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Autore: asia20    25/02/2023    0 recensioni
La Terra di Mezzo ha conosciuto un periodo di grandi sconvolgimenti tecnologici, arrivando ad un grado di progesso simile a Coruscant (Star Wars). Ora, mentre la Quinta Era si avvicina velocemente, una mezz'hobbit con madre Elfo, un Nano, e due Elfe dovranno evitare il ritorno dell'Oscurità.
(Copione di un gruppo Gioco di ruolo a tema TolkienStar Wars, che gestisco su facebook)
La storia continua in Lord of the Rings: Darkness Return Stagione 2
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Sauron
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Minas Tirith, Palazzo Reale

 

Legolas: *mi avvicino cauto al trono di Minas Tirith. Ricordo ancora la madre di Throin, Anryth. Lei aveva ancora il gusto e la bontà di Arwen Undomiel, la regina reggente di Re Elessar....primo della nuova stirpe di Re di Gondor. Lei....era splendida. I lunghi capelli platino le arrivavano fino alla cintola e gli occhi emanavano gioia e rispetto. Rispetto per tutti i Popoli Liberi...rispetto anche per chi le era stato nemico. Nelle sue sale poteva entrare chiunque, Elfo, Uomo, Nano o Uruk....

Ora....è tutto cambiato. La sala è addobbata di nero, le candele, nere anch'esse, emanano poca luce. Sono decisamente di cattivo gusto qui...

Ma....una fiamma brilla più delle altre, Inmwe di Gondor. La fanciulla avrà 20 anni, credo...è giovane per la vecchia stirpe di Numenor...ma ha già il carattere per essere un'ottima Regina.* Vostra Altezza, sono qui per parlarvi di un cattivo presagio. Vi prego di scusarmi per questa visita a sorpresa.

Throin: Throin osserva con circospezione l'elfo, uno sguardo visibilmente diffidente sul suo viso macchiato dal tempo. Ormai, sembrava quasi una pallida ombra del giovane e idealista sovrano che aveva messo piede per la prima volta in quella sala, come se gli anni passati a regnare lo avessero trasformato in un uomo completamente diverso.

*Fossi stato qualcun altro, non credo che avrei potuto sopportare una tale mancanza di rispetto* disse con tono freddo e distaccato *Giungere alla corte del Re senza alcun preavviso? Che gesto sconsiderato. Tuttavia... ho sempre provato grande ammirazione per voi elfi, quindi sorvolerò su questa piccola incomprensione. Ditemi subito quale presagio hanno scorto i vostri occhi e vedete di non farmi perdere tempo prezioso.*

Alcare: *avanza nella sala lievemente intimidita, sapeva perfettamente che il loro arrivo senza preavviso nella dimora di un sovrano poteva essere interpretato come grave mancanza di rispetto ma Legolas aveva di certo le sue motivazioni, di certo tutto quel nero incupiva la bella sala ma non le sembrava il momento di fare simili considerazioni* "i miei rispetti Vostra Maesta'" *dice inginocchiandosi*

Inmwe: *Li osservo, l'elfo è sicuramente originario dell'Ithilien, ha i classici lineamenti di chi ha dovuto combattere contro gli Uruk più volte....Dopo la distruzione dell'Anello, all'inizio della Quarta Era, in realtà, le scorribande degli Uruk non sono mai finite, è grazie agli Elfi se Minas Tirith non ha ceduto in questi secoli di "pace". Devono aver visto la cometa passata tre sere fa, era piuttosto lucente. Ha illuminato a giorno la mia stanza e credo di aver visto due Aquile dietro. Un presagio da Valinor...la bella terra di cui parlano i marinai elfi. Quanto vorrei vederla, un giorno. La ragazza elfa con lui....ha un portamento regale, Gli assomiglia, probabilmente è sua nipote. Dovrò parlargli in privato. L'Elfa con lui, invece...emana luce. Chissà....potrebbe essere una di loro....un'Elfa di Valinor* Scusate per il comportamento burbero di mio padre. Parlate pure, giovane Elfo. Siete qui per la cometa, vero?

Mirelyn: *appena ha messo piede nella lugubre cripta in cui è stata ridotta la sala del trono da chilometri di tendaggi neri come drappi funebri è incespicata per la sorpresa nell'orlo del vestito azzurro violetto come i petali del nontiscordardime che suo zio l'ha costretta a indossare al posto dei pantaloni.*

Perdindirindina che mortorio, chi è trapassato? *Ha mormorato impertinente dando non troppo sottilmente di gomito ad Alcare guadagnandosi un'occhiata di puro furore dal Re.

Un cenno quasi impercettibile dello zio Legolas le ha ricordato le buone maniere e la giovinetta si è inginocchiata al suo fianco per omaggiare i reali.*

I miei rispetti vostra maestà * ripete seguendo l'elfa più adulta.

