Erano passati anni dall'ultima sbronza di Tony e quasi un secolo da quella di steve, per entrambi le serate a forza di gin e vodka erano solo un lontano ricordo di gioventù. Quei dolci tempi in cui si potevano passare intere domeniche sdraiati sul pavimento del bagno erano finiti, adesso erano uomini maturi e responsabili, erano degli eroi, dovevano dare l’esempio, e presentarsi alla solita riunione domenicale con Fury e il Segretario Ross. Ma quando capitava di andare ad una festa aziendale se lo concedevano un bicchiere, lasciavano andare il loro voto di sobrietà e si permettevano di passare qualche ora brilli in compagnia di agenti e impiegati che gli chiedevano autografi. Peccato che però questa volta spinti dall’atmosfera natalizia avevano deciso di alzare un pò il gomito, avevano iniziato con un singolo bicchiere di champagne al brindisi, ad uno di vino mentre mangiavano, ad uno boccale di birra durante i balli di gruppo... fino ad arrivare al punto di scolarsi l’intera scorta di vino asgardiano all’ insaputa di Thor.

beep- beep- beep

Ma che cazzo è questo rumore!... gesù qualcuno ha deciso di morire per mano mia questa mattina…. ho mal di testa però… magari smette da sola le faccio finta di non ascoltarla. 

beep- beep- beep

Ok vaffancluo al mondo. Tastai qualsiasi cosa ci fosse alla mia destra e sent una scatolina, la fottuta sveglia sotto il palmo della mia mano, l'afferrò e con violenza la scaraventai contro il muro. Cristo mi sa che mi sono beccato l'influenza, mi sta scoppiando la testa e che nausea. Mi strofinai gli occhi e mi misi a sedere del letto, questo materasso è una pietra, e fa pure un freddo cane, qualcuno avrà lasciato la finestra aperta come al solito, gliela farò pagare questa volta. «Jarvis…» chiamai l’AI con ancora gli occhi chiusi, non avevo la forza per aprirli «chiudi tutte le cazzo di finestre…» continuai tirandomi sul petto la coperta «Buon pomeriggio signor. Stark, tutte le finestre sono chiuse» mi rispose la voce meccanica con una sottile aria da saputello, devo disistallargli la personalità a questo stupido tostapane del cazzo «e allora perchè fa cosi freddo, cristo tra un po dovro fare a pugni con un pinguino per la colazione» dissi avvolgendomi completamente nel piumone che profumava di vaniglia «Il tempo della colazione è passato da un pezzo e forse sente freddo perchè e nudo» nudo? stupido robotino… aspetta!... NUDO?. Spalancai gli occhi in preda al panico e mi accorsi non solo di essere nudo sul pavimento di uno sgabuzzino ma che la pezza in cui mi ero avvolto era il cappotto di qualcuno «porca puttana! porca puttana!» iniziai in preda al panico lanciando via il cappotto «linguaggio…» mormorò una voce familiare al mio fianco. No, non può essere, non ho nemmeno il coraggio di voltarmi, che giornata del cazzo, che giornata del cazzo. Come è potuto accadere? perché lui? oh se sara una conversazione scomoda quella che avremmo tra un pò. «Signor. Stark tra circa mezz’ora ha un incontro con Fury, vuole che lo disdica», con Fury? ma dovevamo vederci tipo alle alle sei di sera. Gattonai alla ricerca della sveglia che avevo lanciato poco fà, la raccolsi e strizzai gli occhi cercando di mettere a fuoco i numeri scritti in rosso, 17:27, porca merda.  «disdici tutto!» gridai in preda al panico, non ho tempo per delle stupide ramanzine ci sono solo due cose che quest’oggi devo fare:  uno, scoprire che cazzo ci fà una sveglia nel ripostiglio? e due, ricordare cosa è successo ieri sera?. Mi alzai pronto a correre via, ma una mano mi afferrò la caviglia, NO NO NO NO, NON CI POSSO CREDERE! «rimani qui dai…» mormorò  ancora assonnato steve. Oh se solo sapesse che la caviglia che stringe tra le mani non è quella della sua ragazza ma quella del milionario Tony Stark. Mi trascinò giù con una facilità disarmante e mi rimise steso al suo fianco, io intanto tremavo come una foglia se si fosse svegliato adesso si che sarebbe stato imbarazzante, forse sarebbe persino partita una rissa. «profumi di fragola…» sussurro  annusandomi e baciandomi il polso destro, non credo che userò più il bagno schiuma di natasha se lo eccita così tanto «Ti amo così tanto, stanotte e stato cosi bello… più bello delle altre volte…. mi hai fatto davvero impazzire» e pensare che a me è rimasto solo il dolore al culo e un sospetto appicicume sulla faccia. Provai a tirargli via la mano ma la sua presa era troppo forte e mi fu impossibile, continuò a baciarmi salendo lentamente lungo tutto il braccio, perfetto adesso c’è l’ho anche duro, sarà davvero davvero imbarazzante…. credo che mi ammazzerà quando si renderà conto di ciò che sta davvero accadendo. Provai di nuovo a tirare via il braccio senza successo, devo fermarlo non voglio che vada avanti, o meglio voglio ma non dovrei…, ormai mi sta letteralmente sul collo, ma non la sente la barba? forse la sua ragazza ha la barba?  devo fermarlo devo fermarlo in qualche modo,  devo dire qualcosa! qualsiasi cosa! «beh ice-boy sei proprio un latin-lover». Steve spalanco gli occhi riconoscendo al volo la mia voce, alzò lo sguardo verso di me e gridò «fà silenzio stellina che ci sentiranno tutti», gli misi una mano davanti alla bocca e le sue labbra erano così soffici, lo erano sempre state? e se si che burrocacao usa?. «Non ho idea di cosa sia successo ma adesso dobbiamo  andarcene, esco prima io e poi tu», mi alzai di scatto e scappai via in direzione della mia camera, durante il tragitto passai davanti al salone dove c’erano dei cadaveri sul pavimento. cadaveri? ritornai sui miei passi e trattenni una risata, l’intera squadra (compreso Fury) era sdraiata sul pavimento, alcuni cercavano di riprendere i sensi e altri vomitavano su i miei tappeti persiani, ok il problema della sveglia passa al secondo posto, prima devo capire che cosa abbiamo combinato ieri sera.  

Una cosa è certa, non berrò mai più….