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Autore: thespoonriver    06/04/2023    1 recensioni
Izuku Midoriya è innamorato di Yagi Toshinori. Troverà un modo maldestro per dirglielo.
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: All Might, Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Vorrei conoscere la ragione per la quale sono arrivato a questo punto.
Perché sono stato così avventato nelle mie scelte? Ho provato spesso a comprendere la mia capacità di riflessione, le mie fisime mentali, tutti gli atteggiamenti ossessivi che ho sempre giustificato in direzione dell'eroismo che avvertivo dentro di me. Adesso è troppo tardi. L'uomo quasi scheletrico, con lo sguardo scuro e due pozzi azzurri, mi osserva come se volesse conoscere il fluire dei miei pensieri. Lo osservo attentamente: vedo la persona più meravigliosa della storia. All'inizio mi sono convinto di stimarlo in qualità di eroe poi ho scoperto una realtà scioccante, Toshinori Yagi mi fa impazzire addirittura più di All Might stesso ed ogni momento che mi ritrovo a passare con lui è per me un immenso onore. Sono ancora assorto nelle mie riflessioni, quando mi rendo conto che ha ripreso a parlare e mi scruta con fare interrogativo non capendo perché non reagisco alle sue parole.
"Scusa, All Might, credo di aver divagato troppo" affermo desolato. Mi osserva di nuovo, incuriosito.
"Tranquillo, giovane Midoriya. Se vuoi facciamo una piccola pausa." Ribatte con calma. Inserisce le mani nelle due tasche dei pantaloni scuri e cammina avanti e indietro. Il vento gli scombussola i ciuffi biondi più lunghi e si ferma avanti ad osservare la città da un'angolazione privilegiata. Mordo il labbro inferiore e lascio cadere le braccia lungo i fianchi, affiancandomi a lui. Sospiro, ho la fronte imperlata dal sudore ed emetto qualche sospiro dettato dalla stanchezza.
Vada per la pausa, penso esausto.
Rimaniamo in silenzio per qualche minuto. Con la coda dell'occhio destro, ho modo di constatare la sua bellezza. Indossa una camicia bianca sbottonata dal collo fino al terzo bottone, un petto che lascia intravedere un filo di peluria.
Virile. Lo penso, per fortuna è solo un pensiero sconcio come i tanti che allettano la mia fantasia in momenti della giornata in cui non riesco a filtrare la mia cotta per Yagi.
Yagi? Non dovrei permettermi di chiamarlo in questo modo così intimo, neppure dentro di me.
Vorrei passare le mie dita lì sotto, farle scorrere fino al punto in cui è ferito. Vorrei... no, sono solo uno stupido, stupidissimo, sciocco.
I capelli ricadono ribelli lungo il volto e l'abbigliamento mostra la magrezza. Alcune persone, dopo aver scoperto chi si celava sotto i panni di All Might, sono rimaste interdette. Io lo trovo bello, bello come nessuno. Avvampo, costringendomi a guardare le suole delle scarpe.
"Si può sapere che cosa ti prende oggi?" Domanda preoccupato, agganciando gli occhi nei miei in uno sguardo indagatorio molto profondo.
"No, ecco, no... Niente!" Farfuglio come al solito. Emetto un risolino nervoso, con il fiato stroncato nei polmoni. Mi rivolge un mezzo sorriso per nulla convinto. Dovrei smetterla di sbavare per lui così. È solo una brava persona che ha contribuito al mio sogno di diventare un eroe. Passa del tempo con me indipendentemente dalla persona che io sono. Certo,mi stima ha fiducia nei miei riguardi ma nulla di più. Non mi guarda in quel modo. È un uomo adulto e io uno stupido ragazzino dai capelli verdi. Un nerd, se volessi parafrasare Kacchan.
"Ritengo di non dover ribadire ogni volta che qualsiasi cosa ti turbi tu puoi dirmela vero?" A quella ulteriore frase, muoio internamente. Qualche corto circuito manda in tilt tutto. Non potrei mai rivelargli delle cose così strane e inopportune. Dovrò fare in modo di mettere le distanze.
"Oh, sì certo. Lo so, ti direi tutto se avessi qualche preoccupazione da esternare. Va tutto bene, tranquillo All Might." Cerco di spiegare, arrampicandomi metaforicamente su specchi che, in realtà, mi fanno scivolare nell'abisso.
"Bene, giovane ragazzo. Credo sia giunto il momento di terminare l'allenamento qui per oggi. Non ti sembra?" Annuisco con veemenza, scuotendo il capo in avanti. Grato che, senza saperlo, mi ha sottratto a una situazione molto imbarazzante.
"A domani, ciao!" Alzo il palmo della mano per salutarlo e corro nella direzione opposta. Lui rimane lì, ad osservarmi mentre vado via senza dire altro.
I giorni seguenti mi limito a staccare un po' la spina da All Might e dalla UA. Evito di pensarci troppo, passo un po' di tempo con mia madre. Le sue domande mi rendono nervoso e preoccupato per lei. Sono sicuro di non essere in grado di far sentire mia madre meno apprensiva, finalmente ho realizzato il mio sogno di avere un quirk unico e di condividere qualcosa, un legame con lui.
