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Autore: _NAO 94    24/06/2023    0 recensioni
E se dalla guerra nascesse l'amore?
Quello strano e coinvolgente amore che ti porta quasi alla follia,che è come droga,da cui non puoi scappare,quell'amore di cui non puoi fare a meno...
La guerra è imminente:il momento di simulare è finito,ognuno ha deciso da che parte stare.
Anche chi sembrava essere perduto nel lato oscuro ha deciso di passare dal giusto.
Se tra il bene e il male si mettesse di mezzo Lei?
Se nascesse quello strano e folle amore grazie a Lei?
Se Lei riuscisse ad entrare nel cuore di tutti,stregandone uno e uno soltanto,il più difficile?
Se quegli occhi di ghiaccio si perdessero per sempre in quelli di Lei?
Se quello Strano Amore salvasse la guerra?
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Mangiamorte, Nuovo personaggio | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
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17. Il balo
17. Il Ballo



Era l'ultimo venerdì di Dicembre, l'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Natale, la stessa sera si sarebbe tenuto il ballo misterioso atteso in tutto il castello.
Naomi era in compagnia di Hermione, terminate le lezioni si erano date appuntamento in un'aula vuota del secondo piano per le ripetizioni di trasfigurazione e smaterializzazione: la Serpe fortunatamente imparava in fretta anche se ovviamente, con le restrizioni imposte nel castello, non si era mai smaterializzata a lunghe distanze. La sensazione non era piacevole, ma fortunatamente migliorava di volta in volta.
- Direi che per oggi può bastare. - annuì la Grifondoro dando un'occhiata veloce all'orologio. - Se ne hai la possibilità fai qualche tentativo durante le vacanze, ma non su lunghe distanze miraccomando, rischi di spezzarti, non sei ancora troppo pratica. - aggiunse riponendo le proprie cose nella borsa.
Naomi si stiracchiò facendo scrocchiare qualche osso, tranquilizzando l'amica a riguardo.
- Per domani quindi è tutto pronto? - domandò la riccia mentre entrambe uscivano nei corridoi.- Glielo hai già chiesto?-
Naomi scosse la testa mordendosi un labbro dall'interno.
Si riferiva a Malfoy, no, non gli aveva detto nulla.
Erano passati pochi giorni dalla loro esperienza mistica all'interno del bagno dei Prefetti e sembrava che da allora incontrarsi fosse davvero difficile nonostante condividessero la stessa stanza: le poche volte che si vedevano erano a lezione oppure c'era Blaise, non erano più rimasti da soli e stranamente i loro punzecchi si erano ridotti al minimo sindacabile senza mai degenerare.
- No, ma per come l'ho studiata non potrà comunque opporsi, andrà tutto secondo i piani.- annuì più a sè stessa per convincersene.
- Domani sono previste le partenze, ti conviene dirglielo subito. - le rispose Hermione con quel tipico tono razionale e pacato.
Naomi sapeva che aveva ragione, ma dall'ultimo incontro, era strano trovarsi da sola in compagnia di Draco, e sopratutto non era così convinta che avrebbe accettato il suo invito.
- Cercherò di dirglielo prima del ballo. - disse sorridendole per tranquillizzarla. -
- Blai dice che in questi giorni vi state deliberatamente ignorando ed evitando.- azzardò Hermione guardando di sottecchi l'amica mentre si dirigevano verso i sotterranei.
Naomi la guardò con un'espressione interrogativa in viso, ma la verità è che Blaise ci aveva visto bene.
- Evitarci? Un pò impossibile considerando che condividiamo la stessa stanza. - rispose tuttavia ridacchiando e smentendo immediatamente. - Mi chiedevo anzi quando sarà pronta la mia stanza! Sono passati quasi tre mesi! - esclamò scocciata con l'intento di cambiare discorso.
- E' successo qualcosa quella sera?- le domandò tuttavia Hermione trattenendo a stento un sorrisetto.
- Assolutamente no!. - esclamò prontamente scuotendo la testa energicamente - te l'ho detto, anzi ad essere onesta l'ho detto anche a Blaise!- aggiunse leggermente scocciata - Non ci siamo affogati nè uccisi, lui ha fatto un pò il cretino come suo solito, ma di fondo ognuno per i fatti suoi. - mentì nuovamente all'amica non sapendo nemmeno lei di preciso la motivazione.
Forse ammettere con qualcun altro che in realtà era stata una piacevole, quanto strana, esperienza era difficile, non per chissà quale motivo, semplicemente perchè si parlava di Malfoy.
Non le era dispiaciuto parlarci, scambiarsi battute, e la cosa che più la agitava non le era per niente dispiaciuto il leggerissimo flirt che avevano intrattenuto.
L'idea che entrambi erano stati cosi' vicini e nudi ancora le provocava emozioni contrastanti. Per non parlare poi di quel momento così dolce nell'acqua fredda in cui le aveva mostrato uno degli spettacoli più belli della sua vita.
Hermione non era per niente convinta, glielo si leggeva in volto, specialmente quel sorrisetto tra il malizioso ed il saccente ne era la prova lampante.
- Va bene, ti credo.- le disse nonostante la sua espressione suggerisse il contrario.
Erano ormai arrivate ai sotterranei, Hermione si congedò salutandola e Naomi entrò all'interno del dormitorio già popolato da molte Serpi, ma senza salutare nessuno si diresse spedita in camera. 
Aprendo la porta si trovò davanti Blaise, stava ripiegando i vestiti all'interno della propria valigia. La salutò con un sorriso che ricambiò non potendo fare a meno di sentire all'interno del bagno il rumore dell'acqua.  Poteva dire soltanto che c'era anche Draco.
- Glielo hai detto?- domandò Blaise abbasando la voce.
- No. -  sbuffò Naomi. - Vi mettete d'accordo tu e la tua ragazza?- gli domandò lievemente infastidita.
- Questa sera c'è il balllo. - gli fece notare il ragazzo chiudendo la valigia. - A proposito!- esclamò cambiando discorso tirando fuori da sotto il proprio letto un pacco quadrato ben confenzionato e porgendolo alla ragazza. - era in Sala Comune, mi sono permesso di ritirarlo al posto tuo. - le sorrise. - Immagino sia il tuo vestito.-
Naomi lo ringraziò sorridendo e aprì il pacco sfilando gli eleganti nastri bianchi che lo chiudevano. Sì, era il suo vestito, lo accarezzò da dentro la confezione non potendo trattenere l'entusiasmo, era spettacolare, non vedeva l'ora di provarlo.
- Abbiamo appena finito gli allenamenti, sembra essere di buon umore, diglielo ora. - le  disse il moretto mentre si dirigeva verso l'uscita della stanza.
- Dove vai?- domandò lei leggermente in ansia. Sperava che Blaise potesse aiutarla nel caso servisse.
- In sala comune. Credo che in questi giorni vi siate snobbati a sufficienza, non voglio essere di nuovo la vostra distrazione per ignorarvi. - le rispose Blaise con un ghignetto sapiente in volto. Maledetto spirito di osservazione!
In effetti in quegli ultimi giorni sia lei che il biondino si attaccavano quasi morbosamente a Blaise parlando fittamente con lui piuttosto che rimanere da soli o lasciarsi andare nel loro soliti botta e risposta che nella maggior parte dei casi sfociava in minacce di morte o insulti. La cosa non era a quanto pare passata inosservata.
- Nonostante entrambi continuiate a dire che non sia successo nulla, io non me la bevo. - aggiunse mentre varcava la porta della camera. - ma qualsiasi cosa sia successa non hai più tempo di procastinare, diglielo subito!- le ordinò tornando serio infine lasciandola davvero da sola, in piedi come una stupida con ancora il pacco in mano.
Tempo zero uscì dal bagno Malfoy, lei si voltò di scatto osservandolo con l'asciugamano stretto in vita e con un altro tra le mani che si frizionava i capelli per asciugarli.
Inutile dire che fece cadere lo sguardo dappertutto, il petto muscoloso leggermente arrossato per il calore dell'acqua, qualche goccia che ancora scendeva verso il basso, risalì fino ad incontrare il suo sguardo. 
Lui la guardò inizialmente sorpreso, facendo subito vagare lo sguardo per tutta la camera, probabilmente alla disperata ricerca di Blaise, ma constatando che erano soli si ricompose in fretta, disegnandosi un ghignetto sul volto e avanzando con sicurezza verso il proprio armadio.
