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Autore: genbufan_    18/06/2023    1 recensioni
Da tempo aspetto che Dragon Ball ci racconti della nuova generazione di eroi, dopo l'epilogo situato 10 anni post saga di Majin Bu! Per cui mi sono detto, faccio prima a fare da solo!
Questa storia si incentra sul giovane Ub. Sappiate che mi sono preso diverse libertà, so bene che Dragon Ball Super nel caso prenderà un'altra direzione ed è giusto così. Spero davvero vi piaccia. La storia si svolge due anni dopo la conclusione del manga, quindi dopo il torneo da cui Goku "scappa" portandosi dietro Ub, e cerca di raccontare la nuova quotidianità, così come una nuova avventura in cui Ub si farà valere!
Ci sarà, come si intuisce, anche Majin Bu e avrete qualche sorpresa.
Genere: Avventura, Azione, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Goku, Majin Bu, Mr. Satan, Ub
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come ogni giorno, dopo un abbondante pranzo, Goku andò nella grande vallata rocciosa vicino a casa sua (o almeno raggiungibile con rapidità con il passo del potente saiyan) ad attendere l’arrivo di Ub.

Indossava il gi che aveva adottato da qualche tempo, di tonalità azzurre, con una cintura bianca, estremamente semplice e che lasciava la braccia completamente scoperte, con delle semplici scarpe da kung fu. Era un look simile a quello che utilizzava da bambino, allenandosi con suo nonno.

Erano passati due anni da quel 28esimo torneo Tenkaichi, che aveva visto Goku abbandonare improvvisamente per allenare il giovane ragazzo chiamato Ub, in realtà reincarnazione umana, e buona, della forma più pura di Majin Bu.

Dopo quegli eventi, il saiyan terrestre era effettivamente rimasto per un paio di mesi nel villaggio di Ub, facendo conoscenza con i suoi famigliari e amici, tuttavia a un certo punto aveva dovuto cercare di riorganizzare la propria vita in funzione della sua famiglia e di quella del ragazzino.

Dopo averne parlato con Chichi, aveva deciso in questo modo: la mattina, Ub sarebbe rimasto al suo villaggio, per frequentare la scuola.

Nel frattempo, Goku si sarebbe dedicato a portare al pascolo le vacche di suo suocero, lo Stregone del Toro, e a coltivare il grande campo di famiglia. Era poi sempre Goku a consegnare il latte prodotto nell’allevamento, così come i suoi ortaggi, al magazzino centrale della catena di minimarket “Jump”, con cui collaboravano da alcuni anni.

Del resto, anche queste erano valide attività di allenamento, come il saiyan ben sapeva da quando si era addestrato da bambino con il maestro Muten. Certo, gli dispiaceva non poter condividere anche quei momenti con il suo giovane allievo, ma i tempi erano cambiati rispetto a qualche decennio prima, e forse era giusto così.

Anche suo figlio Goten, di tanto in tanto, partecipava a quelle attività, che del resto gli tornavano utili per i suoi studi, dato che aveva scelto la facoltà di Agraria all’università. Anche quei momenti erano decisamente preziosi per Goku.

Quanto a Gohan, proseguiva con successo la sua carriera di giovane e brillante ricercatore, anche se suo padre sapeva bene che il figlio maggiore riusciva comunque a dedicare del tempo agli allenamenti, per potere essere pronto a difendere la Terra al momento opportuno, e ovviamente approvava.

Il pomeriggio, dopo pranzo, Ub volava (in breve tempo, nonostante la distanza enorme, grazie alle sue straordinarie capacità) a casa di Goku, dove poteva finalmente dedicarsi all’allenamento con il suo maestro. Solitamente tornava poi a fine pomeriggio nel suo villaggio, per dedicarsi ai compiti e cenare con la sua famiglia.

A questi momenti il figlio Goten partecipava di tanto in tanto: il suo livello era purtroppo distante da quello del padre ma persino da quello del ragazzino, tuttavia riusciva a rendersi utile e migliorare un po’ alla volta. Perlomeno era una valida base.

A un umano qualsiasi sarebbe sembrato massacrante, per un ragazzino di dodici anni, il doversi dedicare ogni giorno a un duro allenamento, ma per Ub e il suo maestro non c’era piacere più grande di dedicarsi a questo.

