Era l'ultimo venerdì di Dicembre, l'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Natale, la stessa sera si sarebbe tenuto il ballo misterioso atteso in tutto il castello.
Naomi era in compagnia di Hermione, terminate le lezioni si erano date appuntamento in un'aula vuota del secondo piano per le ripetizioni di trasfigurazione e smaterializzazione: la Serpe fortunatamente imparava in fretta anche se ovviamente, con le restrizioni imposte nel castello, non si era mai smaterializzata a lunghe distanze. La sensazione non era piacevole, ma fortunatamente migliorava di volta in volta.
- Direi che per oggi può bastare. - annuì la Grifondoro dando un'occhiata veloce all'orologio. - Se ne hai la possibilità fai qualche tentativo durante le vacanze, ma non su lunghe distanze miraccomando, rischi di spezzarti, non sei ancora troppo pratica. - aggiunse riponendo le proprie cose nella borsa.
Naomi si stiracchiò facendo scrocchiare qualche osso, tranquilizzando l'amica a riguardo.
- Per domani quindi è tutto pronto? - domandò la riccia mentre entrambe uscivano nei corridoi.- Glielo hai già chiesto?-
Naomi scosse la testa mordendosi un labbro dall'interno.
Si riferiva a Malfoy, no, non gli aveva detto nulla.
Erano passati pochi giorni dalla loro esperienza mistica all'interno del bagno dei Prefetti e sembrava che da allora incontrarsi fosse davvero difficile nonostante condividessero la stessa stanza: le poche volte che si vedevano erano a lezione oppure c'era Blaise, non erano più rimasti da soli e stranamente i loro punzecchi si erano ridotti al minimo sindacabile senza mai degenerare.
- No, ma per come l'ho studiata non potrà comunque opporsi, andrà tutto secondo i piani.- annuì più a sè stessa per convincersene.
- Domani sono previste le partenze, ti conviene dirglielo subito. - le rispose Hermione con quel tipico tono razionale e pacato.
Naomi sapeva che aveva ragione, ma dall'ultimo incontro, era strano trovarsi da sola in compagnia di Draco, e sopratutto non era così convinta che avrebbe accettato il suo invito.
- Cercherò di dirglielo prima del ballo. - disse sorridendole per tranquillizzarla. -
- Blai dice che in questi giorni vi state deliberatamente ignorando ed evitando.- azzardò Hermione guardando di sottecchi l'amica mentre si dirigevano verso i sotterranei.
Naomi la guardò con un'espressione interrogativa in viso, ma la verità è che Blaise ci aveva visto bene.
- Evitarci? Un pò impossibile considerando che condividiamo la stessa stanza. - rispose tuttavia ridacchiando e smentendo immediatamente. - Mi chiedevo anzi quando sarà pronta la mia stanza! Sono passati quasi tre mesi! - esclamò scocciata con l'intento di cambiare discorso.
- E' successo qualcosa quella sera?- le domandò tuttavia Hermione trattenendo a stento un sorrisetto.
- Assolutamente no!. - esclamò prontamente scuotendo la testa energicamente - te l'ho detto, anzi ad essere onesta l'ho detto anche a Blaise!- aggiunse leggermente scocciata - Non ci siamo affogati nè uccisi, lui ha fatto un pò il cretino come suo solito, ma di fondo ognuno per i fatti suoi. - mentì nuovamente all'amica non sapendo nemmeno lei di preciso la motivazione.
Forse ammettere con qualcun altro che in realtà era stata una piacevole, quanto strana, esperienza era difficile, non per chissà quale motivo, semplicemente perchè si parlava di Malfoy.
Non le era dispiaciuto parlarci, scambiarsi battute, e la cosa che più la agitava non le era per niente dispiaciuto il leggerissimo flirt che avevano intrattenuto.
L'idea che entrambi erano stati cosi' vicini e nudi ancora le provocava emozioni contrastanti. Per non parlare poi di quel momento così dolce nell'acqua fredda in cui le aveva mostrato uno degli spettacoli più belli della sua vita.
Hermione non era per niente convinta, glielo si leggeva in volto, specialmente quel sorrisetto tra il malizioso ed il saccente ne era la prova lampante.
- Va bene, ti credo.- le disse nonostante la sua espressione suggerisse il contrario.
Erano ormai arrivate ai sotterranei, Hermione si congedò salutandola e Naomi entrò all'interno del dormitorio già popolato da molte Serpi, ma senza salutare nessuno si diresse spedita in camera.
Aprendo la porta si trovò davanti Blaise, stava ripiegando i vestiti all'interno della propria valigia. La salutò con un sorriso che ricambiò non potendo fare a meno di sentire all'interno del bagno il rumore dell'acqua. Poteva dire soltanto che c'era anche Draco.
- Glielo hai detto?- domandò Blaise abbasando la voce.
- No. - sbuffò Naomi. - Vi mettete d'accordo tu e la tua ragazza?- gli domandò lievemente infastidita.
- Questa sera c'è il balllo. - gli fece notare il ragazzo chiudendo la valigia. - A proposito!- esclamò cambiando discorso tirando fuori da sotto il proprio letto un pacco quadrato ben confenzionato e porgendolo alla ragazza. - era in Sala Comune, mi sono permesso di ritirarlo al posto tuo. - le sorrise. - Immagino sia il tuo vestito.-
Naomi lo ringraziò sorridendo e aprì il pacco sfilando gli eleganti nastri bianchi che lo chiudevano. Sì, era il suo vestito, lo accarezzò da dentro la confezione non potendo trattenere l'entusiasmo, era spettacolare, non vedeva l'ora di provarlo.
- Abbiamo appena finito gli allenamenti, sembra essere di buon umore, diglielo ora. - le disse il moretto mentre si dirigeva verso l'uscita della stanza.
- Dove vai?- domandò lei leggermente in ansia. Sperava che Blaise potesse aiutarla nel caso servisse.
- In sala comune. Credo che in questi giorni vi siate snobbati a sufficienza, non voglio essere di nuovo la vostra distrazione per ignorarvi. - le rispose Blaise con un ghignetto sapiente in volto. Maledetto spirito di osservazione!
In effetti in quegli ultimi giorni sia lei che il biondino si attaccavano quasi morbosamente a Blaise parlando fittamente con lui piuttosto che rimanere da soli o lasciarsi andare nel loro soliti botta e risposta che nella maggior parte dei casi sfociava in minacce di morte o insulti. La cosa non era a quanto pare passata inosservata.
- Nonostante entrambi continuiate a dire che non sia successo nulla, io non me la bevo. - aggiunse mentre varcava la porta della camera. - ma qualsiasi cosa sia successa non hai più tempo di procastinare, diglielo subito!- le ordinò tornando serio infine lasciandola davvero da sola, in piedi come una stupida con ancora il pacco in mano.
Tempo zero uscì dal bagno Malfoy, lei si voltò di scatto osservandolo con l'asciugamano stretto in vita e con un altro tra le mani che si frizionava i capelli per asciugarli.
Inutile dire che fece cadere lo sguardo dappertutto, il petto muscoloso leggermente arrossato per il calore dell'acqua, qualche goccia che ancora scendeva verso il basso, risalì fino ad incontrare il suo sguardo.
Lui la guardò inizialmente sorpreso, facendo subito vagare lo sguardo per tutta la camera, probabilmente alla disperata ricerca di Blaise, ma constatando che erano soli si ricompose in fretta, disegnandosi un ghignetto sul volto e avanzando con sicurezza verso il proprio armadio.
- Lorence.- la salutò tranquillamente.
Lei lo osservava, il cuore che tamburellevava forte e cercando di studiarsi mentalmente e super velocissimo il modo in cui intavolare il tutto. Nonostante fosse da giorni che ci pensava, non si era mai studiata un discorso vero e proprio.
- Fa pure, guarda quanto vuoi. - sghignazzò lui dandole le spalle.
Naomi cercò di riprendersi e soprattuto distolse immediatamente lo sguardo.
- Ma figurati! - gli rispose sbuffando - sei sempre il solito. - aggiunse posando momentaneamente il pacco sul proprio letto e avvicinandosi subito dopo a lui piazzandosi di fronte. - Ho bisogno di parlarti Mr Vanesio. - aggiunse incrociando le braccia sotto il seno per cercare di assumere una postura sicura, quando di fatto l'ansia la stava lentamente divorando.
Fu allora che lui si girò con un'espressione interrogativa in volto, quasi preoccupata forse.
- Cos'è successo?- domandò infatti incuriosito e leggermente preoccupato al contempo.
Naomi s'impose di guardarlo direttamente negli occhi cercando di ignorare quanto più poteva il fisico scolpito di lui che si trovava ad avere così vicino.
- Niente di grave. - lo rassicurò immediatamente lei minimizzando con un gesto della mano. - Ho bisogno di un favore.- aggiunse lei subito dopo. Lui alzò un sopracciglio ancora più incuriosito e questa volta decisamente sorpreso, non disse nulla annuì per incitarla a proseguire. - Qualche giorno fa ho ricevuto una lettera da mia sorella, hanno bisogno che rientri a Londra con loro. - si riferiva ovviamente alla sorella Valentina e alla madre, ma per comodità non si dilungò in dettagli, sperando solo che non gli chiedesse altro perchè non era sicura di avere un alibi a prova del principe delle Serpi - Ma considerando che a momenti non posso andare in bagno senza la scorta... - disse assumendo il tono più scocciato e straffottente di cui era capace.-...ho bisogno che tu venga con me. - terminò fissandolo alla ricerca di segnali non verbali.
Lui distese il volto, lo fissava intensamente negli occhi, non riusciva a capire cosa gli passasse per la testa, la sua espressione era del tutto indecifrabile.
Non poteva sapere se se la fosse bevuta, se sospettasse qualcosa, se fosse scocciato, arrabbiato, se si fosse sentito preso in giro, non poteva dirlo.
- Non fraintendermi: come ben sai non ho alcuna voglia di tornare a Londra, ne tanto meno di avere il baby sitter, ma temo tu sia la mia unica scelta.- disse lei per colmare la sua mancanza di espressioni e cercando di mantenere la calma di fronte al suo assordante silenzio. - Certo, in alternativa suppongo che Silente possa disturbare qualcuno dell'Ordine il che è assurdo visto che hanno ben altri...- riprese forse iniziando un pò a stra parlare.
- Ok.- finalmente disse lui interrompendola, apparentemente tranquillo.
- Ok?- ripetè Naomi accorgendosi solo in quel momento di avere leggermente trattenuto il respiro, in tensione.
- Sì Lorence, è ok.- ripetè lui dandole le spalle per continuare ad asciugarsi i capelli ed aprendo il proprio armadio.
Naomi rimase in silenzio, non seppe di fatto cosa rispondere.
Senz'altro sollevata di non avere ricevuto un tassativo "NO" come risposta, ma non riusciva a scrollarsi di dosso la sensazione che qualcosa non andava, che fosse strano che lui non si fosse ben che minimamente opposto.
- Ok, bene.- ripetè lei annuendo al nulla. Non ricevendo alcuna risposta o minima attenzione da Draco, la ragazza prese il pacco dal letto ed uscì dalla camera.
Draco, rimasto solo, si lasciò andare in un sospiro, forse più simile ad uno sbuffo, mentre tirava fuori i vestiti per il ballo di quella sera.
Indossò i boxer e si lasciò letteralmente cadere sul proprio letto, mentre appellava il proprio pacchetto di sigarette prendendone una tra le labbra sottili.
Aveva davvero acconsentito senza dire nulla.
Non era certo che quella storia fosse vera, anzi, era quasi sicuro che se la fosse inventata.
Perchè non aveva inferito per indagare? Non era da lui, specialmente con lei.
Rigettando il fumo nell'aria si disse che ultimamente stavano cambiando di molto le modalità con cui si interfacciava con la Serpeverde, precisamente da quella sera al bagno dei Prefetti. Cercava di evitarla se poteva, ed era certo che anche lei stesse facendo la medesima cosa. Anche prima di quella sera a dirla tutta il principe delle Serpi si interrogava sul motivo per cui con lei dovesse comportarsi in modo così ambiguo: la verità è che detestava il modo in cui gli teneva testa, doveva sempre avere l'ultima parola! Ma pensandoci gli scappò istintivamente un ghignetto, perchè, seppure fosse consapevole che era decisamente un paradosso, così come lo odiava, lo divertiva ed affascinava da matti.
A volte nemmeno Zabini, il suo migliore amico da una vita, era in grado di dargli contro come faceva lei!
Ultimamente poi la ragazza era letteralmente sbocciata, era difficile non trovarla attraente nonostante continuasse a negarlo con lei per prima, facendola per altro infuriare, ma anche a sè stesso.
Spesso si era trovato a ripensare al suo corpo nudo, non che avesse visto chissà cosa, ma la sua immaginazione e fantasia avevano fatto tutto il lavoro restante e più ci pensava, più trovava ridicolo il doversi ripetere che non fosse una bella ragazza, una con cui ci avrebbe normalmente già spudoratamente provato.
Si diceva che tutte le battutine maliziose che le rivolgeva erano semplicemente per metterla in imbarazzo o in difficoltà e forse all'inizio era anche solo questo, ma diventava sempre più lampante che, in fondo, avrebbe desiderato che alcune delle sue provocazioni andassero a conclusione di qualcosa di concreto.
Con lei era tutto un contrasto, un ossimoro!
Forse il problema era proprio quello: si faceva fin troppi problemi.
Probabilmente avrebbe dovuto smettere di darle così troppa importanza e comportarsi come suo solito.
Era semplicemente una ragazza, ostinata e caparbia, ma pure sempre una ragazza e innegabilmente attraente. Punto.
Ovviamente ciò non significava che le avrebbe permesso di avere l'ultima parola, ma era forse il caso di smettere di andarsi deliberatamente a cercare le litigate, di insultarla o sminuirla, l'avrebbe trattata esattamente come una qualsiasi.
Annuì a sè stesso come se avesse partorito un enorme, ovvia e funzionale soluzione: era una qualsiasi, lo aiutava a focalizzarsi al meglio.
Rimaneva tuttavia da capire la vera natura del suo invito, perchè allora la faccenda si sarebbe potuta complicare.
Si aprì la porta della camera e ne emerse un sorridente Blaise.
- Sei ancora così?- gli domandò alludendo al fatto che fosse ancora in mutande con il ballo imminentemente alle porte.
Draco aspirò il fumo dalla sigaretta ormai giunta al mozzicone, prima di mettersi a sedere sul letto e guardare seriamente l'amico.
- Lorence mi ha chiesto di passare le vacanze di Natale a casa sua.- gli disse non staccandogli gli occhi di dosso mentre il moretto gli si sedeva di fronte sul proprio letto. - Ne sai qualcosa?- domandò con tono accusatorio.
- Sì, sapevo che te lo avrebbe chiesto.- ammise in tutta tranquillià Zabini annuendo. - E cosa le hai risposto?- domandò di rimando cercando di non fare trapelare la propria curiosità dal tono della voce.
- Dimmi che non c'entri nulla in questa faccenda, che non sei arrivato a tanto per non farmi rimanere qui!- scattò il biondino alzandosi nervoso dal letto ignorando di proposito la domanda.
Se Blaise già lo sapeva non era da escludere che fosse stata sua l'idea e che avesse architettato tutto coinvolgendo anche Naomi.
Blaise in tutta tranquillità scosse la testa ridacchiando sommessamente.
- Assolutamente no. - assicurò l'amico con il tono più pacato di cui era capace - l'ho saputo qualche giorno fa, lo ha detto a me e ad Hermione, ma non ti nascondo che sono sollevato che sia saltata fuori una soluzione. -
- Quindi vuoi farmi credere che all'improvviso sia così necessario e soprattutto reale il suo rientro a casa?! - proseguì Draco non accennando a volere abbassare i toni della conversazione, certo che alla fine Blaise avrebbe vuotato il sacco. Era convinto che c'era il suo zampino.
- Che sia vero o meno qual'è il problema?- domandò il moretto sbuffando spazientito dell'atteggiamento indagatorio e accusatorio dell'amico.
- Il problema è che non ho bisogno di essere salvato, ma soprattutto non ho bisogno della compassione di nessuno!- quasi urlò Draco avvicinandosi a grandi falcate a Blaise guardandolo furente negli occhi.
A quel punto Blaise si alzò prontamente senza mai distogliere lo sguardo dal suo migliore amico che sapeva essere molto più che orgoglioso e testardo, prestando attenzione quindi al proprio tono e alle parole da usare.
- Piantala di dire stronzate! Credi che ti compatisca Draco? Davvero? - gli domandò Zabini in tono retorico - Non ho mai provato compassione nei tuoi confronti nonostante tutto quello che ti è successo, e lo sai! Tengo a te? Beh sì e se questa è una colpa allora continua pure a sbraitarmi contro, non cambierai comunque la cosa.- aggiunse serissimo spalancando le braccia come a volerlo quasi invitare a inferire non solo verbalmente contro di lui. - Non ti so garantire se sia vero o meno che le sia stato chiesto di rientrare a Londra dalla sua famiglia, ma se anche fosse una banalissima scusa qual'è obbiettivamente il problema? - riprese senza permettergli di inserirsi nel discorso - Che intelligentemente abbia deciso di salvaguardare anche sè stessa o che possa mostrare sincero interesse per la tua incolumità?-
- Ma se mi detesta e mal sopporta!- sbottò Draco in risposta all'ultima parte del discorso, incapace di ribattere sugli altri punti.
Sapeva benissimo quanto bene gli volesse Blaise ed era ovviamente reciproco, lui era stato l'unico ad affiancarlo e sostenerlo in uno dei momenti peggiori della sua vita, più volte gli aveva dimostrato la sua amicizia e questo non poteva rinnegarlo o dimenticarlo.
Anche in quel momento in cui si stava palesemente sfogando con lui avrebbe potuto rispondergli male, mandarlo al diavolo...invece no. Con calma, decisione e razionalità perdeva ancora il suo tempo affrontando il suo caratteraccio senza riserve
Inoltre gli aveva dato un'altra chiave di interpretazione della faccenda a cui non aveva pensato: abbandonando entrambi Hogwarts anche lei sarebbe stata in salvo.
- Non credo sia proprio così.- smentì Zabini senza approfondire le motivazioni per cui lo credeva.
