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Autore: Marlena_Libby    14/04/2023    2 recensioni
Jessica viene rapita da un miliardario senza scrupoli e Jack si precipita a salvarla
Genere: Azione, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In quei giorni Jessica era impegnata su un servizio molto difficile: un miliardario di nome Erik J. J. Willem, noto speculatore senza scrupoli, era oggetto di una pesante inchiesta da parte delle autorità, ma l'ufficio stampa non aveva accesso a nessuno dei dati che lo riguardavano e lei stava diventando matta per trovare le prove necessarie a incastrarlo.
Inoltre Corky era una vera peste e i suoi giochi rumorosi la distraevano.
Per fortuna Jack veniva spesso da lei per aiutarla a tenerlo a bada: lo accompagnava a giocare ai giardini pubblici, al luna park, gli comprava il gelato.
Quel giorno, poco dopo che Jack era uscito con Corky, Jessica sentì suonare il campanello.
- Ti pareva! Avranno dimenticato il pallone come al solito! - disse divertita alzandosi. - Perché non cercate di essere meno...
Le parole le morirono in bocca non appena aprì la porta e si ritrovò davanti due tizi enormi dall'aspetto poco raccomandabile.
Uno dei due le immobilizzò le braccia e l'altro le premette sulla faccia un fazzoletto intriso di cloroformio, facendole perdere i sensi.
Poi la presero e la portarono via senza lasciare tracce, ad eccezione di un portaombrelli all'ingresso che si era rotto nella colluttazione.

Un paio d'ore dopo, Jack e Corky tornarono a casa stanchi ma contenti, perché avevano giocato tutto il pomeriggio.
Jack si accorse subito che c'era qualcosa che non andava: la porta era aperta e dentro non c'era nessuno.
Quando vide i cocci del portaombrelli, i suoi sospetti furono confermati: era successo qualcosa di terribile a Jessica.
- Jack, ma dov'è la zia Jessica? - chiese Corky preoccupato.
- Tranquillo, sarà andata al giornale - rispose Jack per non spaventarlo. - Adesso vado a prenderla, intanto Eddie e Grunt giocheranno qui con te.
Così telefonò a Grunt e Eddie, pregandoli di venire subito lì.
Non appena arrivarono, Jack li prese da parte e disse a bassa voce: - Ragazzi, temo che Jessica sia stata rapita! Quando siamo arrivati ho trovato le tracce di una colluttazione!
- Oh no, è terribile! - disse Eddie. - Cosa possiamo fare?
- Io andrò a cercare Jessica, voi restate qui con Corky: quelli che l'hanno rapita potrebbero cercare di sequestrare anche lui per ricattarla!
Grunt si batté fieramente il petto, promettendo di fare il possibile.
Poi Jack andò dall'unica persona che poteva dargli qualche informazione utile.
- Signora Perché, Signora Perché! - gridò entrando in casa della zingara.
- Jack, che succede? - chiese lei sorpresa.
- Jessica è stata rapita!
- COSA?!
- Sì! Puoi scoprire dove si trova?
- Ci proverò.
La Signora Perché consultò la sfera di cristallo, ma apparvero solo le immagini di una vecchia ruota panoramica e di una giostra di cavalli arrugginita.
- Ma certo! Il luna park abbandonato sulla 48ª! - dedusse Jack e andò subito lì.

Nel frattempo Erik Willem, colui che aveva organizzato tutto, teneva Jessica rinchiusa in un magazzino di quel luna park.
I suoi uomini avevano piazzato un detonatore a tempo per far saltare in aria il luna park e far passare il tutto come un incidente.
- Lasciatemi andare o vi manderò tutti in galera! - urlò Jessica.
- Non è nella posizione di minacciarci, signorina! - rise Willem. - A nessuno verrà in mente di cercarla qui!
Ad un tratto uno dei suoi uomini trascinò nel magazzino il povero Jack pieno di lividi.
- L'ho trovato che curiosava qui intorno.
- Jack! - esclamò Jessica preoccupata.
- Jessica, stai bene?! - disse lui andandole vicino.
- Oh, che scena commovente! - rise Willem. - Sarò generoso, vi concederò di morire qui insieme!
Così lui e i suoi uomini uscirono dal magazzino e chiusero a chiave la porta.
- Il luna park esploderà tra un'ora e noi saremo già lontani!
- Oh Jack, mi dispiace di averti coinvolto in tutto questo! - disse disperata Jessica.
- Ehi, non dirlo nemmeno! Niente di tutto questo è colpa tua!
- Che cosa facciamo?! Non c'è modo di uscire di qui!
- Temo proprio che sia finita! - disse Jack abbassando lo sguardo.
Jessica scoppiò a piangere e lo abbracciò.
Lui le accarezzò affettuosamente i capelli e disse: - Ehi, non essere triste! Almeno staremo insieme per sempre! Ti amo, Jessica!
- Anch'io ti amo, Jack! - disse lei commossa.
I due si scambiarono un lungo e passionale bacio e rimasero lì a coccolarsi in attesa del loro destino.
- Ehi, Jessica! - disse lui all'improvviso.
- Che c'è?
Jack indicò le grosse tubature sovrastanti e spiegò: - Da quelle tubature esce un po' d'aria, il che significa che ormai sono inutilizzate! Possiamo usarle per scappare!
- Buona idea!
Così i due si arrampicarono lungo uno dei tubi e, una volta all'esterno, si allontanarono giusto pochi minuti prima che il luna park saltasse in aria.
Jessica telefonò alle autorità e disse loro che Willem aveva tentato di ucciderla, così poterono arrestare quel furfante prima che riuscisse a scappare.
Una volta tornati a casa, raccontarono agli altri quello che era successo.
- Wow, avete corso un bel rischio! - commentò Eddie.
- Sì, ma adesso che siamo salvi voglio passare il resto della mia vita con la donna più bella del mondo! - disse Jack mettendo le mani sui fianchi di Jessica.
- E io con l'uomo più coraggioso!
E si baciarono.
   
 
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