<< Maestro! >> lo salutò Ub sorridendo mentre atterrava, educato come sempre. Anche lui indossava un abbigliamento molto simile a quello di Goku, che glielo aveva regalato.

Il suo fisico era cresciuto molto in quei due anni, sia in altezza che in muscolatura, ciononostante si vedeva in tutto e per tutto la sua giovane età. La sua caratteristica cresta di capelli neri continuava ad essere sbarazzina.

<< Ciao, Ub! Forza, incominciamo. >> gli rispose il saiyan terrestre, sorridendo a sua volta.

Prima fecero i loro esercizi di stretching e riscaldamento, muovendosi all’unisono, poi dopo una ventina di minuti si dedicarono alla parte più divertente, il combattimento corpo a corpo. Di solito procedevano in questo modo: in una prima fase, Goku affrontava Ub rimanendo nella sua “forma base”, quindi senza trasformarsi, per poi trasformarsi in Super Saiyan nella fase più importante. Alternativamente, alcune giornate venivano dedicate al perfezionamento delle tecniche, di solito almeno una volta a settimana: finora il ragazzino aveva imparato sia la capacità di controllare e percepire il ki che l’onda Kamehameha, e in generale i colpi energetici.

Infine, maestro e allievo si dedicavano alla meditazione.

Proprio qualche minuto prima di affrontare la meditazione, nel secondo pomeriggio, Goku rifletté sul livello a cui lui e Ub erano arrivati. Dal lato suo, il Saiyan aveva deciso di mantenere solo due trasformazioni: Super Saiyan, con cui però a quel tempo riusciva a sviluppare una potenza quasi al livello del Super Saiyan 3 (rendendo pressoché inutile quella trasformazione così faticosa da mantenere), e Super Saiyan God Super Saiyan, detto anche Super Saiyan Blue, con cui accedere al Ki divino. 

Il ragazzo proveniente dal Sud del mondo era in grado di affrontare perfettamente Goku sia nella sua forma normale, che in questa forma evoluta di Super Saiyan. Non era invece in nessun modo in grado di tenere testa al Super Saiyan Blue, ma tenendo conto della sua giovanissima età e del fatto che si allenava con serietà solo da due anni, quei progressi erano già eccezionali. 

Ovviamente il suo maestro sapeva che avrebbe potuto dare ancora di più, anzi mancava poco a sbloccare un ulteriore potenziale, ma ancora non aveva capito come fare.

Lo stesso Goku era riuscito a utilizzare in modo così efficace le proprie trasformazioni, entrambe le quali non gli causavano, ora, nessun particolare sforzo, proprio grazie all’allenamento con Ub. Inoltre aveva un tale autocontrollo da non causare alcun danno al territorio circostante, sebbene per prudenza utilizzassero sempre delle aree desertiche. Ogni progresso del ragazzo portava anche a un progresso del maestro, e l’allievo cresceva sempre di più: un giorno sarebbe stato lui a doverlo inseguire. Non vedeva l’ora.

Il suono del Capsule Phone interruppe il flusso dei suoi pensieri. Sua moglie lo aveva da tempo convinto a portarlo sempre dietro per essere raggiungibile.

<< Che succede, tesoro?>> chiese Goku con il suo solito sorriso a trentadue denti.

<< Vai da Satan, è un emergenza! e portati Ub. >> rispose lei in tono asciutto.

Nonostante non sembrasse da quelle conversazioni spesso sbrigative, il loro rapporto era migliorato negli anni. Chichi finalmente vedeva di buon occhio le attività di allenamento di Goku e dei figli, e ovviamente adorava anche Ub. 

Il marito sapeva che quando si parlava di emergenza, doveva davvero trattarsi di qualcosa di grave.

Con una smorfia di preoccupazione, chiamò a sé Ub, che aveva sentito la conversazione in viva voce, e insieme si teletrasportarono nella enorme villa del campione di wrestling.

 

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Grazie ai suoi enormi successi e alla credibilità guadagnata a livello mondiale, per quanto in gran parte immeritata, Satan era smodatamente ricco, e la sua villa di dimensioni colossali testimoniava tale ricchezza.