Avrebbe voluto aggiungere e sottolineare che da quella sera al bagno dei Prefetti il loro reciproco atteggiamento era visivamente cambiato, ma sapeva che tirando fuori, per l'ennesima volta l'argomento, avrebbe ricevuto solo una caterba di insulti dal biondino. - Credo sia arrivato il momento che ti rassegni all'idea che non sei così marcio come credi e che esiste la possibilità che qualcun altro, a parte me, possa apprezzarti o se preferisci mal sopportarti per quello che sei. - terminò sempre più serio Zabini mettendo una mano sulla spalla del biondino prima di oltrepassarlo per dirigersi al proprio armadio, consapevole che a quell'ultima affermazione non avrebbe ricevuto altre risposte.
Stavano entrando in terreni minati della sensibile e suscettibile psiche ed emotività del giovane Malfoy, bastava poco per farlo chiudere a riccio. - Non mi hai detto cosa le hai risposto.- aggiunse dandogli le spalle mentre stendeva sul letto il completo per il ballo di quella sera.
- Ok. - bofonchiò Malfoy lasciandosi nuovamente cadere sul proprio letto accendendosi un'altra sigaretta, se possibile con più pensieri di prima.
Zabini si voltò per guardarlo divertito: tutte quelle seghe mentali per un semplice "ok", ma era comunque sollevato che il testone del suo amico non si fosse in qualche maniera opposto all'invito della Serpeverde.
- Eccomi.- entrò la nuova serpeverde nella stanza di Daphne e Astoria Grengrass, dove ad attenderla non solo c'erano le due perfettissime sorelle, ma anche Pansy e Millicent. L'appuntamento era lì, il saloon di bellezza improvvisato anche. Pansy aveva ancora i capelli bagnati indossava soltanto l'intimo in pizzo bianco, mentre la giovane Grengrass era sotto le grinfie della sorella più grande. Le asciugò i capelli con un veloce colpo di bacchetta ed iniziò a pettinarli maneggiandoli come se fossero fili di seta dorata. Erano una lunga cascata d'oro che ricadeva sulle spalle nude, liscia come non mai.
- Hai già provato il vestito Nao?- domandò Millicent uscendo dal bagno già pronta indossando il proprio.
Si voltarono tutte per poterla osservare, ed era semplicemente meravigliosa, la quinta essenza dell'eleganza probabilmente.
Indossava un lungo vestito, ovviamente rigorosamente nero - lei lo adorava -, monospalla. L'unica spallina era completamente costituita da pietruzze e diamantini argentati che si collegavano alla scollatura leggermente a cuore disegnando il contorno di una delle coppe e scendendo sino a disperdersi sulla vita disegnando una sorta di cintura per mettere in risalto il seno abbondante. Millicent aveva delle curve decisamente generose e quel vestito che ricadeva morbido nei punti giusti un pò alla greca la faceva sembrare per davvero una maestosa imperatrice. Non potevano mancare delle luminose scarpe con il tacco abbinate al vestito, e il trucco piuttosto delicato rispetto alla solita linea pesante di eyliner e matita nera che sfoggiava. I capelli raccolti in una sorta di ciambella dietro l'orecchio, un sottile nastro tra i capelli sempre composto di diamantini e non da meno gli sfarzosi orecchini.
Maestosa, per l'appunto.
- Millicent sei...- tentò Naomi di trovare le parole giuste. - wow, davvero.- riuscì a dire ancora strabigliata sorridendole raggiante.
- Grazie, grazie.- replicò Pansy al posto suo ammirando probabilmente il trucco e i capelli, ma Naomi si riferiva al quadro completo. - Comunque concordo, sei uno schianto Milli.- aggiunse la moretta avvicinandosi per regalare un sorriso.
- Ok, grazie, ma basta smancerie.- tagliò corto Millicent con la solita diplomazia. - Allora? L'hai provato?- domandò nuovamente a Naomi che aveva tra le mani il vestito nella scatola del negozio. Lo aveva aperto, ma non ancora indossato, quindi scosse il capo in risposta.
Non vedeva l'ora di indossarlo a dirla tutta, ma poco prima aveva coraggiosamente invitato Draco Malfoy a passare le vacanze di Natale a casa sua a Londra. E lui aveva accettato senza battere ciglio!
Non riusciva a crederci e sopratuttto a liberarsi di quello stato di angoscia.
Aveva capito che in realtà nessuno le aveva chiesto di tornare a casa, ma che aveva organizzato tutto lei scrivendo alla sorella? Oppure quella semplice spiegazione, per altro nemmeno dettagliata gli era bastata? Gli stava davvero bene mischiarsi con dei babbani? Cadde ulteriormente nello sconforto quando si rese conto che in realtà sua madre e sua sorella nemmeno erano babbane! Come avrebbe potuto dirglielo? Doveva proprio?
Si domandò se non avesse preso quella decisione un pò troppo alla leggera, ma la verità è che dopo le piccole confessioni che lei e Draco si erano fatti al bagno dei prefetti allontanarlo dal castello, o meglio da Nott e compagnia, le era sembrato assolutamente la giusta soluzione. Non lasciarlo da solo e tutelare anche sè stessa.
Razionalmente si rendeva conto che il suo piano era giusto per tutti e due eppure...
- E che aspetti di preciso?- domandò Pansy stizzita mettendo una mano sul fianco riportandola alla realtà.
- Voglio vederlo solo alla fine.- ammise Naomi facendo spallucce e ignorando quel suo atteggiamento odioso, ma tacitamente la ringraziò per averla distolta dai suoi mille pensieri. - Daph posso rubarti lo smalto rosso?- domandò poi alla biondina la quale annuì distrattamente.
Pansy la guardò scettica, probabilmente pensando che fosse una stupida idiozia quella storia. In ogni caso lasciò perdere e fu il suo turno quello di andare in bagno.
Nel frattempo Naomi si sedette sul letto di fianco alla specchiera dove stavano le due sorelle biondissime.
Astoria era meravigliosa, bella come Daphne, una bellezza fine e delicata. Osservò Daph maneggiare con i suoi capelli, intrecciandoli, fissandoli con forcine. Avrebbe potuto sventolare un pò la bacchetta e tutto sarebbe stato fatto alla perfezione, ma dalla sua esperienza e maestria sembrava che avesse a che fare con i capelli della sorella da anni, che fosse un qualcosa di tutto loro da fare a mano, da dedicarsi insomma.
A Naomi scappò un sorriso, si rivedeva parecchio in quella scena. Uno dei pochi momenti in cui lei e sua sorella condividevano qualcosa era proprio quando si facevano i capelli. Valentina era molto più precisa e faceva cose molto più elaborate, ma Naomi era un asso nelle trecce. Ne sapeva fare di più tipi, in ogni modo e posizione.
Daphne si stava dedicando ad una sorta di cerchietto fatto da un elaborato intreccio di capelli che terminava in una spirale dietro la nuca. Tra un intreccio e l'altro sistemò delle forcine decorate da gemme azzurre, abbinate al colore del suo vestito.
Era anch'esso lungo, il corpetto rigido cosparso di brillantini e la parte inferiore era una sovrapposizione di veli. Quando si alzò potè notare che davanti il vestito era più corto, che si allungava nella parte posteriore formando quasi uno strascico. Ringraziò radiosa la sorella e corse a recuperare le scarpe alte prese per l'occasione.
- Pensavo che avessi deciso di farlo per te il vestito azzurro.- osservò Naomi rivolgendosi a Daphne mentre deponeva la boccetta di smalto e agitava le mani per asciugare le unghie.
- Ho optato per un colore più natalizio!- sorrise furba la biondina prendendo tra le mani la propria scatola e deponendola sul materasso al fianco di Naomi. L'aprì togliendo la carta d'impiccio. - Guardalo!- esclamò emozionata Daph appoggiandoselo addosso. - Guarda che è ad asciugatura instantanea.- guardò la castana scuotendo la testa divertita.
- Ah.- disse lei semplicemente guardando la boccetta con aria sospettosa. Mai sentito di smalti ad asciugatura instananea. Rapida sì, ma instantanea proprio no. Sua sorella avrebbe potuto uccidere per uno smalto del genere. - Che aspetti a indossarlo?!- esclamò Naomi con un sorriso non vedendo l'ora di vederlo sull'amica.
Daphne saltellò fino alla specchiera guardando il suo riflesso da ogni angolazione possibile.
- Tadà!- uscì dal bagno proprio in quel momento Pansy.
Anche lei era davvero spettacolare. Aveva optato per un vestito bianco, candido e nonostante non fosse voluminoso dava una sensazione di leggerezza e morbidezza. Aveva le spalline che sembravano essere scivolate sulle spalle e offriva una generosa scollatura sulla schiena e sul seno. Era lungo e composto da una sovrapposizioni di tessuto sottile e semi trasparente, dava l'impressione di neve, di nuvola specialmente quando si muoveva. Indossava dei trampoli del medesimo colore con dettagli in brillantini argentati, e tra i capelli voluminosi a caschetto aveva incastrato grazie ad una forcina un fiore simile alla stella di Natale bianca.
Era davvero adorabile, sembrava una piccola sposina in realtà.
- Sembri una sposa Pan.- commentò Daphne con un ghignetto divertito ricevendo in risposta uno sguardo malevolo a dire poco.
- E' vero.- confermò Naomi annuendo e ricevendo lo stesso sguardo - Però sei adorabile davvero.- aggiunse sincera con un timido sorriso. Dopotutto lei e Pansy non avevano rapporti così stringati, non si permetteva di andare oltre, tuttavia doveva essere sincera: vestita così sembrava quasi angelica.
Pansy rimase colpita da quell'ultima affermazione, infatti abbandonò quello sguardo infastidito squadrando Naomi con sospetto, senza però lasciarsi sfuggire un ringraziamento.
- Ragazze, devo andare.- disse Millicent guardando l'orologio appeso nella stanza. - Il mio cavaliere attende.- mormorò misteriosa ridacchiando.
- Fai la brava!- la beccò Daphne maliziosa.
- Certo, come la farai tu.- le fece l'occhiolino - Ci pensate voi?- domandò facendo un cenno a Naomi, la quale s'infastidì di essere ritenuta incapace di acconciarsi eccetera eccetera.
- E' in ottime mani cara.- commentò Daph salutandola e ricevendo il saluto in cambio.
- Vado anche io.- annunciò Pansy ravvivandosi i capelli mentre si guardava allo specchio. - Ria, vieni con me?- domandò alla sorellina minore di Daphne che si stava cospargendo di profumo .
- Sì, le mie amiche mi aspettano in sala comune.- replicò alzandosi con quel passo quasi surreale e abbandonando la sala lasciando l'altra Grengrass e Naomi da sole.
- Daph credo che non sia necessario che tu mi vesta, mi trucchi eccetera, sono in grado da me davvero.- si sentì quasi a disagio Naomi. Certo non era bravissima, non si curava quasi mai, aveva iniziato a farlo da poco grazie alla spinta di Millicent e probabilmente non era in grado di tirarsi così a lucido per quel tipo di feste, però era abbastanza imbarazzante non essere autonoma.
- Sciocchezze.- minimizzò la biondina con un veloce gesto delle mani - Non sei ancora in grado tesoro. Più in là forse...in ogni caso io ci metto pochissimo.-
E detto fatto Daphne fu davvero veloce.
Con un colpo di bacchetta il vestito le apparì addosso, quasi come una seconda pelle in realtà. Era molto succinto, e quel dorato risaltava il suo candido incarnato e quei capelli biondissimi.
Le spalline sottili quasi invisibili e con una sottilissima, quanto lunga scollatura a V sul seno, ricadeva sul corpo come un guanto, e la diversità di tessuti lo rendeva decisamente intrigante: da sotto la vita in poi quel dorato si alternava ad una velina leggera che le lasciava scoperta la pelle in punti strategici formando delle fantasie armoniose fino all'orlo. Per quanto riguarda i capelli li acconciò in circa due secondi sempre con la bacchetta. Con un secco movimento del polso i bei filamenti dorati si trovarono incastrati in un rigido raccolto che tuttavia sembrava essere più vaporoso sopra la fronte, come se vi fosse un cuscinetto. Incastrò delle forcine con brillantini dorati nel raccolto dei capelli, e con un secondo sventolio di bacchetta si truccò.
Ombretto dorato, matita marrone sfumata e tantissimo mascara. Aveva uno sguardo semplicemente abbagliante, lei era abbagliante. Sembrava la tipica ragazza bionda da copertina. Barbie Festa di Natale probabilmente era meno elegante nella sua scatola con sfondo in cartone.
- Sai il fatto tuo.- annuì Naomi allibita da tanta velocità e precisione - Non c'è che dire.-
- Ci farai l'abitudine!- esclamò Daph con una risatina civettuola. - Il tuo vestito è blu.- affermò annuendo pensosa cercando di immaginare qualcosa da inventarsi. - Mettilo su, mi faccio un'idea.- ordinò come se fosse un generale.
Naomi abituata anche a quei modi tipici di Millicent obbedì sbuffando. Aprì la scatola del vestito e con uno sventolio di bacchetta quello subito si trovò a rivestire il suo corpo.
Quell'incantesimo lo sapeva anche lei, ovviamente, per questo insisteva a dire che qualcosina avrebbe potuto anche farla da sè.
- No ferma!- esclamò Daphne vedendo che Naomi si stava per alzare per potersi guardare allo specchio - Hai detto che volevi vedere il risultato finale, stai lì cara.- le raccomandò mettendosi per sicurezza davanti allo specchio.
- Dunque?- domandò Naomi spazientita.
- Uhm.- continuò pensierosa annuendo tra sè e sè. - Ok girati, dai.- annuì più convinta avvicinandosi a lei sul materasso. Naomi obbedì e Daphne prese a maneggiare con i suoi lunghi capelli color cioccolato.
- Hai dei capelli lunghissimi Naomi!- esclamò estasiata - Mi ci potrei divertire un mondo, sai quante cose bellissime da fare?!-
- Sì, bellissime cose da fare!- replicò Naomi sbuffando spazientita - Non siamo esattamente in orario!-
Lei e Daphne sarebbero andate via insieme perchè i loro cavalieri, amici e compagni di casa, si erano organizzati e dati appuntamento proprio davanti la Sala Grande.
- Ci si fa sempre aspettare un pò dopotutto!- ribattè Daphne sbuffando e alzando agli occhi al cielo, come se stesse spiegando un'ovvietà.
Tuttavia senza farselo ripetere più di una volta la biondina si mise all'opera. Con qualche sventolio di bacchetta le acconciò i capelli, e con un altro le sistemò anche il trucco.
- Già fatto?- domandò Naomi tentando di toccarsi l'acconciatura, ma ricevendo una sberletta sulle dita.
- Non guastarla! Prego, ora puoi osservare.- annunciò soddisfatta e si alzò lasciandole lo spazio necessario per potersi specchiare in tutta tranquillità.
Quando la Lorence si osservò riflessa allo specchio rimase letteralmente senza parole.
Se Millicent era elegante e maestosa, Pansy angelica e delicata, Daphne accattivante e da copertina, e la piccola Astoria sfavillante, beh lei...era elegante, sfarzosa e sexy. Davvero!
Quel vestito le calzava davvero a pennello, dovette appuntarsi mentalmente di ringraziare a dovere la sarta, perchè in scatola faceva un effetto, ma indossato era spettacolare.
Il colore era più che azzeccato per il suo incarnato, un blu notte profondo. La parte superiore era piuttosto accollata: era stata sua volontà quella di richiedere un vestito che non la facesse congelare, visto che era pur sempre Dicembre, nonostante le amiche l'avessero criticata per questa sua decisione ovviamente. In ogni caso, nonostante non vi fosse una vera e propria scollatura, e fosse anche a maniche lunghe, nessuno se ne sarebbe potuto accorgere a meno che non l'avesse toccata.
Infatti le maniche erano di un tessuto leggero e trasparente, confondibile con il proprio incarnato ed imprezziosito da fini cristalli blu e argento che si ricollegavano al petto. Seppure non sfoggiasse una scollatura o avesse l'abito corto lasciava ben poco spazio alla fantasia: il seno era coperto da sottili fantasie in tessuto blu scuro e pietruzze luccicanti che si diramavano fino a scomparire verso le spalle, tuttavia alternandosi a quel tessuto trasparente che faceva un piacevole effetto di vedo e non vedo giocando con il contrasto del blu scuro e della sua pelle. Aderente sul ventre e i fianchi il tessuto riempito di diamantini e pietruzze blu carpiva ogni movimento delle lunghe gambe longilinee e lasciava scoperta gran parte della gamba destra grazie al vertiginoso spacco. Si voltò per potersi guardare la schiena e l'acconciatura da dietro lasciando per l'appunto scoperta la gamba destra dello spacco.
Il tessuto trasparente cosparso di luci le copriva solo le spalle per poi però lasciare del tutto nuda la schiena fino poco sopra il sedere fasciato in quel vestito che sembrava esserle stato cucito addosso tanto era aderente.
- Lo ammetto hai un lato B decisamente da mostrare.- commentò maliziosa Daphne guardandola allo specchio e ridacchiando appena.
Naomi scosse il capo divertita da quell'affermazione, tuttavia sì...era stupenda..
Sembrava una parte di cielo notturno stellato, come se quel tessuto fosse stato direttamente ritagliato dalla volta scura e adattato al suo corpo!
Poi Daphne aveva quasi esagerato con i suoi capelli: mossi com'erano li aveva raccolti morbidamente sulla nuca formando una sorta di chignone disordinato che in realtà dava l'idea di una rosa se guardato da dietro, alcuni ciuffi ricadenti sulle spalle in dolci onde, e il ciuffo voluminoso le ricadeva lateralmente sul viso sottilineando e nascondendo al contempo i grandi occhioni verdi contornati da una precisa e decisa linea di eyeliner nero e dall'abbondante mascara. Le labbra carnose e solitamente rosee erano ora tinte di un intenso rosso scuro, richiamavano molto l'attenzione ed erano pericolosamente sensuali.
- Daph, davvero sei fenomenale!- esclamò dopo qualche boccheggio incredula davanti al suo riflesso. - Sono decisamente carina.- si concesse ancora qualche sguardo, non riusciva a credere di essere davvero lei.
- Carina? Tesoro, sei divina.- scandì per bene le parole Daphne quasi indignata e passandole le scarpe. - Forza, ora siamo per davvero in ritardo.- le sorrise posandole una mano sulla spalla.
