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Autore: fraanythings    16/05/2023    0 recensioni
Elvira si lasciò andare ad un sorriso
"-io ti posso assicurare che sei meravigliosa sia dentro che fuori e non hai nulla da vergognarti. Anzi sono quelli che ti hanno messo in testa queste cose quelli che si dovrebbero vergognare perché tu vai benissimo come sei, non ho mai conosciuto nessuna come te che nonostante le insicurezze si è sempre buttata a capofitto nelle cose tirando fuori un coraggio enorme. Sei una persona forte e io nel mio piccolo ti aiuterò a superare questa cosa, non puoi perderti questo mare splendido"
Elvira si asciugò qualche lacrima e si gettò tra le braccia di Salvatore che la strinse forte a sé.
Sono tornata con una nuova storia Salvira. Anche stavolta ho voluto fare riferimento ad una cosa successa nella serie, il famoso buono per un weekend in Liguria. Spero vi piaccia (attenzione alla glicemia ahahah)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Erano ormai passate settimane da quella serata a Gaggiano e Salvatore ed Elvira erano più uniti e felici che mai, di consueto andavano a scuola di ballo ed entrambi aspettavano solo quel momento della sera per stare insieme e divertirsi anche se  spesso capitava che si esercitassero in caffetteria con il jukebox.
I loro sguardi durante i passi di danza, da sempre intensi, diventerano ancora più profondi segno che ormai il ballo non era solo più solo un hobby che amavano fare insieme ma qualcosa che li univa e li faceva diventare un tutt'uno.
"Da quando stiamo insieme ballare è diventato ancora più bello" disse Elvira
"Hai proprio ragione, anche io non riesco più a fare a meno di condividere questa cosa con te"
-e Salvo si fermò un attimo prima di continuare-
"...E pensare che all'inizio non volevo. Che cretino"
"Beh, ti sei salvato in calcio d'angolo e mi hai reso una persona felice quella sera"
E Salvatore le fece un sorriso.

Dopo aver provato per circa un'ora, esausti si fermarono e Salvo si ricordò che doveva dire una cosa ad Elvira prima di salutarla.
"Elvira, preso da altro mi stavo quasi dimenticando di dirti una cosa però vorrei farlo domani"
"Così mi stai spaventando, Salvo"
"No, devi stare tranquilla perché è una cosa bella ma mi piace tenerti sulle spine un altro po'-"
(Elvira in quel momento lo guardò un po' storto ma sempre con dolcezza)
"-E poi mi piacerebbe avere un po' di intimità per dirti questa cosa" disse Salvo
"Va bene, allora dove ci vediamo? Domani poi è domenica, non si lavora"
"Ti va di venire a casa mia? Magari intorno alle 11 così poi possiamo pranzare anche insieme"
"Ma certo che sì" e mentre pronunciava queste parole ad Elvira le si illuminaro gli occhi e fece un sorriso enorme
"Allora a domani"
"A domani Salvo"
E si baciarono prima di salutarsi e anche dopo quando Salvo aprì la porteria dell'auto di Elvira per farla salire e augurarle buonanotte con lo sguardo di chi ormai era cotto a puntino.


Domenica 15 giugno, una giornata calda e soleggiata che già aveva messo di buon umore Elvira che si stava recando da Salvatore con l'espressione di chi non desidereva altro in quel momento, intanto a casa Amato Salvo stava finendo di sistemarsi i capelli che non ne volevano saperne di stare lisci e quindi dopo qualche minuto perse la pazienza e li lasciò un po' al naturale.
Elvira bussò alla porta e i due si salutarono con un bacio. Salvatore aveva già fatto il caffè ed Elvira aveva portato dei dolcini. Fecero colazione insieme- e anche se capitava spesso di essere insieme in caffetteria per questo pasto- quella mattina aveva tutto un sapore diverso. Elvira vedendo che Salvo si stava continuando a toccare i capelli da qualche minuto gli chiese il perché e lui disse "È da prima che ci combatto, non mi piacciono" e invece Elvira allungò il braccio per toccarglierli e per dirgli "a me in realtà piacciono tanto, sono un po' ricci e stai davvero bene" con un sorriso dolcissimo e Salvo smise di toccarseli.