La nipotina di entrambi, Pan, adorava correre per quelle sale enormi, ma al momento non c’era. Anche lei si dedicava all’allenamento insieme al suo maestro preferito, Piccolo.

Fu nel grandioso cortile, circondato da palme da cocco, che Goku trovò il suo consuocero, assieme a Bu.

<< Ehilà, Satan, che succede? >> chiese con il suo classico sorriso, mentre accennava un saluto con la mano.

Nonostante il suo abbigliamento, una vestaglia leggera di squisita fattura e sicuramente molto costosa, l’aspetto di Satan sembrava provato da quella situazione.

<< E’ Bu… >> disse preoccupato. 

Non c’era bisogno di molte spiegazioni, in realtà. L’essere, normalmente pacioccone, era seduto su una grande sedia a sdraio con un’espressione piegata dal dolore, e emanava un’aura decisamente negativa. Indossava anche lui una ricca vestaglia simile a quella del suo amico, rossa con bordi dorati.

<< E’ da stamattina che soffre di mal di denti >> proseguì il campione ormai maturo << non gli era mai successo, nonostante mangi dolci ogni giorno! L’ho fatto visitare da un dentista della Capsule Foundation Academy. Ha trovato una specie di carie in effetti, ma Bu non si è più lasciato toccare e lo ha cacciato…>>

<< Mi ha chiesto di te, ma soprattutto di Ub! Dice che solo lui può salvarlo. >>

<< Ehm… Io? >> chiese imbarazzato il ragazzo. Conservava ancora il suo carattere gentile e timido.

Improvvisamente, Bu si rivolse al ragazzo, che già conosceva, con una voce che non gli era propria. << Solo tu puoi salvarmi… >>

L’aura negativa si ampliò. Goku e Ub entrarono in allerta: che stava succedendo?

Bu allargò la bocca, come per fare uno sbadiglio, e poi la estese ulteriormente, in modo innaturale (anche se non tanto per il gommoso essere), fino a formare un’apertura del diametro di quattro metri! Alcune panchine del cortile vennero ribaltate. 

L’aria tutta intorno si fece strana.

<< Ma che….>> disse solo Goku accigliato, non capendo bene cosa fare. Maestro e allievo si guardarono interdetti. C’era una grande aura negativa, ma nessun nemico da combattere! Solo Bu con un disastroso mal di denti, che era appena diventato qualcosa di più.

Ub stava per dire qualcosa, ma una forza irresistibile lo attirò verso la voragine appena creata! 

<< No! Maledizione! >> Goku provò a trattenerlo, ma quella strana forza fu talmente rapida da vincere il più potente mortale dell’universo. 

Ub venne trascinato all’interno, urlante!

Videro solo la sua testa che sbucava fuori, mentre il ragazzo cercava inutilmente di porre resistenza, poi nemmeno quella.

<< Uuub! nooo! >> urlò Goku.

E adesso?

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Ub riprese conoscenza grazie a dei sonori schiaffoni.

Era steso a terra, in uno strano prato baciato da un sole che scaldava senza bruciare, costituito di erba di tutti i colori.

<< Sono sveglio! Sono sveglio! >> disse allo strano tizio che lo stava rianimando.

Pian piano gli occhi gli si stavano aprendo e stava riprendendo la vista, ma ciò che vide lo allarmò! D’istinto rotolò all’indietro.

Quell’essere era molto simile a Bu, tondo e pacioso, anche se sembrava più… Anziano e saggio? Era difficile capire qualcosa da quella fisionomia. La sua pelle non era di colore rosa, ma dorata. Aveva un abbigliamento simile a quello di Bu, nel momento in cui si era presentato la prima volta: pantaloni bianchi e ariosi, ma gli stivaletti erano marroni anziché neri, mentre il gilet e il mantello non erano di semplice fattura ma di un colore tendente al magenta e molto pomposi, impreziositi da una specie di pelliccia bianca sui bordi e da intarsi argentati nel tessuto.

<< Allora, sei tu quello mandato a salvarci? >> Disse, con un velo di diffidenza. << Molto piacere, mi chiamo Majin Crown. >> aggiunse, allungando la mano.