***********
- Aspettate qualcuno?- quasi urlò Daphne ricoprendo a grandi falcate la distanza che separava lei e Naomi dai giovani Corvonero appoggiati al muro della Sala Grande.
Quella voce squillante ovviamente li fece voltare, e non solo loro tra l'altro.
- Da venti minuti, per la precisione.- rispose prontamente Mirko con un sorriso, tuttavia guardando solo e soltanto la sua dama, la quale ricambiò lo sguardo con un sorriso.
- Ma sapevamo anche che ci avreste fatto aspettare ahime!- esclamò teatrale l'amico. Si chiamava Sebastian, e guardandolo non era niente male.
Spalle larghe, non troppo alto, i capelli di un biondo-rossastro, gli occhi nocciola e una spruzzata di lentiggini che rendevano quel visino dolce e sprizzante di gioia. - Madame.- mormorò poi prima di fare un breve inchino a Daphne e porgendole il braccio che la biondina afferrò con una risatina civettuola, e insieme fecero il loro ingresso lasciando l'altra coppia lì fuori appena due passi dal portone.
- Sei...meravigliosa.- mormorò Mirko prendendole la mano e baciandole il dorso senza distogliere il suo sguardo chiaro in quello verde di lei.
- Grazie.- rispose prontamente lei tuttavia non riuscendo a trattenere un sorriso forse un pò timido - Anche tu.- replicò effettivamente rendendosi conto che era davvero carino. Indossava un semplice smoking una camicia azzurro chiara con papilon nero, i capelli leggermente a spazzola grazie al gel....tirato così in tiro era più bello del solito dannazione!
Nuovamente, in sua presenza, Naomi si trovò a provare una forte attrazione fisica nei suoi confronti, ma in tutta onestà era una sensazione a tratti spiacevole perchè percepiva come se non potesse minimamente avere il controllo di quelle emozioni.
- Dovrò sforzarmi parecchio questa sera.- ridacchiò Mirko stringendole la mano nella propria avvicinandola più a sè.
Lei corrugò la fronte non capendo, tuttavia grata che avesse interrotto i suoi pensieri poco casti nei suoi confronti.
- Per fare..?- domandò infatti curiosa.
- Per non abbandonare la festa e stare solo con te.- mormorò lui con quella voce calda e al contempo roca, come se per davvero si stesse contenendo.
- Giuro, non ti tenterò.- ghignò Naomi anche se il tono di voce che aveva utilizzato suggeriva il contrario. Nuovamente quella spiacevole/piacevole sensazione nell'immaginare di balzare per davvero il ballo e appartarsi con il ragazzo.
- Non c'è n'è bisogno.- continuò lui con un sorrisetto sghembo squadrandola da testa a piede come se volesse divorarla - Sei una tentazione già così.- mormorò avvicinandosi al collo di lei per poterle depositare una serie di baci che la riempirono di brividi e fremori.
- Entriamo...- gli prese il viso tra le mani con un sorriso, forse un pò agitata. - Non è divertente tentarti con così poco.- improvvisò lei per giustificare il suo comportamento, tuttavia con il solo intento di non rimanere da sola con lui.
Aveva paura che se si fosse abbandonata alle sue attenzioni, e lei stessa si fosse spinta in baci di troppo i suoi occhi...sarebbero nuovamente cambiati in quell'orrore.
Doveva tenere a bada le sue emozioni, tenere a bada sè stessa e se lui la baciava in quel modo non sarebbe mai riuscita a farlo.
Per fortuna parve convincerlo, tanto che le porse il braccio alla quale si appoggiò delicata e con un sorriso, ed entrarono anche loro dietro un'altra coppia.
Naomi non aveva mai visto la Sala Grande così stupefacente. I muri sembravano essere dorati, e riflettevano la luce dei grandi lampadari e delle candele sospese per aria creando un'atmosfera luminosa e al contempo intima. Il soffitto era ricoperto dalla volta stellata, quasi riflettesse il cielo esterno, e cadevano dall'alto una serie di fiocchi di neve che si dissolvevano a qualche metro dalle teste dei presenti. I lati della sala erano contornati dalle tavolate con ogni tipo di bevanda e cibo, decorati da fiori natalizi, ghirlande ed edera rigogliosa. In un angolo l'albero decorato faceva sfondo alla postazione foto rialzato su una pedana cosparsa di finti regali impacchettati e da un'arcata di fiori bianchi con in cima il tipico vischio che permetteva ai cavalieri di conquistare il primo bacio piuttosto facilmente.
Altri baci non erano quello che cercava in quel momento, piuttosto era meglio sbollire, per cui propose di avvicinarsi ai tavoli per potere bere qualcosa.
- L'ultima volta alla festa ne sono uscita ubriaca.- ricordò Naomi riempendo due bicchieri di whisky incendiario e porgendone uno al suo cavaliere.
- Ti avevo lasciato sobria.- commentò confuso il corvonero sorridendo.
- Che dire?La serata è stata lunga.- ghignò Naomi bevendo senza guardarlo.
- Come mai non sono stato ancora assalito da Zabini o Malfoy?- domandò il corvo dopo avere finito in solo due sorsi il suo drink e guardandosi intorno.
Naomi seguì il suo sguardo, in cerca dei due, ma non riuscì a vederli, c'era davvero un mucchio di gente!
- Non li vedo.- disse nonostante ancora li cercasse tra la folla - Non ti preoccupare...se ne faranno una ragione.- minimizzò Naomi finendo anche lei il drink.
- Non sono per niente preoccupato.- disse lui con un sorriso smagliante, con il tono di voce sicuro e indomito. - Anzi, vorrei piuttosto cercare di avvicinarmi...dopotutto se sono amici tuoi in qualche modo dovrò arruffianarmeli, no?-
- Senza offesa, ma non credo sia così semplice.- commentò Naomi ridacchiando. E in realtà neanche così tanto necessario. Aveva chiarito con i due una volta per tutte la faccenda. Inoltre l'ultima volta con Malfoy ne avevano parlato quasi scherzando, non si era infervorato come al solito.
Forse però perchè era una situazione...uhm...diversa.
Inevitabilmente la ragazza si trovò a pensare a qualche giorno fa, lei e il biondino nel bagno dei prefetti.
- Pff!- minimizzò lui scuotendo il capo e distogliendola dai suoi pensieri - Questo perchè diffidi delle mie capacità sociali...dovresti averlo capito ormai che sono un grande chiaccherone!-
- Anche troppo.- ghignò lei riempendosi nuovamente il bicchiere - Non è necessario davvero.- poi lo rassicurò stringendogli la mano.
- Insisto.- scosse il capo risoluto tuttavia ricambiando la stretta di mano. - Toh, guardali!- li indicò con un cenno del capo.
Naomi si voltò per seguire il suo sguardo, ed in effetti li vide infondo alla tavolata. C'erano Blaise con Hermione e Malfoy con una ragazza che non conosceva per niente.
Prima che potesse dire altro Mirko stava già andando in loro direzione.
Apprezzava sicuramente le buone intenzioni, seppure insolitamente insistenti, però sapeva per certo che Blaise e Draco lo odiavano e non sapeva neanche spiegargli il motivo. Non voleva rovinare la serata a nessuno, e ben che meno voleva avvicinarsi a Malfoy.
Era consapevole del fatto che a partire dalla mattina seguente sarebbero stati fin troppo a stretto contatto. A casa sua, per ben due settimane con sua sorella e sua madre che lui credeva essere delle babbane e invece erano vampiri. Perchè quella che le era sembrata un'ottima idea ora era diventata la sua nuova fonte di angoscia?
- Buonasera.- si annunciò Mirko guardando uno ad uno i presenti.
- Ciao!- salutò raggiante Hermione per prima. - Nao, sei favolosa!- esclamò abbracciandola e sfuggendo dalla presa di Blaise. Naomi sorrise ,tornando al ballo e accantonando quei pensieri.
- Grazie.- mormorò sorridendole per poi poterla guardare per bene. Anche lei era stupenda. Indossava un vestito vaporoso color pesca, il corpetto aderente e la gonna tutta tulle che sembrava un prato di rose in realtà. - Anche tu stai davvero bene!- esclamò senza però perdere di vista i suoi due compagni di stanza, evitando di guardarne uno direttamente negli occhi.
- Nao.- la salutò Blaise sorridendole e facendole l'occhiolino e riprendendo dai fianchi la sua dolce metà.
E quell'occhiolino? Che Draco gli avesse detto qualcosa del suo invito? E poi...nessuna ramanzina?
- Ingrid sei davvero carina.- disse d'un tratto Mirko guardando l'accompagnatrice di Draco, il quale diversamente da Blaise non si sforzava neanche un pò di nascondere l'astio nei confronti del corvetto.
- Non ti basta la tua ragazza Mordon?- il bel biondino prese parola prima che potesse farlo la sua accompagnatrice stringendola leggermente a sè. Naomi alzò gli occhi al cielo seccata, sapeva che Draco non si sarebbe risparmiato come aveva avuto la decenza di fare Blaise. Tuttavia non lo guardò, voleva evitare di farlo, quindi concentrò l'attenzione sulla sua accompagnatrice.
Aveva i capelli ricci e rossi, la pelle olivastra vagamente abbronzata e indossava un vestito verde smeraldo che si allacciava dietro al collo con pietre decorative dorate. Tuttavia sembrava essere più piccola rispetto agli altri, forse era del quinto o quarto anno.
La risatina soffocata alla battuta di Malfoy le faceva guadagnare punti in meno, Naomi non potè fare altro che guardarla male.
- Al contrario Malfoy- rispose come se nulla fosse Mirko appoggiando un braccio sulle spalle della sua dama depositandole un veloce bacio sulle labbra rosse come il sangue - Anzi, non vedo l'ora che finisca il ballo.- mormorò a fior di labbra come se si stesse rivolgendo solo e soltanto a Naomi, nonostante il suo intento era piuttosto quello di rispondere a tono a Malfoy senza sembrare diretto o sfacciato.
Naomi se ne accorse, e lo guardò con aria di rimprovero, ma lui sembrò non curarsene dedicandole uno di quei sorrisi abbaglianti.
- Sei il solito sviolinatore!- esclamò la riccia ridacchiando civettuola guardandolo con aria accattivante mentre appoggiava le labbra al bordo del proprio bicchiere.
Ci vede che ci sono anche io oppure è cieca? Sta facendo l'oca con il MIO cavaliere?
Così pare tesoro.
- Ehm ehm.- si schiarì la voce Naomi forse un pò troppo rumorosamente - La conosci?- alzò il viso per potere guardare Mirko. Meglio non guardare in direzione di quei due, troppo tentata di gettare più approfonditamente lo sguardo su Draco.
- Piacere, Ingrid.- si presentò lei tendendole la mano con un sorriso a trentadue denti. Naomi la guardò altezzosa, gelida a dirla tutta.
- Estasiata.- disse poi con un finto sorriso lasciando la mano di lei tesa a mezz'aria. Non aveva la ben che minima intenzione di stringerla, al diavolo le apparenze e le buone maniere!
- Oh, è arrivato Harry.- sospirò Hermione interrompendo così la tensione tra le due ragazze - Vieni?- domandò a Blaise.
Il moretto era decisamente indeciso. Lanciò uno sguardo a Draco e poi uno a Mordon, non sapendo che rispondere alla riccia.
- Vai pure, ti raggiungo.- decise infine baciandola rapidamente.
Hermione sembrò confusa, non si era persa quello scambio di sguardi, probabilmente poi gli avrebbe stressato l'anima per ricavarne il significato.
- Strano che quest'anno abbiano concesso di introdurre qualche alcolico alla festa.- commentò Ingrid bevendo quello che probabilmente doveva essere whisky incendiario.
- Beh a capo dell'organizzazione c'era Daphne, sicuro come l'oro che avrà tirato fuori le unghie.- commentò Blaise con un ghigno divertito.
- Era l'ora!- esclamò entusiasta la Corvonero rivolgendo a Blaise un sorriso smagliante.
Sembrava che tentasse di entrare nelle grazie del migliore amico di Malfoy, un tentativo piuttosto patetico in realtà.
- Non li concedono per quelli più piccoli.- replicò serafica Naomi guardando Ingrid ovviamente e riferendosi al fatto che fosse più piccola - Meglio un pò di succo di zucca.- aggiunse con un sorrisetto come se fossero amiche complici da chissà quanti anni ignorando il fatto che la rossa avrebbe voluto rovesciarle il bicchiere in faccia. - Comunque Daph è stata spettacolare! Mi piace da morire la Sala!- riprese questa volta rivolgendosi un pò a tutti.
- A proposito di Daphne.- esclamò subito Mirko dandosi un piccolo schiaffetto sulla fronte come se si fosse dimenticato qualcosa - Devo assolutamente chiedere a Seb come ci organizziamo per questa sera, prima che non lo individuo più.- disse voltandosi dove probabilmente aveva avvistato Daphne con Sebastian. - Arrivo subito, non scappare.- aggiunse sorridendo a Naomi, la quale rimase in realtà interdetta da quella sua uscita.
Era palese che si riferisse al dopo serata e considerando le continue allusioni in merito, per altro che non si risparmiava di rifilarle anche davanti agli altri, iniziava a volere scuotere violentemente il suo cavaliere per liberarlo da tutti quegli ormoni.
- Però... non perde tempo.- commentò a bassa voce la rossa con un ghigno appena accennato.
Naomi si voltò incenerendola con lo sguardo.
Come si permetteva di fare simili insinuazioni? Sì, certo, era chiara l'allusione senza che ci volesse un genio per capirla, ma chi le permetteva di prendersi quella confidenza?
- Ingrid conosce bene Mordon.- parlò per la seconda volta nella serata Draco stringendola ancor più a sè e guardandola con un ghignetto malizioso.
- Vero.- confermò lei sorridendogli raggiante - E chi non lo conosce? Certo, ne è passato di tempo!- ridacchiò maliziosa.
Che?
Ok qui si stava sfiorando l'impossibile.
Naomi in quel breve scambio di battute aveva capito due cose.
La prima: con molta probabilità Draco si era portato quella mocciosa al ballo perchè era a stretto contatto con Mordon.
La seconda: quell'oca giuliva sembrava avere avuto troppo contatto con Mirko.
In quel momento realizzò tutto e non potè trattenersi dal rivolgere un'occhiataccia a Malfoy.
Se ne pentì immediatamente, ovvio.
Era bello, semplicemente e dannatamente bello.
Lo smoking nero e la camicia bianca sembravano essere stati cuciti sopra di lui. Mettevano troppo in evidenza il suo fisco prestante, e lei sapeva bene che dietro quella stoffa si nascondevano muscoli delineati e pelle chiara tutta da toccare. Lei lo aveva visto. I capelli ribelli come al solito, con qualche ciuffo che gli ricadeva sugli occhi costantemente grigi e magnetici.
Era più che bello, era da mozzare il fiato.
Non era difficile immaginare perchè la rossa al suo fianco seppur svantaggiata in età si era tirata a lucido mettendo in mostra la merce.
- Ah, non sapevo che Mirko facesse il babysitter.- le lanciò un'occhiata divertita mentre terminò di bere il suo bicchiere. - No, dai, davvero....- aggiunse ridacchiando divertita mettendosi una mano sul fianco - Quanti anni hai?- continuò ad inferire, e sentì un risolino trattenuto da Blaise al suo fianco.
- Lo suficientemente grande como para romper tu puta cara.- quasi sibilò Ingrid stringendo tra le esili dita il bicchiere tanto che sembrava avrebbe potuto romperlo.
Draco e Blaise corrugarono la fronte non capendo un accidenti di quello che avesse detto, ma per sua sfortuna Naomi l'aveva capita e pure bene.
Rise, divertita per davvero, ricevendo sguardi allibiti dai suoi compagni di stanza.
- Pruébalo...- terminò di ridere trasformandosi in una maschera di ghiacchio e guardandola con aria di sfida. Inaspettatamente sfoderò un perfetto accento spagnolo - Yo estarè encantada de una patada en el culo perra.- questa volta il suo tono di voce era diventato minaccioso e freddo, cosa che le riusciva più che bene. Ingrid la guardò spiazzata, arrossendo appena, probabilmente l'ultima cosa che si aspettava era quella di trovare in un castello londinese pieno di maghi qualcuno che le rispondesse in perfetto spagnolo, infatti abbassò lo sguardo incapace di riprendersi da quel brutto colpo.
- Scusatemi..- si congedò colpita e affondata lasciando Draco lì da solo e incredulo alla scena appena svolta davanti ai suoi occhi.
- Idiota...- commentò sprezzante Naomi portandosi il bicchiere alle labbra e sostenendo lo sguardo interrogativo dei sue due compagni di stanza- Che c'è? Parlo spagnolo!- si giustificò lei facendo spallucce. - E se proprio vi interessa anche francese e me la cavo con il tedesco!- aggiunse termimando in un solo sorso il proprio bicchiere. Suo padre era nato in Spagna, parlava perfettamente quella lingua, alla piccola Corvonero era andata proprio male - Senti un pò, mi spieghi cos'hai pensato quando hai invitato quella civetta?- si rivolse a Draco forse un pò sul punto di guerra.
Era da giorni che evitavano di bisticciare ed in tutta onestà non sapeva dire se quel tono derivasse dall'inaspettato esito del suo invito al biondino, dall'imbarazzante comportamento del suo cavaliere o dal fatto che Malfoy fosse lì con quella perra o forse era il suo terzo,no, forse quarto? Non ricordava quanti bicchieri avesse bevuto ad essere sincera.
- Sei arrabbiata perchè è qui al ballo con me o perchè è stata con Mordon e potrebbe dirmi qualcosa in più sul suo conto?- disse Draco più che tranquillo in realtà sempre ben attento a non incrociare il suo sguardo.
Naomi sbuffò infastidita scuotendo il capo.
- E veramente ti fidi di quello che ti dirà quell'idiota?- domandò scettica guardandolo con altrettanta incredulità - E' lampante che vuole entrare nelle tue grazie, potrebbe dirti una qualsiasi stronzata!-
- Qualcuno è geloso.- la canzonò Draco ridacchiando divertito trovando molto interessante da guardare il soffitto incantato.
- Ragazzi...- li riprese Blaise in anticipo prima che la conversazione degenerasse.
- OK.- terminò lì la conversazione Naomi con un profondo respiro. Non era il caso di discutere per quella sciacquetta.
- Piuttosto vedi di stare attenta.- disse Blaise preoccupato mettendole una mano sulla spalla.