- Lorence.- la salutò tranquillamente.
Lei lo osservava, il cuore che tamburellevava forte e cercando di studiarsi mentalmente e super velocissimo il modo in cui intavolare il tutto. Nonostante fosse da giorni che ci pensava, non si era mai studiata un discorso vero e proprio.
- Fa pure, guarda quanto vuoi. - sghignazzò lui dandole  le spalle.
Naomi cercò di riprendersi e soprattuto distolse immediatamente lo sguardo.
- Ma figurati! - gli rispose sbuffando - sei sempre il solito. - aggiunse posando momentaneamente il pacco sul proprio letto e avvicinandosi subito dopo a lui piazzandosi di fronte. - Ho bisogno di parlarti Mr Vanesio. - aggiunse incrociando le braccia sotto il seno per cercare di assumere una postura sicura, quando di fatto l'ansia la stava lentamente divorando.
Fu allora che lui si girò con un'espressione interrogativa in volto, quasi preoccupata forse.
- Cos'è successo?-  domandò infatti incuriosito e leggermente preoccupato al contempo.
Naomi s'impose di guardarlo direttamente negli occhi cercando di ignorare quanto più poteva il fisico scolpito di lui che si trovava ad avere così vicino.
- Niente di grave. - lo rassicurò immediatamente lei minimizzando con un gesto della mano. - Ho bisogno di un favore.- aggiunse lei subito dopo. Lui alzò un sopracciglio ancora più incuriosito e questa volta decisamente sorpreso, non disse nulla annuì per incitarla a proseguire. - Qualche giorno fa ho ricevuto una lettera da mia sorella, hanno bisogno che rientri a Londra con loro. - si riferiva ovviamente alla sorella Valentina e alla madre, ma per comodità non si dilungò in dettagli, sperando solo che non gli chiedesse altro perchè non era sicura di avere un alibi a prova del principe delle Serpi - Ma considerando che a momenti non posso andare in bagno senza la scorta... - disse assumendo il tono più scocciato e straffottente di cui era capace.-...ho bisogno che tu venga con me. - terminò fissandolo alla ricerca di segnali non verbali.
Lui distese il volto, lo fissava intensamente negli occhi, non riusciva a capire cosa gli passasse per la testa, la sua espressione era del tutto indecifrabile.
Non poteva sapere se se la fosse bevuta, se sospettasse qualcosa, se fosse scocciato, arrabbiato, se si fosse sentito preso in giro, non poteva dirlo.
- Non fraintendermi: come ben sai non ho alcuna voglia di tornare a Londra, ne tanto meno di avere il baby sitter, ma temo tu sia la mia unica scelta.- disse lei per colmare la sua mancanza di espressioni e cercando di mantenere la calma di fronte al suo assordante silenzio. - Certo, in alternativa suppongo che Silente possa disturbare qualcuno dell'Ordine il che è assurdo visto che hanno ben altri...- riprese forse iniziando un pò a stra parlare.
- Ok.- finalmente disse lui interrompendola, apparentemente tranquillo.
- Ok?- ripetè Naomi accorgendosi solo in quel momento di avere leggermente trattenuto il respiro, in tensione.
- Sì Lorence, è ok.- ripetè lui dandole le spalle per continuare ad asciugarsi i capelli ed aprendo il proprio armadio.
Naomi rimase in silenzio, non seppe di fatto cosa rispondere.
Senz'altro sollevata di non avere ricevuto un tassativo "NO" come risposta, ma non riusciva a scrollarsi di dosso la sensazione che qualcosa non andava, che fosse strano che lui non si fosse ben che minimamente opposto.
- Ok, bene.- ripetè lei annuendo al nulla. Non ricevendo alcuna risposta o minima attenzione da Draco, la ragazza prese il pacco dal letto ed uscì dalla camera.
Draco, rimasto solo, si lasciò andare in un sospiro, forse più simile ad uno sbuffo, mentre tirava fuori i vestiti per il ballo di quella sera.
Indossò i boxer e si lasciò letteralmente cadere sul proprio letto, mentre appellava il proprio pacchetto di sigarette  prendendone una tra le labbra sottili.
Aveva davvero acconsentito senza dire nulla.
Non era certo che quella storia fosse vera, anzi, era quasi sicuro che se la fosse inventata.
Perchè non aveva inferito per indagare? Non era da lui, specialmente con lei.
Rigettando il fumo nell'aria si disse che ultimamente stavano cambiando di molto le modalità con cui si interfacciava con la Serpeverde, precisamente da quella sera al bagno dei Prefetti. Cercava di evitarla se poteva, ed era certo che anche lei stesse facendo la medesima cosa. Anche prima di quella sera a dirla tutta il principe delle Serpi si interrogava sul motivo per cui con lei dovesse comportarsi in modo così ambiguo: la verità è che detestava il modo in cui gli teneva testa, doveva sempre avere l'ultima parola! Ma pensandoci gli scappò istintivamente un ghignetto, perchè, seppure fosse consapevole che era decisamente un paradosso, così come lo odiava, lo divertiva ed affascinava da matti.
A volte nemmeno Zabini, il suo migliore amico da una vita, era in grado di dargli contro come faceva lei!
Ultimamente poi la ragazza era letteralmente sbocciata, era difficile non trovarla attraente nonostante continuasse a negarlo con lei per prima, facendola per altro infuriare, ma anche a sè stesso.
Spesso si era trovato a ripensare al suo corpo nudo, non che avesse visto chissà cosa, ma la sua immaginazione e fantasia avevano fatto tutto il lavoro restante e più ci pensava, più trovava ridicolo il doversi ripetere che non fosse una bella ragazza, una con cui ci avrebbe normalmente già spudoratamente provato.
Si diceva che tutte le battutine maliziose che le rivolgeva erano semplicemente per metterla in imbarazzo o in difficoltà e forse all'inizio era anche solo questo, ma diventava sempre più lampante che, in fondo, avrebbe desiderato che alcune delle sue provocazioni andassero a conclusione di qualcosa di concreto.
Con lei era tutto un contrasto, un ossimoro!
Forse il problema era proprio quello: si faceva fin troppi problemi.
Probabilmente avrebbe dovuto smettere di darle così troppa importanza e comportarsi come suo solito.
Era semplicemente una ragazza, ostinata e caparbia, ma pure sempre una ragazza e innegabilmente attraente. Punto.
Ovviamente ciò non significava che le avrebbe permesso di avere l'ultima parola, ma era forse il caso di smettere di andarsi deliberatamente a cercare le litigate, di insultarla o sminuirla, l'avrebbe trattata esattamente come una qualsiasi.
Annuì a sè stesso come se avesse partorito un enorme, ovvia e funzionale soluzione: era una qualsiasi, lo aiutava a focalizzarsi al meglio.
Rimaneva tuttavia da capire la vera natura del suo invito, perchè allora la faccenda si sarebbe potuta complicare.
Si aprì la porta della camera e ne emerse un sorridente Blaise.
- Sei ancora così?- gli domandò alludendo al fatto che fosse ancora in mutande con il ballo imminentemente alle porte.
Draco aspirò il fumo dalla sigaretta ormai giunta al mozzicone, prima di mettersi a sedere sul letto e guardare seriamente l'amico.
- Lorence mi ha chiesto di passare le vacanze di Natale a casa sua.- gli disse non staccandogli gli occhi di dosso mentre il moretto gli si sedeva di fronte sul proprio letto. - Ne sai qualcosa?- domandò con tono accusatorio.
- Sì, sapevo che te lo avrebbe chiesto.- ammise in tutta tranquillià Zabini annuendo. - E cosa le hai risposto?- domandò di rimando cercando di non fare trapelare la propria curiosità dal tono della voce.
- Dimmi che non c'entri nulla in questa faccenda, che non sei arrivato a tanto per non farmi rimanere qui!- scattò il biondino alzandosi nervoso dal letto ignorando di proposito la domanda.
Se Blaise già lo sapeva non era da escludere che fosse stata sua l'idea e che avesse architettato tutto coinvolgendo anche Naomi.
Blaise in tutta tranquillità scosse la testa ridacchiando sommessamente.