Il ragazzo rimase ancora per un attimo interdetto, poi decise di stare al gioco, dato che non avvertiva particolari minacce, nonostante le sberle ricevute a fin di bene, di cui stava avvertendo ancora gli effetti…

<< Buongiorno, io mi chiamo Ub >> rispose educatamente, stringendo la mano che gli era stata offerta. << Ehm… Dove ci troviamo esattamente? >> Aggiunse dopo qualche secondo.

Majin Crown sorrise compiaciuto: << Benvenuto a MajinLand! La terra della felicità >>

<< Io sono il sindaco di MajinLand. >>

Dopo il cenno di assenso del ragazzo gentile, continuò: << Vedi, giovanotto, in questa terra noi viviamo sempre allegri, mangiando dolci, giocando e divertendoci…>>

Il suo sorriso si spezzò: << Ma una minaccia ha spezzato la nostra felicità: il Gray Power! Era tanto che non tornava… >> 

Vedendo l’espressione preoccupata, Ub iniziò a capire: << Il Gray Power… Ha a che fare con il mal di denti di Bu? >> chiese.

<< Proprio così. Allora non sei tonto come sembri! >> rispose l’essere tornando a sorridere.

Poi tornò lo sguardo preoccupato: << Dovrai estirpare il Gray Power, prima che conquisti questa terra! Altrimenti il mal di denti del nostro signore, Bu, crescerà sempre più, fino a farlo saltare in aria! >>

<< C… Cosa? >> d’improvviso la minaccia aveva assunto proporzioni mastodontiche.

Quella che si prospettava non era solo l’esplosione del suo amico, ma dell’intero pianeta!

<< Ma… Perché proprio io? >>

<< Lo sai perché… Tu appartieni un po’ a questa terra, no? >> gli rispose Majin Crown, sorridendo con fare saggio.

Il ragazzo si fece più risoluto, capendo cosa voleva dire. Il maestro gli aveva raccontato delle sue origini e inoltre lo aveva abituato all’idea che un giorno avrebbe dovuto agire per proteggere il suo pianeta. Evidentemente era arrivato il momento di farlo per la prima volta.

Il suo interlocutore sembrava compiaciuto: <<  Bene. Senti la presenza malvagia del Gray Power? si trova da quella parte, verso Est, all’interno della Foresta Caramellosa. Fermalo, sconfiggilo prima che sia troppo tardi. >>.

<< Sì, ma… Che cos’è il Gray Power? >> Chiese il giovanissimo eroe.

<< Oh, lo capirai quando lo vedrai>> gli rispose Majin Crown.

Il ragazzino si alzò in volo verso la minaccia che ormai avvertiva con forza. Studiò il paesaggio: tutto intorno c’erano alberi di zucchero filato, o di caramelle, cespugli stracolmi di fragole, montagne di panna montata, laghi di succo alla pesca o di mirtilli. 

Qua e là erano disseminate le strane casette degli abitanti di quella terra, i Majin. Erano tutte di forma simile a un fungo, in argilla, e con qua e là protuberanze che costituivano le varie stanze.

Quello spazio sembrava virtualmente infinito, ma non ci volle molto prima di trovare un’area completamente desertificata, assolutamente differente dal contesto. Una terra che era chiaro si fosse improvvisamente desertificata, dove della vegetazione erano rimasti solo i rami secchi e poco altro….

Ub individuò con nettezza la posizione dell’aura decisamente malvagia che da tempo stava percependo, e scese per incontrare il suo avversario.

Atterrò e lo vide: si trattava di un essere anch’esso simile a Bu, ma dalla pelle grigia, dalla fisicità alta e molto magra. Il ragazzo non poteva saperlo, ma quell’essere era pressoché identico alla componente malvagia di quello che un tempo era il temibile Majin Bu, che si era manifestata anni prima a causa dei gesti scriteriati di uno stupido essere umano, facendo precipitare gli eventi che stavano fino a un secondo prima arrivando a una soluzione…

Indossava lo stesso abbigliamento, pantaloni bianchi, stivaletti e guanti gialli, gilet e cintura neri, mancava solo il mantello.

Quel Bu malvagio era accovacciato a terra, mangiando le ultime caramelle gommose che pendevano da un arbusto ormai privo di vita… Scattò all’improvviso in piedi e si girò, il suo sguardo era orribilmente malvagio.