E sorride di gioia nel sentire la principessa contraddire platealmente quel manico di scopa del Re suo padre per dare la parola allo zio.*

Fortuna che c'è qualcuno sveglio qui

*Credeva di averlo solo pensato ma il sorrisino che stira le labbra della principessa e l'improvviso e impercettibile irrigidirsi dei suoi compagni la fanno rendere conto del secondo passo falso in pochi minuti.

Spaventata ma non troppo porta le piccole mani davanti alla bocca e guarda le loro maestà da sotto in su con gli occhioni azzurri da cucciolotta pieni di allegra monelleria*

Chiedo scusa vostra maestà, è la prima volta che vedo un Re e sono così emozionata! Mi perdonate vero?

*Chiede sprofondando in ginocchio*

Throin: Throin stringe i denti, trattenendo a malapena la collera per il comportamento sconsiderato della ragazza. In qualsiasi altro momento, l'avrebbe fatta frustrare almeno dieci volte... ma non ora, non quando vi sono due Elfi centenari -o forse più- all'interno della sua sala del trono.

Throin non è certo nato sciocco, e ormai conosce assai bene le mirabolanti capacità di queste creature immortali, quindi non può rischiare di farseli nemici... per il momento.

*Sei... scusata* dice con un sorriso tirato, pur senza nascondere un sottofondo di minaccia *Ma potrei consigliare ai vostri compagni di istruirvi un po' meglio sul modo corretto di rivolgersi ad un sovrano... o altri potrebbero non essere altrettanto generosi quanto me.*

Sbuffa sprezzante e si rivolge all'Elfa inginocchiata.

*Se non altro, almeno uno di voi conosce il comportamento adeguato da tenere in mia presenza. E ora non fatemi perdere altro tempo, ho diverse questioni di cui occuparmi. Siate rapidi e concisi, cose serie e non nulla.*

Legolas: *Mi faccio avanti, lasciando Mirelyn ed Alcare dietro di me. Lancio uno sguardo languido a Inmwe, ho sentito parlare della sua bellezza...ma mai mi sarei aspettato di vederla in carne ed ossa. Se ne parla molto in città.....e quei suoi capelli corvini mi stanno incantando. E' come ammirare una Dea....* si, mia stupenda principessa. Siamo qui per la cometa. Non è un buon presagio, quella luce andava verso Mordor. Era seguita da due Aquile, entrambe nere. Ha oscurato le stelle di Varda con il suo passaggio. Sembra sia qualcosa di cui dovremmo preoccuparci. Dovreste richiamare i vostri consiglieri da Minas Ithil e chiedere loro di fare rapporto su quanto sta accadendo nelle Terre Nere. *cerco di avvicinarmi a Inmwe, vorrei baciarle la mano. Sembra diversa dal padre...ma le guardie mi fermano, non riesco a procedere oltre*

Alcare: *fa qualche passo in avanti * "vostra maestà , Legolas ha ragione temo che il pericolo sia grande ed imminente e se non agiamo quanto prima saremo in grande pericolo noi come tutto il resto del popolo " *afferma inginocchiandosi nuovamente *

Inmwe: *noto lo sguardo dell'elfo, è rimasto ammaliato dalla mia bellezza, immagino....come molti altri nobili e cavalieri di Gondor e del resto della Terra di Mezzo. Purtroppo, mio padre è fermo nella sua decisione. Vuole darmi in sposa ad un nobile dello Rhun...che nemmeno conosco* guardie, lasciatelo passare. Non è un pericolo per me. *spero che mio padre prenda la decisione giusta e mandi qualcuno ad indagare su quanto sta accadendo a Mordor* Piccola Elfa, sembri molto giovane. Hai mai servito come dama di compagnia? Saresti adatta al ruolo, avrei bisogno di qualcuno che mi faccia ridere e divertire. *sempre che lei e mio padre accettino*

Mirelyn: *la domanda della principessa la spiazza, è ancora un po' intimorita dalla risposta del Re e ci mette qualche attimo a raccogliere la voce*

Mi chiamo Myrelyn e ho già 99 anni *risponde la ragazzina senza accorgersi dell'implicita impertinenza che le è nuovamente sfuggita dalle labbra.*

Mai stata una dama in vita mia, ma di compagnia lo sono di sicuro! *Riprende imperterrita la piccola peste e, piuttosto tardivamente, aggiunge*

Ehm principessa, cioè vostra altezza...

*Sussurra verso lo zio*

Qual è il titolo giusto, zio Legolas?

Throin: Throin assottiglia lo sguardo.

*Vi consiglio di tenere a freno le vostre lusinghe, mastro elfo* ribatte freddamente *Mia figlia è già promessa in sposa a qualcuno. E credetemi, non sarebbe felice di scoprire che un altro uomo ha osato comportarsi in maniera così informale con la sua dama.*

A quel punto, l'espressione dell'uomo diviene pensierosa.

*Ciononostante... le vostre parole sono certamente preoccupanti. Forse sarebbe di buon auspicio per tutti noi se indagassi ulteriormente.*

I suoi occhi diventano improvvisamente taglienti.