- Assolutamente no. - assicurò l'amico con il tono più pacato di cui era capace - l'ho saputo qualche giorno fa, lo ha detto a me e ad Hermione, ma non ti nascondo che sono sollevato che sia saltata fuori una soluzione. -
- Quindi vuoi farmi credere che all'improvviso sia così necessario e soprattutto reale il suo rientro a casa?! - proseguì Draco non accennando a volere abbassare i toni della conversazione, certo che alla fine Blaise avrebbe vuotato il sacco. Era convinto che c'era il suo zampino.
- Che sia vero o meno qual'è il problema?- domandò il moretto sbuffando spazientito dell'atteggiamento indagatorio e accusatorio dell'amico.
- Il problema è che non ho bisogno di essere salvato, ma soprattutto non ho bisogno della compassione di nessuno!- quasi urlò Draco avvicinandosi a grandi falcate a Blaise guardandolo furente negli occhi.
A quel punto Blaise si alzò prontamente senza mai distogliere lo sguardo dal suo migliore amico che sapeva essere molto più che orgoglioso e testardo, prestando attenzione quindi al proprio tono e alle parole da usare.
- Piantala di dire stronzate! Credi che ti compatisca Draco? Davvero? - gli domandò Zabini in tono retorico -  Non ho mai provato compassione nei tuoi confronti nonostante tutto quello che ti è successo, e lo sai! Tengo a te? Beh sì e se questa è una colpa allora continua pure a sbraitarmi contro, non cambierai comunque la cosa.- aggiunse serissimo spalancando le braccia come a volerlo quasi invitare a inferire non solo verbalmente contro di lui. - Non ti so garantire se sia vero o meno che le sia stato chiesto di rientrare a Londra dalla sua famiglia, ma se anche fosse una banalissima scusa qual'è obbiettivamente il problema? - riprese senza permettergli di inserirsi nel discorso - Che intelligentemente abbia deciso di salvaguardare anche sè stessa o che possa mostrare sincero interesse per la tua incolumità?-
- Ma se mi detesta e mal sopporta!- sbottò Draco in risposta all'ultima parte del discorso, incapace di ribattere sugli altri punti.
Sapeva benissimo quanto bene gli volesse Blaise ed era ovviamente reciproco, lui era stato l'unico ad affiancarlo e sostenerlo in uno dei momenti peggiori della sua vita, più volte gli aveva dimostrato la sua amicizia e questo non poteva rinnegarlo o dimenticarlo.
Anche in quel momento in cui si stava palesemente sfogando con lui avrebbe potuto rispondergli male, mandarlo al diavolo...invece no. Con calma, decisione e razionalità perdeva ancora il suo tempo affrontando il suo caratteraccio
senza riserve
Inoltre gli aveva dato un'altra chiave di interpretazione della faccenda a cui non aveva pensato: abbandonando entrambi Hogwarts anche lei sarebbe stata in salvo.
- Non credo sia proprio così.- smentì Zabini senza approfondire le motivazioni per cui lo credeva.
Avrebbe voluto aggiungere e sottolineare che da quella sera al bagno dei Prefetti il loro reciproco atteggiamento era visivamente cambiato, ma sapeva che tirando fuori, per l'ennesima volta l'argomento, avrebbe ricevuto solo una caterba di insulti dal biondino. - Credo sia arrivato il momento che ti rassegni all'idea che non sei così marcio come credi e che esiste la possibilità che qualcun altro, a parte me, possa apprezzarti o se preferisci mal sopportarti per quello che sei. - terminò sempre più serio Zabini mettendo una mano sulla spalla del biondino prima di oltrepassarlo per dirigersi al proprio armadio, consapevole che a quell'ultima affermazione non avrebbe ricevuto altre risposte.
Stavano entrando in terreni minati della sensibile e suscettibile psiche ed emotività del giovane Malfoy, bastava poco per farlo chiudere a riccio. - Non mi hai detto cosa le hai risposto.- aggiunse dandogli le spalle mentre stendeva sul letto il completo per il ballo di quella sera.
- Ok. - bofonchiò Malfoy lasciandosi nuovamente cadere sul proprio letto accendendosi un'altra sigaretta, se possibile con più pensieri di prima.
Zabini si voltò per guardarlo divertito: tutte quelle seghe mentali per un semplice "ok", ma era comunque sollevato che il testone del suo amico non si fosse in qualche maniera opposto all'invito della Serpeverde.


***************


 - Eccomi.- entrò la nuova serpeverde nella stanza di Daphne e Astoria Grengrass, dove ad attenderla non solo c'erano le due perfettissime sorelle, ma anche Pansy e Millicent. L'appuntamento era lì, il saloon di bellezza improvvisato anche. Pansy aveva ancora i capelli bagnati indossava soltanto l'intimo in pizzo bianco, mentre  la giovane Grengrass era sotto le grinfie della sorella più grande. Le asciugò i capelli con un veloce colpo di bacchetta ed iniziò a pettinarli maneggiandoli come se fossero fili di seta dorata. Erano una lunga cascata d'oro che ricadeva sulle spalle nude, liscia come non mai.
- Hai già provato il vestito Nao?- domandò Millicent uscendo dal bagno già pronta indossando il proprio.
Si voltarono tutte per poterla osservare, ed era semplicemente meravigliosa, la quinta essenza dell'eleganza probabilmente.
Indossava un lungo vestito, ovviamente rigorosamente nero - lei lo adorava -, monospalla. L'unica spallina era completamente costituita da pietruzze e diamantini argentati che si collegavano alla scollatura leggermente a cuore disegnando il contorno di una delle coppe e scendendo sino a disperdersi sulla vita disegnando una sorta di cintura per mettere in risalto il seno abbondante. Millicent aveva delle curve decisamente generose e quel vestito che ricadeva morbido nei punti giusti un pò alla greca la faceva sembrare per davvero una maestosa imperatrice. Non potevano mancare delle luminose scarpe con il tacco abbinate al vestito, e il trucco piuttosto delicato rispetto alla solita linea pesante di eyliner e matita nera che sfoggiava. I capelli raccolti in una sorta di ciambella dietro l'orecchio, un sottile nastro tra i capelli sempre composto di diamantini e non da meno gli sfarzosi orecchini.
Maestosa, per l'appunto.
- Millicent sei...- tentò Naomi di trovare le parole giuste. - wow, davvero.- riuscì a dire ancora strabigliata sorridendole raggiante.
- Grazie, grazie.- replicò Pansy al posto suo ammirando probabilmente il trucco e i capelli, ma Naomi si riferiva al quadro completo. - Comunque concordo, sei uno schianto Milli.- aggiunse la moretta avvicinandosi per regalare un sorriso.
- Ok, grazie, ma basta smancerie.- tagliò corto Millicent con la solita diplomazia. - Allora? L'hai provato?- domandò nuovamente a Naomi che aveva tra le mani il vestito nella scatola del negozio. Lo aveva aperto, ma non ancora indossato, quindi scosse il capo in risposta.
Non vedeva l'ora di indossarlo a dirla tutta, ma poco prima aveva coraggiosamente invitato Draco Malfoy a passare le vacanze di Natale a casa sua a Londra. E lui aveva accettato senza battere ciglio!
Non riusciva a crederci e sopratuttto a liberarsi di quello stato di angoscia.
Aveva capito che in realtà nessuno le aveva chiesto di tornare a casa, ma che aveva organizzato tutto lei scrivendo alla sorella? Oppure quella semplice spiegazione, per altro nemmeno dettagliata gli era bastata? Gli stava davvero bene mischiarsi con dei babbani? Cadde ulteriormente nello sconforto quando si rese conto che in realtà sua madre e sua sorella nemmeno erano babbane! Come avrebbe potuto dirglielo? Doveva proprio?
Si domandò se non avesse preso quella decisione un pò troppo alla leggera, ma la verità è che dopo le piccole confessioni che lei e Draco si erano fatti al bagno dei prefetti allontanarlo dal castello, o meglio da Nott e compagnia, le era sembrato assolutamente la giusta soluzione. Non lasciarlo da solo e tutelare anche sè stessa.
Razionalmente si rendeva conto che il suo piano era giusto per tutti e due eppure...
- E che aspetti di preciso?- domandò Pansy stizzita mettendo una mano sul fianco riportandola alla realtà.
- Voglio vederlo solo alla fine.- ammise Naomi facendo spallucce e ignorando quel suo atteggiamento odioso, ma tacitamente la ringraziò per averla distolta dai suoi mille pensieri. - Daph posso rubarti lo smalto rosso?- domandò poi alla biondina la quale annuì distrattamente.
