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Autore: SaraPet87    11/04/2023    0 recensioni
Questa è la storia di Sam. Ed è anche un po’ la mia storia. E forse anche un po’ la vostra. Sam è una mamma single, una psicoterapeuta in formazione, un’amica, una figlia. Nella vita ha sofferto molto. Riusciranno la psicoterapia e l’amore a farle ritrovare se stessa?
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mia nonna ripeteva sempre che affinché le cose belle accadano bisogna imparare a lasciarle succedere. “Se piloti troppo la tua vita” mi diceva “rischi di non assaporarla mai del tutto.” Non ho mai dato un grosso peso alle sue parole: mi sembravano quelle di una vecchia sentimentale. E invece sto per accorgermi di quanto fossero vere. Sono appena uscita dalla doccia. Stasera l’aria è soffocante e ho lasciato che i capelli appena tamponati mi ricadessero sulle spalle per darmi un po’ di sollievo. Mattia dorme nella sua cameretta già da un’ora. Addormentarlo è sempre più estenuante e l’ansia che si risvegli all’improvviso a causa di qualche incubo, costante. Scendo in cucina per prepararmi una camomilla. Non credo nel suo potere rilassante, ma amo il gesto di farmi questa piccola coccola prima di andare a letto. Ho appena messo su il pentolino per scaldare l’acqua quando suona il campanello. Guardo in direzione della porta, stranita. Sono quasi le undici e non aspetto nessuno. Penso ad un’improvvisata di Lisa o Marylu ma poi mi ricordo che una è in gita con figlio e marito e l’altra è fuori per un corso di aggiornamento. Il campanello suona di nuovo. “Chi è?” chiedo guardinga avvicinandomi alla porta. “Sono io, Sam.” Mi immobilizzo. Quella voce è un pugno dritto al plesso solare. Sento mancarmi il fiato e mi appoggio allo stipite della porta perché ho come la sensazione che il pavimento mi vada via da sotto i piedi scalzi. Quella voce è profumo di mentolo. È risate a crepapelle e sorrisi rubati. Litigi furiosi seguiti da abbracci imbarazzati. Mi lacera e mi ricuce nello stesso istante. “Sam potresti aprire, per favore? Sto evaporando con questo caldo.” Penso se farlo soffrire ancora un altro po’: per certi versi se lo meriterebbe. Ma la voglia di vederlo è così forte che ho già la mano sulla maniglia. Apro. E Noah è lì. Davanti ai miei occhi increduli.
   
 
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