But I’m a Creep
Scramouche è sospeso sull’orlo del mondo e non lo riconosce. Non un fiore o un singolo filo d’erba, non lo stormire del vento tra le foglie né le sfumature infuocate del cielo al tramonto.
Non c’è più nulla che sia uguale a una volta. Ma a quando, poi? Il tempo è relativo per un pezzo di plastica buono solo a contenere fili e ingranaggi.
Inspira a fondo mentre si china sull’erba, l’accarezza con il palmo della mano, ma il solletico fra le dita non arriva ai recessi della mente. Non c’è nulla che riesca a percepire in questo luogo dimenticato dove lei gli ha chiesto di essere sepolta.
«Che diavolo ci faccio qui?» sussurra piano, seduto sopra di lei, a dividerli solo un metro di terra.
Il sole scompare dietro il crinale e lui resta solo anche nella notte.
Detesta guardare le stelle senza di lei, ma è l’unica costante del suo mondo ormai devastato, l’unica cosa che sazia il fantasma nel suo petto.
Ha smesso di appartenere a questo posto da quando è morta.
Vorrebbe essere una bambola speciale e anche lui, finalmente, ridursi a un mucchietto di ossa sotto le stelle.
ɴᴏᴛᴇ ᴀᴜᴛʀɪᴄᴇ
Era da un po' che non scrivevo cose tristi e ascoltare tutto il giorno i Radiohead non mi ha fatto bene.
Sì, sono ancora nello ScaraMona hell e mi rifiuterò di chiamarlo con un qualsiasi altro nome che non sia Scaramouche.