Pansy la guardò scettica, probabilmente pensando che fosse una stupida idiozia quella storia. In ogni caso lasciò perdere e fu il suo turno quello di andare in bagno.
Nel frattempo Naomi si sedette sul letto di fianco alla specchiera dove stavano le due sorelle biondissime.
Astoria era meravigliosa, bella come Daphne, una bellezza fine e delicata. Osservò Daph maneggiare con i suoi capelli, intrecciandoli, fissandoli con forcine. Avrebbe potuto sventolare un pò la bacchetta e tutto sarebbe stato fatto alla perfezione, ma dalla sua esperienza e maestria sembrava che avesse a che fare con i capelli della sorella da anni, che fosse un qualcosa di tutto loro da fare a mano, da dedicarsi insomma.
A Naomi scappò un sorriso, si rivedeva parecchio in quella scena. Uno dei pochi momenti in cui lei e sua sorella condividevano qualcosa era proprio quando si facevano i capelli. Valentina era molto più precisa e faceva cose molto più elaborate, ma Naomi era un asso nelle trecce. Ne sapeva fare di più tipi, in ogni modo e posizione.
Daphne si stava dedicando ad una sorta di cerchietto fatto da un elaborato intreccio di capelli che terminava in una spirale dietro la nuca. Tra un intreccio e l'altro sistemò delle forcine decorate da gemme azzurre, abbinate al colore del suo vestito.
Era anch'esso lungo, il corpetto rigido cosparso di brillantini e la parte inferiore era una sovrapposizione di veli. Quando si alzò potè notare che davanti il vestito era più corto, che si allungava nella parte posteriore formando quasi uno strascico. Ringraziò radiosa la sorella e corse a recuperare le scarpe alte prese per l'occasione.
- Pensavo che avessi deciso di farlo per te il vestito azzurro.- osservò Naomi rivolgendosi a Daphne mentre deponeva la boccetta di smalto e agitava le mani per asciugare le unghie.
- Ho optato per un colore più natalizio!- sorrise furba la biondina prendendo tra le mani la propria scatola e deponendola sul materasso al fianco di Naomi. L'aprì togliendo la carta d'impiccio. - Guardalo!- esclamò emozionata Daph appoggiandoselo addosso. - Guarda che è ad asciugatura instantanea.- guardò la castana scuotendo la testa divertita.
- Ah.- disse lei semplicemente guardando la boccetta con aria sospettosa. Mai sentito di smalti ad asciugatura instananea. Rapida sì, ma instantanea proprio no. Sua sorella avrebbe potuto uccidere per uno smalto del genere. - Che aspetti a indossarlo?!- esclamò Naomi con un sorriso non vedendo l'ora di vederlo sull'amica.
Daphne saltellò fino alla specchiera guardando il suo riflesso da ogni angolazione possibile.
- Tadà!- uscì dal bagno proprio in quel momento Pansy.
Anche lei era davvero spettacolare. Aveva optato per un vestito bianco, candido e nonostante non fosse voluminoso dava una sensazione di leggerezza e morbidezza. Aveva le spalline che sembravano essere scivolate sulle spalle e offriva una generosa scollatura sulla schiena e sul seno. Era lungo e composto da una sovrapposizioni di tessuto sottile e semi trasparente, dava l'impressione di neve, di nuvola specialmente quando si muoveva. Indossava dei trampoli del medesimo colore con dettagli in brillantini argentati, e tra i capelli voluminosi a caschetto aveva incastrato grazie ad una forcina un fiore simile alla stella di Natale bianca.
Era davvero adorabile, sembrava una piccola sposina in realtà.
- Sembri una sposa Pan.- commentò Daphne con un ghignetto divertito ricevendo in risposta uno sguardo malevolo a dire poco.
- E' vero.- confermò Naomi annuendo e ricevendo lo stesso sguardo - Però sei adorabile davvero.- aggiunse sincera con un timido sorriso. Dopotutto lei e Pansy non avevano rapporti così stringati, non si permetteva di andare oltre, tuttavia doveva essere sincera: vestita così sembrava quasi angelica.
Pansy rimase colpita da quell'ultima affermazione, infatti abbandonò quello sguardo infastidito squadrando Naomi con sospetto, senza però lasciarsi sfuggire un ringraziamento.
- Ragazze, devo andare.- disse Millicent guardando l'orologio appeso nella stanza. - Il mio cavaliere attende.- mormorò misteriosa ridacchiando.
- Fai la brava!- la beccò Daphne maliziosa.
- Certo, come la farai tu.- le fece l'occhiolino - Ci pensate voi?- domandò facendo un cenno a Naomi, la quale s'infastidì di essere ritenuta incapace di acconciarsi eccetera eccetera.
- E' in ottime mani cara.- commentò Daph salutandola e ricevendo il saluto in cambio.
- Vado anche io.- annunciò Pansy ravvivandosi i capelli mentre si guardava allo specchio. - Ria, vieni con me?- domandò alla sorellina minore di Daphne che si stava cospargendo di profumo .
- Sì, le mie amiche mi aspettano in sala comune.- replicò alzandosi con quel passo quasi surreale e abbandonando la sala lasciando l'altra Grengrass e Naomi da sole.
- Daph credo che non sia necessario che tu mi vesta, mi trucchi eccetera, sono in grado da me davvero.- si sentì quasi a disagio Naomi. Certo non era bravissima, non si curava quasi mai, aveva iniziato a farlo da poco grazie alla spinta di Millicent e probabilmente non era in grado di tirarsi così a lucido per quel tipo di feste, però era abbastanza imbarazzante non essere autonoma.
- Sciocchezze.- minimizzò la biondina con un veloce gesto delle mani - Non sei ancora in grado tesoro. Più in là forse...in ogni caso io ci metto pochissimo.-
E detto fatto Daphne fu davvero veloce.
Con un colpo di bacchetta il vestito le apparì addosso, quasi come una seconda pelle in realtà. Era molto succinto, e quel dorato risaltava il suo candido incarnato e quei capelli biondissimi.
Le spalline sottili quasi invisibili e con una sottilissima, quanto lunga scollatura a V sul seno, ricadeva sul corpo come un guanto, e la diversità di tessuti lo rendeva decisamente intrigante: da sotto la vita in poi quel dorato si alternava ad una velina leggera che le lasciava scoperta la pelle in punti strategici formando delle fantasie armoniose fino all'orlo. Per quanto riguarda i capelli li acconciò in circa due secondi sempre con la bacchetta. Con un secco movimento del polso i bei filamenti dorati si trovarono incastrati in un rigido raccolto che tuttavia sembrava essere più vaporoso sopra la fronte, come se vi fosse un cuscinetto. Incastrò delle forcine con brillantini dorati nel raccolto dei capelli, e con un secondo sventolio di bacchetta si truccò.
Ombretto dorato, matita marrone sfumata e tantissimo mascara. Aveva uno sguardo semplicemente abbagliante, lei era abbagliante. Sembrava la tipica ragazza bionda da copertina. Barbie Festa di Natale probabilmente era meno elegante nella sua scatola con sfondo in cartone.
- Sai il fatto tuo.- annuì Naomi allibita da tanta velocità e precisione - Non c'è che dire.-
- Ci farai l'abitudine!- esclamò Daph con una risatina civettuola. - Il tuo vestito è blu.- affermò annuendo pensosa cercando di immaginare qualcosa da inventarsi. - Mettilo su, mi faccio un'idea.- ordinò come se fosse un generale.
Naomi abituata anche a quei modi tipici di Millicent obbedì sbuffando. Aprì la scatola del vestito e con uno sventolio di bacchetta quello subito si trovò a rivestire il suo corpo.
Quell'incantesimo lo sapeva anche lei, ovviamente, per questo insisteva a dire che qualcosina avrebbe potuto anche farla da sè.
- No ferma!- esclamò Daphne vedendo che Naomi si stava per alzare per potersi guardare allo specchio - Hai detto che volevi vedere il risultato finale, stai lì cara.- le raccomandò mettendosi per sicurezza davanti allo specchio.
- Dunque?- domandò Naomi spazientita.
- Uhm.- continuò pensierosa annuendo tra sè e sè. - Ok girati, dai.- annuì più convinta avvicinandosi a lei sul materasso. Naomi obbedì e Daphne prese a maneggiare con i suoi lunghi capelli color cioccolato.