*D'altra parte, le Terre del Sud non sono più state di nostra preoccupazione dai tempi dell'ultima grande guerra. Sauron è stato sconfitto, no? E i suoi servi sono dispersi, nient'altro che randagi abbandonati alle sabbie del tempo. Perchè mai dovrei rischiare di provocare il panico tra i miei sudditi, quando qui da noi regna solo la pace? Sarebbe sciocco, non pensate anche voi?*

Legolas: *almeno ha promesso che indagherà...* Potrei guidare un piccolo gruppo di Elfi al di là del passo di Cirith Ungol, siamo leggeri, gli Uruk non sapranno nemmeno che siano li. *non che gli Uomini non possano indagare senza farsi scoprire, ma ho un presentimento....non mi sembra di buona parola* Per quanto riguarda mia nipote, altezza, potrà prendere servizio domani. L'aiuterebbe ad ottenere un comportamento più all'altezza del suo rango...ed un'amica la farebbe felice. *poi torno a concentrarmi sul Re* Sauron è stato sconfitto, certo...ma il male riesce sempre a trovare un modo per tornare e quella terra richiama sempre Oscurità.

Alcare: "probabilmente è così ma forse non è troppo tardi. Certo non e' giusto scatenare il panico ma mettere in allerta i sudditi si. In questo modo la pace verrebbe mantenuta Vostra maestà " *dice in tono deciso*

Inmwe: * quanto vorrei poter restare sola con quell'Elfo....sembra molto più buono di quello strano Uomo venuto dallo Rhun per chiedere la mia mano. E' stato qui per qualche giorno....ed i suoi occhi avevano qualcosa di strano, fiammeggiavano. Non sembrava umano.* Vi prego, padre....un giorno sarò Regina. Desidero solo conoscere i miei sudditi. *spero che la ragazzina Elfa accetti di servirmi come Dama di compagnia, chissà,....potrei fuggire con suo zio*

Mirelyn: *la ragazzina guarda lo zio Legolas piuttosto sorpresa dalla sua pronta accettazione della proposta della principessa.

"Molto strano" pensa ricordando quanto lo zio sia sempre parso molto restio a perderla di vista. Ma è pronta a seguire il piano dello zio pur senza capire quale possa essere, è certa che abbia le sue buone ragioni per volerla a corte.*

Certo! Contate su di me! Sarà un piacere portate un po' d'allegria a corte!

*Risponde alle principessa senza smentire nemmeno per un secondo la propria inarrestabile impertinenza.

Il sussulto con cui Alcare e lo zio accolgono la risposta la spingono a cambiare il tiro cercando di essere, per una volta almeno, un pochino più aderente alle regole di comportamento di corte*

Ehmmm cioè, volevo dire, che sarà un immenso onore entrate al vostro servizio vostra altezza

*Sprofonda in un inchino quasi perfetto, non fosse per lo sguardo sbarazzino e il sorriso che rivolge di sotto in su alla sua nuova custode.*

Moria, Khazad Dum

Hellabor:*Appena scesa alla stazione respira a pieni polmoni la benefica aria balsamica e rigenerante che riesce quasi per magia ad arrivare a dispetto della folla, dello sferragliare dei treni e degli edifici adibiti a ristorazione e attesa passeggeri che sono sorti formando un quadrato pressoché perfetto tutto intorno alla ferrovia.

Si stiracchia ben bene per sgranchirsi le gambe e senza fretta si incammina verso l'uscita

Non ci sono altri mezzi che vadano verso le montagne, la sua meta, quindi le converrà sostare e prendersi su qualcosa per il viaggio.

Le avevano detto che a volte si poteva trovare anche tra i souvenir per i turisti dell'autentico pan di via elfico...

Oltre i campi di Elanor e le foreste dorate che si rispecchiano nelle placide acque del lago di Lothorien, si intravedono le alte montagne innevate, ai cui piedi sorge quella che un tempo era la gloriosa Kazad-Dum poi diventata la funesta Moria e adesso di nuovo nelle sapienti e tenaci mani dei Nani inaccessibile ai più e avvolta da fitti misteri di magnificenza e prodigi sotterranei.*

Borin: *Tra i fumi della stazione, il vociare della folla e l'andirivieni di una folla di Gente Alta, a tratti si intravede uno del popolo Khaza. Indossa abiti marroni, stivali di pelliccia di orso bruno, guanti in morbida pelle di cervo alle mani ed un mantello bordeaux con cappuccio aperto dietro la schiena. Ha la pelle chiara ma arrossata da qualche lavoro caldo, segno non avrà forse mai visto il sole ma spesso il fuoco, capelli rossi ricci lunghi che si uniscono a barba e baffi, occhi spessi e gonfi di cui è impossibile sapere il colore (ma le ciglia son rosse), sopracciglio rosso spesso unito sulla fronte pur ampia e l'altezza non raggiunge i 140 ma supera i 130, mentre una pancia prominente e larghe spalle e muscoli possenti indicano che il peso facilmente potrebbe superare il quintale.*

