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Autore: Marlena_Libby    27/04/2023    3 recensioni
I cadetti si improvvisano attori per salvare un orfanotrofio
Genere: Comico, Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'orfanotrofio sulla Diciottesima Strada aveva contratto molti debiti e diversi speculatori commerciali stavano facendo leva su questo per cacciare i bambini e asfaltare l'intero palazzo.
La signorina Teresa Weaver, responsabile dell'orfanotrofio, aveva cercato in tutti i modi di ottenere una proroga, ma senza successo.
Quel giorno si presentarono lì due energumeni e uno disse: - Signorina Weaver, lei e i bambini dovete lasciare l'orfanotrofio!
- Per favore, dateci ancora un po' di tempo! - li supplicò lei.
- No, questo era l'ultimo giorno!
- Questi bambini non hanno nessun altro posto dove andare! Non potete mandarci via!
Lui, per tutta risposta, le tirò uno schiaffo facendola cadere a terra.
Jones e Mahoney, che stavano pattugliando quella strada, videro la scena e scesero subito dall'auto.
Mahoney aiutò Teresa a rialzarsi e Jones chiese ai due: - Si può sapere cosa sta succedendo qui?
- Stiamo semplicemente facendo il nostro dovere: la direttrice non ha pagato i suoi debiti, quindi lei e i bambini devono andarsene!
- Naturalmente avete anche un'ordinanza del tribunale, suppongo! - disse Mahoney.
- Ehi sbirro, la conosci questa sentenza?! - lo minacciò uno degli energumeni con un pugno.
Ma l'altro gli fece cenno di calmarsi, perché non era saggio avere problemi con la legge, e disse a Teresa: - Avete ancora una settimana di tempo, poi dovremo procedere allo sfratto!
Mentre i due se ne andavano, Jones strizzò l'occhio a Mahoney, che capì al volo e gridò: - Attenti, sono scappati dei dobermann!
Jones si mise ad abbaiare e gli energumeni scapparono terrorizzati.
- Non so davvero come ringraziarvi! - disse la direttrice.
- Si figuri, abbiamo fatto solo il nostro dovere! Io sono Mahoney e lui è Jones.
- Io sono Teresa Weaver. Posso offrirvi un caffè per sdebitarmi?
- Con piacere!
Entrando nell'orfanotrofio, passarono davanti a un'enorme stanza con un palco, costumi e oggetti di scena.
- Mi scusi, ma a cosa serve quella stanza? - chiese Mahoney.
- Il vecchio direttore dell'istituto l’ha fatta costruire per organizzare degli spettacoli teatrali. Purtroppo non aveva considerato i costi e con il bilancio in rosso il progetto è stato accantonato. Così l'abbiamo usata come magazzino.
A Jones bastò un'occhiata per capire che il palcoscenico era ancora in ottimo stato e disse: - Perché non organizzate uno spettacolo per raccogliere i fondi per salvare l'orfanotrofio?
- Ho provato a sentire qualche compagnia teatrale, ma non possiamo permettercene nessuna!
Jones e Mahoney si scambiarono un'occhiata d'intesa: entrambi avevano pensato la stessa cosa.
- Non si preoccupi, signorina! - la tranquillizzò Mahoney. - L'Accademia di Polizia è piena di tanti giovani volenterosi che l'aiuteranno senza chiedere nulla in cambio!
- Sarebbe fantastico! Grazie!

Il giorno dopo spiegarono tutto ai loro amici, che accettarono di aiutarli.
- Avremo bisogno di un copione, però - osservò Sweetchuck.
- Già fatto! - rispose Jones mostrando il copione. - Io e Mahoney l'abbiamo scritto stanotte grazie a dodici litri di caffè!
Si recarono all'orfanotrofio e, dopo aver pulito la stanza e il palcoscenico, assegnarono i ruoli e cominciarono le prove.
La storia si intitolava "La principessa e il principe del principesco Principato di Princisvalle" ed era molto semplice: il principe di Princisvalle (Sweetchuck) era innamorato della principessa Cunesgonda (Callahan) e con l'aiuto di una fata buona (Zed) doveva superare il malvagio guardiano (Hightower) e i suoi due aiutanti (House e Tack). Per fortuna, grazie anche a una magica rana dalla voce incantata (Hooks), il principe riusciva a raggiungere la sua principessa.
Non appena Sweetchuck e Zed si avvicinarono alla terrazza, Tack e House puntarono contro di loro il bazooka e un panino.
- Signore, questo cavallo è in divieto di sosta! - disse Tack.
- Tack, non puoi usare il bazooka, ti ricordo che siamo nel Medioevo! - disse Mahoney. - E House, non puoi mangiare durante le prove!
- Tranquillo Mahoney, lo faccio sparire subito! - rispose House e divorò il panino in un sol boccone.
Hooks entrò in scena vestita da rana, ma Mahoney disse: - Hooks, non è ancora il tuo turno!
- Oh, scusate! - disse lei tornando dietro le quinte.
Poi Jones si accorse di una cosa: la testa di Zed spuntava dalla gonna del suo vestito da fata e il didietro dal colletto.
- Zed, cos'hai combinato?
- Ho avuto qualche problema a infilarmi il costume! - rispose lui imbarazzato.
Jones lo aiutò a sistemarsi e continuarono.
Dato che Sweetchuck non arrivava alla terrazza della principessa, Hightower lo sollevò fin lassù: - Tranquillo, ti aiuto io!
- Hightower, tu sei il guardiano, non puoi aiutarlo! - disse Mahoney.
Come se non bastasse, Callahan mise le manette a Sweetchuck: - Signore, lei è in arresto per violazione di domicilio! Ha il diritto di rimanere in silenzio!
- NO, NO, NO! - gemette disperato Mahoney.
- Persino il capitano Harris con il raffreddore avrebbe fatto di meglio - commentò Jones.
- Dobbiamo andare in scena tra poche ore! Cosa facciamo?!
- Non abbiamo scelta: durante lo spettacolo cercheremo di aiutarli a recitare meglio.

Quella sera Mahoney pregò ogni divinità esistente che andasse tutto bene.
Il sipario si alzò e Sweetchuck e Zed arrivarono davanti alla terrazza della principessa.
- Mia... mia... - disse Sweetchuck.
- "Mia principessa, siete più luminosa della luna e delle stelle", Sweetchuck! - disse Jones dalla buca del suggeritore.
- Mia principessa, siete più luminosa della luna e delle stelle, Sweetchuck!
Hightower, House e Tack si misero davanti a loro per non farli passare.
Poi arrivò Hooks ma, invece di intonare un canto ipnotico come previsto dal copione, saltò addosso a Tack e House gridando: - NON MUOVETEVI, DEFICIENTI!
Hightower cercò di separarli, ma urtò la scenografia facendola crollare.
Callahan saltò giù dalla terrazza e puntò il bazooka contro tutti loro: - Mani in alto!
Mahoney non osava uscire da dietro le quinte per l'imbarazzo, ma si accorse con sorpresa che il pubblico rideva e applaudiva.
- Non ci credo! Ce l'abbiamo fatta!
Lo spettacolo fu un tale successo che lo replicarono tutta la settimana e raccolsero abbastanza soldi per salvare l'orfanotrofio.
- Sei il mio eroe, Mahoney! - disse Teresa dandogli un bacio sulla guancia.
- Figurati! Senti, ti andrebbe di cenare con me stasera?
- Volentieri!
   
 
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