- Hai dei capelli lunghissimi Naomi!- esclamò estasiata - Mi ci potrei divertire un mondo, sai quante cose bellissime da fare?!-
- Sì, bellissime cose da fare!- replicò Naomi sbuffando spazientita - Non siamo esattamente in orario!-
Lei e Daphne sarebbero andate via insieme perchè i loro cavalieri, amici e compagni di casa, si erano organizzati e dati appuntamento proprio davanti la Sala Grande.
- Ci si fa sempre aspettare un pò dopotutto!- ribattè Daphne sbuffando e alzando agli occhi al cielo, come se stesse spiegando un'ovvietà.
Tuttavia senza farselo ripetere più di una volta la biondina si mise all'opera. Con qualche sventolio di bacchetta le acconciò i capelli, e con un altro  le sistemò anche il trucco.
- Già fatto?- domandò Naomi tentando di toccarsi l'acconciatura, ma ricevendo una sberletta sulle dita.
- Non guastarla! Prego, ora puoi osservare.- annunciò soddisfatta e si alzò lasciandole lo spazio necessario per potersi specchiare in tutta tranquillità.
Quando la Lorence si osservò riflessa allo specchio rimase letteralmente senza parole.
Se Millicent era elegante e maestosa, Pansy angelica e delicata, Daphne accattivante e da copertina, e la piccola Astoria sfavillante, beh lei...era  elegante, sfarzosa e sexy. Davvero!
Quel vestito le calzava davvero a pennello, dovette appuntarsi mentalmente di ringraziare a dovere la sarta, perchè in scatola faceva un effetto, ma indossato era spettacolare.
Il colore era più che azzeccato per il suo incarnato, un blu notte profondo. La parte superiore era piuttosto accollata: era stata sua volontà quella di richiedere un vestito che non la facesse congelare, visto che era pur sempre Dicembre, nonostante le amiche l'avessero criticata per questa sua decisione ovviamente. In ogni caso, nonostante non vi fosse una vera e propria scollatura, e fosse anche a maniche lunghe, nessuno se ne sarebbe potuto accorgere a meno che non l'avesse toccata.
Infatti le maniche erano di un tessuto leggero e trasparente, confondibile con il proprio incarnato ed imprezziosito da fini cristalli blu e argento che si ricollegavano al petto. Seppure non sfoggiasse una scollatura o avesse l'abito corto lasciava ben poco spazio alla fantasia: il seno era coperto da sottili fantasie in tessuto blu scuro e pietruzze luccicanti che si diramavano fino a scomparire verso le spalle, tuttavia alternandosi a quel tessuto trasparente che faceva un piacevole effetto di vedo e non vedo giocando con il contrasto del blu scuro e della sua pelle. Aderente sul ventre e i fianchi il tessuto riempito di diamantini e pietruzze blu carpiva ogni movimento delle lunghe gambe longilinee e lasciava scoperta gran parte della gamba destra grazie al vertiginoso spacco. Si voltò per potersi guardare la schiena e l'acconciatura da dietro lasciando per l'appunto scoperta la gamba destra dello spacco.
Il tessuto trasparente cosparso di luci le copriva solo le spalle per poi però lasciare del tutto nuda la schiena fino poco sopra il sedere fasciato in quel vestito che sembrava esserle stato cucito addosso tanto era aderente.
- Lo ammetto hai un lato B decisamente da mostrare.- commentò maliziosa Daphne guardandola allo specchio e ridacchiando appena.
Naomi scosse il capo divertita da quell'affermazione, tuttavia sì...era stupenda..
Sembrava una parte di cielo notturno stellato, come se quel tessuto fosse stato direttamente ritagliato dalla volta scura e adattato al suo corpo!
Poi Daphne aveva quasi esagerato con i suoi capelli: mossi com'erano li aveva raccolti morbidamente sulla nuca formando una sorta di chignone disordinato che in realtà dava l'idea di una rosa se guardato da dietro, alcuni ciuffi ricadenti sulle spalle in dolci onde, e il ciuffo voluminoso le ricadeva lateralmente sul viso sottilineando e nascondendo al contempo i grandi occhioni verdi contornati da una precisa e decisa linea di eyeliner nero e dall'abbondante mascara. Le labbra carnose e solitamente rosee erano ora tinte di un intenso rosso scuro, richiamavano molto l'attenzione ed erano pericolosamente sensuali.
- Daph, davvero sei fenomenale!- esclamò dopo qualche boccheggio incredula davanti al suo riflesso. - Sono decisamente carina.- si concesse ancora qualche sguardo, non riusciva a credere di essere davvero lei.
- Carina? Tesoro, sei divina.- scandì per bene le parole Daphne quasi indignata e passandole le scarpe. - Forza, ora siamo per davvero in ritardo.- le sorrise posandole una mano sulla spalla.

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- Aspettate qualcuno?- quasi urlò Daphne ricoprendo a grandi falcate la distanza che separava lei e Naomi dai giovani Corvonero appoggiati al muro della Sala Grande.
Quella voce squillante ovviamente li fece voltare, e non solo loro tra l'altro.
- Da venti minuti, per la precisione.- rispose prontamente Mirko con un sorriso, tuttavia guardando solo e soltanto la sua dama, la quale ricambiò lo sguardo con un sorriso.
- Ma sapevamo anche che ci avreste fatto aspettare ahime!- esclamò teatrale l'amico. Si chiamava Sebastian, e guardandolo non era niente male.
Spalle larghe, non troppo alto, i capelli di un biondo-rossastro, gli occhi nocciola e una spruzzata di lentiggini che rendevano quel visino dolce e sprizzante di gioia. - Madame.- mormorò poi prima di fare un breve inchino a Daphne e porgendole il braccio che la biondina afferrò con una risatina civettuola, e insieme fecero il loro ingresso lasciando l'altra coppia lì fuori appena due passi dal portone.
- Sei...meravigliosa.- mormorò Mirko prendendole la mano e baciandole il dorso senza distogliere il suo sguardo chiaro in quello verde di lei.
- Grazie.- rispose prontamente lei tuttavia non riuscendo a trattenere un sorriso forse un pò timido - Anche tu.- replicò effettivamente rendendosi conto che era davvero carino. Indossava un semplice smoking una camicia azzurro chiara con papilon nero, i capelli leggermente a spazzola grazie al gel....tirato così in tiro era più bello del solito dannazione!
Nuovamente, in sua presenza, Naomi si trovò a provare una forte attrazione fisica nei suoi confronti, ma in tutta onestà era una sensazione a tratti spiacevole perchè percepiva come se non potesse minimamente avere il controllo di quelle emozioni.
- Dovrò sforzarmi parecchio questa sera.- ridacchiò Mirko stringendole la mano nella propria avvicinandola più a sè.
Lei corrugò la fronte non capendo, tuttavia grata che avesse interrotto i suoi pensieri poco casti nei suoi confronti.
- Per fare..?- domandò infatti curiosa.
- Per non abbandonare la festa e stare solo con te.- mormorò lui con quella voce calda e al contempo roca, come se per davvero si stesse contenendo.
- Giuro, non ti tenterò.- ghignò Naomi anche se il tono di voce che aveva utilizzato suggeriva il contrario. Nuovamente quella spiacevole/piacevole sensazione nell'immaginare di balzare per davvero il ballo e appartarsi con il ragazzo.
- Non c'è n'è bisogno.- continuò lui con un sorrisetto sghembo squadrandola da testa a piede come se volesse divorarla - Sei una tentazione già così.- mormorò avvicinandosi al collo di lei per poterle depositare una serie di baci che la riempirono di brividi e fremori.
- Entriamo...- gli prese il viso tra le mani con un sorriso, forse un pò agitata. - Non è divertente tentarti con così poco.- improvvisò lei per giustificare il suo comportamento, tuttavia con il solo intento di non rimanere da sola con lui.
Aveva paura che se si fosse abbandonata alle sue attenzioni, e lei stessa si fosse spinta in baci di troppo i suoi occhi...sarebbero nuovamente cambiati in quell'orrore.
Doveva tenere a bada le sue emozioni, tenere a bada sè stessa e se lui la baciava in quel modo non sarebbe mai riuscita a farlo.
Per fortuna parve convincerlo, tanto che le porse il braccio alla quale si appoggiò delicata e con un sorriso, ed entrarono anche loro dietro un'altra coppia.
