Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
Segui la storia  |       
Autore: Lamya    29/03/2023    0 recensioni
Ti incontrai in quel giardino seduto a quella panchina sotto un arco di fiori perso nella tua lettura, mi fermai a guardarti, eri così bello ed irreale, neanche quelle rose che ti circondavano riuscivano ad eguagliare la tua bellezza.
Quelle labbra carnose e rosee che fin dal primo momento ho voluto assaggiare, quegli occhi di un blu profondo a perdermici come risucchiato in una tempesta dal quale non riuscivo a scappare, i tuoi movimenti così delicati da farmi impazzire, il tocco delicato che dedichi ai fiori in questo giardino facendomi essere geloso e desiderare di essere toccato come loro, la tua voce così dolce e delicata che avrei voluto sentirla ogni momento della mia vita così come la tua risata, dio quante notti ti ho sognato, quante volte ti cercavo tra tutte le persone che mi circondavano solo per sentirmi vivo come lo ero con te.
Ed ora che tu non sei qui io mi sento morire, dove sei mia rosa, perché ho il cuore che ha paura e trema nel non vederti più qui con me in questo giardino di rose.
Genere: Fantasy, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kim Taehyung/ V, Park Jimin
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Un giovane ragazzo appoggiato alla ringhiera del suo balcone guarda con sguardo triste l’immenso paesaggio, sospira quasi arreso alla triste realtà di ciò che dovrà succedere cercando di trovare una via di fuga da tutto quello che lo circonda, una voce lo distoglie dai suoi pensieri, una voce amica che sa cosa sta provando e non l’ha mai lasciato 

X: “Tae ancora perso nei tuoi pensieri?”

il ragazzo non si girò neanche a guardarlo sospirò alle sue parole

T: “Jk solo tu hai la faccia tosta di parlarmi in questo modo”

Jk: “ci credo idiota, sono il tuo miglior amico non che guardia del corpo, consulente e tutte quelle cose che solo io posso fare con te”

T: “ci manca solo che diventiamo amanti e stiamo apposto”

Tae ridacchio coinvolgendo anche Jk in una risata 

T: “comunque cosa ci fai qui? Non era il tuo giorno libero che a tua detta dovevi spassartela con ogni tipo di buco?”

Jk: “vero… Ma poi ho pensato al mio amico triste e solo e non ho potuto lasciarlo qui…”

già triste e solo erano le parole giuste con il quale lui si definiva, Kim Taehyung erede al trono, con un futuro matrimonio programmato fin da quando era nato con una delle più belle principesse del regno vicino, ma tutto ciò lui non lo voleva, voleva essere libero di viaggiare, ridere e scherzare con chi gli pare e invece no, unica cosa bella in tutta quella vita il suo miglior amico, si erano conosciuti da bambini all’età di dieci anni, lui principe che correva per scappare da una delle solite lezioni che la madre gli imponeva di frequentare, Jungkook figlio di una delle cameriere che lavorava nelle stalle, uno scontro finiti tra la paglia, un silenzio per non farsi sentire, e una risata per le loro facce sporche, un amicizia che dura da quindici anni ormai.

T: “Kook… Se quel giorno non fossi scappato dalla mia lezione pensi che io e te saremmo mai diventati amici?”

Kook si affianco a Tae poggiando le mani sulla ringhiera volgendo lo sguardo davanti a se

Jk: “penso che quando due persone sono destinate a incontrarsi il destino trovi sempre un modo per farlo… Così come l’amore”

T: “amore… Una parola a me estranea, non penso di essere mai stato innamorato”

Jk: “quando sei innamorato lo senti, hai mille farfalle nello stomaco sentendo la sua voce o la sua risata, sei felice quando lo o la vedi felice, hai il cuore a mille ogni volta che ti guarda, e cerchi la sua immagine ovunque”

T: “parli come se sai cosa si prova”

Jk: “lo so perché sono innamorato Tae, lei e bellissima… L’ho incontrata mentre stavo facendo gli allenamenti e una delle cameriere”

Tae si girò a guardare il volto del suo amico, aveva un dolce sorriso e quegli occhi sognanti, sorrise nel vederlo così, gli diede una pacca sulla spalla per poi entrare dentro e andarsi a sedere sulla sua poltrona, prese il suo libro preferito e aprì alla pagina dove aveva bloccato la sera prima, Kook si sedette di fronte a lui sul piccolo divanetto a osservarlo

T: “smettila di fissarmi mi dai fastidio”

Jk: “tuo padre vuole che lo raggiungi per pranzo… E non era una richiesta ma un ordine”

T: “cosa diavolo vuole adesso quel vecchio?”