<< Torna subito da dove sei venuto! >> tuonò Ub, il cui volto era serissimo. << O te la vedrai con me…>>

L’essere sorrise, e caricò l’aura. Nel farlo, emetteva sbuffi di fumo dagli “sfiatatoi” situati sul petto e sulle braccia. Anche Ub si preparò alla battaglia, assumendo la posa insegnatagli dal suo maestro Goku.

L’essere partì all’attacco, era inaspettatamente rapido pur avendo quel fisico rinsecchito, e sferrò un pugno verso il volto del ragazzo, che lo parò. Partì uno scambio di colpi velocissimi, in cui Ub si accorse di riuscire a tenere testa all’avversario.

Un pesante calcio di Ub scagliò il suo avversario diversi metri più lontano. Questi non si diede per vinto, e allungò il braccio in un modo che sarebbe stato innaturale per un essere umano, sferrando un pugno che però il ragazzo riuscì a parare abbastanza semplicemente con il braccio sinistro.

Stava per gioire per la sua superiorità in quello scontro, quando... Il terreno sotto di lui si divise in due, e i due lembi di roccia così formatisi si chiusero a scatto! E lo avrebbero ridotto a una sogliola se lui non fosse scattato prontamente, alzandosi in volo! 

Che stava succedendo?

L'essere, che stava a sua volta galleggiando in aria, fece un sorriso maligno e allargò la bocca emettendo una potente onda energetica, che Ub evitò per un pelo. Era davvero veloce!

Non fece in tempo a ragionare ulteriormente, che il suo avversario era già alle sue spalle, riuscendo a colpirlo con un forte pugno alla schiena. Il giovane incassò il colpo, ma non si diede per vinto.

L'essere materializzò dal nulla una lancia che sembrava molto più dura di qualunque materiale esistente, e la usò per colpire Ub, che però stavolta intercettò l'arma. 

"Anche la magia?" pensò "Se solo potessi..." 

D'un tratto, un gigantesco martello di legno, simile nella forma a quelli usati un tempo per pestare il riso, gli si materializzò tra le mani. 

Ma certo! In quel posto chiunque poteva fare materializzare ciò che voleva e anche modificare l'ambiente. Molto utile. 

Con un ghigno beffardo colpì il Bu grigio con il pesante martello, e quello prese il colpo in pieno... Riducendosi in una grossa nube di fumo, che presto si dissipò. 

Gli era scappato.

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Il ragazzo era davvero agitato, il suo primo scontro per il bene della Terra e il suo avversario gli era sfuggito così? 

Scese a terra, cercò di calmarsi e individuare la sua aura. 

Tuttavia era difficile ritrovare la quiete interiore. Era agitato, anzi, provava una strana fame nervosa. 

Si accorse di essere vicino al cespuglio rinsecchito che il malvagio essere stava depredando poco prima. Era rimasta un'unica caramella, rosa e gommosa, probabilmente alla fragola, che pendeva da quei rami ormai moribondi. 

Sembrava così gustosa... Sembrava dire "mangiami".

Il ragazzo la colse e la mise in bocca. Era buonissima! Aveva effettivamente un sapore di fragola, ma mai nella sua breve vita ne aveva trovate di così dolci e succose, e masticandola non perdeva il gusto.

Dovette rassegnarsi a mandarla giù, ma avrebbe continuato a masticare all’infinito! 

…E poi gli parve di individuare nuovamente il suo nemico. Ma quanto tempo era passato? Gli sembrava di avere perso minuti preziosi, forse addirittura ore!

Si alzò in volo, l'essere si era allontanato molto. 

Questa volta pareva trovarsi su un monte completamente rosa, probabilmente ricoperto di glassa, ma che il ragazzo riusciva a vedere cambiare colore in tempo reale verso il grigio. L'opera di devastazione non aveva fine! 

Si precipitò, in volo, nel punto che aveva individuato. 

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E rieccolo lì, nuovamente con il suo ghigno beffardo. 

Sembrava molto più sicuro di sé, anche se il ragazzo non capiva perché. 

D’un tratto, la malvagia entità curvò la schiena in avanti e piegò le braccia, come a caricarsi... Emise di nuovo i suoi strani sbuffi di fumo... E iniziò a trasformarsi! 

La sua muscolatura si gonfiò e potenziò di colpo, persino il collo stava diventando enorme... Ma si abbassò lievemente di altezza. 

