Avevo creato questo reame perché fosse un luogo sicuro. Non è bastato a salvarti.

Non ci sono preghiere che possano smuovere ancora una volta a pietà il signore di Mandos. Non c'è riposo che possa permettermi di dimenticarti. Non c'è nulla fuorché un vuoto che prima di oggi non avrei potuto comprendere.

Il tuo destino era di vivere per sempre. Per quanto fossimo diversi, la morte non sarebbe giunta a separarci. Per quanta rovina potesse travolgere i figli di Eru, ti avrei tenuto al sicuro.

Ma neanche i miei incantesimi potevano tenerti al riparo dai tuoi errori. Avrei dovuto vedere prima quanto facile fosse per il male penetrare fino a qui, invece di ostinarmi a credere che, anche senza la voce di Lúthien, anche dopo il destino a cui Túrin è andato incontro, il Doriath sarebbe rimasto in fiore.

Non ho fatto abbastanza per tenerti lontano dalle maledizioni che stavano per divorarci. 

Il giorno in cui i nostri occhi si sono incrociati, ho potuto davvero vedere per la prima volta la bellezza di questa terra. Ma senza di te, ciò che restava di quello splendore è morto. Questo luogo ormai è condannato e corrotto, e gli usignoli non vi potranno più cantare.

Invidio nostra figlia, che ha conosciuto il dono dei mortali. Anche se è scivolata via come hai fatto tu. Almeno a lei sarà permessa la pace, ora che è insieme a colui a cui ha donato il proprio cuore.

A me non sarà concessa la sua stessa scelta, per quanto possa desiderarlo.

Non posso restare qui. Ovunque guardi, il Doriath è vuoto. Tutto ciò che è rimasto è il tuo sangue, e il silenzio.  

E anche se i giardini di Lórien non sono più la mia casa, anche se non mi restituiranno ciò che ho perso, forse sarà là che troverò conforto. Ma non potrò dimenticare. Ho fallito nel proteggere ciò che avevo giurato di preservare, e la memoria della tua fine sarà il prezzo che pagherò.

Ricorderò l'istante in cui ti vidi e non potei fare altro che guardarti, vinta dall'amore, ma quando mi volterò a guardarti tu non ci sarai. Sognerò e crederò di stringerti di nuovo a me, svegliandomi da sola. 

E intonerò solo per te un canto di dolore, sperando che tu possa sentirmi ancora una volta.