Lo strappo allo stomaco è un salto nel vuoto, è la paura nei suoi occhi mentre non riconosce la sensazione.

James. Sta guardando James.

È l'inizio del quinto anno e a Lily manca il respiro.

È perduta.

***

Nega, si ribella, non vuole ammettere a se stessa ciò che il corpo le comunica.

Le piace. James.

Ma come fa ad essere vero?

Nega, ostinata.

Nega anche mentre ne viene attratta, nega anche mentre viene bruciata dal sole, stolta falena.

Si aggrappa a Severus.

Lui, anonimo amico, voce della ragione, filo che la tiene ancorata a terra. Lui, le ombre che strisciano inquietanti fra loro e Lily inciampa, inciampa - ma non vuole lasciarlo andare.

Non vuole ardere in una vampata.

***

È sola e il potere del suo sorriso le annebbia i sensi, le pervade la mente e la confonde.

È sola e le sue parole le scaldano le membra - vibrano in mezzo alla pelle, tendini e muscoli tesi nella perfetta sinfonia, e non è così semplice arrendersi?

Non è così bello cedere, dimenticare il passato?

Il miele della sua voce disegna sogni splendenti nel loro futuro.

James.

Lily non sa più respirare, non senza di lui.

***

Veleggia nelle bolle di una felicità che la tiene rinchiusa - lei, prigioniera in un paradiso di promesse.

La guerra è fuori, è lontana - James le parla di famiglia, matrimonio e speranze, figli e vecchiaia.

Lily ci crede. No, anzi: Lily lo sente. Il suo cuore esplode ogni mattina: è questo che vuole.

È questo che vuole, per tutta la vita.

***

Poi scende a pranzo, ogni giorno. E le ombre catturano il suo sguardo.

È successo quando la Tassorosso ha sussurrato "Potrebbe essere carino... Se non fosse Serpeverde"?

È successo quando lui ha dimostrato la più strenua indifferenza?

Lily avverte lo sguardo sulla sua schiena.

Non ha nessuna ancora che le preme nel petto. È libera, e piena, e viva .

È felice. Non desidera altro che James.

Perché allora quando chiude gli occhi non fa altro che cadere sulle labbra di Severus?

***

I sogni di James sono reali. Parlano del futuro che ha sempre desiderato.

Il suo calore le allunga ancora muscoli e tendini; la sua pelle vibra al suo tocco.

Lo vuole.

Lo vuole più di ogni altra cosa.

Perché allora se vede lui sorridere a un'altra, la rabbia le invade il cervello?

Perché, perché?

Ha provato a pensarci. Chiudendo gli occhi, seguendo il filo dei suoi pensieri morbosi.

Se butterà via la vita che vuole non avrà altro che stanze aride e oscure, una tana per topi.

In quanti modi può prenderla, lì, Severus, annidata negli spigoli d'ombra?

Eppure non lo vuole. Il suo cuore non lo reclama. Il suo cuore batte per James.

Mio.

Mio, mio, mio.

Quando lo segue con la coda dell'occhio, negando il pensiero anche a se stessa. Quando pensa che impazzirà.

È ancora solo, Severus?

Resterà solo... Per lei?

E ogni volta si dà della sciocca, e soffoca le urla dietro un sorriso.

Non è la vita che vuole. Non la avrà. Non butterà tutto ciò in cui crede per una brutta bugia che sa di polvere e stantio.

***

Ma ogni notte richiude gli occhi, fremendo di desiderio mentre torna a immergersi nell'incubo.