°La confusione del khaza fermo tra la gente alta con lo sguardo in alto a cercare di non essere investito e capire dove si trovi è palese, mentre tiene i piedi ben piantati al terreno e fissa male quanti lo urtano considerandolo poco più che un muricciolo di forma umanoide. Al fianco sinistro gli pende un martello da guerra di buona fattura nanica, forse retaggio antico, o forse effettivo strumento utile ancor oggi, difficile a dirsi per gli Alti*

Hellabor: *Ha trovato davvero il vero pan di via elfico! Pagato uno sproposito considerando la porzioncina, ma ne valeva la pena ...sbocconcellando affamata (il gusto non è granché ma da un senso di sazietà) cammina verso l'uscita guardando a destra e a sinistra la gente, le vetrine, chi corre, chi aspetta...forse è troppo distratta perché la sua camminata finisce con un botto verso un muretto messo lì in mezzo massiccio e grugnente... grugnente?

Massaggiandosi le parti che ha sbattuto, indolenzite, Hellabor si rende conto che non è un muretto ma un nano, o almeno un appartenente alla razza nanica, che ora la squadra con due occhi furiosi e fiammeggianti di sdegno*

Mi scusi davvero messer Nano, l'avevo scambiata per un mur... cioè no non intendo questo ma insomma colpa mia che camminavo distratta,mi scusi ancora, le ho fatto male per caso?

*Domanda di pura formalità perché dall'aspetto neanche fosse stata il triplo di stazza e peso pare che avrebbe potuto fargli il benché minimo male.

Lo supera in altezza di appena una decina di centimetri ma al confronto si sente davvero inadeguata a reagire se il nano, che sfoggia un martello che a lei sembra immenso, dovesse arrabbiarsi e attaccare in qualche modo*

Borin: *fissa male la hobbit che gli dà del muro, poi bofonchia fissandola* No, non mi avete fatto male, mi avete solo urtato. Siate più attenta a dove mettete i piedi, e magari anche a quanto avete davanti a voi. *sorridere sarebbe troppo, l'umore è pessimo, ma gli hobbit sono amici del Popolo di Durin e da tali vanno trattati. Intanto si ripulisce un po' di polvere da dosso, prima di aggiungere, sguardo fisso su di lei* Borin Man Di Martello, Khaza di Moria. Preferiamo Khaza al termine Nano, se possibile. Nani sono quegli Umani con una malattia genetica, noi siamo proprio un'altra specie e non vogliamo esser considerati come umani alterati. *così concludendo, abbassa lo sguardo e poi si gira attorno, come a cercare di capire dove andare*

Hellabor: *È sollevata che il nan.. ehm il Khaza...khaza ha detto? non abbia intenzioni bellicose, anche perché ora che lo vede meglio quel martello sembra ancora più pesante...*

Hellabor Tuc dalle Selve per servirla

*Si presenta con un piccolo inchino tutto maniera hobbit.

Nota che il Khaza sembra guardarsi attorno disorientato*

Posso aiutarvi in qualche modo? Anche per scusarmi di avervi urtato. Sono appena arrivata e sto cercando di capire come arrivare prima all'uscita e poi a Moria che sono curiosissima di vedere almeno le porte, perché so che è praticamente impossibile entrarci al momento

*Spezza una parte di pan di via e lo allunga a Borin*

Prego, favorite

Borin: Risparmiatemi roba elfica, grazie. Beh, sono uscito da poco da Moria, ma non mi riaccoglieranno finché non dimostrerò di sapermela cavare all'esterno. Devo imparare a vivere lontano dall'abbraccio di Madre Pietra. *poi, allargando la barba all'altezza di dove forse dovrebbe esserci la bocca* Il tratto è breve, seguitemi. In compenso, potrei accompagnarvi in ogni parte esterna. Non ho una meta ed una compagnia è più che gradita, in particolare se di un Hobbit, e più ancora di una fanciulla. *Così dicendo le indica la direzione dell'Uscita Occidentale, ma la Porta d'ithilden non si vede, è ancora giorno ed occorre la luce della Luna*

Hellabor: Grazie mille messer Borin!! E io che pensavo di essere utile a voi ma accetto la vostra gentile offerta con molto piacere!

*Continuando a mangiucchiare man mano il pan di via si incammina seguendo il Khaza*

E posso chiedervi come avete intenzione di dimostrare che sapete cavarvela? Che avete in mente? Draghi, orchi ..avventure misteriose

*Esclama con gli occhi che scintillano all'idea*

Borin: Potendo sì, ma prima di affrontare un drago dovrei almeno essere sicuro di poter affrontare un Orco e anche un Troll. Quanto alle avventure, l'importante è non siano infamanti o peggio vantaggiose per il Nemico Ultimo.

