SENZA DI TE NULLA PIÙ

Lo sguardo vuoto di Oscar, vagava immobile scrutando il cielo di quella notte. Adesso tutto per lei era oscurità, la luce di quella miriade di punti che la sovrastavano la immergeva in quel muto e freddo silenzio che la schiacciava. Il gelo che le scuoteva l' anima, era come il palpito di quel rimorso che la opprimeva rimembrando quella voce che come l eco del vento si era spenta, mentre con l ultimo alito le dichiarava ancora il suo amore. Se n' era andato, l'aveva lasciata, vedeva ancora impresso sul bel volto di lui, quella furtiva lacrima, che come argentea goccia di fine rugiada aveva riempito come una gemma l' occhio di André. La sua disperazione, era come l’immensità di quell'universo, che si disperdeva tra gli intricati labirinti di quel sentimento che lei aveva scoperto nascere tardi. Vagava solitaria, senza meta, agonizzante, sapendo che il corpo di André giaceva inerme, su quella pietra circondato da fiori. Adesso, era indifesa, aveva combattuto con quelle emozioni che adesso le uscivano come una scura sorgente dal suo povero cuore spezzato. Si rammaricava, quel sogno di amore ideale, felicità suprema, si era dissolto come le onde che s infrangono sulla battigia, e minute gocce di pioggia che si spandono sul terreno. Cosa sarebbe restato di lei? Solo un dolore, tremendo mai lo aveva sentito così vicino, come in quei fugaci attimi, quasi ad avvolgerla con il più lieve abbraccio, mentre tutto era ormai frantumato, rimembrando quei giorni, dove lui ebbro d'amore la guardava colmo di mille sensazioni sopite, mentre lei la mente in delirio si consumava per quel conte svedese.