Le fiamme divampano e tingono il cielo di oro e rosso.
E’ notte, ma la luce rende il campo perfettamente visibile a metri di distanza.
Nemmeno la pioggia riesce a spegnere quel rogo, che pare rinvigorirsi ogni secondo di più-
Il mio sguardo si fissa sulle loro scintille. Oltre questa muraglia ardente, ci sono Touya ed Enji.
L’odio di Touya, sempre più forte, avvampa, ma il mio ex marito non arretra.
Enji ha deciso di espiare i suoi errori fronteggiando l’odio di nostro figlio.
E, ne sono sicura, è pronto a morire pur di porre termine a questa tragedia infinita.
Ha mantenuto la sua promessa e ha caricato sulle sue spalle il peso dei suoi errori.
Mi irrigidisco. No, non ha sbagliato solo lui.
Anche io, come madre, non ho saputo vedere la sua caduta.
Eppure, sono qui, lontana da quell’inferno fiammeggiante.
Ad un tratto, sento il peso del biasimo cadere sulle mie spalle. No, questo non è il mio posto.
Non ha senso la mia lontananza dal campo di battaglia.
Enji non può pagare l’intero peso di errori che non sono solo i suoi.
Io dovrei essere lì, con lui, a fronteggiare il dirompente odio del nostro primogenito.
No, io non posso lasciare il mio ex marito solo, in questa orribile battaglia.
− Natsuo, prenditi cura di tua sorella! – grido, lo sguardo fisso verso le fiamme.
− Mamma? – urlate entrambi. Nonostante il frastuono, riesco a sentire le vostre voci sgomente, ma non mi fermo.
 Perdonatemi, figli miei, ma non posso restare con voi.
Se restassi qui, al sicuro, mentre vostro padre si spende in questa battaglia, voi vi vergognereste di me.
E io non voglio lasciarvi l’esempio di una madre codarda, che non sa assumersi le responsabilità delle proprie colpe.
Natsuo, Fuyumi, porrò termine a tutto questo.
Ne sono sicura, anche voi volete la fine di questa faida infinita.
Salto su uno dei mezzi.
− Benvenuti a bordo. – scandisce la voce robotica.
Inspiro, indecisa. Sto prendendo la decisione giusta?
Allontano da me simili dubbi. No, non posso fermarmi.
− Per favore, portami al centro dello scontro. – chiedo, decisa. Non voglio abbandonare i miei figli, ma non posso fuggire le mie responsabilità.
Enji, a rischio della sua stessa vita, sta affrontando il risultato del suo sogno ossessivo.
− Siamo stati progettati per soddisfare i desideri degli umani. – replica il mezzo.
Poco dopo, si invola verso il campo di battaglia in uno stridio di ruote.
D’istinto, le mie mani si stringono al volante, mentre la pioggia sferza il mio viso.
Diversi minuti dopo, giungo al centro di questo scontro infernale.
Salto dal mezzo e ammanto il mio corpo d’uno scudo glaciale.
Poi, senza alcuna esitazione, mi getto in questo rogo.
E il mio ex marito, pur di impedire una carneficina, ha pensato di sfruttare il calore delle fiamme di Touya per salire verso l’alto.
Così, sarebbero morti soli, nell’atmosfera, senza coinvolgere altri innocenti.
Devo impedire un inutile, orribile doppio suicidio.
Aumento l’emanazione glaciale e continuo ad avanzare. Il calore delle fiamme sferza il mio corpo, ma non mi allontano.
Enji, sentendo il fresco del mio quirk, si gira e fissa su di me uno sguardo confuso. Non riesce a credere alla mia presenza.
Sostengo l’espressione interrogativa dei suoi occhi chiari.
No, non mi allontanerò da qui.
Questo è il mio posto e ora…
Ora sono dove dovrei essere.