Non ho una chiara idea su come dimostrarlo. So che so plasmare il metallo e so usare le armi da mischia. Farò quel che posso, e posso già dirvi mi sarete di certo utile, data la mia poca conoscenza del mondo esterno alla Montagna. *accompagna la Hobbit ove lei voglia, con passo pesante e marziale, segno dell'addestramento ormai profondamente parte di lui*

Hellabor: *Mentre camminano ripensa alle parole di Khaza e un dubbio la assale*

Messer Borin, ma ditemi per favore, se io andassi fino a Moria quante speranze avrei di riuscire ad entrare fosse pure per un piccolo giro e nulla più?

O almeno arrivare a vederne le famose porte..

Borin: Più delle mie, ritengo. Quanto alla Porta Occidentale, essendo in pietra di luna si vede solo alla luce della luna, quindi dovreste andare di sera, almeno in inverno. Ma vi lascerei prima di Lago dell'Osservatore: se vi vedessero in mia compagnia, non vi farebbero entrare neppure se piangeste in Antico Khuzdul.

Poi, certo, mi ritroverete lì quando sarete di ritorno.

Al vostro servizio, signorina. *conclude con un cenno marziale*

Hellabor: *Così come previsto da Borin, nulla Hellabor riusci a scorgere di giorno, né il suo bussare alla porta ottenne la benché minima risposta

Delusa chinò il capo rassegnata a continuare ad immaginare solo Moria e i suoi crepacci rilucenti di mithril.

Insieme al khazam che sembra averla scelta come compagna di viaggio ritornano a valle per prendere il treno che li condurrà verso est , poiché spera ancora di riuscire a vedere i famosi cantieri navali*

Orodruin, Mordor
 

Adar: *Prima di raggiungere la Valie ed il suo lecchino nell'Orodruin, devo assolutamente riferire a Pandora....potrebbe essere in pericolo la sua posizione qui. Corro verso i ruderi di Barad Dur, scavalco alcuni detriti e cerco di non incespicare e cadere nel fiume di lava sottostante...significherebbe morte certa. Percorro l'unico corridoio rimasto in piedi...e scorgo, finalmente, la porta del laboratorio di Pandora.* Pandora! Sono Adar, devi ascoltarmi! Ho cattive notizie

Pandora: *Era concentrata su una delicata miscela di liquidi potenzialmente innocui presi da soli, tremendamente esplosivi se miscelati nella quantità sbagliata. La provetta ferma nella mano nera e quasi lucente, un'espressione assorta e l'altra mano a tenere ben fermo il tavolo (il laboratorio aveva una posizione particolarmente infelice per la stabilità delle sue soluzioni, frequenti sommovimenti del vulcano circostante spesso facevano danni).

Una voce concitata le giunse dall'esterno, interrompendola.*

Accidenti, proprio ora? Fretta eh Adar, che sarà mai successo?

*Esclama con disappunto rimettendo cautamente nel sostegno la fiala e voltandosi per raggiungere la porta di ingresso*

Adar: *la guardo sorpreso per un attimo....poi mi riprendo* ecco...c'è una..come li chiamate....i vostri padroni...*Essendo un Ururk da molto tempo, non ricordo nemmeno i nomi delle antiche potenze di Arda...Noi Uruk...veneriamo solo Melkor* Credo sia qui per prendersi Mordor....forse, non dovresti farti trovare qui.

Pandora: *Alle parole dell'Uruk Pandora resta qualche attimo assorta, la fronte aggrottata e gli occhi che sembrano diventare due pozzi profondi. Sembra soppesare attentamente la frase appena udita, parola per parola.

Poi con un gesto rassegnato solleva le braccia ai lati del corpo, sbuffando*

Grazie di avermi avvisato, avevo già visto la parata d'ingresso delle Alte Potenze ieri, pure le aquile come scorta, figuriamoci...

*Nervosamente fa qualche passo attorno, osservando le aguzze e nere pareti che la circondano, perennemente avvolte da fumo e grigiore*

Sarebbe meglio sicuramente non farmi trovare qui, almeno per evitare seccature dato che criticano continuamente il mio lavoro, ma al momento non ho modo di andarmene di colpo. Ho colture di batteri molto particolari che sto studiando da tempo *le brillano gli occhi al pensiero* e se sposto tutto in fretta ..ehm...mi hai capito, vero? Poi che non si lamentassero se gli muore la manovalanza.

Adar: *forse...c'è uno spiraglio di fortuna...* ha parlato di Melkor, credo sia la sua compagna. Forse...se tu le parlassi, ci sarebbe un punto d'incontro....*spero...almeno potrò restare fedele a lei e fare il doppio gioco. Non sarebbe la prima volta.* fuori...a Minas Tirith, si vocifera da tempo...del ritorno di Sauron...di nuovo sotto mentite spoglie. Lei potrebbe essere un deterrente per il suo ritorno qui. Sai meglio di me...che si arrabbierebbe molto sapendoti qui.