"Sei così silenzioso, caro" esordisce mia madre servendomi del pesce grigliato. "Va tutto bene a scuola?" prosegue, sedendosi di fronte a me.
"Sì, sto migliorando e evitando di arrecare danni al mio corpo," la informo. Non credo che lei beva queste scuse, ma lo faccio per evitare di creare ulteriori discussioni. Afferro le posate e inizio a tagliare la parte superiore della mia pietanza, mandando giù prima un bicchiere d'acqua. Mia madre sbuffa poco convinta.
"È che ti vedo scostante. Sai che a me puoi dire tutto. Se qualcosa ti turba, parlamene te ne prego." Asserisce.
"Manifesto solo un po' di stanchezza. Credo sia normale," le spiego. Avevo attraversato così tante situazioni difficili, più grandi di me ed ero grato di esserne uscito quasi indenne.
"Io e te abbiamo un patto e lo sai." Mi punta contro un dito autoritario e si rivolge a me con uno sguardo molto severo, quasi di avvertimento. Devo a Toshinori-sensei il mio rientro alla Yuuei se fosse stato per mia madre, credo che a quest'ora sarei nella mia stanza con una vita normale a cercare roba su forum per gli erori. Annuisco nuovamente, consumando il mio pasto. Siamo di poche parole, legati da un filo teso che presto si spezzerà. Mia madre non vede di buon occhio il mio sogno, così evito un scontro, almeno per oggi. Mi rinchiudo in camera mia. Siedo sul letto con uno sbuffo che fuoriesce meccanicamente dalle labbra, guardo per un attimo il soffitto. Poi, inizio a slacciare i lacci neri degli scarponi rossi. Mentre tiro via entrambi, un foglio finisce sotto la suola.
"Il tempo dei miracoli", cita il foglio. Arrossisco come un idiota. È una fanfiction che io ho scritto alle medie su All Might, fantasticando di avere una relazione con lui. Il nostro incontro reale si è discostato di poco dalla realtà, se non fosse per la parte romantica che non è mai avvenuta e non avverrà mai. Metto via il foglio, adagiandolo sulla scrivania sotto alcuni libri impilati tra loro. Infilo il pigiama e mi metto a letto.
Cavoli, è già lunedì.
Ho uno sguardo assonnato. Sono ritornato a scuola in autobus da poco tempo. Per fortuna, non abbiamo il professor Aizawa alla prima ora, conoscendolo sarà messo peggio di me in termini di riposo. Iida mi parlotta nell'orecchio sinistro, seguito da Ochaco e Todoroki. Inserisco dei gettoni nel distributore per prendere una bevanda a latte e fragola. Dopo un po' mi salutano e vanno via. Toshinori sbuca da un'aula, non ho voglia di incontrarlo e mi vergogno profondamente. Così mi nascondo in un vicolo cieco della UA.
"E guarda dove cazzo vai razza di idiota!" Sbuffo e inclino la testa in avanti. È Kacchan, quando mi giro per guardarlo e salutarlo con cortesia, il suo volto è già contorto in un grugnito ma la cosa più preoccupante è il tono della voce infatti è accorso All Might, l'unica persona che volevo evitare.
"Scusami, Kacchan!" Provo a dire, inutilmente.
"Razza di stupido idiota..." Prosegue.
"Ti ho detto tante volte che non devi offenderlo." Lo ammonisce Toshinori, severamente. Appoggia le braccia lungo i fianchi e mi guarda con gentilezza. Ricambio velocemente un sorriso di circostanza. Poi li osservo entrambi mentre scambiano delle battute. Mi sento all'improvviso inadeguato: non avrei mai pensato di dover approfondire questa stranezza quando sono in compagnia del mio mentore. Non riesco a superarla, devo assolutamente fare qualcosa. Quando mi chiede se ho intenzione di allenarmi nel pomeriggio declino con una scusa banale. Approfitto della loro distrazione per andare via.
Le ore di lezione sono passate in tranquillità, nessun pericolo in agguato. Decido di spendere un po' del tempo libero facendo visita a Ryugi il mio rivenditore di fumetti di fiducia. Mi accoglie con un sorriso smagliante e un abbraccio appena mi vede. Cerco di dare uno sguardo nella sezione eroi ma è sempre lo scaffale di All Might quello più bello e che mi lascia senza fiato. Hanno creato uno speciale con la biografia di Toshinori Yagi ora che si è ritirato dalle scene e tutti conoscono il suo volto.
Faccio scorrere il pollice avanti e indietro per leggere alcuni passaggi della biografia. È stupendo, ci sono anche alcune immagini che lo ritraggono nel suo ufficio alla UA. Chiacchiero un po' con il mio vecchio amico, pago ed esco dalla fumetteria. Respiro a pieni polmoni l'aria primaverile. Sembrano tutti molto più sereni. C'è un rivenditore di dolcetti alla frutta, ne compro uno. Lo gusto con estrema gioia. Nella spensieratezza dimentico completamente il tempo e lo spazio. Rientro stanco al dormitorio dopo diverse ore di svago. I miei compagni mi salutano, scambio qualche parola con tutti mentre mangio. Filo subito a letto esausto.