- Mi sembra che Mordon abbia progetti ben precisi per il fine serata.- gli diede man forte Malfoy dandole tuttavia le spalle per versarsi da bere.
- Qualsiasi cosa abbia in mente lui, è ben lungi da quella che ho io.- replicò prontamente Naomi suscitando ulteriore sgomento nei suoi compagni. Dopotutto aveva sempre rivendicato la sua libertà con il Corvonero, che motivo aveva adesso di fare la ritrosa o peggio di ascoltarli?
Non potevano sapere che Naomi aveva deciso di stargli alla larga per paura che si trasformasse in qualche mostro assassino mentre lo baciava, figuriamoci farci altro!
- Posso lasciarvi da soli senza che vi uccidiate?- domandò Blaise tuttavia guardando oltre la spalla di Naomi per tenere d'occhio Hermione.
Entrambi mugugnarono una risposta non ben definita, tuttavia il moretto li lasciò non prima di avere rivolto ad entrambi un'occhiataccia.
- Cosa vi siete dette tu e Ingrid?- domandò di punto in bianco Draco senza tuttavia guardarla negli occhi, lasciando vagare pigramente lo sguardo sulla pista da ballo che lentamente si riempiva.
- Pff.- imprecò a bassa voce Naomi incrociando le mani al petto scocciata - Mi ha risposto che è sufficientemente grande da spaccarmi la faccia e che sono una stronza. Le ho risposto di provarci e che sarei stata contenta di prenderla a calci in culo.- aggiunse fissando il bicchiere ancora stretto tra le sue mani, giusto per non doverlo guardare direttamente negli occhi e comunque soddisfatta di sè stessa e impaziente di mantenere quella sua promessa. Ingrid proprio non la sopportava.
Draco ridacchiò divertito lasciando vagare il proprio sguardo sul resto della sala. Stava facendo il possibile per non incrociare gli occhi di lei o peggio guardarla più del dovuto.
- Non sapevo parlasse spagnolo.- ammise poco dopo cercando la diretta interessata tra la folla.
- Dubito che tu ti sia informato più di tanto su di lei.- replicò Naomi avvicinanosi di qualche passo a lui per non essere sentita da altri - L'ho capito che l'hai portata qui solo perchè conosce Mirko. Ti ricordo che l'argomento era stato ben archiviato.- quasi sibilò indispettita.
- Io insisto a dire che sei gelosa.- mormorò al suo fianco Draco sporgendosi appena con il volto per raggiungere il suo orecchio, ghignando malizioso e non perdendo di vista la sua dama.
Naomi spalancò la bocca formando una piccola "o" con le labbra rosse e lo spintonò lievemente dalla spalla, aprì bocca per dire qualcosa, ma la richiuse indecisa.
- Gelosa? Di quella stronzetta?- riuscì finalmente a dire altezzosa - Come no.- aggiunse poi versandosi nuovamente del whisky incendiario. - Dovrebbe esserlo lei di me.- biascicò indispettita.
Draco spalancò gli occhi sorpreso e divertito al contempo da quell'affermazione.
- Prego?- domandò infatti ridacchiando, mentre si girava per riempire due calici di quello che sembrava essere punch all'arancia.
- Beh, per dirne una non ho bisogno di fare sorrisoni esagerati a Blaise per ingraziarmelo. Già mi adora.- iniziò lei serissima elencando sulle punta delle dita ogni singolo punto - Dormo nella tua stessa stanza dall'inizio dell'anno , e lei questo se lo sogna. Non ho bisogno di mettere in mostra le tette per catturare l'attenzione: sono infinitamente sexy anche senza fare la puttanella.- davvero lo aveva detto con così tanta sicurezza? Da quando si vantava a quel modo? Con lui poi! - E poi...- disse all'inizio un pò indecisa tanto che si morse l'interno guancia - ...io ti ho già visto come mamma ti ha fatto Malfoy.- riacquisì la sua cera straffottente, tuttavia nella sua voce alleggiava anche una sorta di malizia celata che al biondino non sfuggì neanche un pò.
Faceva allusione a quella sera al bagno dei prefetti, cosa a cui pensavano entrambi di continuo, ma che non avevano mai accennato l'uno con l'altra nella speranza che diventasse presto un mero ricordo.
- Beh a questo posso porre facilmente rimedio.- commentò lui tranquillo come non mai, tuttavia nascondendo il divertimento di quel breve monologo. Finalmente si voltò per porgerle il drink e fu quindi costretto a guardarla nel dettaglio.
Era favolosa, non c'era altro da aggiungere.
Quel vestito blu era talmente aderente da lasciare poco spazio all'immaginazione, difficile non notare il vertiginoso spacco della gonna e i molti centimetri di pelle scoperta sul petto e sulle spalle, risalì con lo sguardo fino al volto potendo ammirare delle grandi labbra carnose tinte di rosso e quei grandi occhi verdi intenso, che in quel preciso istante lo fissavano.
Lo guardava senza riuscire a dire niente però.
Qualcosa dentro di lei si agitò senza capirne il motivo. Perchè le dava così fastidio quell'insinuazione?
- Mostra le tue nudità a chi ti pare Malfoy.- borbottò poi pronta a fare dietro front, dimenticandosi che aveva detto a Mirko che lo avrebbe aspettato lì. Al diavolo, dov'era finito?!
Perchè l'aveva lasciata da sola con Draco?
Cavaliere della mutua!
Il biondino la fermò prendendola dal polso per impedirle di scappare. Si sorprese di non toccare la sua pelle nuda, ma quella sottile velina trasparente di tessuto. . Risalì con lo sguardo fino alle spalle, al collo sottile e allungato, alle clavicole irrigidite in quel momento e al seno coperto da una sottilissima pellicola trasparente e da decori blu.
- Stai attenta.- mormorò seriamente guardandola nuovamente negli occhi verde smeraldo.
Naomi sapeva perfettamente a cosa si riferisse: Mirko sembrava avere intenzioni troppo chiare per quel post serata, e dopotutto in una situazione normale anche lei avrebbe potuto pensarla allo stesso modo. Tuttavia non era così, un pò perchè infondo non se la sentiva di andarci così pesante con lui, un pò perchè temeva quella sua orribile trasformazione ed in ultimo perchè stava fin troppo pubblicizzando le sue intenzioni e la cosa non le piaceva per nulla.
- Preoccupati delle tue nudità, io penserò alle mie.- gli rispose lei fredda e seccata prima di liberarsi da quella lieve presa e voltargli le spalle.
Non lo pensava seriamente, non sarebbe andata a letto con il corvonero, ma quella sua uscita l'aveva fatta arrabbiare. Non avrebbe dovuto importargli per davvero con chi si denudava, ma le dava fastidio comunque.
Colpa di quella Ingrid ovvio. Se ne trovasse una decente! Il Carlino, la sciacquetta bionda, questa perra del cavolo!
Sembra non ne vada bene davvero neanche una ahime....chissà perchè.
Cercò Mirko lì dove lo aveva visto
andare, in direzione di Daphne e Sebastian, ma lo vide in
compagnia di qualcuno che di certo non si sarebbe mai aspettata.
Vicino ai biondissimi capelli di Daphne spiccava quell’odiosa
faccia, quell’insulso ammasso di cellule: Theodore Nott.
Quasi si
pentì di avere mandato al diavolo Malfoy, non era il caso che si
avvicinasse, d’altro canto non aveva molta scelta. Prese un
profondo respiro e terminò tutto in un sorso il drink offertole
precedentemente dal biondino e si mosse con passo sicuro.
- Ti davo per disperso.- disse cercando
di sorridere verso il suo cavaliere che prontamente l’accolse
avvolgendole un braccio intorno alle spalle. Lei tentò di ignorare
la presenza di quell’idiota, non lo degnò infatti nemmeno di uno
sguardo.
- Scusami, parlavo con Seb e mi sono
fermato più del dovuto.- si giustificò Mirko stringendola ancora di
più a sé.
- Temo sia colpa mia. – s’intromise
Nott – Stavamo chiacchierando del più e del meno. – aggiunse con
un sorriso cordiale porgendo un calice ricolmo a Mirko.
Solo in quel momento Naomi si voltò a
fissarlo: indossava un completo gessato scuro, non nero, ma neanche
grigio. Una via di mezzo, e lo facevano sembrare più imponente di
quanto mai lo avesse visto.
Ultimamente in realtà non si era fatto
vedere in giro, probabilmente lui e i due idioti ciccioni erano
impegnati a pianificare chissà cosa per la loro permanenza ad
Hogwarts. Non sapevano che i loro piani sarebbero andati a farsi
fottere, e questo la faceva sorridere vincente dal profondo dalle
viscere.
- Hai già visto le altre Nao?- domandò
Daphne scocciata facendo saettare lo sguardo a destra e manca in
cerca di Pansy e Millicent.
- Pansy l’ho vista all’angolo delle
foto.- rispose Nott prima che potesse farlo Naomi.
- Oh grazie Theo!- ringraziò
distrattamente la biondina trascinandosi dietro il cavaliere che non
potè fare altro che seguirla travolto da quell’uragano di nome
Daphne.
- La tua amica è…una furia.- scherzò
Mirko cercando lo sguardo di Naomi che non trovò intenta com’era a
fissare Nott.
- E’ sempre stata così.- parlò
mellifluo Theodore sorridendo al ragazzo e distolse quindi lo sguardo
da Naomi. – Non mi avevi ancora presentato il tuo amico Naomi.- le
disse come se fossero in confidenza da tanti anni.
Naomi innarcò le sopracciglia
scettica, non capiva che cosa tentasse di fare.
- Fortuna che hai fatto tutto da
solo. – rispose lei con un sorrisetto che sembrava più una
smorfia. – Andiamo?- domandò gentile guardando Mirko negli occhi
– Vorrei bere qualcosa.- s’inventò poi guardando con diffidenza
Theodore sperando che Mirko capisse che voleva allontanarsi da lui.
Il Corvo non era scemo, seguì
attentamente quegli sguardi, e con tutta la sua nonchalance salutò
Nott cordialmente e si allontanarono dandogli le spalle.
- Anche lui mi odia?- le mormorò
all’orecchio continuando a guardare dritto.
- No.- rispose prontamente Naomi
stringendogli la mano – Io odio lui.- aggiunse fermandosi e
sospirando. – Ascolta, stagli alla larga non è un bel tipo
davvero. E non è mio amico.- gli disse molto seriamente.
– Non ti agitare. Che vuoi che mi
faccia?- domandò retorico ridacchiando – Buttarmi giù dalla scopa
durante una partita di Quidditch?- prendeva tutto come uno scherzo
dannazione a quel suo modo di prendere alla leggere le cose!
In ogni caso non poteva di certo dirgli
che era un Mangiamorte pronto a tutto pur di arrivare a lei, non
poteva davvero coinvolgerlo in tutto quello.
- Non è una brava persona e mi
preoccupo, tutto qui.- bisbigliò mordendosi l’interno guancia
meravigliandosi di come lo pensasse per davvero.
Non voleva andare troppo in là con
lui, non voleva fare diventare niente di serio la loro storia, perché
infondo si conoscevano davvero poco, ma non voleva neanche che
venisse coinvolto in quell’assurda rivendicazione di potere che
anche lei faticava a capire.
Mirko le fece scorrere una mano dietro
la schiena nuda e l’avvicinò a sé, lasciando che lei potesse
appoggiare il viso sul suo petto. Si abbassò con le labbra fino al
suo orecchio mentre la stringeva appena.
- Non dovevi essere la stronza della
situazione tu? L’algida e rigida a cui non dovevo fare
complimenti?- mormorò divertito con le labbra leggermente piegate in un
sorrisetto provocatorio.
Lei non potè fare a meno di ridere a
quelle parole, mentre ancora si appoggiava sul suo petto tonico e asciutto
accarezzandolo appena da sopra la camicia. Sentiva discretamente il
suo battito del cuore, ritmico e calmo.
- Sarò pure stronza, ma non sono di
pietra.- disse sincera sospirando impercettibilmente – Lo trovi
così strano che tenga alla tua salute?- aggiunse scostandosi appena
per poterlo guardare negli occhi chiari.
Lui le sorrise, uno di quei dannati
sorrisi aperti e spensierati che facevano sembrare tutto superfluo e
irrilevante.
- Non potevo ambire a meglio.- le
rispose lui serio e forse un po' divertito, con voce profonda e
sicura di sé.
Lei gli sorrise e si sporse con il
collo per potergli depositare un bacio sulle labbra sottili.
Il
ragazzo colse l’occasione per approfondire quel breve contatto, la
strinse più a sé con la mano che ancora posava sulla schiena nuda
di lei e dischiuse le labbra pronto ad assaporare quelle della serpeverde.
Naomi inizialmente si lasciò andare,
accolse quel bacio posando la mano sul petto di lui, mentre sentiva
nuovamente quella strana sensazione contrastante di desiderio mista
ad ansia. Non sapeva descriverla altrimenti. Sentiva il battito di
lui impennare quasi subito o forse era il proprio?
Si sforzò parecchio per non dovere
approfondire ulteriormente quel bacio, si allontanò aprendo
leggermente le labbra per respirare più profondamente, una mano
istintivamente sotto gli occhi alla ricerca di anomalie per fortuna
assenti. Doveva tentare di controllarsi.
- Oggi fai la preziosa con i baci eh?-
constatò il ragazzo con tono scherzoso, ma Naomi poté percepire
anche una lieve vena di seccatura.
- Non sono di pietra, ma un po' stronza
lo sono per davvero.- replicò lei ghignando maliziosa stringendogli
la mano e dirigendosi verso una delle tavolate per potere bere
qualcosa. – E ad essere onesta, non mi fa impazzire dovere
pubblicizzare così apertamente quello che potremmo o non potremmo
fare dopo il ballo.- lo riprese severa non scordandosi certamente le
più allusioni fatte dal ragazzo.
Lui rise, la risata cristallina e
divertita a cui ormai era abituata.
- Mi dispiace, non intendevo
offenderti o metterti in imbarazzo. – le disse con un sorriso mentre preparava due
bicchieri dal tavolo. – Sarà colpa di questo. – aggiunse
indicando con un cenno del viso i bicchieri ricolmi di alcolico, uno
lo porse alla castana.
La verità era che
le sue intenzioni erano state palesate molto prima che l’alcool
centrasse qualcosa.
Per questo motivo continuava a guardarlo con
durezza mentre continuava a bere.
- E anche un po' colpa tua, sei
troppo bella questa sera. – riprovò il Corvetto sperando che le
lusinghe potessero salvarlo,la guardò nuovamente con desiderio
scorrendo veloce ogni dettaglio della sua dama.
O forse si?
- A proposito… - aggiunse infatti quasi subito – Mi spieghi come conosci quella Ingrid? Mi sembrava fin troppo in confidenza. -
- L’anno scorso abbiamo avuto una…tresca amorosa se così si può definire.- spiegò senza problemi facendo spallucce – Non sarai gelosa?- insinuò lui con lo sguardo luminoso e un’espressione tutta soddisfatta.
Scosse immediatamente la testa sorridendo tranquilla sebbene non lo fosse.
Era già la seconda persona in quella serata che le dava della gelosa.
- Certo che no. Non pensavo t’interessassero le bambine.- lo provocò lei mettendo una mano sul fianco e appoggiandosi sulla gamba destra lasciando che facesse la sua entrata in scena dallo spacco vertiginoso del vestito.
Mirko non si lasciò sfuggire quel particolare, la guardò fissandole la gamba fantasticando non poco su quel semplice stralcio di apertura nel vestito.
- Infatti è così. Altrimenti non sarei qui con te.- disse sicuro di sé, un sorriso a condire quel bel visino.
Naomi lo guardò con un sopracciglio alzato un po' dubbiosa.
Le risuonarono nella testa le parole del biondino sul fatto che Mirko non fosse così candido come si dipingeva.
- Ha detto cose che facevano intendere tu fossi.. – cercava di trovare le parole più adatte senza sembrare troppo diretta, ma non le trovava. Quanti bicchieri aveva bevuto? Forse era il caso di fare una pausa.
- Si..? – la incitò Mirko guardandola curioso.
- Uno stronzo donnaiolo direi. – rispose la ragazza incapace di trovare parole migliori.
Mordon rise di gusto, terminò il proprio drink e prese la mano di Naomi nella sua.
- Nulla che non direbbe una ex, no? – ironizzò lui sempre ridacchiando – la verità è che il nostro rapporto, sempre se si può definire tale, aveva significati diversi l’uno per l’altra. Lei era convinta fosse un qualcosa di serio, per quanto mi riguarda ci stavamo semplicemente frequentando e mi sono reso conto che non era proprio fatta per me. – spiegò molto semplicemente rimanendo comunque sul vago.
Quella spiegazione da una parte parve tranquillizzarla, dall’altra non aveva fatto altro che sollevare una serie di domande. Si stavano frequentando anche loro, più volte il ragazzo aveva espresso la volontà a conoscerla meglio, mai fatte pressioni su altro se non quella sera. Aveva intenzioni serie o era un passatempo?
E per lei? Cosa voleva davvero da quel ragazzo? La verità era che non lo sapeva. Era entrato nella sua vita casualmente e come una meravigliosa distrazione, la faceva sentire compresa e leggera, tra di loro c’era una strana intesa, per fortuna o sfortuna anche fisica. Si sentiva sessualmente attratta da lui, in modo strano a dirla tutta, ma ogni volta che tentavano di procedere al di là di qualche bacio, da quella volta negli spogliatoi, oltre la sua personale paura di trasformarsi in qualcosa di orribile, mista all’eccitazione del momento, sentiva come un senso di allerta o qualcosa di simile.
- Buonasera a tutti.- si sentì la voce entusiasta di Daphne rimbombare in tutta la sala.
Naomi e Mirko, così come tutti i presenti, si voltarono.
Daphne era sul podio, vicino alla lunga tavolata occupata da alcuni professori, la bacchetta puntata alla gola per amplificare il suono.
– Spero vivamente che vi stiate divertendo, noi del Comitato ci abbiamo messo tutto l’impegno e abbiamo sfruttato le risorse possibili per organizzare tutto.- disse facendo un lieve sospiro con le spalle.
Daphne durante le preparazioni spesso si lamentava di come fosse difficile contrattare con i professori riguardo ogni tipo di cosa, sicuramente si riferiva a quello.