Dopo qualche minuto di chiacchiere Elvira  (che non ce la faceva più dalla curiosità) chiese a Salvo il perché era lì, oltre al fatto che stessero passando del tempo insieme in quanto fidanzati. Salvatore si alzò subito e andò a frugare in uno dei cassetti per prendere ciò che gli serviva, nel prendere l'oggetto cercò di nasconderlo per non farlo sbirciare ad Elvira. Dopo due passi si sedette e, con la faccia furba, fece una mossa per poggiare il foglio sul tavolo. Elvira sgranò gli occhi e gli chiese "che cos'è?"
"Ma come che cos'è Elvira? Non ti ricordi? Così mi offendi"
"Ma certo che mi ricordo, questo è stato il primo premio che abbiamo vinto insieme. Tu volevi partecipare per regalare ad Anna..."
-Ed Elvira si fermò un attimo prima di proseguire-
"Vai tranquilla, continua" disse Salvo
"Un fine settimana in una spiaggia in Liguria e ti ho fatto penare finché non ho accettato di aiutarti"
"È vero però alla fine non mi hai lasciato solo e non lo hai fatto neanche in tutti questi mesi, anche quando ti ho trattato male"
"Sì, a volte devo ammettere che mi hai ferito ma perché ero già innamorata di te e non sapevo come gestire la cosa"

Salvatore fece un lungo sospiro e iniziò a dire
"Comunque trovare questo premio è stato come rivivere tutto il nostro percorso. Tu mi sei stata vicino più di chiunque altro e anche se probabilmente eri mossa dal tuo sentimento nei miei confronti non hai mai cercato di forzarmi, anzi hai aspettato pazientemente che anche io fossi pronto e questa cosa non è scontata"
"È che io mi sono affezionata subito a te...
Vedere che stavi così male ha fatto male anche a me e ho cercato di essere presente anche solo come amica"
"E io ho apprezzato tantissimo, sei sempre stata una ragazza in gamba ai miei occhi"
"Me lo ricordo bene quando me lo hai detto la prima volta"
E ad Elvira scappò una risata
"Perché adesso ridi?"
"Ma perché a volte quando sono imbarazzata mi succede"
"Lo so e adoro questa cosa" disse Salvo, sorridendo e continuando la conversazione;
"Dopo quella gara di ballo la mia vita è stata stravolta, mi è successo quello che è successo ma almeno posso dire che nella sfortuna in una cosa sono stato davvero fortunato, ho incontrato te"
"Dai basta smancerie che divento rossa, vieni al dunque che è da stanotte che ci penso" disse Elvira impaziente
"Se questo buono fosse ancora valido ti piacerebbe venire con me?"
"Ma davvero vuoi...?" Elvira aveva gli occhi sgranati e la voce non riusciva ad uscire
"Certo, e permettimi di dire altre smancerie-" disse Salvatore sorridendo
"-Avevo organizzato questa cosa per una persona che ritenevo fondamentale nella mia vita ma evidentemente io non lo sono stato per lei. Adesso che ho trovato una persona che mi mette al primo posto e mi fa sentire amato per davvero non voglio lasciarmela scappare per nulla al mondo perché nessuno mi ha mai fatto sentire così speciale ed è per questo che voglio regalarti questa vacanza"
Durante questo discorso Salvo non staccò un attimo lo sguardo di dosso ad Elvira che in quel momento non riusciva più a connettere il cervello ma provò a dire qualcosa
"Ce...cer...certo che verrei volentieri con te. A tutto avrei pensato ma mai che saremmo finiti a parlare di questo. Pensavo che questo foglio lo avessi fatto a pezzi"
"Ma in realtà in quel periodo non avevo neanche voglia di mangiare, non ho badato a queste cose e ho fatto bene perché adesso potrei utilizzarlo con te"
E i due si sorrisero prima che Elvira si avvicinò per stampargli un bacio

"Beh, dopo aver scaricato l'ansia a me è venuta fame" disse Elvira
"Anche a me" ribattè Salvo
E i due cucinaro insieme
"Ti ricordi quando facemmo i biscotti al cioccolato?" disse Salvo
"Certo che sì, è stata una giornata a cui ho pensato spesso"
"Si, anche io. È bello averti a casa mia oggi, mi fa sentire bene"
Elvira si avvicinò per dargli un bacio sulla guancia
-
A tavola Elvira gli chiese
"Ma come facciamo a sapere se il buono è ancora valido?"
"Domani vado ad informarmi subito"
E dopo quasi tutta la giornata insieme Salvo accompagnò Elvira a casa mano nella mano.