Mi sveglio in anticipo rispetto all'ora delle lezioni, afferro lo zaino e percorro il corridoio. Devo essere proprio sfortunato perché All Might sta parlando con alcuni dei professori e mi osserva mentre passo. Cerco di passare inosservato, eppure mentre parla con loro è me che guarda. Congeda i professori, avvertendo i suoi passi dietro di me. Con una mano sulla spalla mi costringe a rallentare. Mi giro su me stesso e lo scruto.
"Mi stai evitando?" Domanda.
"Io? No, perché dovrei scusa? È che." Scuote le mani azzittendomi.
"Una risposta sincera, giovane Midoriya. È successo qualcosa al one for all e hai paura di parlarmene?"
"Assolutamente no!" Esclamo prontamente. Non è successo un bel niente ai miei poteri.il problema è lui, sempre lui. Ma non può capirlo questo. Ho sempre desiderato passare tutta la mia vita con All Might, ma ai suoi occhi sono solo uno stupido fan come altre centinaia di migliaia di persone. Per me lui è il mio mondo. Ho sempre vissuto in funzione della sua ombra, nonostante non lo conoscessi. Ora che lo conosco è andata peggio.
"Non credo a una sola parola," rimprovera. "Ci vediamo nel pomeriggio per un tè." Ordina, per poi lasciarmi lì imbambolato.
All'ora del tè ho i piedi che mi tremano, le mani sudate sulle ginocchia. Toshinori-san mi dà le spalle, con il bollitore per il tè tra le mani. Ha disposto le tazzine l'una di fronte all'altra. Sono impaziente di andare via, non so se riesco ad affrontarlo. I pensieri mi riportano alla realtà solo dopo aver udito il rumore dell'acqua bollente versata nelle tazze. Avvicino le mani ad essa e le riscaldo. Seguono altri piccoli momenti di silenzio.
Toshinori si siede di fronte a me, intinge il filtro nella tazza e aspetta, sospirando.
"Allora? Che succede giovane Midoriya?" Inizia con un tono della voce basso. Le labbra mi si schiudono, soppeso però le parole.
"Io..." È tutto ciò che riesco a dire.
"Sono qui, ti ascolto." Esorta l'eroe numero uno. Come faccio a inventarmi una causa? Non mi crederebbe. Devo dire la verità.
"Devo rinunciare al potere che mi hai dato non ne sono degno" caccio fuori disperato.
"E perché? Chi lo ha detto?" Sgrana gli occhi.
Emette un altro verso sommesso e poi inizia a roteare la tazza in attesa di assaggiarne un sorso. "Questo potere è molto complicato, spesso prevede ritrosie. Non è il caso di essere così avventati, soprattutto dopo tutte le prove che hai superato con estrema efficacia." Spiega con calma.
Scuoto la testa. "Non è per questo. Io... non posso lavorare con te, non ci riesco."
"Ho fatto qualcosa di eccessivo?" Mi chiede preoccupato, scusandosene in anticipo.
"All Might," lo chiamo alzandomi in piedi. "Mi scuso per averti arrecato sempre preoccupazioni. Quando ti ho conosciuto dal vivo ero al settimo cielo. Impaziente di farti delle domande e starti accanto. Ma io sono un tuo enorme fan e sostenitore. Non immagini neppure quanto vali per me e io provo delle sensazioni che non dovrei provare."
Sensazioni. Molto più di sensazioni, sentimenti che non trovano spiegazioni a parole.
"Sensazioni? Potresti essere più preciso?" Dice a bassa voce.
"N-non posso farlo! Io..."
"Izuku" per la prima volta ascolto la melodia del mio nome fluire dalle sue labbra. Avvampo e apro gli occhi, emozionato. Non mi ha mai chiamato Izuku. È una sensazione intima e meravigliosa.
"Mi dispiace." Provo a giustificare.
"E di cosa?" Le sue dita accarezzano la mia guancia. Chiudo gli occhi, focalizzandomi sul calore della sua mano.
"L'avevo capito sai?" Confessa con un sorriso a fior di labbra. Aveva capito tutto?
"Io non so come chiederti perdono." Ribatto.
"Non devi chiedermi perdono, il tuo affetto mi onora. Sono molto legato a te. Ma sono un tuo professore, un adulto, una figura importante per il tuo quirk. La mia vita si è fermata qui, non ho altre aspirazioni. Permettimi di starti accanto, aiutarti a diventare un eroe e poi... poi, se proverai ancora questo io sarò qui ad aspettare."
Resto senza fiato, le lacrime sgorgano dalle mie guance e mi aggrappo a lui, nascondendomi sul suo petto. Accarezza i miei capelli, con estrema cautela. Poi alzo il volto, ci fissiamo, e le nostre labbra si uniscono in un bacio umido che suggella la promessa.
Non amo nessun'altro che non sia lui, sarà sempre così. Farò in modo da rendere l'attesa sempre meno impaziente.

 
   
 
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