Naomi non aveva mai visto la Sala Grande così stupefacente. I muri sembravano essere dorati, e riflettevano la luce dei grandi lampadari e delle candele sospese per aria creando un'atmosfera luminosa e al contempo intima. Il soffitto era ricoperto dalla volta stellata, quasi riflettesse il cielo esterno, e cadevano dall'alto una serie di fiocchi di neve che si dissolvevano a qualche metro dalle teste dei presenti. I lati della sala erano contornati dalle tavolate con ogni tipo di bevanda e cibo, decorati da fiori natalizi, ghirlande ed edera rigogliosa. In un angolo l'albero decorato faceva sfondo alla postazione foto rialzato su una pedana cosparsa di finti regali impacchettati e da un'arcata di fiori bianchi con in cima il tipico vischio che permetteva ai cavalieri di conquistare il primo bacio piuttosto facilmente.
Altri baci non erano quello che cercava in quel momento, piuttosto era meglio sbollire, per cui propose di avvicinarsi ai tavoli per potere bere qualcosa.
- L'ultima volta alla festa ne sono uscita ubriaca.- ricordò Naomi riempendo due bicchieri di whisky incendiario e porgendone uno al suo cavaliere.
- Ti avevo lasciato sobria.- commentò confuso il corvonero sorridendo.
- Che dire?La serata è stata lunga.- ghignò Naomi bevendo senza guardarlo.
- Come mai non sono stato ancora assalito da Zabini o Malfoy?- domandò il corvo dopo avere finito in solo due sorsi il suo drink e guardandosi intorno.
Naomi seguì il suo sguardo, in cerca dei due, ma non riuscì a vederli, c'era davvero un mucchio di gente!
- Non li vedo.- disse nonostante ancora li cercasse tra la folla - Non ti preoccupare...se ne faranno una ragione.- minimizzò Naomi finendo anche lei il drink.
- Non sono per niente preoccupato.- disse lui con un sorriso smagliante, con il tono di voce sicuro e indomito. - Anzi, vorrei piuttosto cercare di avvicinarmi...dopotutto se sono amici tuoi in qualche modo dovrò arruffianarmeli, no?-
- Senza offesa, ma non credo sia così semplice.- commentò Naomi ridacchiando. E in realtà neanche così tanto necessario. Aveva chiarito con i due una volta per tutte la faccenda. Inoltre l'ultima volta con Malfoy ne avevano parlato quasi scherzando, non si era infervorato come al solito.
Forse però perchè era una situazione...uhm...diversa.
Inevitabilmente la ragazza si trovò a pensare a qualche giorno fa, lei e il biondino nel bagno dei prefetti.
- Pff!- minimizzò lui scuotendo il capo e distogliendola dai suoi pensieri - Questo perchè diffidi delle mie capacità sociali...dovresti averlo capito ormai che sono un grande chiaccherone!-
- Anche troppo.- ghignò lei riempendosi nuovamente il bicchiere - Non è necessario davvero.- poi lo rassicurò stringendogli la mano.
- Insisto.- scosse il capo risoluto tuttavia ricambiando la stretta di mano. - Toh, guardali!- li indicò con un cenno del capo.
Naomi si voltò per seguire il suo sguardo, ed in effetti li vide infondo alla tavolata. C'erano Blaise con Hermione e Malfoy con una ragazza che non conosceva per niente.
Prima che potesse dire altro Mirko stava già andando in loro direzione.
Apprezzava sicuramente le buone intenzioni, seppure insolitamente insistenti, però sapeva per certo che Blaise e Draco lo odiavano e non sapeva neanche spiegargli il motivo. Non voleva rovinare la serata a nessuno, e ben che meno voleva avvicinarsi a Malfoy.
Era consapevole del fatto che a partire dalla mattina seguente sarebbero stati fin troppo a stretto contatto. A casa sua, per ben due settimane con sua sorella e sua madre che lui credeva essere delle babbane e invece erano vampiri. Perchè quella che le era sembrata un'ottima idea ora era diventata la sua nuova fonte di angoscia?
- Buonasera.- si annunciò Mirko guardando uno ad uno i presenti.
- Ciao!- salutò raggiante Hermione per prima. - Nao, sei favolosa!- esclamò abbracciandola e sfuggendo dalla presa di Blaise. Naomi sorrise ,tornando al ballo e accantonando quei pensieri.
- Grazie.- mormorò sorridendole per poi poterla guardare per bene. Anche lei era stupenda. Indossava un vestito vaporoso color pesca, il corpetto aderente e la gonna tutta tulle che sembrava un prato di rose in realtà. - Anche tu stai davvero bene!- esclamò senza però perdere di vista i suoi due compagni di stanza, evitando di guardarne uno direttamente negli occhi.
- Nao.- la salutò Blaise sorridendole e facendole l'occhiolino e riprendendo dai fianchi la sua dolce metà.
E quell'occhiolino? Che Draco gli avesse detto qualcosa del suo invito? E poi...nessuna ramanzina?
- Ingrid sei davvero carina.-  disse d'un tratto Mirko guardando l'accompagnatrice di Draco, il quale diversamente da Blaise non si sforzava neanche un pò di nascondere l'astio nei confronti del corvetto.
- Non ti basta la tua ragazza Mordon?- il bel biondino prese parola prima che potesse farlo la sua accompagnatrice  stringendola leggermente a sè. Naomi alzò gli occhi al cielo seccata, sapeva che Draco non si sarebbe risparmiato come aveva avuto la decenza di fare Blaise. Tuttavia non lo guardò, voleva evitare di farlo, quindi concentrò l'attenzione sulla sua accompagnatrice.
Aveva i capelli ricci e rossi, la pelle olivastra vagamente abbronzata e indossava un vestito verde smeraldo che si allacciava dietro al collo con pietre decorative dorate. Tuttavia sembrava essere più piccola rispetto agli altri, forse era del quinto o quarto anno.
La risatina soffocata alla battuta di Malfoy le faceva guadagnare punti in meno, Naomi non potè fare altro che guardarla male.
- Al contrario Malfoy- rispose come se nulla fosse Mirko appoggiando un braccio sulle spalle della sua dama depositandole un veloce bacio sulle labbra rosse come il sangue - Anzi, non vedo l'ora che finisca il ballo.- mormorò a fior di labbra come se si stesse rivolgendo solo e soltanto a Naomi, nonostante il suo intento era piuttosto quello di rispondere a tono a Malfoy senza sembrare diretto o sfacciato.
Naomi se ne accorse, e lo guardò con aria di rimprovero, ma lui sembrò non curarsene dedicandole uno di quei sorrisi abbaglianti.
- Sei il solito sviolinatore!- esclamò la riccia ridacchiando civettuola guardandolo con aria accattivante mentre appoggiava le labbra al bordo del proprio bicchiere.
Ci vede che ci sono anche io oppure è cieca? Sta facendo l'oca con il MIO cavaliere?
Così pare tesoro.
- Ehm ehm.- si schiarì la voce Naomi forse un pò troppo rumorosamente - La conosci?- alzò il viso per potere guardare Mirko. Meglio non guardare in direzione di quei due, troppo tentata di gettare più approfonditamente lo sguardo su Draco.
- Piacere, Ingrid.- si presentò lei tendendole la mano con un sorriso a trentadue denti. Naomi la guardò altezzosa, gelida a dirla tutta.
- Estasiata.- disse poi con un finto sorriso lasciando la mano di lei tesa a mezz'aria. Non aveva la ben che minima intenzione di stringerla, al diavolo le apparenze e le buone maniere!
- Oh, è arrivato Harry.- sospirò Hermione interrompendo così la tensione tra le due ragazze - Vieni?- domandò a Blaise.
Il moretto era decisamente indeciso. Lanciò uno sguardo a Draco e poi uno a Mordon, non sapendo che rispondere alla riccia.
- Vai pure, ti raggiungo.- decise infine baciandola rapidamente.
Hermione sembrò confusa, non si era persa quello scambio di sguardi, probabilmente poi gli avrebbe stressato l'anima per ricavarne il significato.
- Strano che quest'anno abbiano concesso di introdurre qualche alcolico alla festa.- commentò Ingrid bevendo quello che probabilmente doveva essere whisky incendiario.
- Beh a capo dell'organizzazione c'era Daphne, sicuro come l'oro che avrà tirato fuori le unghie.- commentò Blaise con un ghigno divertito.
- Era l'ora!- esclamò entusiasta la Corvonero rivolgendo a Blaise un sorriso smagliante.