- Tuttavia, grazie ad una serie di incontri e accordi, e all’aiuto indispensabile dei professori responsabili siamo riusciti ad apportare qualche modifica e… a fare un regalo ad ognuno di voi.- disse con quel sorrisetto furbo sulle labbra facendo una pausa enfatica giusto per lasciare vociferare l’intero popolo studentesco. – Vicino all’albero di Natale troverete degli elfi che vi distribuiranno dei pacchetti regalo. Potrete scartarli solo dieci minuti prima che rintocchi la mezzanotte, solo allora!- esclamò severa tentando di fissare negli occhi tutti i presenti – Dentro troverete un oggetto che avrà uno e un solo gemello e se troverete la persona che lo possiede entro la mezzanotte passerete il resto della serata con il vostro nuovo cavaliere o nuova damigella.- spiegò enigmatica – Buona fortuna a tutti voi!- disse salutando dal podio tutti quanti come una regina, prima di scendere e trovare il suo Sebastian pronto a tenderle la mano.
- Uno scambio di coppia?- esclamò
Naomi divertita e incredula.
- Lo sapevi?- domandò Mirko
guardandola.
- No, certo che no!- rispose Naomi
scuotendo il capo divertita – Anzi, strano che Daphne sia riuscita
a mantenere il segreto con noi!- aggiunse guardandola da lontano.
Conoscendola non vedeva l’ora di
annunciarlo al mondo, chissà come era riuscita a tacere con le sue
amiche!
- Beh se non altro è qualcosa di
innovativo!- disse Mirko anche se sembrava non del tutto convinto.
- Non vuoi partecipare?- domandò Naomi
scrutandolo con attenzione pronta a capire se le mentiva.
- No no, è qualcosa di divertente
davvero…- disse lui annuendo energicamente.
- …Ma?- completò la sua frase Naomi.
- Ma speravo di concludere la serata
con te…- ammise Mirko forse un po' in imbarazzo considerando che
fino a pochi istanti stavano giusto discutendo di quello.
La ragazza non sapeva se sentirsi
sollevata o dispiaciuta nel caso avessero terminato la serata con
altre persone. Certo, poteva capitarle chiunque! Dal pivello del
primo anno o peggio, d’altro canto non poteva negare la
curiosità e l’interesse verso quell’insolita trovata, senza
considerare che avrebbe avuto una perfetta scusa per sfuggire alle
già programmate intenzioni più che esplicite del corvetto.
- Chi sa! Non è detto che il Destino decida di separarci. Trovo sia eccitante! – considerò
Naomi entusiasta.
Mordon continuava
a non essere convinto, ma seguí la corrente alzando le mani.
- Essia, sfidiamo il Destino. –
disse teatrale ridendo poi insieme alla ragazza con la quale iniziò
a ballare poco dopo.
*********
Ore 23.40
Gli
ultimi studenti erano in fila pronti per ricevere il loro pacchetto
regalo: le ragazze in una e i ragazzi nell'altra.
Sopra all'enorme
albero di Natale spiccava un orologio bello grande, poco lontano
dalla stella sulla punta dell'abete.
Gli elfi domestici
indossavano un buffo cappello a punta verde, ed Hermione lo trovava
di pessimo gusto.
- Sfruttare la loro natura per fargli indossare
quegli stupidi berretti!- sentenziava ogni tanto incrociando le
braccia al petto.
- Almeno hanno un qualcosa da indossare.- cercò
di alleggerire la pillola Naomi davanti a lei. Conosceva
l'organizzazione fondata dalla sua amica, il C.R.E.P.A..
- Io li
trovo adorabili invece.- se ne uscì Ingrid proprio dietro ad
Hermione.
Ottimo, ci mancava la rossa idiota.
- Ti sta
appiccicata?- mormorò la castana alla Grifondoro in modo che
l'intrusa non la sentisse.
- Sì.- rispose quella annuendo - Credo
voglia diventare la migliore amica di Blaise, non ci molla un attimo.
E Malfoy credo inizi a perdere la pazienza...Blaise dice che già due
volte pensava l'avrebbe potuta incenerire con il solo sguardo.-
commentò divertita Hermione reprimendo una risatina.
Naomi ghignò
soddisfatta. Così Malfoy imparava ad invitare persone a caso! Ben ti
sta Malfoy!
In ogni caso se Ingrid era in fila con lei ed Hermione
anche Malfoy e Blaise erano nella fila opposta in attesa del loro
pacchetto regalo.
- Scommetto che Malfoy ha colto l'occasione al
volo per cambiare damigella.- sentenziò Naomi voltandosi verso
Hermione, ma alzando abbastanza la voce per farsi sentire da Ingrid,
la quale arrossì sulle guance e incrociò le braccia al petto.
-
E' uno stupido gioco, finita la serata torneremo insieme.- rispose
infastidita guardandola male.
- Sì, come no.- minimizzò Naomi
sospirando e avanzando nella fila. - Piuttosto tu e Blaise? Non mi
aspettavo partecipaste a questa...novità!- si rivolse ad Hermione.
Dopotutto loro erano una coppia consolidata e affiatatissima che ci
facevano nella fila?
- Non ero esattamente entusiasta, ma infondo
sarà qualcosa di divertente. Blaise era fin troppo sicuro che non ci
saremmo separati.- aggiunse un pò sospettosa.
Ah davvero?
Conoscendo Blaise aveva un'idea ben precisa in mente, tuttavia quel
rischio era abbastanza azzardato.
- Tu piuttosto stai già
scaricando Mirko?- s'intromise nuovamente la rossa con un sorrisetto
beffardo sulle labbra rosa e lucide - o il contrario, non mi
stupirebbe.- aggiunse ridacchiando.
Naomi la fulminò con lo
sguardo, non tanto per le sue insinuazioni, ma perchè la odiava a
prescindere.
- Sarebbe?- le uscì di bocca forzatamente, prima che
si abbandonasse a qualche insulto poco galante.
- Mirko si stanca
facilmente delle sue conquiste.- sentenziò semplicemente guardandosi
con noia le unghie smaltate.
Hermione guardò apprensiva l'amica
conoscendone il carattere impulsivo le fece cenno di rimanere
calma.
E
Naomi fece il possibile per rimanerci, pensò alla breve
conversazione tenuta con Mirko che di fatto l’aveva descritta come
una ex a cui non era piaciuta troppo l’idea di troncare il loro
rapporto.
-
Forse di quelle scadenti.- ribattè stizzita Naomi respirando a fondo
e cercando di non scatenare un putiferio per una simile idiozia. La
stava provocando, non voleva cadere nei suoi giochi.
- Por favor!
Tu es ingenua si crees que eres el unica para el!- esclamò Ingrid
quasi arrabbiata, specialmente dall'incrinazione di quel suo accento
spagnolo.
Hermione le guardò corrugando la fronte, si era persa
la parte in cui entrambe potevano comunicare in quel modo.
Avanzarono
nella fila, a momenti sarebbe stato il turno della
Serpeverde.
Sentite quelle parole si sentì forse un pò delusa.
Non voleva avere la pretesa di essere l'unica per Mordon, tuttavia il
fatto che quella sciacquetta continuasse ad insinuare che fosse per
davvero un così facile ragazzo, come lo aveva descritto Malfoy tra
l'altro, la faceva un pò vacillare sulle sue capacità di capire le
persone.
Lui era sempre così gentile, così dolce, a volte
addirittura timido! Come poteva essere un ragazzo così facile? Lo
aveva sopravalutato?
- Y tu eres celosa.- si limitò a risponderle
senza neanche voltarsi.
- Che cosa...?- le domandò Hermione
avvicinandosi al suo orecchio non capendo che accidenti si fossero
dette.
- Dopo.- replicò scuotendo il capo. Non voleva coinvolgere
Hermione nell'angosciante faida di tutti contro Mirko Mordon.
-
Ah! Gelosa! – ridacchiò di gusto la rossa continuando a fissarsi
le unghie – ho già cavalcato la tua giostra più volte e sono al
ballo con Draco Malfoy, di cosa dovrei essere gelosa precisamente ?-
le rispose a tono la ragazzina guardandola con un sorrisetto sornione
come se avesse vinto il primo premio ad una corsa.
A
quelle parole Naomi si trovò a ripensare alle mille volte in cui
Draco le aveva rifilato quella famosa frase “non sai cosa darebbe
una qualsiasi ragazza per stare qui con me” o simili e a quanto
pare si era imbattuta in una di loro.
- Sabes
que Malfoy es mi compañero de cuarto, ¿verdad? Sí, inusual, lo
sé, pero es así. ¿De verdad crees que llegaste antes que yo?
¿Quieres contar cuántas noches hay en tres meses? ¿Necesito
decirte por cuántos de estos hemos pasado juntos?- replicò
prontamente la serpeverde con un sorrisetto malizioso sulle labbra.
– Puoi chiederglielo, ma in generale non mi sentirei troppo
speciale. Immagino tu conosca la sua reputazione, credi quindi sia
il caso di vantarsi così tanto? – aggiunse tornando a parlare in
inglese addolcendo il tono della voce, come se stesse parlando ad
una bambina che aveva subito un torto.
Hermione,
che era in mezzo alle due, avrebbe voluto sparire, ma era
probabilmente l’unico impedimento fisico che permetteva alla Serpeverde e alla Corvonero di
non saltarsi alla gola, senza considerare che non riusciva nemmeno a
seguire tutto il discorso: Naomi aveva sapientemente deciso di
parlare in spagnolo per non farsi capire dall’amica.
Ci mancava
solo che sentisse quell’idiozia campata per aria! Già le dava il
tormento per una sola sera in cui lei e Draco erano rimasti in una
situazione intima, tra l'altro del tutto casuale, figuriamoci se avesse
saputo che la sparava così grossa sul farci sesso tutte le sere
dall’inizio della scuola!
Una parte di sè si interrogò sul motivo per cui si fosse
inventata una simile idiozia, ma la sua parte razionale
giustificò subito la cosa suggerendole che l'unico e solo motivo
era per tappare la bocca a quell'insolente fastidiosa. Sì, solo
per questo motivo.
Solo
dopo avere finalmente zittito Ingrid si rese conto che a breve
sarebbe stato il suo turno nella fila, tanto che venne accolta
dall'elfo domestico il quale le indicò l'enorme pila di
pacchetti. Erano tutti uguali: pacchetti dorati con nastri d'argento
impilati a piramidi e file. Spostò lo sguardo verso la fila dei
maschi e vide i loro pacchetti, al contrario, argentati con nastri dorati.
Cercò
Mirko con lo sguardo, ma stava parlando con il suo amico di casa
Sebastian e le dava le spalle, non l'avrebbe vista. Sospirò
mordendosi il labbro inferiore e fissando ogni pacchetto come se
potesse vedere al suo interno. Iniziò a pensare che forse
potevano
risparmiarsela quella trovata...e se fosse capitata con qualcuno di
orrendo?
- Ok...- disse più a sè stessa che all'elfo - Quello lì
sulla punta.- disse indicando la punta della piramide dei pacchetti.
L'elfo con uno schiocco di dita lo fece lievitare fino alle mani di
Naomi che lo strinse immediatamente e si dileguò dalla fila dopo
avere ringraziato.
Mancava poco alle 23.50, le ragazze erano
raggruppate sparse per la sala entusiaste e curiose di aprire il
proprio pacchetto. Lei individuò Pansy e Millicent proprio lì
vicino e si avvicinò salutandole.
- Daphne la uccido.- sentenziò
Millicent picchiettando nervosa le dita sul pacchetto dorato - Per
una volta che non esco con un idiota!-
- Avanti Milli, sarà
divertente.- la tranquillizzò Pansy ridacchiando e fantasticando.
Cosa? Non era difficile da immaginare, sicuramente sperava che il suo
pacchetto la portasse al suo Dracuccio che aveva ben deciso di
invitare una stronzetta al posto suo.
- Certo, sappiamo bene che
cosa speri.- la smascherò Millicent senza tatto probabilmente,
troppo nervosa per contenersi - A proposito, la ragazzina che si è
portata Draco è davvero...squallida.- la definì guardandola che
prendeva il pacchetto tra le mani e si allontanava con
Hermione.
Povera Hermione che doveva sorbirsela.
- Una gran
seccatura.- ribadì Naomi annuendo.
Prima che Pansy potesse
chiederle per quale motivo detestasse l'accompagnatrice di Draco si
sentirono rimbombare i rintocchi dell'orologio sull'albero che ben
presto ebbe tutti gli occhi puntati contro: segnalava i dieci minuti
prima della mezzanotte.
Ci fu un attimo di silenzio seguito da un
frenetico frusciare e strappare di carta e cartacce e poi fu il caos
totale.
Schiamazzi, nomi urlati per la sala grande, un
sussegguirsi di rincorse e risolini divertiti.
La festa aveva
preso una piega decisamente giocosa, la caccia al regalo gemello era
iniziata.
- Un ventaglio?- esclamò Pansy guardando scettica il
suo regalo. Era un piccolo ventaglio cosparso di brillanti argentati
e orlato da pizzo e piume.
- Io ho una spilla invece.- esclamò
entusiasta Millicent applicandola delicatamente al vestito nero. Era
dorata e faceva decisamente scena su quella splendida distesa scura -
Vado a cercare Simon e spero per Daph che abbia anche lui la spilla
uguale alla mia!- borbottò la Bullstrode salutando con un fluido
gesto della mano e sparendo.
- Tu cos'hai?- domandò Pansy
sporgendo il collo per potere guardare nella scatola semi chiusa
della Lorence.
Naomi l'accontentò e tirò fuori un cuscinetto
color perla nella quale era incastrato un anelllo. Una sottile fascia
d'argento decorata da un diamantino dalle sfaccettature azzurre e
bluastre. Senza farlo apposta si abbinava perfettamente al suo abito
di cielo stellato.
- Uhm si, carino.- bofonchiò Pansy
evidentemente gelosa arricciando il naso prima di lasciarla da
sola.
Era un bellissimo anello non c'era che dire, però chi aveva
il suo gemello? E davvero un uomo avrebbe dovuto apprezzare un anello
con un diamante?
Scosse il capo scettica e iniziò ad osservare il
caos circostante, mentre infilava l'anello al dito anulare della mano
destra. Le ragazze scorrazzavano a destra e a manca e poche erano
quelle che avevano trovato il compagno, sulla pista da ballo c'erano
si e no tre coppiette.
Le luci della sala incominciarono a farsi
più soffuse, lasciando che solo le candele e le stelle sul soffitto
illuminassero l'intero salone ancora riempito di fremiti e
corse.
All'improvviso l'anello che aveva calzato al dito si fece
più caldo ed iniziò ad illuminarsi.
Naomi alzò lo
sguardo e potè
notare che l'intera sala era cosparsa di oggetti luminescenti dei
più
vari: spillette, bracciali, stole e tutte splendevano nell'atmosfera
improvvisamente soffusa ed intima della Sala Grande. Osservò una
coppia proprio di fronte a sè
ritrovarsi e confrontare i doni simili. Una volta che il cavaliere
prese per mano la ragazza quelli smisero di essere così
luminosi.
Funzionava così: i doni di entrambi sarebbero stati
luminosi fino a quando non si fossero trovati. Questo aiutava di
certo il caos che tuttavia Naomi notò defluire ad ogni secondo, e
mano a mano quelle luminescenze sparse diminuivano.
- Hermione!-
esclamò vedendo l'amica gingillarsi con una cinturina che emanava
una luce rossastra. - Hai visto Mirko?- domandò ricordandosi che
avevano una sfida aperta con il Destino.
- No, e non so dove sia
Blaise, l'ho perso di vista.- rispose nervosa senza però guardarla,
troppo intenta a scorgere il suo cavaliere nella folla.
- Ehm
ehm..- si annunciò all'improvviso un ragazzo alle loro spalle.
Entrambe trasalirono e si voltarono. - Hermione giusto?- domandò
guardando la riccia e indicando la cinturina rossa che stringeva tra
le mani. Anche lui ne aveva una simile, anche se notò con piacere
che aveva un taglio più grossolano ed una fibbia altrettanto vistosa
rispetto a quella di Hermione. I doni erano sì gemelli, ma si
adeguavano ai sessi per fortuna!
Era un ragazzo forse un pò
troppo basso e magro, il naso sporgente e i capelli neri come la
pece, di sicuro non era dell'ultimo anno.
Un sorriso timido gli
contornava il viso ovale, visibile quando porse la mano con la
cintura verso Hermione.
Naomi la vide deglutire pesantemente, non
sembrava avere intenzione di stare con quel tizio.
- Sì,
Hermione.- rispose niente più che di meno del caro Zabini. Si
avvicinò a loro con un sorrisetto sulle labbra e le mani nelle
tasche, come se stesse passeggiando tranquillo. - Ed è la mia
ragazza. Quindi se non ti dispiace.- disse con tutta la tranquillità
di cui era capace risultando forse proprio per quello così
intimidatorio. Si era affiancato ad Hermione e le pogiava una mano
dietro la schiena, mentre l'altra era aperta verso il ragazzo lì
davanti a loro.
Il ragazzino non sembrava volere subito obbedire,
ma lo sguardo che gli rivolse Blaise e il gesto della mano
probabilmente gli fecero cambiare idea. Gli cedette la cinturina, e
Blaise rovistandosi nelle tasche gli diede il dono che aveva trovato,
indicandogli una ragazza chissà dove vicino i tavoli.
- Te l'avevo detto che saremmo stati
insieme.- mormorò Blaise sulla fronte di Hermione con un ghigno.
- Non era
esattamente questo lo scopo della cosa.- intervenne Naomi divertita
da quella scena di bullismo.
Ma
certo, sicuro come l'oro Blaise aveva aspettatato che chiunque avesse
avuto il gemello di Hermione si avvicinasse per poi prenderselo.
Alla
faccia della tranquillità di Mr. Zabini!
- Sei terribile.-
ridacchiò Hermione avvicinandolo mentre stringeva le mani dietro il
suo collo, tuttavia sollevata che il suo ragazzo in quel caso fosse
riuscito ad usare il suo lato intimidatorio in quel modo.
- Fermi,
fermi.- li allontanò di poco Naomi prima che iniziassero a
sbaciucchiarsi - Avete visto Mirko?- domandò sperando che fosse lui
ad avere il suo gemello.
