare la pelle per la rabbia, volevo che la sua presenza potesse evaporare seduta stante, ma purtroppo non fu così.
< Alyssa. Mi dispiace averti interrotta con la tua amica. >
< Nessun problema, tanto se ne stava andando... Allora, credo che ormai Heric... >
< Ti prego. Possiamo evitare di parlare di lui. Non vorrei fare una tragedia greca dinanzi a tutti mettendomi a gridare dalla rabbia... Tu me l'hai portato via. Finalmente dopo tutti questi anni ce l'hai fatta. >
< Lui mi ha sempre amata. L'ho capito facendo breccia nel suo cuore confessandomi che sono stata l'unica donna che l'ha realmente capito. >
< Sono tutte bugie. Non è vero! >
< Allora fattelo dire da lui. Ormai tra di voi è finita. Sarebbe meglio andartene se non vuoi continuare a soffrire impunemente... >
Mentre i miei freni inibitori andarono a farsi fottere, la inchiodai al muro senza che nessuno potesse vederci, minacciandola che gli avrei reso la vita impossibile se non mi fosse rimasta lontano.
< Credi di sentirti bene dopo questo tuo colpo di testa? >
< Ti strozzerei con le mie mani, Alyssa. Ma non posso macchiarmi di un simile fatto. Heric ed io ci apparteniamo e che ti piaccia o no, noi due torneremo insieme. >
< Davvero? Io non ne sarei così sicura. >
< Tu non conosci il rapporto che abbiamo coltivato assieme tutti questi anni. Noi due ci amiamo davvero. >
< Non è così, Sana. Ormai è impossibile. >
Vedendo avanzare Heric verso di noi, non potevo credere che potesse confessare tutto ciò con lei presente.
< Hai sentito? Ormai Heric ha fatto la sua decisione. >
baciandosi proprio dinanzi a me mentre avrei desiderato scomparire per sempre, non potevo rimanere con loro presente.
Non potevo continuare a credere che tutto ciò sarebbe impercettibilmente cambiato.
Ormai Heric aveva davvero fatto la sua decisione: una decisione in cui io non mi specchiavo minimamente e il male comune che ci ha diviso per sempre aveva vinto finalmente la sua battaglia buttandomi fuori dalla sua vita.
Ma ciò che non riuscivo a sopportare era il perchè di tale fulgido cambiamento.
Guardandolo ancora negli occhi, potevo supporre che c'era qualcosa che non andava.
Il modo in cui si baciavano e si tenevano per mano sembrava tutto finto.
Che Heric potesse fingere?
“No. Tutto ciò è impossibile. Devo ricredermi prima che sia troppo tardi. Non c'è modo in cui io posso perdonarlo. Non ce n'è minimamente motivo. Tra noi due è davvero finita.”
E mentre i due novelli fidanzati si allontanavano da me, avrei voluto sapere che cosa si sussurravano per immergermi in quei segreti maledetti e in quei pensieri che sicuramente riguardavano me.
Ma non potevo mettermi di mezzo a mia volta. La mia forza di volontà non sarebbe riuscita ad essere più forte con l'irruenza di quella donna che mi aveva rovinato per sempre la mia esistenza. E il mio amore per Heric.

 

 

< Non ti permetto una simile scenata in sua presenza. Stavi realmente esagerando. >
< E' lei che mi ha trovato, Heric. Ed io non potevo cogliere questa situazione. >
la voce prorompente di Alyssa scosse non poco l'animo di un uomo ancora ferito per un legame che l'aveva davvero segnato.
< Sei la solita bastarda. Non ti è bastato che io e Sana ci lasciassimo... Adesso devi rovinare la sua esistenza. >
< Lo sai cosa andresti incontro se tu e lei steste ancora insieme. >
< Ti prego di non ricordarmelo. >
< Allora vedi di comportarti come un bravo bambino, altrimenti la mia furia sarà implacabile... Hai deciso di proteggerla, Heric. E questo ti fa onore. Ma lei non lo saprà mai. E non deve saperlo. >
Mentre Heric la fissava con sguardo truce e rassegnato, non poté che stringere la mano di Alyssa per tutto il supermercato, mostrando a tutti i presenti l'unione di una coppia che si proteggeva dall'oscurità che si celava dietro.

   
 
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