Jk: “Ho sentito che la tua dolce metà verrà qui tra un mese”

Tae alzò il viso dal libro per incontrare lo sguardo del suo amico divenuto serio, sbuffo mettendo il libro sul tavolino

T: “quindi è arrivato il momento…”

Jk: “già… Dovrai incontrare la tua sposa”

Tae volse lo sguardo verso la finestra sospirando, era ormai quasi ora di pranzo e si sarebbe dovuto preparare, si alzò e si diresse nella sua stanza con il suo amico a seguirlo

T: “odio questa cosa… Non voglio sposarmi, non voglio stare con una donna che non conosco… Non voglio una donna”

disse l’ultima frase sussurrando più a se stesso che al suo amico il quale riuscendo a sentirlo lo stesso l’abbraccio conoscendo il dolore e la sofferenza che lui stava provando in quel momento, sapeva che il suo amico era incatenato in questo matrimonio, ma più di tutti sapeva il dolore di non essere accettato dal proprio padre e dalla propria madre, Kook conosceva ogni cosa su Tae e sapeva anche che a lui non piacevano le donne ma gli uomini, era con lui quando Tae si dichiarò a cena con i genitori, era con lui quando il padre lo portò nella sua camera picchiandolo a sangue reputandolo un mostro mentre Kook cercava di fermarlo, era con lui mentre gli puliva le ferite vedendolo piangere per la prima volta e fu proprio quella notte che Kook si ripromesse di farlo sorridere sempre e di non lasciarlo mai solo.

Jk: “dai forse sarà simpatica, e poi una volta sposato potrai fare ciò che vuoi…”

T: “ma io non voglio ingannare una ragazza solo perché i miei genitori non accettano ciò che sono…”

Jk: “e cosa farai amico mio? Scapperai?”

T: “non lo so…”

Jk: “qualsiasi cosa puoi contare su di me, sono o non sono il tuo miglior amico di sempre?”

Tae sciolse l’abbraccio per guardarlo in viso con il suo sguardo serio e tagliente

T: “no sei solo un coniglio che prima o poi ficcherò in forno con le patate”

Jk: “cosa?... Oh che amico che ho trovato… Basta mi hai spezzato il cuore”

Kook portò una mano al cuore e una a coprirsi il viso, Tae non resistette e scoppiò a ridere alla scenata del suo amico

T: “idiota… Fammi vestire esci fuori”

Jk: “come lei comanda altezza”

si inchino ricevendo uno schiaffo in testa da Tae per poi uscire e lasciare solo il suo amico, si iniziò a vestire tra un sospiro e l’altro per poi uscire fuori trovando Kook a parlare con una ragazza che appena lo vide si inchinò e scappò via

Jk: “l’hai fatta scappare…”

T: “è lei?”

Jk: “in carne e ossa si chiama Yuna, non è bellissima?”

T: "sì è bella… Ma non è il mio tipo”

Kook sorrise al suo amico, si incamminarono verso la sala da pranzo dove sapevano che il re e la regina stavano pranzando, appena entrato nella stanza i sovrani neanche lo guardarono a Tae che senza fiatare si andò a sedere al centro della grande tavola lontano dai suoi genitori.

Re: “tra un mese arriverà la tua futura sposa, devi essere impeccabile e devi fare tutto per bene, non tollero problemi sennò sai cosa succederà”

Tae non proferì parola fece solo segno di sì con la testa iniziando a mangiare con lentezza, gli si era chiuso lo stomaco ma doveva reggere la scena 

Regina: “vi conoscerete e il mese dopo vi sposerete, sappi che voglio dei nipoti e presto”

Tae strinse la forchetta, loro non capivano il male che gli stavano facendo, per loro contava solo quella stupida corona e la discendenza, non contava il loro figlio l’unico rimasto in quel palazzo pieno di bugie e dolore, palazzo dove non contava più l’amore e la felicità, sospiro cercando di lasciare andare i brutti pensieri

Re: “ti è chiaro?”

T: "sì padre"

Re: “puoi andare, non sopporto più la tua presenza”

un’altra pugnalata al suo cuore, un altro dolore unito agli altri, si alzò per poi uscire seguito da Kook in assoluto silenzio, uscì dal palazzo andando nei giardini al suo solito posto il gazebo dove nessuno l’avrebbe disturbato, si sedette rimanendo in silenzio 

Jk: “so che forse non vuoi sentire niente… Ma che ne dici di fare una pazzia?”

Tae porto gli occhi su Kook con uno sguardo curioso alzando un sopracciglio

T: “parla, hai la mia attenzione”

Jk: “scappiamo per tutta la giornata… Chiederò un favore a Yoongi per coprirci”

T: “no so Kook se il vecchio lo scopre finirai nei guai…”

Jk: “e io accetterò la punizione, ma ora voglio farti divertire e lo faremo quindi andiamo”

Kook si alzò prendendo per il polso l’amico trascinandolo verso le stalle

T: “Kook… Non voglio che finisci nei guai per causa mia…”

Jk: “amico fidati ora monta in sella a Black e andiamo”

Tae si avvicinò al suo cavallo, aveva il manto nero pece così come i suoi occhi, lo accarezzo poggiando la fronte al suo muso

T: “portami lontano Black… Solo per oggi”

il cavallo mosse la zampa come se stesse rispondendo, Tae sorrise e salì a cavallo, Jk sorrise 

Jk: “vai Black porta il tuo principe lontano”

diede uno schiaffo al sedere del cavallo il quale si mosse correndo fuori dalla stalla

T: “kook ma cosa fai”

Jk: “vai amico si libero oggi ti copro io”

Lo salutò con la mano sorridendo.