I due scossero il capo, così la ragazza
annuendo si allontanò vagando per la sala senza una vera meta. Prima
o poi anche il suo anello avrebbe perso quella luminosità, e in quel
caso avrebbe avuto la conferma che il suo nuovo cavaliere era nei
dintorni. Lanciò uno sguardo all'orologio sull'albero che indicava
le 23.58, mancavano due minuti alla mezzanotte e il tempo stava per
scadere, se non avesse trovato il nuovo cavaliere per tempo e Mirko
si fosse già trovato una nuova compagna di serata?
Lentamente
avvertì il calore al dito sparire e abbassando lo
sguardo vide che anche la luminosità andava scemando.
Guardò
davanti a sè, facendo saettare il suo sguardo da un ragazzo
all'altro senza trovare oggetti vagamente simili al suo, finchè non
fu costretta a voltarsi.
Rimase di sasso, le labbra leggermente
schiuse e lo sguardo immobile su quegli occhi grigi.
*******
Il
Destino si era preso gioco di lei fin dall'inizio, probabilmente non
avrebbe dovuto sfidarlo così apertamente.
Che razza di scherzo
era?
Farle finire il ballo con Draco Malfoy? Con lo stesso che
aveva odiato sin dal primo incontro, con lui che litigava ad
oltranza, lo stesso che aveva provato a stritolare con le sue stesse
mani, lo stesso che sembrava essere capace di mostrarsi distaccato e
freddo, ma anche premuroso e lontanamente gentile. Quel Malfoy che
aveva deciso di salvare, lo stesso che le aveva chiesto di fidarsi di
lui e che le aveva mostrato un sogno.
Il Destino aveva un pessimo
senso dell'umorismo.
Anche Draco si accorse in pochi secondi di
chi avesse il suo regalo gemello. Lei diversamente lo indossava al
dito, ma era lo stesso più o meno. Il suo era un anello da uomo, la
fascia più spessa e nessun diamantino da donna a decorarlo,
piuttosto semplici riflessi bluastri alla luce. Non c'erano dubbi,
quello che si rigirava tra le dita era il dono gemello di Naomi.
E lei era così...dannatamente bella. Già prima aveva
cercato di non guardarla, di non soffermarsi sulla pelle scoperta che
lo lasciava fantasticare, sulle curve evidenziate dal vestito
fasciato e da quello spacco così generoso. Però adesso era
diventata la sua nuova dama, non poteva sottrarsi a tutta quella
tentazione, e una parte di sè neanche lo voleva.
- Divertente.-
sentenziò Naomi dopo avere preso un profondo respiro e il coraggio
di aprire bocca.
Dopotutto era il suo cavaliere adesso, per qualche
strana calamità cosmica potevano bisticciare, odiarsi, provarci,
fare i cretini, ma si ritrovavano sempre, in qualche modo, costretti
insieme.
Il biondino ghignò divertito, mettendosi una mano in
tasca le si avvicinò con tutta calma senza distogliere lo sguardo da
quello di lei.
Le prese la mano che indossava il dono, guardandolo
meglio con un ghignetto, poi con l'altra mano in un veloce gesto lasciò
cadere la fascetta in una delle dita così che lei potesse
assicurarsi che il dono gemello era proprio quello. Infine facendo un
piccolo inchino ne baciò il dorso posandovi impercettibilmente le
labbra. Alzò lo sguardo in quello di lei sempre con il ghigno
stampato in viso.
- Vedremo.- mormorò con la voce bassa e forse
un pò maliziosa.
Naomi lo guardò scettica alzando un
sopracciglio dubbiosa. Ogni volta che faceva così non voleva
lasciarsi abbindolare, perchè avrebbe potuto cambiare atteggiamento
da un momento all'altro e lei non voleva seguire quei sbalzi
d'umore.
Il biondino non si scoraggiò e guardando dinnanzi a sè
la pista da ballo ormai praticamente piena di coppie nuove le porse
la mano aperta rivolta verso l'alto attendendo che lei
l'afferrasse.
Era tutto rigido e impettito, la schiena dritta e lo
sguardo fiero e altezzoso che guardava la pista da ballo.
- Sul
serio?- domandò Naomi senza afferrare la mano di lui. - Da quando
sei così galante?- gli domandò divertita.
Era freddo,
distaccato, stronzo, donnaiolo, malizioso, sensuale, attraente,
lunatico, ma da quando era così cavalleresco?
- Sono un Malfoy,
Lorence.- replicò lui voltandosi per poterla guardare negli occhi.
Serio e formale quanto la sua posa, come se per anni si fosse
esercitato a quello.
Infatti era così, come purosangue ed unico
erede della casata Malfoy certi doveri gli erano stati imposti sin
dai primi passi. - Non pretendo che tu possa capire certe
procedure, ma vedi almeno di non pestarmi i piedi.- aggiunse
tornando a guardare dritto davanti a sè.
- Pallone
gonfiato.- borbottò Naomi prendendo la sua mano come da prassi,
forse stringendola un pò troppo - Non sei l'unico che ha fatto i
compiti a casa.- mormorò anche lei drizzando la schiena e guardando
dritta davanti a sè mentre avanzavano nella pista pronti a
posizionarsi e seguire il volteggiare degli altri.
- Non mi dire.-
ridacchiò lui sommessamente senza neanche guardarla. Si fermò
lasciando che si posizionasse davanti a sè, e subito l'avvicinò
posando una mano sul suo fianco. Naomi guardò il pavimento, erano
troppo vicini se avesse alzato di poco il mento si sarebbe trovata a
pochi centimetri dal suo viso.
- Li hai fatti male i compiti, mai
guardare i piedi.- la rimbeccò Draco mormorandole all'orecchio. Lei
trasalì scrollando appena le spalle e drizzandosi. Come predetto,
eccolo a così poca distanza: le labbra rosee distese in un
ghignetto, gli occhi semi nascosti dai ciuffi biondi che ricadevano
sulla fronte. Perchè doveva essere così attraente?
Posò una
mano poco lontano dalle sue spalle, e l'altra gliela strinse. - Non
ricordo quanti bicchieri di punch o whisky incendiario abbia bevuto e
non faccio il pinguino imbalsamato da anni, dammi il tempo.- si
lamentò lei senza guardarlo piuttosto cercando qualcuno di familiare
in mezzo a quei corpi danzanti.
Draco non commentò, si limitò a
sghignazzare, e quando entrambi furono pronti partirono i passi. Un,
due, tre, un, due, tre....proprio come se si muovessero da
automa.
Entrambi presero il passo in un attimo, uno completava i
movimenti dell'altra erano in perfetta sintonia, come se fossero
stati compagni di danze da anni.
- Niente male Lorence.- soffiò
lui all'orecchio di lei prima di farle fare un volteggio.
Lei
ghignò in risposta, ritornando in poco tempo nella sua presa
-
Anche tu te la cavi.- gli disse guardandolo negli occhi. In realtà
era molto bravo, lei aveva ballato con tanti damerini durante le
feste di gala di famiglia, e lui era più che sicuro, come se con le
sole mani potesse piegare la propria dama. E forse era proprio così.
- Non è...strano?- azzardò dopo qualche secondo di silenzio.
Lui
la guardò corrugando la fronte interrogativo.
- Cosa?-
- Che
abbiamo avuto i pacchi gemelli.- disse indicando con un cenno del
mento le loro mani strette che sfoggiavano gli anelli - Più cerco di
starti alla larga e meno ci riesco.- ammise lei guardandolo negli
occhi per potere carpire una qualsiasi emozione in quel grigio
tempesta. Era così, ogni volta andava a finire che provava ad
evitarlo e se lo trovava sempre tra i piedi.
Dopo la sfuriata in
sala comune se lo era trovato nel bagno dei prefetti, quella sera
dopo avere bisticciato per via delle loro battutine stupide era
letteralmente scappata da lui, mentre ora si trovava a toccare le sue
spalle muscolose, ad essergli tanto vicina da potere sentire il suo
respiro sulla pelle.
- Non è facile liberarsi di me.- commentò
lui con un mezzo sorriso tuttavia distogliendo lo sguardo. Non voleva
condivedere qualcosa con lei, non voleva rivelarle che similmente
anche lui provava da tempo a fare la stessa cosa. Forse era tempo di
rivedere la faccenda.
- L'erba cattiva non muore mai.- ridacchiò
Naomi guardandosi intorno. Individuò Hermione e Blaise che
ballavano, o meglio erano abbracciati e si muovevano appena sulla
pista. Individuò anche Harry! Purtroppo se ne accorse grazie alla
ragazza con i capelli rosso fiamma che gli si avvinghiava
letteralmente: l'aveva scambiata per Ginny, ma purtroppo la Weasley
era ancora in infermeria. La rossa che avvolgeva Potter era Ingrid.
-
Stronza .- commentò stringendo gli occhi a due fessure.
Draco
corrugò la fronte e si voltò per potere seguire lo sguardo della
sua dama. Subito sghignazzò divertito.
- Quanto astio! Povera
Ingrid!- esclamò divertito.
- Povero Harry vorrai dire!- lo
difese subito Naomi guardandolo strabuzzando gli occhi - Neanche
fosse edera!- l'additò con un cenno del capo.
- Potter non sa
muovere un passo nella direzione giusta, non credo potesse capitarle
di peggio .- replicò con tutta calma Draco senza neanche
guardarlo.
Effettivamente Harry era ben impacciato, non era un
ballerino provetto, anzi non era un ballerino punto.
- Beh almeno
tu te ne sei liberato.- disse guardandolo e vedendo la sua
espressione confusa lo anticipò prima che dicesse qualche idiozia -
Lo so che non la sopportavi più. Hermione mi ha detto che è
appiccicosa come la gelatina.- aggiunse seccata. La odiava.
Draco
annuì sospirando, colto nel fallo.
- È diventata particolarmente
molesta prima che aprissimo i pacchetti.- disse il biondino con un
espressione confusa in volto. Naomi riuscì a trattenere a stento un ghigno
soddisfatto soltanto mordendosi il labbro. Probabilmente le sue
parole erano riuscite a farle venire qualche dubbio o paranoia. –
Grazie a Merlino questo tipo di ragazze hanno un unico scopo e non mi
riferisco alle attitudini di comunicazione e dialogo. - aggiunse
Malfoy come se dicesse una cosa del tutto ovvio.
-
Malfoy sei proprio uno stronzo.- lo insultò lei senza tante
cerimonie. - L'hai invitata tu! Come minimo te la devi sopportare,
così impari a invitare persone solo perchè ti fanno comodo le loro
conoscenze.-
- Non l'ho invitata solo perchè conosce Mordon.-
rispose lui facendola allontanare un poco da sè prima di
riavvicinarla e riprendere a girare insieme a lei.
- Ah no?-
domandò Naomi senza farsi scomporre dalla giravolta - Perchè ti
piace fare il baby sitter?- domandò ironica riferendosi alla giovane
età della rossa.
Lui sorrise divertito.
- Se non la smetti di
fare così mi convincerò che sei gelosa Lorence.- mormorò al suo
orecchiò malizioso.
- Non ho motivo di esserlo, mi sembrava di
essere stata chiara.- ribattè lei scostandosi da lui. Non sopportava
che gli dasse della gelosa, non lo era!
- Ah si.- annuì lui
pensieroso. - Dormi nella stessa stanza con me, sei più sexy di lei,
mi hai già visto nudo...- elencò lui con la voce carezzevole -
Ricordo, ricordo..- aggiunse con un ghigno sensuale.
- Esatto.-
annuì lei duramente seguendo quel valzer distogliendo lo sguardo dal
suo per farlo vagare oltre la sua spalla.
Incrociò lo sguardo di
Pansy. Le sembrò essere livida, livida di rabbia.
Si domandò il
perchè, ma si rispose in meno di cinque secondi.
Stava ballando
con Draco, con il suo Draco.
Lei invece stava ballando con Nott,
questo le bastò a farsi passare la rabbia momentanea con Malfoy. Si
trovò inevitabilmente a pensare cosa sarebbe successo se lei e
Draco avessero deciso di rimanere ad Hogwarts. Quali piani avevano in
mente? Si perse in mille ipotesi e scenari continuando a fissare il
ragazzo in questione, forse con aria un po' preoccupata perché Draco
seguendo il suo sguardo, e vedendo a chi fosse rivolto la scrutò
attentamente
-
È successo qualcosa? – domandò serissimo.
-
No, nulla. Poco fa cercava semplicemente di ingraziarsi Mirko,
facendo il simpaticone.- gli spiegò omettendo i suoi pensieri
riguardanti il resto. - Non vorrei che voglia fargli...- non riuscì
neanche a finire la frase. Non poteva immaginare che qualcuno,
chiunque, potesse farsi del male a causa sua .
- Non ti
preoccupare per Mordon.- interruppe immediatamente i suoi pensieri
ritornando rigido e freddo - So con certezza che sa difendersi da
solo.-
Naomi lo guardò dubbiosa non capendo a che si riferisse.
Perché ogni volta sia lui che Blaise non parlavano chiaro quando
c’era di mezzo il Corvo?
-
Non credo, non da Nott.- ribattè lei prontamente.
- Non
preoccuparti Lorence. Adesso Mordon con le vacanze se ne andrà a
casa sua quindi non c'è di che proccuparsi.-
Il suo tono non
sembrava volesse ammettere repliche, forse perchè avevano tirato di
mezzo le vacanze di Natale e sicuramente perchè odiava il Corvo.
-
Comunque dovresti ringraziarmi.- se ne uscì Malfoy con un sorriso
sgembo sulle labbra, probabilmente con l'intento di cambiare
discorso. Era bravissimo in questo.
- Perchè mai?- chiese lei
andandogli dietro.
- Ti ho salvato dagli ormoni inferociti di
Mordon.- le disse cercandolo nella sala - Mi sembrava che per la
serata avesse progetti...allettanti.- disse tornando a guardarla
negli occhi con una malizia non indifferente, quasi le avesse lui le
stesse intenzioni.
Naomi tentò di cercarlo nella folla danzante,
ma non lo vide.
-
Chi ti dice che volevo essere salvata? - disse lei con un sorriso
serafico che in quel momento voleva solo essere provocatorio.
-
Per favore Lorence! Lo hai fulminato con lo sguardo per due battute
di cattivo gusto che ha fatto davanti a tutti.- constatò Malfoy
mentre la prendeva per entrambi i fianchi e la sollevava dal pavimento
facendola appena volteggiare prima di riprenderla saldamente nella
presa.
-
Uhm, che spirito di osservazione.- lo punzecchiò lei ironicamente
seguendo senza difficoltà ogni suo passo. – Beh potrei avere
cambiato idea e avere sorvolato sulle sue uscite di dubbio gusto. –
replicò lei facendo intendere che in realtà avrebbe voluto passare
per davvero la notte con Mordon.
In realtà, non era proprio così, o
meglio non del tutto, tuttavia in quel momento le piaceva farlo
credere al biondino che pareva fin troppo gratificato dal fatto che lei ed il corvonero si fossero separati.
- Con
il caratteraccio che ti ritrovi dubito tu abbia sorvolato.- la
canzonò Draco con un ghignetto ricevendo un’occhiataccia. –
Tuttavia, considerando che sono il tuo nuovo cavaliere per il resto
della serata, se effettivamente hai cambiato idea e vuoi
divertirti.. – iniziò lui mentre le faceva fare l'ennesima
giravolta questa volta traendola a sè lasciando che la schiena di
lei aderisse con il proprio addome, la strinse appoggiando il mento
sulla spalla mentre le sfiorava con le labbra l'orecchio.
-...sono disponibile. - le soffiò all’orecchio prima di
allontanarla dal proprio corpo facendola girare, accompagnando il
movimento e tenendola sempre per il braccio.
Si scambiarono un
veloce sguardo, lui malizioso e provocatorio e lei divertita con un
ghignetto in viso, prima di tornare verso di lui volteggiando
velocemente avvolta dal suo braccio, come il movimento di uno yo-yo.
-
Che generosità...- commentò Naomi divertita, separandosi appena
dalla sua presa per poterlo guardare negli occhi. Cambiò musica,
dopo una breve pausa, forse ne erano già cambiate un paio, ma tra i
passi di danza complici e le loro chiacchiere nemmeno se ne erano
resi conto. In quel momento sembrava stessero intonando un valzer
viennese, forse un po' più movimentato del classico, o se non lo
era gli si avvicinava parecchio.
- E saresti così ben disposto
con una come me?- gli chiese subito dopo avere ripreso a
sgambettare. - Non sono una suora, una pudica, una palla al
piede...?- aggiunse provocatoria fingendo di aggrapparsi al ricordo
dei mille insulti che le aveva riservato il biondino, quando in
realtà li aveva ben impressi senza dovere fare alcuno sforzo.
Draco
sembrò volersi prendere del tempo per rispondere, mentre la guidava
verso quel ritmo più movimentato.
- E' vero.- confermò senza
guardarla negli occhi - Nonostante questo continui a starmi tra i
piedi.- aggiunse con un ghignetto. Non aveva l'intento di
offenderla, il tono lo faceva intendere, tuttavia Naomi non si
addolcì nemmeno un po', con un mezzo bofonchio s'irrigidì
concentrandosi sui passi che richiedeva quel ballo.
- Ora sì che non vedo l'ora di rotolarmi tra le lenzuola con te,
davvero un'ottima proposta Malfoy. - commentò sarcastica senza
guardarlo e concentrandosi su un punto indefinito oltre le sue spalle.
Il
biondino ridacchiò a quella reazione, ci mancava poco che mettesse
su il broncio.
-
Sei a tratti insopportabile Lorence...- continuò lui sempre
divertito – ciò nonostante non nego che l'idea possa essere
interessante.- cercò di raddrizzare il tiro senza sbilanciarsi
troppo. D'altronde quel pomeriggio tra le sue mille considerazioni,
una delle più importanti riguardava il tipo di atteggiamento nei
confronti della castana, si era detto che il problema di base era
che la trattava diversamente dalle altre e che la soluzione era
proprio fare il contrario. Gli teneva fastidiosamente testa, adorava
zittirla e metterla in imbarazzo, ma ormai non poteva negare che al
di là di questo la trovava anche attraente.
Inizialmente lo
guardò fingendo disinteresse, ma la verità è che il battito
aumentò un pelo sentendo quelle parole. Stava forse ammettendo che
d'un tratto, oltre i mille complimenti sempre gentili, la trovava
interessante? Sotto quel punto di vista?
