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Autore: elenabastet    30/04/2023    4 recensioni
Oscar e André si amano, ma ci sono serie ipoteche sulla loro felicità. Una sorta di what if.
Genere: Angst, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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SPINE

 

Rating: toni adulti, amore anche non platonico, dramma

Fandom: Lady Oscar.

Note: Oscar e André hanno consumato il loro amore, ma due oscure ombre si allungano sulla loro felicità. Una sorta di What if.

 

I.

Capisco che è sorto il sole perché c’è più luce, e istintivamente mi sveglio del tutto, una vecchia abitudine che ho da una vita. So benissimo dove sono, nel tuo letto, abbracciato a te, i nostri corpi vicini, i nostri cuori che palpitano insieme.

Hai il tuo volto appoggiato sul mio petto e i tuoi capelli sparsi attorno, in un abbandono totale, che so che è stato riservato solo a me. Io ho sempre visto questo tuo aspetto, di rosa delicata e sensibile, nascosto sotto le sue spine. Ti sei data a me, e non sei stata né lasciva né ritrosa, ma un corpo e un’anima che voleva completarsi con il mio corpo e la mia anima.

Io ti ho detto che ti ho sempre amato, in una sera che volevo dimenticare e di cui mi vergogno ancora tanto, ma tu mi hai preso tra le tue braccia, cullandomi e dicendomi:

“Come potrei avercela con te, tu sei sempre stato l’altra parte di me… Non mi hai offesa, non mi hai ferita, mi hai solo aperto gli occhi su chi sono e su chi sei tu, un uomo che mi ama e mi desidera per quella che sono. Con te non devo essere diversa, non devo fingere.”

Ogni momento passato insieme è stato prezioso, da sempre, me l’hai anche ripetuto stanotte, ma quello che abbiamo vissuto in queste ultime ore è stato unico: ho perso il conto di quante volte mi hai chiamato Il mio André, tra un bacio e l’altro, quando ti sei aperta la camicia e mi hai portato la mano sul tuo cuore, quando hai accettato che ti dessi piacere, passione e tenerezza assaporando con le mie dita, le mie labbra e la mia lingua ogni angolo del tuo corpo, quando abbiamo unito i nostri corpi.

“Mi ami più della tua vita”, mi hai mormorato ad un tratto, “e anche per me è lo stesso. Siamo come nel mito di Platone sulle anime gemelle..”

Voglio restare per sempre con te, Oscar, amore mio, e so che tu vuoi lo stesso, ma non conosci il mio segreto,e spero che tu non lo scopra mai. Io non ci vedo quasi più, è per questo che tuo padre è riuscito ad avere la meglio su di me l’altra sera, quando stava per ucciderci entrambi.

Poi è giunto il messaggero da Versailles e ci ha salvati, e tu mi hai rivelato che non avresti mai lasciato che lui mi uccidesse, a qualsiasi costo.

Ma se tu sapessi della mia quasi cecità vorresti che stessi al sicuro, vorresti che lasciassi il Soldati della Guardia e potrei più stare con te a proteggerti. Ma io non posso allontanarmi da te, mai, non dopo che ti ho avuta tra le mie braccia, che ti ho baciata, toccata, posseduta, dopo che ho goduto di te e con te, dopo che i nostri corpi sono diventati una cosa sola, dopo che ho sentito i tuoi gemiti, dopo che ho ritrovato la complicità che avevamo da bambini, quando dormivamo insieme, con la gioia di amarci da adulti.

Me l’hai mormorato prima di addormentarti:

“Vorrei tanto riprendere a fare le cose che facevamo allora, tipo leggere dallo stesso libro a letto”.

Oh, quanto vorrei leggere novelle avventurose, resoconti di viaggi, storie gotiche, notizie, fiabe, baciandoti tra una parola e l’altra, coccolandoti, prendendomi i tuoi baci e le tue coccole, scherzando ed essendo entrambi impertinenti. Ma ti accorgeresti che non ci vedo praticamente più e mi allontaneresti da te.

Si preparano tempi bui e tu non puoi stare a guardare, me l’hai detto.

“La nobiltà non vuole capire che le cose devono cambiare, noi siamo tutti uguali.”

Io voglio vivere con te in questo mondo nuovo, come tuo uomo e compagno, . Permettimelo Oscar.

