21/02/2023
2 recensioniChiamata notturna
Sono circa le tre di notte quando il cellulare di Toru inizia a suonare all’impazzata. Con gli occhi ancora chiusi e più addormentato che sveglio, cerca di afferrare l’apparecchio.
Per la sveglia -impostata alle sei e un quarto- è ancora troppo presto e tutte le persone che potrebbero chiamarlo a quell’ora sono ben consapevoli del fuso orario argentino.
La sua mente dormiente inizia a pensare a tutti i possibili scenari: per contattarlo a quell’ora deve essere successo qualcosa di grave.
Con il cuore che batte all’impazzata per l’ansia prende il cellulare.
Hajime lo sta chiamando.
Sblocca la chiamata come se ne valesse della propria vita ed è effettivamente è così. Immagina Hajime ferito - o peggio morto- coinvolto in un incidente auto, rapito dagli alieni… Tutto ciò a cui pensa ha sempre un finale drammatico.
-Hajime?
-TORU!
Un macigno lascia il suo petto e fa un respiro profondo.
-Mi hai fatto prendere un infarto! Ti sei improvvisamente scordato che qui sono le tre di notte? Sembri quasi ubriaco… Aspetta- sei ubriaco?
Hajime non lo lascia neanche finire di parlare, ma preferisce parlargli sopra,la voce travolta dall’eccitazione.
-Toru. Sono il nuovo preparatore ufficiale della squadra di pallavolo.
-Eh?
La sorpresa è così tanta che il cellulare gli cade dalle mani e atterra con un tonfo sonoro sul pavimento. La linea è caduta, ma Toru è veloce a sbloccare lo schermo - ormai graffiato- ed a avviare una videochiamata .
Hajime risponde con altrettanta prontezza e in meno di cinque minuti sono faccia a faccia.
Toru osserva con attenzione il viso del suo ragazzo, un sorriso sincero e luminoso che gli illumina i lineamenti duri.
-Ripeti quello che hai detto.
-Sono il preparatore atletico del Giappone.
-Sei il fottuto preparatore atletico del Giappone.
Entrmabi urlano all’unisono come delle ragazzine in un film per teenager, ma a Toru non importa. In questo momento vorrebbe solo essere con Hajime, stringerlo tra le braccia e comunicargli tutto il suo amore.
Il Giappone e l’Argentina però non sono proprio a due passi di distanza, quindi Toru opta per stringersi il cellulare contro il petto.
-Che cosa stai facendo?
-Ti sto abbracciando, no? Usa un po’ di fantasia !
Hajime scoppia a ridere e Toru- per non perdersi quella visione celestiale- allontana il cellulare dal petto.
Hajime si avvicina allo schermo e mima l’atto di dargli un bacio.
-Se per farti diventare così sdolcinato dovevi diventare preparatore atletico, avrei trovato il modo di farti nominare anni fa!
-E fammi sentire, in che modo un liceale avrebbe convinto la JVA ad assumere un altro liceale?
-Avrei incantato il signor Hamu con il mio charme!
-Ti avrebbero cacciato sicuramente.
Continuano a chiacchierare del più e del meno, Toru incurante del fatto che i suoi compagni di squadra si lamenteranno del rumore.
Quando termina la chiamata porta nel cuore una nuova consapevolezza: queste prime Olimpiadi saranno speciali per più di un motivo.