Pandora: *Sbuffa seccata al pensiero di abbandonare il suo esperimento per discutere con una Valie arrivata in volo con tanto di scorta, discutere di cosa poi?*

Benissimo, spero che terrai i tuoi uruk lontani da qui ..molto lontani mi raccomando * lo guarda dritto negli occhi, minacciosa* finché non sarò tornata. O troverò il modo di farvi pentire di aver solo varcato la porta del mio laboratorio, sono stata chiara?

Gira la testa verso sinistra, le labbra incurvate e socchiuse, un fischio impercettibile e dopo poco un unicorno dal manto viola scuro e la criniera bruna, con occhi che sembrano fiammeggianti, le si avvicina nitrendo*

Con un balzo è sulla sua groppa, accarezzando amorevolmente la criniera setosa*

Andiamo Rigel, oggi la mamma ti porta a conoscere le "Alte Sfere" sai? *Ridacchia, poi guarda verso Adar*

Beh, sei ancora lì? Monta anche tu che non ho tempo né voglia di aspettare il passo di un Uruk, dobbiamo muoverci subito

Puoi tenerti alla criniera, attenzione a non stringere troppo però che si innervosisce facilmente

Adar: *salto su senza farmelo ripetere due volte....* è.....è un destriero dei Valar?! *sicuramente, non ne avevo mai visto uno a Mordor. Sauron usava cavalli neri allevati nel Nurner. Mai visto unicorni qui....ma li ricordo vagamente nel Beleriand* è splendido. é un onore, cavalcare con voi, Pandora.

Pandora: È un cavallo a sé, se si possa dire...credo sia nato da una razza arrivata da qualche galassia lontana incrociata con una di Arda, perciò l'ho chiamato Rigel.

Nessunə mi ha mai detto che la mia presenza fosse un onore *sogghigna divertita* ti ringrazio caro Adar, ne terrò conto...

*Con un veloce e leggero colpo di stivale sul fianco di Rigel l'animale parte al galoppo, saltando agilmente sugli aguzzi e taglienti ciottoli che cospargono a tratti il sentiero*

Emrys: Sulle cime dell'ormai soprannominato Monte Fato, Emrys osserva contemplativo il magma sottostante. Sono passati molti anni dall'ultima volta in cui ha scorto nel cuore di una montagna di fuoco, eppure non ha dimenticato la meraviglia provata allora.

*Perché siamo qui, mia signora?* domanda rivolto a Nythan *Tra tutti i luoghi in cui potremmo operare su queste terre, non credo sia prudente rimanere così vicini alla vecchia fornace di Mairon. Questa montagna non si è ancora ripresa dalla sua ultima eruzione, e potrebbe esplodere da un momento all'altro.*

Tahenys: Esattamente, mio caro Emrys...esattamente. *il mio sguardo è perso nel cratere. La sua profondità è inebriante....è il calore stesso della terra, il fuoco che arde nel suo cuore....il centro della Vita.* sto proprio aspettando che il fuoco venga a noi. Ho intenzione di imbrigliare il suo potere...al nostro servizio. O meglio...al mio servizio. Tu...sei troppo debole per controllare tale potenza. Credimi...l'Orodruin, se saputo controllare, è una grande arma...*avevo dato appuntamento ad Adar qui....so che Melkor lo ha legato all'Amon Amarth...mi serve il suo sangue ed in fretta* il nostro amico si sta facendo aspettare....

Pandora: *La scalata sui crepacci taglienti dell'Orudruin è impegnativa anche per i potenti zoccoli di Rigel.

Nuvole di fumi e vapori soffocanti scendono verso i loro visi, mentre man mano la cima si fa più vicina.

L'ultimo tratto è troppo scosceso ed irto per qualsiasi cavalcatura, con una carezza sul suo volto Pandora ringrazia l'animale e scende, seguita da Adar a cui pare essere piaciuta molto la galoppata.

Sale agilmente l'ultimo tratto che la separa dalla bocca del vulcano, l'aria è quasi irrespirabile lì per chi abbia natura mortale.

Scorge Nythan ed il suo lacchè intenti a parlottare ed osservare la bocca cupa ed infuocata*

Adar: eccoli lì....*ho un arco con me, potrei colpire il suo lacchè....e...cadrebbe verso morte certa. Certo...sarebbe tragica...ma almeno, ne avremmo uno in meno. Tendo la freccia, sperando di prenderlo da questa distanza* Posso colpirlo, ho una buona mira, Pandora. Non lascerò che si prendano queste terre....non senza lottare. Noi Uruk abbiamo sofferto troppo...

Emrys: Emrys scruta la sua signora con occhi preoccupati.