-
Insopportabile e interessante...- commentò lei scettica non sapendo
come replicare oltre mentre la gamba scoperta dallo spacco
s'infilava tra le sue gambe e la schiena si innarcava totalmente
verso di lui il quale prontamente la reggeva facendole fare un breve
giro per poi riportarla verso di sé, vicinissima al proprio viso.
-
Esatto. Una non esclude l'altra.- continuò sicuro di ciò che
diceva guardandola intensamente negli occhi e facendo scivolare una
delle mani sul suo fianco, trattenendo l'istinto di volerla fare
scendere fino alla coscia scoperta.
Erano talmente vicini
dannazione. Fronte contro fronte, le labbra avrebbero potuto
sfiorarsi da un momento all'altro, e Naomi in particolare stava
saggiando quella distanza. Intimidita da quell'intensità di sguardo
lo aveva deliberatamente distolto e si era concentrata sulle sue
labbra. Pessimo errore.
- Allora...- riuscì a mormorare
riprendendo la distanza imposta dal proseguire quel ballo. Deglutì
saliva in eccesso, o forse il groppo in gola che le si era formato
dal nervosismo. Era la prima volta che Malfoy si sbilanciava con lei
in quel modo, o meglio, c'erano state molte altre occasioni in cui
si erano punzecchiati sessualmente senza mai di fatto arrivare a
niente di niente, ma questa volta sembrava serissimo, non stava
scherzando. Avrebbe davvero fatto sesso con lei. La cosa la mandò
su di giri e al contempo la rese molto nervosa, era impreparata a
quel tipo di reazione.-...com'è che conosci balli così...babbani?-
domandò lei cercando palesemente di cambiare discorso.
-
Babbani?- corrugò la fronte quasi schifato a dirla tutta - I valzer
e i minuetti sono elementi essenziali di un purosangue.-
- Questo
sembra tanto un valzer viennese.- sentenziò Naomi scrollando appena
le spalle - Vuoi dire che anche tu hai dovuto sgambettare con una
pila di libri in testa fin dalla tenera età?- chiese la ragazza
scettica e divertita all'idea di un giovane Draco alle prese con le
lezioni di ballo e portamento.
La sua insegnante si chiamava
Kerstin, un'austera donnina ispanica che aveva assunto suo padre
affinchè le insegnasse la postura corretta, il portamento corretto
nel camminare o nello scendere le scale ed ovviamente non da
dimenticare le lezioni di ballo con quei dannati volumi pesanti
sulla testa.
- Ovviamente.- annuì Draco evitando di rievocare
quei ricordi che ne avrebbero richiamati degli altri e altri ancora,
molti per lui dolorosi. - Strano che una babbana abbia ricevuto
simili attenzioni piuttosto.- dichiarò confuso e vedendo
l'occhiataccia che le rivolse la sua dama aggiunse:- Beh fino a
pochi mesi fa eri convinta di essere una babbana, e a parte tuo
padre lo sono anche tua madre e tua sorella. Chissà che motivo
aveva di educarti a quel modo.- si domandò curioso. C'erano tanti
interrogativi riguardo alla cara Naomi Lorence, molti legati al
padre purtroppo Mangiamorte.
- Educarmi.- quasi sputò dalle
labbra Naomi e inevitabilmente andò con lo sguardo sul suo
avambraccio sinistro e notò che la imitò anche Draco. Lo aveva
visto anche lui quello squarcio sulla sua candida pelle, lui sapeva
bene la storia dietro quella violenza.
- Comunque mi duole
ammetterlo, sei una ballerina piuttosto piacente.- se ne uscì Draco
consapevole di avere acceso in lei un orribile ricordo.
-
Piuttosto piacente eh?- ridacchiò Naomi capendo quel repentino
intervento. Gliene fu silenziosamente grata. - Dovresti vedermi
ballare il tango, chico.-
disse esibendo un sorriso tutto dire e il perfetto accento spagnolo
che quella sera la faceva da protagonista.
- E' una proposta
Lorence?- chiese lui malizioso inclinando appena di lato il capo.
Dopotutto seppur mai aveva avuto modo di imparare quel tipo di ballo
sapeva quanto fosse sensuale e carico di passione, quasi
paragonabile all'atto del sesso in sè. E il suo accento spagnolo
beh..condiva quel mix di sensualità a cui si stava pericolosamente
interessando.
- Non credo tu possa starmi dietro e impararlo.- lo
provocò Naomi ghignando con superiorità.
Draco l'afferrò per
la vita sollevandola e facendola girare appena, imitato così da
molti altri cavalieri nella sala da ballo, dopodichè la fece
rimanere di spalle facendo perfettamente aderire le curve di lei con
il proprio fisico.
- Continui a sottovalutarmi .- le mormorò
divertito all'orecchio mentre per la seconda volta l'afferrava dalla
vita per farla leggermente muovere e rigirare. - Non c'è niente che
non possa imparare, credimi.- aggiunse con una sicurezza
disarmante.
- Ma certo.- riuscì a rispondere quasi ansimando in
risposta a quei contatti così intimi seppur all'interno di una
danza che già conosceva - Tra una lezione di occlumanzia e l'altra
ci infiliamo il tango, no?- domandò seppur in totale ironia.
-
Preferirei altro, ma...come desideri.- rispose lui con il solito
ghigno sul volto.
Chissà che ore si erano fatte?
A furia di ballare chi aveva in mente una cosa così banale come l'orario?
Dopo molti balli cerimoniosi e pomposi fatti con Draco la Sala Grande di Hogwarts si era trasformata in una piccola discoteca, le luci erano cambiate e la musica anche. Naomi era stata trascinata via da Daphne e Millicent sotto lo sguardo divertito di Malfoy che l'aveva osservata da lontano mentre ballava con il gruppo di serpeverde e ogni tanto sgusciava per fare ballare Hermione quando probabilmente Blaise di ballare non ne aveva più voglia.
Tornò verso di lui con il fiatone le guance lievemente arrossate un bicchiere ormai vuoto nella mano.
- Sono esausta!- esclamò sbuffando - Non ho mai ballato così tanto in vita mia e onestamente sono stufa di fare la staffetta.- si lamentò versandosi altro da bere.
- Tra poco leveranno tutti le tende.- sentenziò Draco facendo un passo indietro guardando annoiato l'orologio appeso vicino all'abete decorato. - quanto hai bevuto Lorence?- la guardò dubbioso con un sopraciglio alzato.
- Tranquillo, ci sono.- rispose lei ridacchiando divertita. Non era ubriaca, era giusto un pò allegra. - Tieni.- gli porse un bicchiere colmo mentre se ne versava uno anche lei. - E adesso?- gli domandò incuriosita. Avevano ballato serenamente, si era fatta trascinare anche dalle sue amiche e ormai la serata stava per giungere al termine e tecnicamente, essendo il suo cavaliere, avrebbero dovuto terminarla insieme.
- Ti accompagnerò in stanza.- rispose lui bevendo in pochi sorsi il drink.
Lei innarcò un sopraciglio poco convinta.
Non era esattamente la risposta che si aspettava, o meglio, quella che una parte di sè si aspettava.
- Accompagnerò?- domandò lei infatti incrociando le braccia al seno cercando di trattenere la seccatura di quella risposta - Tu hai altri progetti presumo.- masticò quelle parole cercando di mantenere un tono di voce neutro e tranquillo, ma dal sorrisetto compiaciuto di lui evidentemente non era riuscita nella cosa.
- Vuoi per caso la mia compagnia per la notte?- domandò lui riavvicinandosi pericolosamente a lei, la voce carezzevole, quasi un soffio in realtà.
Lei si allontanò con il volto, la stessa espressione imbronciata.
- Malfoy, ovvio che no!- esclamò infatti quasi indignata mentre scuotendo il capo e terminando in un sorso, forse un pò troppo veloce il suo bicchiere. Qualcosa le diceva che se veramente Malfoy fosse stato il suo cavaliere fino alla fine della serata, avere un pò di alcool in più nel sangue non guastava. - Sempre a pensare male dannazione.-
- Naomi...- sia la ragazza che Draco si voltarono, trovandosi davanti Mirko sorridente, come al solito ovviamente, seppur questa volta sembrava avere un che...di irrequieto?
- Ehi.- lo salutò senza però dare le spalle a Malfoy - Abbiamo perso contro il signor Destino.- cercò di sdrammatizzare lei stringendo tra le dita il bicchiere ormai vuoto.
Si era onestamente quasi dimenticata del fatto che fosse venuta al ballo con lui, troppo immersa nei balli e discorsi con il biondino. Si sentì immediatamente in colpa.
- Già, è stato avventato.- le concesse il corvetto lasciando scivolare il suo sguardo da lei a Malfoy - Ti va di andare? Devo dart...-
Il bel corvetto non riuscì a terminare la frase che Draco aveva già preso Naomi dalla vita avvicinandosi a lei.
- Non va da nessuna parte Mordon. Dama per tutta la sera ti dice niente?- domandò ironico riferendosi al giochetto sadico inventato da Daphne - La serata è ancora lunga, lei è la mia dama e non ho intenzione di rimanere senza accompagnatrice per i tuoi porci comodi.- aggiunse con la voce così tranquilla e al contempo traboccante di veleno.
- Immagino che non poteva capitarti cavaliere migliore.- biascicò Mirko con astio rivolgendosi a Naomi tuttavia senza guardarla, irrigidendosi mentre fissava Malfoy, il quale lo sosteneva gongolando con un sorrisetto malizioso sulle belle labbra.
- Mirko io...- tentò Naomi di dire qualcosa di appropiato e che quanto meno calmasse le acque, ma il castano alzò una mano per fermarla prima che terminasse.
- Non fa niente.- minimizzò sforzandosi di sorriderle. Un sorriso tirato, un sorriso che nascondeva una forte voglia di prendere a pugni il biondino. - Ti farò avere il mio regalo tramite Daphne.- la rassicurò seppur con la malinconia negli occhi.
- Ottimo, molto gentile da parte tua.- ironizzò Malfoy posando il bicchiere sulla lunga tavolata senza lasciare la presa sul fianco della sua dama - Se non ti dispiace togliamo il disturbo.- aggiunse iniziando ad avviarsi con un bel ghignetto straffottente in volto.
Naomi gli rifilò un'occhiataccia, sapeva bene che tutto quell'atteggiamento era ben studiato per infastidire Mirko. E sa da una parte non le dispiaceva terminare la serata con Draco, così come non le dava fastidio la sua presa sul fianco, detestava a dire poco quel suo modo di fare come se fosse un'oggetto, quell'atteggiamento in cui sembrava non considerarla. Per tale motivo sgusciò velocemente dalla presa del biondino dirigendosi in pochi passi verso il Corvo al quale diede un bacio piuttosto profondo rispetto a quelli della serata.
Non sapeva se lo aveva fatto perchè aveva la certezza che tanto non sarebbe andata oltre considerando che c'era il biondino alle loro spalle che li osservava impaziente e con la mascella serrata, o forse perchè avesse quel tantino di alcool in più nel corpo o terzo ed ultimo, forse per infastidire il caro Malfoy.
Forse tutte e tre.
- Devi veramente andare..?- mormorò Mordon quasi supplicante non appena Naomi si staccò per riprendere fiato.
Lei rise accarezzandogli una guancia.
Perchè in alternativa si sarebbe messo a litigare con Malfoy?
Non era uno spettacolo che voleva vedere.
- Devo davvero, sono comunque molto stanca.- ammise lei ricordandosi per altro che non aveva nemmeno finito di fare la valigia per il rientro a casa.
- Immagino.- commentò Mirko con un sorrisetto tirato, sembrava decisamente irritato - ti ho vista ballare. - aggiunse facendo slittare lo sguardo alle sue spalle guardando male Draco il quale lo ricambiava senza molti sforzi.
Sembrava quasi un'accusa, non era certo colpa sua se era finita in coppia con il biondino. Prima di dare voce a quel pensiero il ragazzo la precedette tornando sorridente.
- Passa buone vacanze Naomi. - la salutò stringendole appena la mano con un bel sorriso in volto prima di levare il disturbo.
Lo guardò andare via un pò arrabbiata per il suo comportamento, ma anche sentendosi un filo in colpa.
-
Stai congelando.-
Non era una domanda, una semplice
constatazione.
Naomi e Draco erano rimasti in silenzio per quasi
tutto il tragitto di ritorno, ed effettivamente Naomi aveva freddo.
Già usciti dalla Sala Grande l'impatto era stato ben lungi
dall'essere piacevole, arrivati nei sotterranei aveva iniziato a
strofinarsi le braccia ricoperte da quella sottile velina trasparente
e al biondino non era sfuggita la cosa. - Siamo quasi arrivati, non
fa niente.- replicò lei senza riuscire a guardarlo. Gli sembrava
così strano quel silenzio dopo la serata molto loquace che avevano
passato, ma ancora di più la metteva in agitazione il fatto che
sarebbero rimasti soli in camera quella notte e che il mattino dopo
avrebbero lasciato insieme Hogwarts. Sentiva come se aleggiassero su
di loro una serie di tensioni e cose non dette.
Draco
la bloccò con un semplice gesto della mano e roteando gli occhi
verso il soffitto si sfilò la giacca e gliela posizionò
delicatamente sulle spalle.
Emanava un leggero sentore di fumo, ma
profumava più di menta, colse anche una nota muschiata di cui non
sapeva dare il nome ed era incredibilmente calda ed accogliente.
Inspirò l'odore e assaporò il calore, mentre un brivido di freddo
abbandonava il suo corpo.
- Grazie.- lo ringraziò lei senza
riuscire a incrociare il suo sguardo. - Tu non avrai freddo Mr.
Macho?- domandò cercando di rompere quel silenzio carico di chissà
cosa aveva impedito loro di parlare.
Eppure durante il ballo erano
stati...sin troppo loquaci, quasi in perfetta sintonia.
- Siamo
quasi arrivati,no?- rispose utilizzando le parole di lei con un
ghignetto sulle labbra - E poi, a me piace il freddo.- rispose
facendo spallucce.
Dopo avere rifilato la parola d'ordine al
quadro porta i due serpeverde silenziosamente si diressero alla loro
camera. Non appena vi misero piede Naomi si lanciò sul proprio letto
strappandosi letteralmente le scarpe alte dai piedi. Se non fosse
stato per il freddo le avrebbe già scaraventate lontano appena messo
piede fuori dalla sala Grande.
- Grazie di avermi accompagnata.-
iniziò a dire lei alzandosi dal proprio letto e appoggiandosi con
una spalla ad un palo della struttura a baldacchino. - Se vuoi
tornare da quella Ingrid fai ancora in tempo.- aggiunse guardandolo
mentre si allentava il nodo della cravatta.
Malfoy sollevò lo
sguardo su di lei, agitò appena il capo e tirò fuori dalla
tasca dei pantaloni il pacchetto di sigarette da cui ne estrasse una
con le labbra sottili.
-
Non intendo andare da nessuna parte. – le rispose mentre si
lasciava cadere sul proprio letto ancora tutto vestito. - Non ho
ancora preparato la valigia. – aggiunse cercando lo sguardo di lei.
– Quindi…-le disse mentre rigettava il fumo nell’aria -… tua
madre
e
tua sorella ti hanno chiesto di tornare a casa. Perché? – le
chiese senza troppi giri di parole.
Ecco,
era arrivato il momento dell’interrogatorio. Alla ragazza era
sembrato fin troppo strano che il biondino avesse accettato il suo
invito senza ma e senza perché, lo aveva semplicemente posticipato.
Forse era dovuto proprio a quello lo strano silenzio dalla Sala
Grande al dormitorio.
Lei
fece spallucce con un’espressione disinteressata, cercando di fare
appello a tutte le sue doti attoriali perché bluffare con il
principe delle Serpi richiedeva molto impegno.
– Cose burocratiche
e di facciata per lo più. Siamo sparite tutte e tre dall’oggi
all’oggi, immagino che vogliano sistemare in qualche modo le cose
per non farlo sembrare sospetto. – gli rispose in tutta
tranquillità mentre si apprestava ad appellare la propria valigia.
Nemmeno lei aveva fatto ancora la borsa, forse una parte di sé
credeva che il biondino le avrebbe dato due di picche ed in tal caso
aveva già deciso che sarebbe rimasta ad Hogwarts.
Dopotutto
aveva deciso di tornare a casa esclusivamente per lui, fosse stato
solo per la sua incolumità, al diavolo tutti, sarebbe rimasta
dov’era. Odiava la propria casa, significava avere orribili ricordi
in ogni angolo.
Draco la fissava, non si perdeva nemmeno un
movimento, come se si aspettasse da un momento all’altro un
qualsiasi segno di cedimento in quel discorso, ma la ragazza
fortunatamente era molto brava a simulare e nascondere le proprie
emozioni. Era molto agitata all’idea di affrontare quel discorso e
temeva di crollare a qualche domanda di troppo, ma dall’esterno
sembrava la persona più serena sul pianeta.
- Capisco.
– rispose secco il ragazzo continuando a fissarla mentre la vedeva
selezionare una serie di abiti da mettere nel bagaglio. – Chi è al
corrente della cosa? – le chiese poi serissimo mentre si alzava
anche lui per potere fare il borsone.
-
Poche persone in realtà. – rispose lei prontamente - Harry,
Hermione, Blaise e Silente ovviamente. Ha organizzato lui il
trasferimento, non sono in grado di smaterializzarmi da sola o
portare qualcuno con me e prendere il treno era un rischio. Domani
verremo scortati da un membro dell’Ordine, è già tutto
organizzato, tranquillo, ho pensato a tutto. – gli disse chiudendo
la valigia mettendola ai piedi del letto e sedendosi sul materasso
rivolta verso quello del biondino.
Draco
annuì distrattamente, nonostante fosse rimasto particolarmente
attento a tutta la spiegazione, finí più rapidamente di lei il
bagaglio grazie all’uso della magia e si sedette anche lui di
fronte a lei, aspirando l’ultimo fiato dalla sigaretta.
- Non
lo hai detto al tuo fidanzato . – constatò lui divertito.
-
No, poche persone, te l'ho detto. – ribadí lei scuotendo la testa.
Oltre il fatto che aveva organizzato il tutto in fretta e con poco
preavviso aveva ritenuto fosse più sicuro così. – E non lo
definirei proprio il mio fidanzato.
– disse storpiando con tono disgustato quell’ultima parola.
- Ah
no? E come lo definiresti di grazia?- le chiese il ragazzo divertito.