Sembrava che tentasse di entrare nelle grazie del migliore amico di Malfoy, un tentativo piuttosto patetico in realtà.
- Non li concedono per quelli più piccoli.- replicò serafica Naomi guardando Ingrid ovviamente e riferendosi al fatto che fosse più piccola - Meglio un pò di succo di zucca.- aggiunse con un sorrisetto come se fossero amiche complici da chissà quanti anni ignorando il fatto che la rossa avrebbe voluto rovesciarle il bicchiere in faccia. - Comunque Daph è stata spettacolare! Mi piace da morire la Sala!- riprese questa volta rivolgendosi un pò a tutti.
- A proposito di Daphne.- esclamò subito Mirko dandosi un piccolo schiaffetto sulla fronte come se si fosse dimenticato qualcosa - Devo assolutamente chiedere a Seb come ci organizziamo per questa sera, prima che non lo individuo più.- disse voltandosi dove probabilmente aveva avvistato Daphne con Sebastian. - Arrivo subito, non scappare.- aggiunse sorridendo a Naomi, la quale rimase in realtà interdetta da quella sua uscita.
Era palese che si riferisse al dopo serata e considerando le continue allusioni in merito, per altro che non si risparmiava di rifilarle anche davanti agli altri, iniziava a volere scuotere violentemente il suo cavaliere per liberarlo da tutti quegli ormoni.
- Però... non perde tempo.- commentò a bassa voce la rossa con un ghigno appena accennato.
Naomi si voltò incenerendola con lo sguardo.
Come si permetteva di fare simili insinuazioni?  Sì, certo, era chiara l'allusione senza che ci volesse un genio per capirla, ma chi le permetteva di prendersi quella confidenza?
- Ingrid conosce bene Mordon.- parlò per la seconda volta nella serata Draco stringendola ancor più a sè e guardandola con un ghignetto malizioso.
- Vero.- confermò lei sorridendogli raggiante - E chi non lo conosce? Certo, ne è passato di tempo!- ridacchiò maliziosa.
Che?
Ok qui si stava sfiorando l'impossibile.
Naomi in quel breve scambio di battute aveva capito due cose.
La prima: con molta probabilità Draco si era portato quella mocciosa al ballo perchè era a stretto contatto con Mordon.
La seconda: quell'oca giuliva sembrava avere avuto troppo contatto con Mirko.
In quel momento realizzò tutto e non potè trattenersi dal rivolgere un'occhiataccia a Malfoy.
Se ne pentì immediatamente, ovvio.
Era bello, semplicemente e dannatamente bello.
Lo smoking nero e la camicia bianca sembravano essere stati cuciti sopra di lui. Mettevano troppo in evidenza il suo fisco prestante, e lei sapeva bene che dietro quella stoffa si nascondevano muscoli delineati e pelle chiara tutta da toccare. Lei lo aveva visto. I capelli ribelli come al solito, con qualche ciuffo che gli ricadeva sugli occhi costantemente grigi e magnetici.
Era più che bello, era da mozzare il fiato.
Non era difficile immaginare perchè la rossa al suo fianco seppur svantaggiata in età si era tirata a lucido mettendo in mostra la merce.
- Ah, non sapevo che Mirko facesse il babysitter.- le lanciò un'occhiata divertita mentre terminò di bere il suo bicchiere. - No, dai, davvero....- aggiunse ridacchiando divertita mettendosi una mano sul fianco - Quanti anni hai?- continuò ad inferire, e sentì un risolino trattenuto da Blaise al suo fianco.
- Lo suficientemente grande como para romper tu puta cara.- quasi sibilò Ingrid stringendo tra le esili dita il bicchiere tanto che sembrava avrebbe potuto romperlo.  
Draco e Blaise corrugarono la fronte non capendo un accidenti di quello che avesse detto, ma per sua sfortuna Naomi l'aveva capita e pure bene.
Rise, divertita per davvero, ricevendo sguardi allibiti dai suoi compagni di stanza.
- Pruébalo...- terminò di ridere trasformandosi in una maschera di ghiacchio e guardandola con aria di sfida. Inaspettatamente sfoderò un perfetto accento spagnolo - Yo estarè encantada de una patada en el culo perra.- questa volta il suo tono di voce era diventato minaccioso e freddo, cosa che le riusciva più che bene. Ingrid la guardò spiazzata, arrossendo appena, probabilmente l'ultima cosa che si aspettava era quella di trovare in un castello londinese pieno di maghi qualcuno che le rispondesse in perfetto spagnolo, infatti abbassò lo sguardo incapace di riprendersi da quel brutto colpo.
- Scusatemi..- si congedò colpita e affondata lasciando Draco lì da solo e incredulo alla scena appena svolta davanti ai suoi occhi.
- Idiota...- commentò sprezzante Naomi portandosi il bicchiere alle labbra e sostenendo lo sguardo interrogativo dei sue due compagni di stanza- Che c'è? Parlo spagnolo!- si giustificò lei facendo spallucce. - E se proprio vi interessa anche francese e me la cavo con il tedesco!- aggiunse termimando in un solo sorso il proprio bicchiere. Suo padre era nato in Spagna, parlava perfettamente quella lingua, alla piccola Corvonero era andata proprio male - Senti un pò, mi spieghi cos'hai pensato quando hai invitato quella civetta?- si rivolse a Draco forse un pò sul punto di guerra.
Era da giorni che evitavano di bisticciare ed in tutta onestà non sapeva dire se quel tono derivasse dall'inaspettato esito del suo invito al biondino, dall'imbarazzante comportamento del suo cavaliere o dal fatto che Malfoy fosse lì con quella perra o forse era il suo terzo,no, forse quarto? Non ricordava quanti bicchieri avesse bevuto ad essere sincera.
- Sei arrabbiata perchè è qui al ballo con me o perchè è stata con Mordon e potrebbe dirmi qualcosa in più sul suo conto?- disse Draco più che tranquillo in realtà sempre ben attento a non incrociare il suo sguardo.
Naomi sbuffò infastidita scuotendo il capo.
- E veramente ti fidi di quello che ti dirà quell'idiota?- domandò scettica guardandolo con altrettanta incredulità - E' lampante che vuole entrare nelle tue grazie, potrebbe dirti una qualsiasi stronzata!-
- Qualcuno è geloso.- la canzonò Draco ridacchiando divertito trovando molto interessante da guardare il soffitto incantato.
- Ragazzi...- li riprese Blaise in anticipo prima che la conversazione degenerasse.
- OK.- terminò lì la conversazione Naomi con un profondo respiro. Non era il caso di discutere per quella sciacquetta.
- Piuttosto vedi di stare attenta.- disse Blaise preoccupato mettendole una mano sulla spalla.
- Mi sembra che Mordon abbia progetti ben precisi per il fine serata.- gli diede man forte Malfoy dandole tuttavia le spalle per versarsi da bere.
- Qualsiasi cosa abbia in mente lui, è ben lungi da quella che ho io.- replicò prontamente Naomi suscitando ulteriore sgomento nei suoi compagni. Dopotutto aveva sempre rivendicato la sua libertà con il Corvonero, che motivo aveva adesso di fare la ritrosa o peggio di ascoltarli?
Non potevano sapere che Naomi aveva deciso di stargli alla larga per paura che si trasformasse in qualche mostro assassino mentre lo baciava, figuriamoci farci altro!
- Posso lasciarvi da soli senza che vi uccidiate?- domandò Blaise tuttavia guardando oltre la spalla di Naomi per tenere d'occhio Hermione.
Entrambi mugugnarono una risposta non ben definita, tuttavia il moretto li lasciò non prima di avere rivolto ad entrambi un'occhiataccia.
- Cosa vi siete dette tu e Ingrid?- domandò di punto in bianco Draco senza tuttavia guardarla negli occhi, lasciando vagare pigramente lo sguardo sulla pista da ballo che lentamente si riempiva.
- Pff.- imprecò a bassa voce Naomi incrociando le mani al petto scocciata - Mi ha risposto che è sufficientemente grande da spaccarmi la faccia e che sono una stronza. Le ho risposto
di provarci e che sarei stata contenta di prenderla a calci in culo.- aggiunse fissando il bicchiere ancora stretto tra le sue mani, giusto per non doverlo guardare direttamente negli occhi e comunque soddisfatta di sè stessa e impaziente di mantenere quella sua promessa. Ingrid proprio non la sopportava.
