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Autore: Striginae    18/06/2023    1 recensioni
[FrUK - Hanahaki Disease!AU]
«Voilà le vainqueur. Non aspettarti che ti porga le mie congratulazioni.»
«Ti sei portato avanti e ti sei già procurato i fiori per la tua tomba, France?»

Oppure:
Waterloo, 1815. La Francia viene sconfitta dalla settima coalizione. Dopo la battaglia, Inghilterra e Francia hanno l'ennessimo confronto.
[Questa storia partecipa alla Themed Challenge – Spring Edition indetta dal forum Siate Curiosi Sempre]
Genere: Angst, Guerra, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Francia/Francis Bonnefoy, Inghilterra/Arthur Kirkland
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Prompt: 020. Sera primaverile.
Seguo un profumo
che sta per spegnersi.
— Yosa Buson

 
Deadly days of spring
♫ Waterloo  
 
 
Gli stivali di Inghilterra affondarono nel terreno fangoso del campo di battaglia. Una distesa di corpi di uomini e cavalli senza vita si estendeva di fronte ai suoi occhi, ancora iniettati di sangue, stravolti dallo scontro da poco terminato. Feroce, il suo sguardo rimase incollato al suolo umido di pioggia, bagnato da dense pozzanghere vermiglie da cui si alzava un nauseabondo fetore di sangue francese.

Fu un rosso diverso che attirò l’attenzione di Inghilterra, di una sfumatura meno minacciosa e mortale. Calpestati, infangati e stridenti su quella terra pantanosa, vi era una lunga scia di petali che segnava la strada verso l’avamposto da cui parecchie ore prima era partita l’offensiva francese. Lentamente Inghilterra si inginocchiò e riconobbe dei petali di rosa, anch’essi grondanti di sangue.

Le sue gambe si mossero da sole. Inghilterra era stanco, ma quei fiori senza dubbio gli stavano mostrando un percorso. Il perché, non lo sapeva ancora. Li seguì, attraversò metà del campo, scavalcando quei corpi senza vita di persone senza nome, fino a quando non si ritrovò di fronte ad una vecchia conoscenza, il suo acerrimo nemico ormai sconfitto. Francia giaceva a terra, ricurvo su stesso, circondato da un manto di petali rossi insanguinati. Il francese alzò gli occhi, cerchiati da nera stanchezza e da altro, qualcosa che Inghilterra non riuscì a definire. Riconoscendolo, un sorriso sardonico deformò il bel viso di Francia. 

«Voilà le vainqueur.[1] Non aspettarti che ti porga le mie congratulazioni.»

«Ti sei portato avanti e ti sei già procurato i fiori per la tua tomba, France

Chiese Inghilterra malignamente, alludendo al tappeto di rose sul quale era adagiato il rivale. Francia prese una manciata di petali, lasciandoseli poi sfuggire tra le dita. Il suo sorriso divenne più malinconico.

«Non sceglierei mai delle rose per un funerale.»

Improvvisamente, un doloroso accesso di tosse scosse il corpo del francese, rischiando di farlo soffocare. Le sue labbra vomitarono delicati petali di rosa che sbocciarono già macchiati di sangue. Anche se aveva smesso di tossire il respiro di Francia rimaneva ansante e, faticosamente, parlò ancora.

«Alcune gocce di pioggia di più o di meno hanno fatto piegare Napoleone.[2] La mia sfortuna ha dell’incredibile.»

Lo sguardo dell’inglese si fece sottile, colpito nell’orgoglio dalle parole di Francia che lo avevano distratto dal fatale stato in cui versava il suo avversario di lunga data.

«Tu e little Boney[3] siete stati annientati da me. La sfortuna non c’entra nulla.»

«Stai prendendo meriti che non sono tuoi. Non eri da...»
Un nuovo colpo di tosse, ancora più violento del precedente, troncò a metà la risposta di Francia. Una cascata di profumati petali rossi si depositò sul suo grembo, lasciando il francese con gli occhi umidi e il corpo senza fiato.

Inghilterra contrasse impercettibilmente la mascella. La malattia dei fiori, causata dall’amare troppo una persona che non ricambiava il sentimento. Dei meravigliosi fiori, rappresentanti di un amaro amore non corrisposto, nascevano nei polmoni del triste innamorato, espandendo le loro radici nei bronchi e negli alveoli, invadendo la trachea, fino a quando pure respirare avrebbe fatto male. Si trattava di una malattia infida, lenta e dolorosa. Si cominciava da qualche petalo fino a ridursi a fiori completi di gambo e spine. L’unica cura la possedeva proprio l’altra persona: solo se avesse esplicitamente ricambiato quell’amore allora l’altra parte sarebbe guarita. Era una condizione talmente rara, che nella sua lunga vita, Inghilterra poteva contare sulle dita di una sola mano i casi in cui si era verificata. Assomigliava più ad una leggenda che alla realtà.