Sento che ti stai svegliando, so che mi stai guardando, hai alzato il volto e mi baci sul mento.

Mi perdo nel tuo abbraccio, ancora e ancora, pregando che tu non ti accorga mai della mia quasi cecità. Non allontanarmi da te, non dopo tutti questi anni insieme, non dopo stanotte, .

 

II.

Ho capito di amarti man mano, ci sei sempre stato, ma per tanti anni eri una parte di me inseparabile, la mia parte migliore, quella capace di farmi ragionare, di confortarmi, di capirmi, di condividere tutto di questa vita strana eppure non malvagia né sbagliata che mi sono trovata a fare.

Decisi di prendere il comando della Guardia Reale non per senso dell’onore, ma per continuare ad avere la mia libertà alla quale avrei dovuto rinunciare se avessi dovuto vivere come una donna, e soprattutto per continuare a stare con te.

Quando mi hai svelato il tuo amore in quel modo brusco sono rimasta sconvolta, ho pensato a quanto soffrivi, come io soffrivo per Fersen… ma poi ho capito che tu mi amavi davvero, che la tua non era un’infatuazione alimentata dall’essere un sogno impossibile, ma una cosa vera, una cosa per cui vivere e con cui vivere.

André, oh sì, che il tuo è vero amore, e stanotte l’ho assaporato. Sono tua anima e corpo, perché con te posso essere ciò che voglio e che amo essere, la comandante dei Soldati della Guardia, la persona che ha preso le difese dei rappresentanti del popolo e che trova ingiusti privilegi, la ribelle che piange ancora pensando a quell’assassino del duca de Germaine che uccide il piccolo Pierre, la donna fuori dagli schemi ma che ama come si sente tra le tue braccia.

So che è mattina, ma non c’è niente che ami di più di stare qui con te e, dopo esserci amati, e come ci siamo amati, in maniera travolgente e intensa, ho adorato trovarmi a parlare con te come quando eravamo bambini.

André, con te mi sento completa, con te sento di vivere, con te voglio vivere. Voglio risvegliarmi altri mille e mille giorni tra le tue braccia, voglio vedere sole, pioggia, luna, stelle, nebbia, con te accanto. Voglio invecchiare con te, voglio adottare tante altre ragazzine come la nostra Rosalie, voglio darti anche dei figli nostri, voglio amarti, voglio godere di te e con te.

E non solo perché mi hai salvata da mio padre, ma perché tu ed io siamo da sempre uniti.

Già. Ma il mio cuore, che palpita accanto al tuo, dentro quel petto che tu hai svelato e amato stanotte, si strugge. Tu hai detto a mio padre di ucciderti prima, perché non puoi assistere alla mia morte. Ma io sto morendo dentro, ho tossito sangue, prego che tu non te ne accorga, mentre ci amavamo tremavo al pensiero che succedesse. Per fortuna, tra di noi c’è stato solo piacere, passione, amore, dolcezza, tenerezza, gioia, condivisione e non dolore.

Io amo questa mia vita perché ci sei tu. Amo essere la comandante dei Soldati della Guardia, che mi ammirano e stimano, amo provare a fare qualcosa per la Francia e perché nessuno possa più dire ad un uomo meraviglioso come te che è solo un servo o possa lasciare una ragazza come la sorella di Alain distruggendole la vita perché è povera. Io voglio vivere al pieno questa mia vita, e voglio viverla con te come mio compagno, amico, anima gemella, sposo, per anni e anni. Non voglio andarmene, non voglio morire, non voglio che tu sappia della mia malattia, che ha un nome che incute terrore. Non posso sopportare di lasciarti, non adesso, non posso sopportare di spezzarti il cuore.

Le tue braccia mi serrano forte, sento le tue labbra nei miei capelli, il tuo cuore che palpita d’amore e desiderio, il tuo corpo che mi avvolge e mi completa. Apro gli occhi e ti vedo, il volto di chi amo di più al mondo, e mi perdo di nuovo nel tuo amore. Vorrei che questo attimo durasse per sempre, vorrei che ci fossimo solo tu ed io, da qualche parte insieme per sempre. Non posso lasciarti, non devo lasciarti, né ora, né domani, né mai.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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