Black corse senza fermarsi uscendo dalle mura del palazzo, corse per le praterie e i campi fino ad arrivare a uno spiazzo dove si trovavano delle rovine ricoperte di rampicanti e fiori 

T: “wow… Che posto è questo mio amico"

scese dal cavallo accarezzandolo prese la briglia e lo lego a un tronco spezzato li vicino

T: “tu aspettami qui io torno subito…”

Tae lasciò il cavallo addentrandosi tra le rovine si fermò a guardare ogni fiore e ogni mura che vi era lì attorno, trovò un sentiero immerso tra rovine e piante fatto di mattoni bianchi, ovunque guardasse vi erano fiori di ogni tipo, si trovava sotto una lunga arcata fatta da piante e rose quando il vento si alzò facendo volare i petali, Tae si fermò guardando davanti a se, una piccola panchina era posta sotto a un riparo in legno ricoperto da rose rosse e su quella panchina vi era un ragazzo seduto a leggere chissà quale libro, Tae non riusciva a muoversi rimase stupido dall’aver trovato una creatura tanto bella come così irreale in un luogo così sperduto, osservò ogni particolare che riusciva a scrutare, il suo cuore perse un battito quando si ritrovò due occhi di un blu profondo guardarlo perdendosi in essi.

X: “Chi sei?”

Un brivido sentì quando la voce dolce e delicata di quel ragazzo, si mosse di un passo verso di lui

T: “io sono solo un forestiero che si è perso”

X: “Capisco… Perché allora non vai via cercando la tua strada?”

T: “il mio cavallo è stanco, lo sto facendo riposare, e io ne ho approfittato per visitare queste rovine trovando questo bellissimo giardino”

avanzo ancora tenendo sempre il suo sguardo in quello del ragazzo misterioso

X: “capisco… Ti chiedo per favore di non raccogliere i fiori che sono qui, ci tengo particolarmente”

T: “non lo farò se ciò che mi chiedi… Posso sedermi?”

Il ragazzo tornò con gli occhi sul libro facendo segno a Tae di potersi sedere, Tae ne approfitto sedendosi distante da lui, guardo quel immenso giardino e il profumo di rose che lo circondava, allungo una mano toccando i petali di una rosa

T: “sono bellissime… Se ne occupa qualcuno?”

X: “La natura, nessuno mette piede qui, solo forestieri come te… E puntualmente distruggono qualcosa solo per avere un ricordo di questo posto”

Tae si girò a guardare il ragazzo che continuava a leggere, da vicino era ancora più bello, le rose non eguagliano la sua bellezza

T: “posso sapere il tuo nome?”

X: “Tu mi dirai il tuo?”

sorrise al botta e risposta del ragazzo, nessuno oltre kook lo faceva, ma lui non sapeva chi era quindi perché non mentire

T: “chiamami V”

X: “Ti devo chiamare con una lettera dell’alfabeto?”

T: “ahahah sì”

X: “Ma guarda tu che personaggio… Tu puoi chiamarmi Jimin…”

T: “Jimin… E un bellissimo nome”
Jm: “sempre meglio del tuo nome falso”

Jimin sospirò chiudendo il libro e poggiandolo sulla panchina, si alzò avvicinandosi a una rosa sentendone il profumo poggiando delicatamente le labbra su un petalo, Tae lo guardò fare quel gesto e in quel momento un senso di gelosia verso quella rosa lo stava colpendo, come desiderava che quelle labbra toccassero le sue, scrollò la testa a quel pensiero, come poteva pensare una cosa del genere di uno sconosciuto, alzò gli occhi ritrovandosi quegli occhi blu puntati su di lui, in quel momento neanche il rumore degli uccelli o di qualche animale selvatico riusciva a scoppiare quella bolla creatasi attorno a loro, ma fu proprio Jimin a spezzare la magia

Jm: “ora vado… Addio V”

Jimin si girò e si incamminò ma Tae si alzò prendendolo per un polso 

T: “aspetta… Possiamo rivederci?”

Jm: “perché dovremmo?”

T: “ti prego, voglio conoscerti, essere amici”

Jm: “amici… Io sono qui tutti i giorni… Ora devo andare prima che si fa tardi”

T: “tornerò di nuovo e molto presto… Ti prego non sparire”

Jimin gli sorrise per poi andarsene, Tae lo guardò andare via sparendo tra le piante lasciando un vuoto 

T: “Dio che creatura… Voglio rivederlo”

Tae rimase ancora un pò nel giardino per poi andare via in groppa al suo cavallo non sapendo che Jimin lo stava osservando 

Jm: “chi sei? Forse colui che mi salverà? Non vedo l’ora di rivederti”

Lo guardò fino a quando non sparì all’orizzonte, riprese la sua strada tornando alla sua dimora.

 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS) / Vai alla pagina dell'autore: Lamya