Il giorno seguente a pausa pranzo Salvatore comunica ad Elvira che il buono è ancora valido e i due si appartarono un attimo in laboratorio per baciarsi e abbracciarsi. La data di partenza era prevista per la prossima domenica ed Elvira già non stava nella pelle. Tornata in galleria andò subito a dirlo ad Irene che non mancò di fare quale battutina ma dopo abbracciò l'amica dicendole che era felice per lei.

Sabato 21 maggio, giorno della partenza. Salvatore si presentò sotto casa di Elvira in camicia bianca e occhiali da sole, oltre che con una macchina magnifica presa a noleggio apposta per l'occasione. Elvira dal balcone, intenta a prendere le ultime cose, lo salutò di fretta. Scese di corsa con le valigie e i due prima di salire in auto si baciarono. Elvira si fermò un attimo dopo il loro bacio, a cui lei ancora doveva abituarsi alle emozioni chd scatenava dentro di sé e disse sorridendo "devo dire che oggi sei proprio bellissimo e hai lasciato i capelli come piacciono a me" e lui ribatté "anche tu, bellissima e raggiante come sempre"
Gli aspettava un viaggio di due ore ma questo non gli pesava affatto. Elvira durante il viaggio ruppe un attimo il silenzio dicendo:
"Non mi sembra vero che stiamo andando in Liguria, al mare con quest'auto bellissima. Mi sembra di essere una diva del cinema"
"Per me sei molto meglio" e i due si guardarono complici.
Salvo riprese il discorso dicendo "non hai davvero nulla da invidiare alle dive del cinema perché sei stupenda e io già dalla prima volta che abbiamo ballato insieme sono rimasto colpito dalla tua bellezza. Devo ammettere che quel twist mi ha fatto vacillare e non poco"
"Anche a me, dopo che mi hai sollevata, è successa la stessa cosa"
"Penso che non dimenticherò facilmente quel momento in cui tutto ebbe inizio"
"Anche io" e si presero per mano un secondo e Salvatore le alzò il braccio per baciarle la mano.
Erano arrivati a destinazione ed entrambi persero le parole per la bellezza di quel luogo, sistemarono le cose nella stanza (una stanza singola che fece andare in panico entrambi) Siccome era ancora giorno Salvo propose di andare a fare un bagno.
"Elvira, che ne dici di scendere in spiaggia e farci un bagno?"
"Certo, andiamo subito"
Dopo pochi minuti a piedi si persero a guardare la bellezza che li circondava e il tramonto che stava per fare capolino. Salvo non ci pensò un attimo a togliersi i vestiti pronto per tuffarsi in acqua, a lui il mare mancava tanto in quel di Milano.
Dopo qualche passo veloce si accorse che Elvira ancora non lo stava raggiungendo ma anzi aveva un'espressione un po' crucciata. Lui si avvicinò dolcemente a lei, ancora vestita, e accarezzandole il braccio e stringedola a sé le chiese "Tutto bene? Ti vedo spenta"
"È che lo sai da sempre...
Non sono molto a mio agio con il mio corpo e mettermi in costume mi crea disagio"
"Ma ci siamo solo noi e poche altre persone lontane, non ti preoccupare"
"Sono come bloccata, non ci riesco"
"Elvira, è vero tu mi hai messo a conoscenza delle tue insicurezze sin da subito e ho apprezzato la tua sincerità, sapere che ti fidi di me da così tanto tempo mi riempe il cuore-" disse Salvo
Elvira si lasciò andare ad un sorriso
"-io ti posso assicurare che sei meravigliosa sia dentro che fuori e non hai nulla da vergognarti. Anzi sono quelli che ti hanno messo in testa queste cose quelli che si dovrebbero vergognare perché tu vai benissimo come sei, non ho mai conosciuto nessuna come te che nonostante le insicurezze si è sempre buttata a capofitto nelle cose tirando fuori un coraggio enorme. Sei una persona forte e io nel mio piccolo ti aiuterò a superare questa cosa, non puoi perderti questo mare splendido"
Elvira si asciugò qualche lacrima e si gettò tra le braccia di Salvatore che la strinse forte a sé. Elvira dopo essersi staccata da quel lungo abbraccio si tolse i vestiti e con Salvo che la abbracciava sui fianchi entrarono in acqua. Elvira disse timidamente "grazie per quello che hai detto prima, è da quando ti conosco che mi aiuti a superare le mie insicurezze in questo senso. Non sai quanto sia importante per me"
"Dico ciò che penso da sempre"
E a bassa voce il giovane sussurrò "Ti amo"
"Come, scusa? Puoi ripetere meglio?" Elvira lo guardò intensamente e con gli occhi lucidi
"Ho detto che ti amo"
"Anche io, tanto"
E si abbracciarono e baciarono contemporaneamente fino all'imbrunire