*Siete sicura, mia signora?* le chiede, cercando di nascondere la sua inquietudine *Non dubito della vostra capacità di contenere l'eruzione e controllarne il potere... ma questo potrebbe attirare attenzioni indesiderate. Non dimenticate che Manwe veglia ancora su di noi, e potrebbe, come dire... fraintendere le nostre azioni.*

Tahenys: Manwe è troppo impegnato a rallegrarsi dei canti dei Vanyar, per badare a me....o ad Arda, in generale. *non mi sono mai stati troppo simpatici....c'è amore ed odio fra i miei fratelli e me...a parte Aule, gli altri li considero poco. Giusto ciò che mi serve per scalare le posizioni. Avverto la presenza di un altro Maia....strano, non sapevo che Mordor fosse abitata* chi è là? Rivelati...*magari fosse Sauron....*

Pandora: *Guarda Adar con un'espressione tra il divertito e lo sprezzante*

E così vorresti uccidere un Maia con una freccia, eh? Non riusciresti neanche a scalfirlo...posala nella faretra, ti do un consiglio.

*Si avvicina alla coppia*

Ben ritrovata Nythan, la tua luce fa quasi concorrenza a quella dell'Orudruin direi, sono abbagliata

*Facendo finta di schermarsi gli occhi con una mano cammina verso di loro, fermandosi a debita distanza. Ci tiene pur sempre alle formalità almeno per evitare seccature di protocollo, fa un leggero inchino verso i due*

Vostre Eccellenze

Adar: *con disgusto, rimetto la freccia nella faretra...ma non finisce qui, un passo falso di chiunque di loro...e li estirperò come le erbe cattive dall'orto* perchè mi avete chiamato qui? Cosa può fare un umile Uruk in un luogo del genere? Già Sauron tentò di usarmi....non sarà semplice. *non intendo ascoltare i loro piani per me...o per il mio popolo*

Emrys: Emrys assottiglia lo sguardo. Riconosce subito lo stesso Uruk che giorni prima si era dimostrato piuttosto contrario ai progetti della sua Signora... ma ciò che attira davvero la sua attenzione è una forma di energia familiare, proveniente dal corpo della donna. Molto simile alla sua, in verità, il che può voler dire solo una cosa: si tratta di una Maia.

La sua mente viaggia a ritroso nel tempo, cercando di rammentarne l'identità. E infine...

*Pandora* dice, con tono sospettoso *è una sorpresa trovarti qui. Cosa ti porta sulle pendici di questa montagna? E oltretutto, in compagnia di un Uruk.*

Tahenys: *Mi giro....disgustata dalla voce di Pandora...soprattutto dal nome che ha usato. Quel nome non lo uso da tempo...è il nome datomi dai Noldor...* Tahenys, per te...Thrurifrey....*non posso fare altro che rivolgermi a lei con il suo nome in Valarin, il primo....quello con cui è "nata"* Ti sei portato dietro lo scudo, Adar? Ti sembra il momento per scherzare...?

Pandora: Sai che ho poca memoria per ricordare tutti i nomi, ma Tahenys come preferisci

*Fa qualche passo in avanti in modo da poter parlare senza essere ascoltata da Adar*

Che ci faccio qui?

*Si rivolge ad Emrys*

Il mio laboratorio è proprio nelle sale sotterranee di Barad-Dur ed ero moooolto intenta in un'importante esperimento, quando mi arriva quest'Uruk agitato e preoccupato per quello che sta accadendo e mi chiede di intervenire.

Ora, voi sapete bene che a me poco interessa dei vostri alti affari, ma il popolo Uruk è molto in agitazione perché temono il ritorno della loro schiavitù.

Adesso conoscono il piacere della libertà...a modo loro ovviamente

*Fa una piccola smorfia ripensando alle zuffe continue degli Uruk per sedersi sul trono e all'anarchia che regna quasi totale*

Non so ancora che intenzioni avete anche se posso agevolmente immaginarle, ma nel laboratorio ho alcuni equilibri delicatissimi da mantenere al momento , cosa che se riesce *fa una piccola pausa mentre gli occhi le brillano cupamente al pensiero* ecco, se riesce sarà uno dei miei più grandi successi.

E ho bisogno di tranquillità, assolutamente, per il bene di ogni creatura vivente nel raggio di molte miglia * sussurra quasi queste ultime parole*

Se siete qui per stabilirvi nella torre conviene rimetterla in sesto poiché è in uno stato stupendamente disastroso forse per me ma poco adatto ad essere abitato da voi.

E vi servirà manodopera, molta manodopera per farlo.

Non credo al momento vi convenga inimicarvi gli Uruk

Adar: *sorrido, quando sento le parole di Pandora...si, meglio non averci fra i nemici....siamo pericolosi* Non è uno scudo, Tahenys, non ne ho bisogno....e, no, non sto scherzando. Queste terre non sono in vendita....*non so cosa voglia fare sull'Orodruin, ma non mi vendo facilmente alla prima Valie che vuole prendere possesso di Mordor*

Emrys: Sul volto di Emrys si dipinge un'espressione rattristata, abilmente costruita dopo anni passati a parlamentare con forze ostili e gli atteggiamenti occasionalmente impulsivi della sua signora.

