La luce della luna si espande nel cielo notturno, d’un intenso blu zaffiro, e si posa sul mare, accendendolo di vivi riflessi argentei.
Lo sguardo di Jack, attento, vaga sul paesaggio marino, mentre nella mano stringe una bottiglia di rhum. Ancora una volta, è riuscito a sfuggire ad una avventura mortale.
Sorride, mentre gli occhi si velano di malinconia. Non riesce ancora a credere che deve la salvezza al suo mortale nemico.
Hector Barbossa, in quel suo cuore nero, aveva trovato un frammento d’umanità.
− Un frammento troppo grande d’umanità… − mormora, la voce arrochita. Come un leone, Hector ha difeso il suo unico, vero tesoro.
Sua figlia Karina.
Pur di proteggerla, non ha esitato a gettarsi sullo spietato Armando Salazar.
E si è lasciato cadere nell’abisso, sotto i suoi occhi sgomenti.
Col suo gesto, non ha salvato solo sua figlia, ma anche lui ed Henry.
Per alcuni istanti, resta immobile, lo sguardo fisso sul mare.
Di scatto, apre la bottiglia, la solleva verso l’alto e la versa.
Fissa il cielo, gli occhi velati di lacrime. Non può resuscitare Hector, ma il suo rivale merita un ultimo saluto.
Forse, apprezzerà quel meraviglioso rhum.
− Guarda che cosa mi costringi a fare… Alla tua salute, Barbossa. − mormora, mentre il liquido ambrato precipita nell’oceano.