C'era una volta, tanto tempo fa, nel regno di Fattigli, governato dal re Affarituoi, un cavaliere molto pasticcione e confusionario, chiamato Sir Didymus.
Il re Affarituoi avrebbe tanto voluto sbarazzarsene, ma dal momento che il cavaliere era vincolato a un giuramento erano costretti a tenerselo.
Ma un giorno gli venne un'idea, così convocò Sir Didymus e disse: - Prode imbeci... Ehm, prode cavaliere, dal momento che sei così paz... Ehm, così coraggioso, ti affido la tutela dei sacri confini con la Gola dell'Eterno Fetore!
Sir Didymus giurò: - Io giuro in fede del mio stemma e del mio brando di impugnarlo in battaglia contro qualunque nemico, difendendo la patria a sprezzo del pericolo con il mio sangue e quello della mia cavalcatura...
E il prode Ambrogio corse a nascondersi.
- ... Terremo fede che nessuno passerà il reale confine!
Così l'astuto sovrano riuscì a sbarazzarsi dello scomodo cavaliere, relegandolo in quel luogo buio e puzzolente, dove sarebbe rimasto fintanto che qualcuno più pazzo di lui avesse pensato di attraversarlo.