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Autore: Diana924    30/05/2023    0 recensioni
Dwight Enys odiava avere segreti.
Dwight/George scritta per il LOCKtober di landedifandom, prompt: segreti
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dwight Enys, George Warleggan
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Autore: Diana924
Fandom: Poldark
Titolo:  Loving you mean so much more
Personaggi: George Warleggan, Dwight Enys, 
Rating: NC15
Note: Season 5, future-fic
Note2: slash, crack!ship, 
Note3: scritta per il scritta per il LOCKtober di landedifandom con prompt "segreti"



 

Dwight Enys odiava avere segreti.

Era sempre stato una persona corretta e che credeva nell’onesta, odiava intrighi, segreti e sotterfugi a meno che non fossero per un nobile fine. Eppure si era ritrovato ad avere un segreto di cui non poteva parlare con nessuno, perché nessuno avrebbe messo in pericolo non solo la sua reputazione ma la sua stessa libertà. Parlarne con qualcuno sarebbe stata una liberazione ma era consapevole che era impossibile, non poteva confidarsi con nessuno, non per quel che riguardava quell’aspetto della sua vita.

Era tutto cominciato come una consulenza, lui era un dottore e un familiare gli aveva chiesto aiuto. Se Carys Warleggan avesse anche solo sospettato come sarebbe finita tra lui e George… che liberazione sarebbe stata sapere che tutti sapevano, e allo stesso tempo era consapevole che non poteva permetterselo. Come tutti aveva avuto delle sperienze ai tempi della scuola ma era stata una mera esigenza fisica, con George invece … era diverso.

Era consapevole di star commettendo adulterio e di come questo fosse sbagliato ma purtroppo non riusciva a farne a meno. Caroline non se lo meritava, George non se lo meritava eppure puntualmente ci ricascava ogni volta. Sapeva che era sbagliato ma come medico era rimasto sorpreso da come quella tresca avesse un effetto lenitivo sulla mente di George. Non aveva idea di come fosse possibile ma l’aver accettato la morte di Elizabeth era stato solamente il primo passo.

Aveva sbagliato, ne era fin troppo consapevole, quando George gli aveva buttato le braccia al collo per poi baciarlo d’istinto avrebbe dovuto allontanarlo, spiegargli che la sua era la mera ricerca di un po’ di calore e che non era più tempo di quelle cose. Invece si era bloccato e poi aveva ricambiato il bacio, avvertendo tutto quello come una liberazione anche se non sapeva da cosa. Si erano baciati finché non erano caduti sul letto e da lì in poi era peggiorato tutto.

Vedeva George tre volte a settimana e ormai non più in veste di dottore ma come amante e George… era qualcosa di unico. Non aveva molta esperienza ma mai si era trovato così bene durante alcune nottate giovanili.

<< Te ne vai? >> gli domandò George osservandolo dal letto, in quei momenti era meraviglioso si era ritrovato a pensare Dwight, consapevole che era tutto fin troppo sbagliato e che nessuno avrebbe capito. Cosa avrebbe detto Ross se avesse saputo tutto? O Demelza? Peggio ancora Caroline?

Come avrebbe potuto spiegare tutto dal momento che Carys gli aveva vietato di parlare della malattia del nipote?

<< Ho una moglie da cui tornare e tu avrai sicuramente qualcosa di cui occuparti >> rispose, la tentazione di tornare a letto era forte ma doveva resistere.

<< La povera mrs Caroline dovrà attendere, sai che so come farti stare bene >> replicò George prima di raggiungerlo, era così bello e vulnerabile in quel momento pensò Dwight.

<< Non parlare di lei mentre… non parlare e basta >> disse invece nella speranza che l’altro desistette. George invece gli sorrise malizioso per poi cominciare a baciarlo dal collo in giù, assaporando ogni singola porzione di pelle e mostrando di gradire tutto quello. E poi… Dwight represse un gemito quando George prese in bocca la sua virilità epa poi cominciare a succhiarla con maestria, ma doveva aveva imparato a fare quelle cose?

L’altro si muoveva come se lo facesse da sempre e a lui venne spontaneo intrecciare le mani su i capelli biondi del giovane Warleggan. Era quasi giunto al limite quando George si staccò da lui per poi cercare le sue labbra in un bacio affamato e pieno di lussuria che lui ricambiò prima di invertire le loro posizioni e stringerlo contro il muro. George gli strinse contro seduttivo e le sue ultime riserve cedettero. Veloce si abbassò i pantaloni per poi voltare l’altro, il gemito di George gli fece capire che gradiva quel trattamento.

Gli morse il collo quando gli entrò dentro, dopo quello che avevano fatto prima non c’era bisogno di preparazione, il corpo di George lo accolse con facilità, avvolgendolo in un calore familiare e quasi liberatorio. George cominciò a gemere mentre si muovevano, movimenti scoordinati e profondi, il modo in gli prese una mano per poi portarsela tra le mani lo inebriò, tutto quello era sbagliato ma non riusciva a farne a meno. Si baciarono per l’ennesima volta, un bacio appassionato e nient’affatto romantico, quello non era amore, solamente… una liberazione per lui e una necessità per George si disse per l’ennesima volta prima di raggiungere l’apice del piacere. George ansimò e lui aumentò i movimenti della mano finché non sentì una sostanza calda e vischiosa sporcargli la mano, e il biondo gemette il suo nome con autentico abbandono.

Tutto quello era una liberazione e una condanna, e prima o poi ne avrebbero pagato le conseguenze, di questo Dwight Enys era sicuro.

   
 
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