Ub era rimasto ipnotizzato per un secondo, ma poi decise di non perdere tempo prezioso e si riprecipitò all'attacco, volando verso l'avversario e tirando un pugno con tutta la sua forza… Ma il colpo venne incassato senza problemi dal mostro, che pareva avere ricevuto una puntura da un insetto innocuo. Poi lo sbatté via con una manata brutale. 

Ub precipitò su una roccia lì vicino, ma si rialzo prontamente. Studiò nuovamente il suo avversario... Lui non lo sapeva, ma l'aspetto che aveva assunto era quello del Majin Bu che aveva assorbito il Kaiohshin del Sud, un aspetto che anni prima aveva assunto per pochi minuti prima di tornare alla sua forma pura. Solo che continuava ad avere la pelle grigia.

Evidentemente tutto quel divorare a destra e a manca accresceva i suoi poteri!

Ub cercò di concentrarsi e colpì nuovamente il mostro con una serie di calci. Alcuni andarono a segno e sembrarono avere un qualche effetto, altri vennero schivati o parati.

Il suo avversario rispose allo stesso modo, con una serie di calci dall'incredibile potenza e precisione. Il ragazzo fece il possibile per fare fronte a quell'assalto, ma capì che stava avendo la peggio.

Insistette, colpì il suo avversario con un'emissione di energia a distanza ravvicinata, questi dovette tirare indietro la testa... Ma poi la fece riscattare in avanti, con un effetto simile a una fionda, colpendo con violenza Ub, che venne scagliato a terra.

Il piccolo eroe stava perdendo i sensi per quel brutto colpo. I suoi occhi distinguevano sempre meno la sagoma dell’avversario… Finiva tutto così?

Nel delirio causato dal trauma, ripensò nuovamente alla caramella gommosa che aveva mangiato prima. Com'era buona... 

Ma perché ci stava pensando in quel momento?

Ricordò quel colore rosa intenso, anzi... Tutto intorno a lui era rosa!

In mezzo a quella luce gli sembrò di rivedere il Bu malvagio con un'espressione preoccupata, ma probabilmente era stata un'allucinazione...

Si alzò in piedi. Si sentiva stranamente rinvigorito ma contemporaneamente si domandò che cosa stesse succedendo.

Mentre l’avversario rimaneva stranamente in attesa, si ricordò tutto a un tratto che in quel luogo bastava immaginare un oggetto perché apparisse, e sentì il bisogno di materializzare uno specchio. Si osservò: la sua caratteristica cresta di capelli non era più nera, ma... rosa!

E tutto il suo corpo stava emettendo piccole scariche elettriche sempre dello stesso colore.

Si contemplò le mani per qualche secondo, percepiva che il suo potere era effettivamente cresciuto.

Studiò nuovamente con lo sguardo il Bu grigio, che ora sentiva di percepire in modo ancora più completo, come se avesse acquisito una sensibilità ulteriore nei confronti delle sue caratteristiche magiche e divine. 

In quel momento gli dispiacque che il mostro fosse muto, perché sembrava saperne un po’ di più di lui su quanto stava succedendo. Beh, pazienza, ci avrebbe pensato dopo.

“Forse ora riuscirò ad ottenere qualcosa” pensò, ripartendo all’attacco.

Il Bu malvagio si fece trovare pronto, scattando in una frazione di secondo: ci fu un nuovo scambio di pugni e calci, in cui i due contendenti sembravano stavolta alla pari! Ub fece un mezzo sorriso, avendo ora riacquisito piena fiducia nelle sue possibilità di vittoria.

Il suo nemico passò dalla preoccupazione alla rabbia, e si allontanò di qualche metro, galleggiando nell’aria, per scagliare un colpo energetico, scagliato unendo le mani in un unico pugno.

Ub rimase concentrato, in attesa: Si trattava di una massa di energia spaventosa, ma riuscì a intercettarlo con un braccio e deviare il colpo verso il cielo.

Il braccio gli formicolava leggermente.

Ripassò al contrattacco: scattò in avanti e bersagliò il nemico con una serie rapidissima di pugni ravvicinati, sembrava avere otto mani in quel momento. Il mostro si compresse su se stesso sotto sotto quella scarica di colpi, poi nuovamente emise un’onda energetica tutto intorno a sé, scagliandolo poco più in là.