*Credevo che ormai ci fossimo lasciati queste ingiustificate paranoie alle spalle* sospira *Te l'abbiamo già detto, Adar, non siamo qui per opprimere il tuo popolo, ma per offrire loro una nuova strada. Essere liberi è senz'altro piacevole... ma un misero traguardo, se non si ha uno scopo o un obiettivo a cui aspirare. La vostra gente è allo sbando, e la mia signora si è offerta solo di aiutarli. Non c'è alcun motivo di temere per la loro sicurezza.*

Tahenys: *il laboratorio...nei sotterranei di Barad Dur....quindi, qualcosa è rimasto....* Hai detto...sotterranei di Barad Dur? Quanto hai esplorato? Perchè...c'è una sala con i muri in Mithril. Chiamalo caveau...Si dice sia sopravvissuta al crollo...*forse, ho trovato un punto di incontro con la Maia....e...forse, Adar non mi serve dopo tutto* Adar....l'unico motivo per cui ti ho chiamato qui...è il tuo sangue. Mairon ti ha legato a questo piccolo vulcanetto....Vorrei segnalasse il mio arrivo qui.

Pandora: *Soppesa per un lungo attimo il volto della Valie, gli occhi pensierosi ed una mano che cincischia nervosamente il mento.*

Esplorato ....non direi, ho trovato una stanza più lunga che larga ma con un'ottima porta robusta, con tanto di combinazione elettronica per la chiusura.

C'è un corridoio interrotto oltre la porta del laboratorio, ma onestamente non avevo alcun interesse ad esplorare o provocare crolli che avrebbero fatto tremare le pareti della stanza.

Già mi basta il tremolio perenne del vulcano che rischia sempre di rovesciarmi qualcosa...o quegli esagitati Uruk che vengono a chiedermi assurde pozioni ogni tanto.

Mi servirebbe ben altro spazio per i miei studi

Mi servirebbe verde e tranquillità

*Cammina in su e in giù, nervosamente al pensiero di come il suo laboratorio sia costantemente esposto a rumori e scosse*

Un posto silenzioso, con fauna e flora da poter usare per testare i miei composti, con corsi d'acqua pulita.

*Si gira poi verso Adar*

Oh bene, Adar dopotutto vedi che la tua fretta di venire qui aveva un motivo? Il richiamo del sangue eh *Ridacchia*

Adar: *no...non eseguirò. Devo trovare il modo di andarmene* non lo avrete facilmente, non intendo aiutarvi nei vostri piani. Lasciate gli Uruk e me, in pace. Ci avete dato la libertà....perciò, posso decidere della mia vita. *Siamo tutti di fronte al cratere.,...se eruttasse ora, verrei annientato....e no, non intendo lasciare i miei figli senza guida* Non lascerò i miei figli senza una guida. Non ora. Quanto alla sala....so dove si trova. Vi porterò là....poi me ne andrò per la mia strada

Emrys: Emyris si gira verso la sua signora, improvvisamente pensieroso.

*Suggerisco di accettare l'offerta, mia signora. Non siamo venuti qui in cerca di conflitto, dopotutto, ma solo per accelerare i vostri piani. Uno scontro non farebbe altro che promulgare la possibilità che altri si accorgano delle vostre azioni... il che, se posso ricordarvi, è esattamente l'ultima cosa di cui abbiamo bisogno. Ancora una volta, la via pacifica sembra la più vantaggiosa per entrambe le parti.*

Tahenys: *lancio un veloce sguardo di assenso a Emrys...* conduci, Adar....*almeno, saprò se Mairon ha veramente tenuto le pergamene per forgiare l'Unico. Dopo di che...mi servirà solo dell'oro...e credo che sia uno dei metalli più frequenti, a Mordor....* andiamo...non ho tempo da perdere. Pandora...se troverò quella sala, tu avrai una fortezza tutta per te...a Bosco Atro. Dol Guldur...è vuota ed ha intere stanze dove creare ciò che vuoi. *almeno finchè Mairon non riuscirà a tornare in un corpo...temo che si arrabbierà molto*

Pandora: Bosco atro? Bosco Atro per un luogo di scienza e studio?

*La voce si alza assumendo un pericoloso sottofondo come di tuoni in lontananza mentre la pelle sembra risplendere più nera che mai e gli occhi si fanno profondi come pozzi*

Puoi impiantarci una scuderia per i tuoi baciapiedi a Bosco Atro per quel che mi riguarda che forse forse con qualche bacio di ragno si svegliano un pochetto...

Non posso comunque muovermi da qui prima di due settimane, forse anche tre, ripeto perché già detto, muovere alcune ..ehm...cose diciamo, mentre sono in coltura è estremamente pericoloso.

Se proprio vuoi che sloggi mi servirà un posto più tranquillo, L'Ithilien ad esempio mi andrà benissimo, lì c'è possibilità di completare un progetto che se va in porto... magari potrebbe tornare utile anche a te e alla tua scalata al potere

*Senza perder tempo ad aspettare risposte si volta e inizia a tornare indietro, fischiando per chiamare Rigel i cui zoccoli scalpitano già nelle vicinanze*

 
   
 
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