«Da quanto va avanti?»
Lo interrogò Inghilterra. Tra sé e sé, si domandò se quello sciocco francese fosse sceso in campo in quelle condizioni. Uno sguardo all’uniforme sporca e lacera gli bastò per trovare da solo la sua risposta.

«Non è un po’ troppo tardi per preoccuparti per me?»
Piantando la baionetta nel terreno scivoloso e facendo leva sul calcio del moschetto ormai scarico, Francia si issò testardamente in piedi ignorando il respiro pesante. Dalle sue labbra dischiuse cadde una splendida corolla scarlatta, in netto contrasto con il suo volto cereo.

«Rose, uh?»
Fece Inghilterra, abbassando lo sguardo sul fiore. Il loro significato era inequivocabile.

«Ma douce ruine.
»[4]
Sospirò Francia, più rivolto a se stesso che all’altro, con un sorriso ironico e gli occhi colmi di rassegnazione. Poco dopo, Inghilterra si ritrovò inchiodato da quegli stessi occhi, ora dardeggianti. Francia aveva perso e di una sconfitta bruciante che gli infiammava il cuore e i polmoni. Lo sguardo di odio puro del rivale fece sentire Inghilterra potente: era stato lui a ridurlo in quello stato. Amore e guerra erano davvero la stessa cosa.

«Non voglio niente da te, Arthur
Dichiarò Francia con orgoglio, scosso dall’ennesima convulsione a cui cercò caparbiamente di resistere, inutilmente. Un rivolo di sangue gli colò da un angolo della bocca, Francia lo pulì con la manica dell’uniforme. L’espressione di Inghilterra si fece impenetrabile, una perfetta maschera che non lasciava trapelare emozioni.

«Continua pure a sputare sangue, Francis. Non sono qui per offrirti il mio aiuto, men che meno il mio...»

«Il tuo cosa
Lo sfidò Francia, bloccando l’inglese. Inghilterra silenziosamente lo ringraziò per averlo interrotto. Cosa stava per dire? Offrirgli il suo cuore, il suo amore? Era ridicolo. Francia sembrò comprendere a cosa stesse pensando Inghilterra e, con un cenno della mano, lo scacciò come se stesse allontanando un randagio.

«È chiaro. Ora va’, goditi la tua vittoria ma fallo lontano da me.»

Inghilterra non rispose. Non aveva nulla da festeggiare o di cui rallegrarsi, eppure aveva vinto. Francia sbuffò dal naso e questa volta fu lui a dare le spalle ad Inghilterra.

«Ci rivedremo, Angleterre

Inghilterra osservò Francia andar via, quel saluto pronunciato con voce un po’ più roca del solito gli rimbombava in testa e, si chiese Inghilterra, se si trattasse di una promessa.

«Arrivederci, France
Mormorò Inghilterra al suo uditorio di cadaveri e fiori fatali.  

Poi, all’improvviso, qualcosa sbocciò dentro di lui. Inghilterra si coprì la bocca con la mano e tossì. Un sorriso amaro si fece strada sul suo viso.

Sul palmo della sua mano si trovava il candido petalo di un giglio che, presto, sarebbe stato insozzato da un amore crudele.
 
 

[1] «Ecco il vincitore.» 
[2] Citazione da I Miserabili (Parte Seconda, III. Il 18 giugno 1815), V. Hugo
[3] Un modo ironico con cui gli inglesi chiamavano Bonaparte 
[4]
«La mia dolce rovina.»


Note finali

Buonasera. Rieccomi qua con questa... cosa. Inizialmene una drabble ma, com'era prevedibile, trasformatasi in altro. Dunque, come ormai è ben noto, amo gli anniversari e come perdermi Waterloo? A dirla tutta, l'idea era stata concepita per coprire un altro periodo storico ma poi ehi, ho riascoltato la canzone degli ABBA e ho cambiato qualcosa. E con qualcosa intendo tutto, tranne l'aspetto della Hanahaki Disease che ci sarebbe stato comunque. È la prima volta che scrivo di questo trope, perciò spero di non aver combinato un disastro. È qualcosa di diverso da ciò che scrivo in genere, anche in termini di caratterizzazione di Francia e Inghilterra.
Piccola noticina: la rosa è il fiore nazionale dell'Inghilterra, il giglio quello della Francia. 
Lascio qui il link al forum, se voleste dare un'occhiata: Siate Curiosi Sempre.
Vorrei aggiungere parecchio altro ma se continuo così queste note verrano più lunghe della shot. Ringrazio chi ha letto fino a qui e, se vi va, mi farebbe tanto piacere ricevere un parere :) 
Ci vediamo a luglio ;) 
Bye bye 
❤️
   
 
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