Tornati dalla spiaggia andarono a cena all'interno del hotel. Dopo ciò che era successo prima in spiaggia entrambi riuscivano solo a guardarsi imbambolati senza proferire parola. Solo quando arrivò il momento di ordinare parlarono, la cena fu breve e abbastanza silenziosa perché entrambi erano stanchi. Salirono in camera e per le scale Salvo disse ad Elvira "questo vestito ti sta di incanto" e lei ribattè
"Anche tu non sei niente male"
E dopo tutto quel silenzio e quegli sguardi intesi durante la cena iniziarono a baciarsi con passione appena entrati in camera. Un momento così tra loro non c'era mai stato e Salvatore era pronto allo step successivo dopo qualche bacio sul collo ma Elvira si tirò indietro, anche lui capendo che non era il momento giusto si fermò e disse
"Scusami Elvira, mi sono fatto prendere delle circostanze"
"Tranquillo, non mi hai dato fastidio. È stato molto piacevole però ecco, non me la sento ancora"
"Hai perfettamente ragione e rispetterò i tuoi tempi, come tu hai fatto con me"
Ed entrambi, dopo il momento di disagio, si sorrisero come facevano sempre

"Elvira, io dormo sul divano così tu puoi dormire tranquillamente nel letto"
"Ma noo" e prima di riprendere il discorso guardò Salvatore con i suoi soliti occhioni da cucciolo e gli disse "anzi mi piacerebbe che tu dormissi accanto a me"
E Salvatore le fece un sorriso enorme e i due si addormentarono abbracciati




Domenica 21 giugno. Secondo e ultimo giorno in Liguria. Era ormai giorno e alle 8:00 Elvira e Salvatore si sveglierano, erano pronti a viversi un altro giorno in quel posto fantastico e magari visitare il centro
"Buongiorno Elvira" disse Salvo spostandole una ciocca di capelli
"Buongiorno" disse lei con sorriso enorme
"Dormito bene?"
"No, sono stata scomodissima"
E Salvo la guardò male
"Sto scherzando, ho dormito benissimo" e gli toccò il braccio
"Allora oggi che facciamo? È già finito tutto"
"Ancora no, abbiamo ancora tante ore. Giro in centro, ultimo bagno. Che ne dici?"
"Mi sembra ottimo" e la guardò come se non avesse visto niente di più bello

Dopo aver passato due ore in centro tornarono per farsi un bagno in spiaggia e vedendo un turista con una polaroid gli chiesero se poteva scattargli una foto come ricordo di quella loro prima vacanza. Dopo aver visto la foto si scambiarono dolci sguardi. La giornata volò ed era già il momento di andare via, presero i bagagli e partirono di nuovo per Milano. In viaggio Elvira disse
"Questi due giorni sono durati troppo poco"
"Hai ragione, anche io sono già triste di tornare a casa"
"È stato un fine settimana bellissimo, non avevo mai vissuto una vacanza così bella. Meno male che era ancora valido questo buono"
"Si, venirci con te è stato meraviglioso"
"Non credo penserò ad altro nei prossimi giorni"
"Neanche io ma sono sicuro che avremo altre occasioni per viaggiare insieme e vedere nuovi posti"
E ad Elvira le si illuminaro gli occhi

Arrivati a Milano sotto casa di Elvira diedero un'ultima occhiata alla foto che si erano fatti scattare in cui erano raggianti e con gli occhi un po' spenti si salutarono con un lungo bacio da cui nessuno dei due voleva più staccarsi, non erano pronti a lasciarsi dopo due giorni così intensi di emozioni ma lo avevano detto; le occasioni così non mancheranno di certo e ogni posto che visiteranno sarà testimone del loro amore, destinato a durare.
   
 
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