Lei
ci pensò su un attimo: quella stessa sera si era interrogata
sulla faccenda. Cosa voleva davvero da Mirko? Non lo sapeva nemmeno
lei.
- Non lo so. – ammise sospirando – direi che ci stiamo
frequentando. Mi piace stare in sua compagnia, ma non sono
interessata a niente di serio . – aggiunse sincera omettendo che
oltre alla piacevole compagnia provava una strana attrazione nei
confronti del Corvo.
-
Che tradotto significa che te lo vuoi scopare, ma non concedergli
l’esclusiva. – rispose con un sorrisetto sornione – allora
tanto pudica non sei Lorence! – aggiunse sghignazzando.
Naomi
alzò gli occhi al cielo, ma non riuscì comunque a trovare
un’argomentazione valida per smentire quell'affermazione, anzi, la
fece riflettere. Forse era proprio così: se era così piacevole
stare in sua compagnia, se lo trovava sessualmente attraente cosa le
impediva si trasformare seriamente quel rapporto?
- Te lo ripeto:
non sono pudica.- rispose seccata lei tralasciando la parte relativa
alle sue attività sessuali, per altro inesistenti – C’è
differenza dal non volere sventolare il proprio corpo al primo
deficiente che passa all’essere pudica! – lo rimbeccò mentre
iniziava a disfare l’acconciatura elaborata.
Non si soffermò
oltre sull'argomento, riprese piuttosto a porle domande.
- Cosa
mi devo aspettare in questi giorni da baby sitter?- le chiese infatti
mentre iniziava a sbottonarsi la camicia.
Naomi stava per mandarlo
al diavolo ricordandogli che non aveva bisogno della guardia del
corpo, ma d'altro canto quella era la scusa dietro l'invito, non
poteva certo dirgli che aveva deciso di tornare a Londra per
salvaguardare la pellaccia di entrambi, ma sopratutto per non
lasciarlo solo. Si morse la lingua e sospirò mestamente.
- Non
ne ho idea onestamente. - ammise la ragazza lievemente preoccupata –
Probabilmente assisterai a qualche litigata con mia madre e verremo
investiti dall'entusiasmo natalizio di mia sorella. Sicuramente ci
toccherà presenziare almeno ad un evento organizzato da mia
madre...- pensò subito la ragazza sbuffando. - Evvai. - aggiunse
poco dopo del tutto ironica.
- Eventi?-
domandò Draco curioso – Che tipo di eventi?-
- Mia madre
gestisce alcune agenzie di moda a Londra, solitamente in inverno ed
in primavera organizza delle sfilate. Cosa che non mi ha mai fatto
impazzire, al contrario di mia sorella.- spiegò lei guardandolo
forse un po' troppo da che si era slacciato la camicia, dettaglio che
non sfuggì al biondino il quale allargò maggiormente il torace
appoggiandosi con le mani sul materasso per permettere alla camicia
di aprirsi meglio sul suo petto.
- La mia proposta è ancora
valida Lorence.- commentò divertito e malizioso al contempo
alludendo a quanto le aveva detto durante il ballo.
Ed era serio,
davvero, non sembrava uno dei suoi attacchi di bipolarismo.
- Ho
l'impressione che tu sia serio. Il che è assurdo.- rispose lei
guardandolo con aria di sufficienza – Allora aspetto.-
-
Aspetti?- chiese lui corrugando la fronte – Cosa?-
- Non è
ovvio?- replicò lei saccente sollevando le sopracciglia – Il tuo
attacco di bipolarismo in cui inizi a vomitarmi addosso epiteti molto
simpatici. - aggiunse serissima con tono quasi arrabbiato.
Le
labbra di lui si piegarono in una sorta di smorfia mista a sorriso,
mentre si alzava, le dava le spalle e si liberava definitivamente
della camicia.
- Se è per questo non ho sentito nemmeno i tuoi
di complimenti gentili Lorence. Solitamente sei molto generosa nel
dispensarli.- commentò sprezzante appoggiandosi con una spalla alla
colonna del letto a baldacchino le braccia incrociate al petto nudo.
Non
aveva torto, anche lei aveva in qualche modo cambiato atteggiamento
nei confronti del Serpeverde, lo avevano fatto entrambi
inconsapevolmente.
Il volersi evitare o limitare i propri batti
becchi era stato il primo passo fatto da entrambi, la scelta di
invitare a casa sua Draco con lo scopo di non lasciarlo da solo e di
non abbondonarlo il primo passo fatto da lei.
Dall’altro lato Draco
aveva accettato il suo invito nonostante fosse convinto in cuor suo
che fosse tutto un piano mosso da compassione e senza nemmeno
accorgersene nuovamente entrambi non sentivano più l’impellente
bisogno di aggredirsi per la qualsiasi e anzi, Draco, nelle sue
riflessioni e complesse elocubrazioni per giustificare il proprio
atteggiamento incostante nei confronti della Serpeverde era giunto
alla conclusione che l’unica strada percorribile fosse quella di
non darle troppa importanza e di trattarla come le altre. La trovava
attraente? Decisamente sì, pertanto non c’erano motivi per cui
allontanarla o privarsi di quel desiderio convinto per altro che una
volta ottenuto nemmeno ci avrebbe più pensato. Certo, specialmente
negli ultimi tempi lei gli rendeva più facile la cosa: di rado lo
provocava con l’intento di litigare e pertanto non c’era il
bisogno di rimetterla al suo posto. Perché si, la trovava una
sfida interessante, ma
nessuno gli poteva mettere i piedi in testa, nessuno.
Piuttosto
sembrava che anche lei, diversamente da altre volte, fosse più
incline a giocare su quella linea pericolosa di provocazioni e flirt
ed innegabilmente trovava il bel biondino molto più che
desiderabile, anche se ancora non era pienamente giunta a volerlo
quanto meno ammettere a sé stessa.
Naomi si prese alcuni minuti prima di rispondere sapendo che aveva purtroppo ragione.
-Ok. – gli concesse prendendo un bel respiro ed alzandosi gli si posizionò di fronte. – può darsi che in considerazione del tempo che saremo costretti a passare insieme senza ancore di salvataggio a cui aggrapparci sia giunta alla saggia conclusione che, eccetto rare situazioni, sia meglio avere quanto meno un rapporto civile.- iniziò lei con tono saccente e quasi professionale come se stesse spiegando la propria tesi ad un professore sotto interrogazione.
In effetti a
casa sua non c’erano Blaise di turno su cui puntare per sfuggire a
determinate baruffe con il biondino, la sua spiegazione non faceva
una piega, per l’ennesima volta era riuscita a trovare una
giustificazione razionale a comportamenti mossi da tutt’altro che
la ragione e razionalità. – Quindi, può sempre darsi, che avessi
in mente una tregua Malfoy. – terminò seriamente incrociando anche
lei le mani al petto e appoggiando il peso sulla gamba che spuntava
dallo spacco del vestito.
- Una
tregua? – ripetè lui scettico alzando un sopracciglio. Lei annuì
mentre terminava di liberare del tutto i capelli da quell’intricata
acconciatura.- Ed il fatto che mi stavi consumando con lo sguardo? – continuò lui
a provocarla divertito.
-
Oh per favore! Da che pulpito! – esclamò lei infastidita e non
potendo negare, colta con le mani nel sacco – È da tutta la sera
che mi stai guardando come se fossi una torta al cioccolato! –
-
Non ho problemi ad ammetterlo.- rispose lui facendo spallucce. In
quell’istante si sentí più tranquillo, e fu contento di essere
arrivato a partorire l’idea di trattarla come tutte, il solo
ammettere che l’aveva guardata con interesse per tutta la serata
piuttosto che rifilare una frecciatina lo aveva fatto sentire più
leggero. Aveva decisamente fatto un’ottima scelta. – sei tu che
hai problemi ad ammettere che ci stai facendo un pensierino Lorence.
– l’accusò lui in tutta tranquillità con un sorrisetto di chi
la sapeva lunga.
Lei
arrossí leggermente nel rendersi conto che in effetti più volte si
era trovata a ripensare al suo corpo nudo che per altro non si
impegnava nemmeno un po' a tenere coperto dannazione a lui.
- Nella
mia idea di tregua non ho comunque contemplato nessun pensierino
Malfoy. – replicò lei a tono negando l’evidenza.
-
E cosa avresti contemplato di preciso? – le chiese divertito
avanzando appena verso di lei.
- Oltre al non sbranarci a vicenda? – domandò ironica lei mantenendo
la posizione e fissandolo dritto negli occhi per non essere tentata
di guardarlo oltre. – Sopravvivere a dieci giorni in compagnia di
mia madre e mia sorella e magari scoprire qualcosa in più sul motivo
per cui sono stata costretta a vivere da babbana in mezzo a babbani
perdendomi tutto questo senza avere l’istinto di ucciderti, mi
sembrava sufficiente.- terminò sempre ironica.
Per
un attimo lui si fece pensieroso. In effetti sarebbe stato
illuminante avere delle risposte ai mille interrogativi che
riguardavano quella strana ragazza.
-Altro?
– chiese poi avanzando nuovamente verso di lei.
-Visto
che me lo chiedi, sarebbe adorabile che tu e mia sorella teneste a
bada i vostri bollenti spiriti, diversamente potrei avere nuove
motivazioni per cui risvegliare quei citati istinti omicidi e saremmo
punto e a capo.- gli disse con un sorrisetto tirato. Malfoy rise di
gusto.
- Mi
intrappoli nel mondo babbano e mi vuoi togliere ogni tipo di
divertimento? –
Lei
si morse il labbro inferiore, fece per aprire bocca, ma la richiuse
pensierosa mentre assumeva una buffa espressione gonfiando appena le
guance. – Ecco, a proposito, senza che tu vada fuori di testa… -
provò a prenderla alla larga non sapendo bene come dirglielo,
distolse infatti
lo sguardo fissando un punto non definito del soffitto -… mia
sorella e mia madre non sono propriamente babbane.- gli disse
ricevendo uno sguardo confuso e curioso al contempo. – Beh, a
quanto pare, oltre ad avermi nascosto la magia, hanno entrambe omesso
un piccolo piccolissimo particolare sulla loro…uhm, natura? – era
più una domanda che un’affermazione.
-Lorence,
non sto capendo un accidenti, parla chiaro. – esclamò Malfoy
spazientito.
La
ragazza sospirò, per l’ennesima volta aveva ragione, così stava
dicendo tutto e niente.
- A
quanto pare sono entrambe… non c’è proprio un modo carino per
dirlo dannazione! – esclamò affranta Naomi nascondendosi il volto
tra le mani e passandosi poi una mano tra i capelli tirandoli appena
all’indietro. – Sono vampiri, tutte e due. – sputò alla fine
senza troppi giri di parole guardandolo attentamente negli occhi e
leggendovi ovviamente sgomento e sorpresa.
- Mi
prendi in giro. – se ne uscí il ragazzo incapace di dire altro.
Non aveva avuto modo di osservare Dorinda e beh con Valentina diciamo
che era impegnato a fare altro in quell’unica breve occasione in
cui le aveva viste.
- Sarebbe
uno scherzo demente e poco divertente. Sono seria. L’ho saputo
quella sera all’Ordine e ovviamente non è una cosa che vado a
sbandierare in giro, anzi credo lo abbia detto solo a te. D’altro
canto mi sembrava corretto che tu lo sapessi, visto che staremo tutti
sotto lo stesso tetto. – rispose lei tutto d’un fiato mentre
torturava un lembo dello spacco nel vestito, decisamente nervosa.
Malfoy
rimase a guardarla per qualche istante prima di sghignazzare
compiaciuto.
- Ho
fatto sesso con un vampiro e ripensandoci si spiegano molte cose
riguardo i gusti di tua sorella. .- disse divertito rispondendo
all’espressione interrogativa della ragazza,la quale alzò gli
occhi al cielo esasperata.
- Possibile
che il tuo primo pensiero dopo quello che ti ho detto sia davvero il
sesso?! – quasi lo rimproverò lei. – quindi, oltre i tuoi
ricordi felici, la cosa non ti disturba?- gli chiese quasi temendo
che cambiasse idea.
-
No Lorence, certo, sono davvero sorpreso, ma accetto tutti i punti
della tua tregua. Mio malgrado, non andrò ancora a letto con tua
sorella se la cosa ti disturba così tanto e sono d’accordo
sull’indagare. Piacerebbe anche a me avere qualche risposta e
capire il motivo per la quale i mangiamorte siano così interessati a
te.- terminò lui seriamente mentre si dirigeva verso il bagno,
probabilmente per prepararsi per la notte.
Naomi
approfittò di quei pochi minuti per struccarsi con un veloce
sventolio di bacchetta, si guardò allo specchio appeso all’armadio
per controllare di avere fatto bene l’incantesimo e nel mentre
tentava di slacciare il vestito iniziando
la lotta contro i bottoncini. Ne aveva solo tre appena dietro il
collo, ma erano piccolissimi e delicatissimi dal momento che
s'incastravano in asole di solo tessuto trasparente. Avrebbe invocato
tutti gli dei a lei conosciuti se lo avesse rotto per toglierselo
considerando quanto lo aveva pagato!
-
Dannati bottoncini del cavolo!- bofonchiò trafficando con le mani
dietro il suo collo cercando tra l'altro di non prendersi i capelli
nel mezzo.
-
Lascia.- mormorò Draco da lontano appena uscito dal bagno pronto per
la notte, in pochi istanti l'aveva raggiunta dietro le spalle. -
Faccio io.- disse spostandole i capelli in avanti di lato sulla
spalla prima che potesse anche solo pensare di opporsi.
-
Quanta gentilezza.- lo stuzzicò lei sorridendo appena mentre metteva
le mani all'altezza del seno per evitare che una volta slacciato il
vestito inevitabilmente le cadesse da dosso.
-
Sono un esperto nel togliere i vestiti.- replicò lui e dal tono di
voce sembrava avesse il solito ghignetto stampato in viso.
-
Ma non mi dire.- commentò lei ironicamente rivolgendo lo sguardo al
soffitto.
Era
così vicino, sentiva la sua presenza le mani leggermente fredde le
sfiorarono la schiena scoperta e subito le venne la pelle d'oca.
-
Ho le mani fredde.- si scusò lui accorgendosi del brivido e
sfiorandole le spalle con il respiro mentre anche l'ultimo bottone
abbandonava la sua delicata asola. - Fatto.- disse poi allontanandosi
appena con il viso, mentre il vestito slacciandosi lasciava sempre
più pelle scoperta, sempre più centimetri che avrebbe tanto voluto
accarezzare, mani fredde o meno.
Naomi
si voltò lentamente tenendo una mano sul petto per tenere il
vestito, nonostante avesse indosso una semplice t-shirt grigia ed un
pantalone era dannatamente bello. Com'era possibile?!
Non
erano pensieri da fare, non doveva assolutamente farli! Colpa del
whisky sicuro.
-
Grazie.- riuscì a mormorare lei, la voce un flebile suono prima di
abbassare lo sguardo e oltrepassarlo per raggiungere il bagno.
Si
cambiò e lavò velocemente, indossando la maglia larga a maniche
lunghe e il pantalone di felpa, diversamente dal ragazzo lei il
freddo non lo reggeva proprio.
Quando
tornò in camera il biondino era già steso a letto le braccia
incrociate dietro la nuca che fissava pigramente il tetto della
struttura a baldacchino del letto, sembrava pensieroso.
Lei
s'infilò sotto le coperte appoggiando appena la schiena contro la
testata del letto ed iniziò a maneggiare i capelli per potere fare
una treccia, nel mentre iniziò a ridacchiare catturando l'attenzione
del ragazzo che si voltò a guardarla interrogativo.
- Stavo
solo pensando che mi piacerebbe vedere la faccia di Nott quando si
renderà conto di essere rimasto qui nel castello insieme a quei due
deficienti assolutamente per nulla. - sghignazzò lei divertita.
Anche
Draco non potè fare a meno di ghignare, era una scena a cui avrebbe
voluto assistere volentieri anche lui, ciononostante non perse
l'occasione di metterla nuovamente sotto torchio visto che gliene
offriva così facilmente la possibilità.
- Ho
come l'impressione che sia proprio questo il motivo per cui entrambi
stiamo levando le tende Lorence. Mi sbaglio?- domandò più
direttamente dando parzialmente voce ai propri timori.
Lei
non si scompose, terminò di legarsi i capelli rigettando la treccia
dietro le spalle mentre si sdraiava sul fianco, il busto leggermente
alzato per poterlo guardare.
- Se
non si fosse capito, non sono proprio entusiasta di tornare a casa.-
rispose prontamente con tutta la tranquillità di cui era capace, ma
di fatto era la verità quindi non ebbe molte difficoltà - Se non mi
fosse stato insistentemente chiesto che altri motivi avrei per
andarmene via da qui?- gli domandò lei retoricamente. Di fatto
l'unico e vero motivo era quello di non lasciarlo da solo, ma questo
non glielo avrebbe mai detto. Da un lato era certa che lo avrebbe
fatto andare su tutte le furie e dall'altro non le piaceva granché
l'idea di essersi presa tanto disturbo proprio per lui perchè
inevitabilmente quello avrebbe comportato una lunga serie di
considerazioni circa il suo rapporto con il biondino.
-Trascinandoti
casualmente anche me.- sottolineò lui tra lo scettico e
l'accusatorio. Tentava ancora di metterla in difficoltà.
- Baby
sitter una volta, baby sitter per sempre Malfoy.- rispose lei con un
sorriso strafottente e serafico – Non friggerti troppo il cervello,
siamo stati entrambi vittime di una lunga serie di casualità
innegabilmente fortuite Malfoy, niente di più.- aggiunse con
sufficienza, come se di fatto non necessitasse di altre parole
quell'argomento. Infatti, si stese definitivamente sul fianco pronta
per addormentarsi sul serio. - Buonanotte Malfoy.- gli disse mentre
si girava dall'altro lato tirando interiormente un enorme respiro di
sollievo. Sembrava essere riuscita a reggere il gioco.
-
Buonanotte Lorence.- rispose lui guardandola ancora qualche istante
incapace di inferire ulteriormente.
Forse era tutto vero, non
c'erano doppi fini e per pura casualità lui era stato invitato da
lei unicamente per tenerla d'occhio. Se da una parte la cosa lo
sollevava enormemente, dall'altra piccolissima parte si sentì
impercettibilmente deluso.