Ub atterrò tranquillamente in piedi, poi inclinò il capo, squadrandolo con volto impassibile.

<< Ti ringrazio per questo scontro, ma sei troppo pericoloso e devo chiuderla qui. >>

Prima di avere ulteriori sorprese, quindi, caricò il suo colpo energetico più caratteristico: << Ka... Me.... Ha... Me... Haaaa !!!! >>

L'onda travolse Bu, che provò inutilmente a resistere all'impatto per qualche attimo, ma venne presto spazzato via.

Era finita!

Ub si calmò, chiuse gli occhi, fece un sospiro bello forte e tornò nella sua forma normale.

Intorno a lui la terra sembrava tornare a vivere, e in qualche modo il Grigio si stava pian piano ritirando. 

Avvertì in quel momento l'aura di Majin Crown, che si stava avvicinando in volo. Gli fece un cenno di saluto quando furono a distanza adeguata.

Questi atterrò sorridendo: <>

<< Veramente non lo avevi detto... >> replicò il ragazzo, un po' stizzito.

<< Ehm... >> tentennò Majin Crown grattandosi il testone.

<< Ma di cosa si tratta esattamente? Da dove viene? ...È stata quella caramella gommosa che ho mangiato? >> questa volta Ub sembrava vergognarsi un po', il suo tono di voce si era leggermente abbassato.

<< Caramella gommosa? Quale caramella gommosa? >> Majin Crown non capiva << Quel potere è dentro di te, è sempre stato dentro di te! Che cosa c'entrano le caramelle? Ecco, guarda! >> e materializzò dal nulla un barattolo di caramelle gommose grande come un barile, che trangugiò all'istante causando un momentaneo rigonfiamento dell'addome.

<< Vedi? Nessun effetto! >> dichiarò, rimanendo innaturalmente serio.

Ub scosse la testa, sconvolto ma rasserenato dal fatto di non avere barato.

<< Il Pink Power è il potere divino che è impersonato da Majin Bu, il nostro signore! È il potere dei dolci!>> disse sorridendo.

<< Ma ad esso si contrappone il Grey Power, il potere del mal di denti e del mal di pancia. Anch'esso risiede all'interno di Majin Bu, e lotta dall’eternità contro il Grey Power. >> continuò, con tono improvvisamente più tetro.

Il saggio anziano era parso rabbrividire al pensiero, ma il ragazzo non stava capendo granché di quella trattazione...

<< Sia Majin Bu che noi, gli abitanti della terra dei Majin, ti abbiamo percepito da tempo. Tu sei diverso da tutti! Al contrario di tutti noi, tu hai dentro di te unicamente il Pink Power, nella sua forma più pura! >> disse con enfasi.

<< Il che significa che puoi mangiare tutti i dolci che vuoi, senza mai soffrire di mal di denti e di mal di pancia. Avrai uno smalto dentale eccezionale per tutta la vita, e quasi nessun problema di stomaco e intestino! >> concluse Majin Crown, sorridendo. 

Ub era un po' stranito da questo discorso, il suo volto era fisso e una grande goccia di sudore gli solcava la fronte. << Ma... Mi rende anche molto forte, giusto? >> chiese. 

<< Eh? >> Majin Crown sembrava essere tornato nei suoi pensieri per un attimo. << Sì, sì! Certo!>>

<< Vedrai, se svilupperai a dovere il tuo Pink Power, un giorno diventerai imbattibile! >>

D'un tratto, Ub si chiese come avrebbero visto il suo maestro, o la sua mamma, quella strana trasformazione. Però valeva proprio la pena andare avanti su quel percorso! 

Avendo pienamente riacquistato la tranquillità, sorrise e capì che il suo compito lì era concluso.

<< Signor Majin Crown! Da che parte per tornare sulla Terra? >>

<< Di là, di là >> il pacioso essere indicò un punto preciso nel cielo, dove iniziò ad aprirsi un portale.

<< Oh, e di' al signor Bu di non preoccuparsi per la sua carie, creerò subito un'otturazione dorata e indistruttibile! >>

Ub fece un cenno di assenso, poi si mise in volo.

