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Autore: TatianaCovino    14/06/2023    1 recensioni
Hermione Granger, la strega più brillante di sempre, non sa cucinare. Ron non può crederci: quindi anche lei è una persona "normale". Ma non vuole prenderla in giro per questo, anche se lei lo ha sempre fatto quando correggeva i suoi compiti pieni di errori. Ma lui è un gentiluomo e sa che Hermione si sente in imbarazzo perché c'è qualcosa che non sa fare. Ha deciso, le insegnerà a cucinare.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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Ricette per la cena
 
«Non posso crederci che mamma e papà ci abbiano lasciati da soli.»
«Era ora! Non sopportavo più mamma e la sua ansia che il vestito fosse troppo “appariscente”. Insomma, stai andando dai Lovegood, niente può essere troppo appariscente!», ribatté Ginny staccandosi dalle labbra di Harry.
«Beh, è ora di cena… Hermione, Ginny, ci pensate voi?»
«Non ci penso proprio!», esclamò Ginny.
«Perché dovremmo pensarci noi? Tu non hai le mani?», esclamò Hermione.
«Pensavo che…»
«Pensavi che, essendo ragazze, tocca a noi preparare la cena?»
«No, io…» Ron cercò Harry con lo sguardo, ma l’amico era troppo impegnato a baciare sua sorella.
«Sei proprio un maschilista retrogrado, Ronald!»
«Mentre voi litigate, io e Harry andiamo di sopra a cercare un po’ di privacy», disse Ginny prendendo Harry per mano e avviandosi al piano superiore.
«Hei voi due, dove andate? Non pensateci proprio, tornate qui!»
«Sta zitto Ron!»
«Tenete almeno la porta aperta!»
«Ron, lasciali stare… Stanno insieme da un anno ormai…»
«Tu non pensi che…», chiese guardando Hermione.
«Sta tranquillo Ron.»
«Bene… Mi sa che tocca a noi due preparare la cena.»
Hermione esitò. «Io… emh… non…»
Ron la guardò. «Stai cercando di dire che non sai cucinare?»
Hermione abbassò lo sguardo. «Ecco vedi… quando vivevo con i miei io ero sempre impegnata con i compiti, e alla cena ci pensava mamma… Così non ho mai imparato.»
Ron cercò di trattenere un sorriso. «Una cosa che Hermione Granger non sa fare. Non pensavo sarebbe mai arrivato questo momento.»
Hermion gli lanciò uno sguardo adirato, ma non disse nulla.
«Andiamo, ti insegno io. Faremo qualcosa di semplice, ma lo faremo senza la magia, così puoi imparare», ribattè Ron tendendole la mano.
«Perché, tu sai cucinare?»
«Sono cresciuto con mia madre, le punizioni erano sempre sbucciare le patate o pulire un sacco di cavolini», rise Ron.
«Io non so… e se faccio bruciare tutto?»
«Non preoccuparti, ti aiuto io. E poi, se so farlo io, puoi farlo anche tu!»
«Tu non credi nelle tue capacità Ronald.»
Ron le sorrise. «E tu non credi nelle tue, Herm. Vieni, ti faccio vedere come si cucina un’omelette!»
 
 
«Guarda, è molto semplice. Basta tagliare i peperoni molto sottili, e poi metterli in padella.»
Hermione prese il coltello dalle mani di Ron e iniziò a tagliare il peperone che aveva in mano.
«Brava, così. Adesso prendiamo le uova e le mettiamo in quest’altra padella.»
«Non è molto difficile.»
«Cucinare non è difficile. Bisogna solo stare attenti a non bruciare nulla. Ma te la stai cavando molto bene!»
Hermione gli sorrise.
Ron la guardò. «Finalmente, dopo sei anni, anche io posso insegnarti qualcosa e ricambiare tutti i compiti che mi hai fatto copiare.»
«Tu mi hai insegnato molto, Ronald.»
«Davvero?»
«Si. Io sono una ragazza che studia molto. Tanti libri. Ma della vita vera non so molto… E tu mi hai insegnato tante cose.»
«Ad esempio…?»
«Mi hai insegnato a giocare a scacchi, e le regole del Quidditch, e poi a infrangere le regole per aiutare un amico…»
Ron la guardò teneramente e le aggiustò una ciocca di capelli ribelli dietro le orecchie. «Hermione. Tu sei davvero la strega più brillante che conosco. E non è vero che conosci solo “tanti libri”, sai anche molte cose sulla vita vera, solo che non te ne rendi conto.»
In un impeto di passione Hermione gli gettò le braccia al collo e lo baciò.
Ron ricambiò il bacio, ma dopo qualche secondo Hermione si staccò e arrossì. «Scusami.»
«Ecco, vedi? Hai trovato il coraggio di baciarmi, finalmente. Non sai da quanto lo aspettavo.»
Le prese il viso tra le mani e la baciò di nuovo, intensamente. Così intensamente che i loro corpi si avvilupparono l’uno all’altra.
«Quindi cosa c’è per cena? Ops…» Il bacio fu interrotto dall’arrivo di Ginny e Harry.
«Noi, emh…» Ron e Hermione si staccarono, rossi in viso.
«Hermione ha cucinato… Sediamoci e… mangiamo…»
 
«Le uova erano davvero ottime!»
«Mamma e papà dovrebbero lasciarci più spesso da soli», esclamò Ginny.
«Voi due… Cosa avete fatto di sopra?», esclamò Ron che, solo in quel momento si era ricordato del suo migliore amico e di sua sorella chiusi in camera di lei.
«Sta tranquillo Ron, abbiamo solo pomiciato un po!», disse Harry, guardando prima lui, poi Hermione.
«Adesso bisogna lavare i piatti e…»
«Non provarci neanche Ginny! Tu e Harry laverete i piatti. Adesso siamo io e Hermione che ce ne andiamo di sopra per un po’ di privacy!», disse Ron prendendo la ragazza per mano.
Harry e Ginny li guardarono salire e le scale e sorrisero.
«Era ora!», disse Ginny, scoccando a Harry un bacio sulla guancia.
  
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