 

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Goku era in ansia, cercava di pensare il più rapidamente possibile a cosa fare. 

Erano circa venti minuti che Ub era finito in quella voragine, e sia lui che Satan non avevano trovato alcun modo di entrare nella voragine oscura formatasi dal corpo di Bu.

Chiunque tentasse di entrare veniva respinto, oppure sembrava entrare e poi fuoriusciva ritrovandosi nella stessa stanza di prima…

<< Cosa facciamo? Oh mi dispiace tanto, Goku San… Avrei dovuto pensarci… >>

Goku fece un cenno al consuocero per fargli capire che non aveva alcuna colpa, poi si sedette su una delle sedie a sdraio, mettendosi le mani tra i capelli. 

Ub era come un terzo figlio per lui, era il dono più prezioso che gli dei gli avessero dato in cambio dei suoi servizi per l’Universo, anche più della vita del grande Kaiohshin. Non era preoccupato solo per il fatto di dovere spiegare questo problema ai genitori del ragazzo, era preoccupatissimo in prima persona.

A questo punto avrebbe dovuto teletrasportarsi da Piccolo e Dende, che erano gli unici esperti di magia che conoscesse, per chiedere una mano a capirci qualcosa, e subito dopo chiamare la madre di Ub… 

Sì, avrebbero trovato il modo di salvarlo, c’era sempre un modo!

Improvvisamente rialzò il capo: quel flusso di pensieri ansiogeni si interruppe, perché aveva percepito la famigliare aura del suo allievo. Anche se qualcosa pareva cambiato…

<< Maestro! Signor Satan! >> il volto sorridente del ragazzo sbucò dalla voragine oscura.

<< Oh, finalmente! >> si lasciò sfuggire Satan.

Goku non riusciva a esprimere quanto si sentisse sollevato, fece un profondo respiro e un sorriso. 

Si alzò, e non appena tutto il corpo di Ub fu fuoriuscito del tutto, corse a dargli un grande abbraccio.

<< Uff… Meno male, meno male! Questi venti minuti sono stati un inferno! >> disse al suo alievo.

<< Venti minuti? >> chiese Ub, ancora soffocato da quell’abbraccio improvviso e con un’espressione confusa. << Mi è sembrato di rimanere lì dentro almeno un giorno! >>

Goku aveva un volto sereno, non era certo la cosa più strana che avesse visto nella sua vita.

Nel frattempo, Bu iniziò a tornare di proporzioni normali (l’aura oscura era già completamente svanita nel frattempo), la sua bocca si richiuse man mano, dalle dimensioni di un enorme caverna oscura ridiventò quella eternamente serena e sorridente del Bu che tutti conoscevano ormai da anni.

<< Grazie, amico! >> disse a Ub, con cui scambiò un pugnetto di fratellanza.

<< Bu, era proprio necessario farci preoccupare così? >> si lasciò sfuggire Satan, sollevato da quei minuti terribili. Si tolse una lacrimuccia dall’occhio sinistro con il dorso della mano.

<< Oh, non si preoccupi signor Satan! >> gli rispose lo stesso piccolo eroe con espressione tranquilla, cingendo con un braccio Bu << Non c’era proprio altro modo! E non ho mai rischiato niente. >> 

Certo, la seconda parte della frase non era del tutto vera, ma c’era una tacita intesa a non raccontare nulla di preoccupante al migliore amico del pacioso essere rosa.

Goku capì che c’era qualcosa sotto, ma sapeva che si sarebbero scambiati un po’ di informazioni aggiuntive tornando verso casa.

<< Bene, Ub! Ti teletrasporto a casa Son e poi nel tuo villaggio, devi fare i compiti! >> disse con rinnovata allegria, anche se il ragazzino aveva fatto una piccola smorfia a quel pensiero.

<< A proposito, sento qualcosa di diverso in te da quando sei uscito da lì. >> insinuò al suo allievo. Non vedeva l’ora di approfondire! Entrambi fremevano dall’eccitazione per i prossimi combattimenti di allenamento.

Bu e Satan li salutarono calorosamente prima che si teletrasportassero. Il primo fece un sorriso mostrando apertamente i denti, e uno di questi ora presentava una piccola ma scintillante otturazione dorata. Majin Crown sembrava avere fatto un ottimo lavoro!

   
 
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