Draco ridacchiò divertito lasciando vagare il proprio sguardo sul resto della sala. Stava facendo il possibile per non incrociare gli occhi di lei o peggio guardarla più del dovuto.
- Non sapevo parlasse spagnolo.- ammise poco dopo cercando la diretta interessata tra la folla.
- Dubito che tu ti sia informato più di tanto su di lei.- replicò Naomi avvicinanosi di qualche passo a lui per non essere sentita da altri - L'ho capito che l'hai portata qui solo perchè conosce Mirko. Ti ricordo che l'argomento era stato ben archiviato.- quasi sibilò indispettita.
- Io insisto a dire che sei gelosa.- mormorò al suo fianco Draco sporgendosi appena con il volto per raggiungere il suo orecchio, ghignando malizioso e non perdendo di vista la sua dama.
Naomi spalancò la bocca formando una piccola "o" con le labbra rosse e lo spintonò lievemente dalla spalla, aprì bocca per dire qualcosa, ma la richiuse indecisa.
- Gelosa? Di quella stronzetta?- riuscì finalmente a dire altezzosa - Come no.- aggiunse poi versandosi nuovamente del whisky incendiario. - Dovrebbe esserlo lei di me.- biascicò indispettita.
Draco spalancò gli occhi sorpreso e divertito al contempo da quell'affermazione.
- Prego?- domandò infatti ridacchiando, mentre si girava per riempire due calici di quello che sembrava essere punch all'arancia.
- Beh, per dirne una non ho bisogno di fare sorrisoni esagerati a Blaise per ingraziarmelo. Già mi adora.- iniziò lei serissima elencando sulle punta delle dita ogni singolo punto - Dormo nella tua stessa stanza dall'inizio dell'anno , e lei questo se lo sogna. Non ho bisogno di mettere in mostra le tette per catturare l'attenzione: sono infinitamente sexy anche senza fare la puttanella.- davvero lo aveva detto con così tanta sicurezza? Da quando si vantava a quel modo? Con lui poi! - E poi...- disse all'inizio un pò indecisa tanto che si morse l'interno guancia - ...io ti ho già visto come mamma ti ha fatto Malfoy.- riacquisì la sua cera straffottente, tuttavia nella sua voce alleggiava anche una sorta di malizia celata che al biondino non sfuggì neanche un pò.
Faceva allusione a quella sera al bagno dei prefetti, cosa  a cui pensavano entrambi di continuo, ma che non avevano mai accennato l'uno con l'altra nella speranza che diventasse presto un mero ricordo.
- Beh a questo posso porre facilmente rimedio.- commentò lui tranquillo come non mai, tuttavia nascondendo il divertimento di quel breve monologo. Finalmente si voltò per porgerle il drink e fu quindi costretto a guardarla nel dettaglio.
Era favolosa, non c'era altro da aggiungere.
Quel vestito blu era talmente aderente da lasciare poco spazio all'immaginazione, difficile non notare il vertiginoso spacco della gonna e i molti centimetri di pelle scoperta sul petto e sulle spalle, risalì con lo sguardo fino al volto potendo ammirare delle grandi labbra carnose tinte di rosso e quei grandi occhi verdi intenso, che in quel preciso istante lo fissavano.
Lo guardava senza riuscire a dire niente però.
Qualcosa dentro di lei si agitò senza capirne il motivo. Perchè le dava così fastidio quell'insinuazione?
- Mostra le tue nudità a chi ti pare Malfoy.- borbottò poi pronta a fare dietro front, dimenticandosi che aveva detto a Mirko che lo avrebbe aspettato lì. Al diavolo, dov'era finito?!
Perchè l'aveva lasciata da sola con Draco?
Cavaliere della mutua!
Il biondino la fermò prendendola dal polso per impedirle di scappare. Si sorprese di non toccare la sua pelle nuda, ma quella sottile velina trasparente di tessuto. . Risalì con lo sguardo fino alle spalle, al collo sottile e allungato, alle clavicole irrigidite in quel momento e al seno coperto da una sottilissima pellicola trasparente e da decori blu.
- Stai attenta.- mormorò seriamente guardandola nuovamente negli occhi verde smeraldo.
Naomi sapeva perfettamente a cosa si riferisse: Mirko sembrava avere intenzioni troppo chiare per quel post serata, e dopotutto in una situazione normale anche lei avrebbe potuto pensarla allo stesso modo. Tuttavia non era così, un pò perchè infondo non se la sentiva di andarci così pesante con lui, un pò perchè temeva quella sua orribile trasformazione ed in ultimo perchè stava fin troppo pubblicizzando le sue intenzioni e la cosa non le piaceva per nulla.
- Preoccupati delle tue nudità, io penserò alle mie.- gli rispose lei fredda e seccata prima di liberarsi da quella lieve presa e voltargli le spalle.
Non lo pensava seriamente, non sarebbe andata a letto con il corvonero, ma quella sua uscita l'aveva fatta arrabbiare. Non avrebbe dovuto importargli per davvero con chi si denudava, ma le dava fastidio comunque.
Colpa di quella Ingrid ovvio. Se ne trovasse una decente! Il Carlino, la sciacquetta bionda, questa perra del cavolo!
Sembra non ne vada bene davvero neanche una ahime....chissà perchè.

Cercò Mirko lì dove lo aveva visto andare, in direzione di Daphne e Sebastian, ma lo vide in compagnia di qualcuno che di certo non si sarebbe mai aspettata. 
Vicino ai biondissimi capelli di Daphne spiccava quell’odiosa faccia, quell’insulso ammasso di cellule: Theodore Nott.
Quasi si pentì di avere mandato al diavolo Malfoy, non era il caso che si avvicinasse, d’altro canto non aveva molta scelta. Prese un profondo respiro e terminò tutto in un sorso il drink offertole precedentemente dal biondino e si mosse con passo sicuro.
- Ti davo per disperso.- disse cercando di sorridere verso il suo cavaliere che prontamente l’accolse avvolgendole un braccio intorno alle spalle. Lei tentò di ignorare la presenza di quell’idiota, non lo degnò infatti nemmeno di uno sguardo.
- Scusami, parlavo con Seb e mi sono fermato più del dovuto.- si giustificò Mirko stringendola ancora di più a sé.
- Temo sia colpa mia. – s’intromise Nott – Stavamo chiacchierando del più e del meno. – aggiunse con un sorriso cordiale porgendo un calice ricolmo a Mirko.
Solo in quel momento Naomi si voltò a fissarlo: indossava un completo gessato scuro, non nero, ma neanche grigio. Una via di mezzo, e lo facevano sembrare più imponente di quanto mai lo avesse visto.
Ultimamente in realtà non si era fatto vedere in giro, probabilmente lui e i due idioti ciccioni erano impegnati a pianificare chissà cosa per la loro permanenza ad Hogwarts. Non sapevano che i loro piani sarebbero andati a farsi fottere, e questo la faceva sorridere vincente dal profondo dalle viscere.
- Hai già visto le altre Nao?- domandò Daphne scocciata facendo saettare lo sguardo a destra e manca in cerca di Pansy e Millicent.
- Pansy l’ho vista all’angolo delle foto.- rispose Nott prima che potesse farlo Naomi.
- Oh grazie Theo!- ringraziò distrattamente la biondina trascinandosi dietro il cavaliere che non potè fare altro che seguirla travolto da quell’uragano di nome Daphne.
- La tua amica è…una furia.- scherzò Mirko cercando lo sguardo di Naomi che non trovò intenta com’era a fissare Nott.
- E’ sempre stata così.- parlò mellifluo Theodore sorridendo al ragazzo e distolse quindi lo sguardo da Naomi. – Non mi avevi ancora presentato il tuo amico Naomi.- le disse come se fossero in confidenza da tanti anni.
Naomi innarcò le sopracciglia scettica, non capiva che cosa tentasse di fare.
- Fortuna che hai fatto tutto da solo. – rispose lei con un sorrisetto che sembrava più una smorfia. – Andiamo?- domandò gentile guardando Mirko negli occhi – Vorrei bere qualcosa.- s’inventò poi guardando con diffidenza Theodore sperando che Mirko capisse che voleva allontanarsi da lui.
Il Corvo non era scemo, seguì attentamente quegli sguardi, e con tutta la sua nonchalance salutò Nott cordialmente e si allontanarono dandogli le spalle.

- Anche lui mi odia?- le mormorò all’orecchio continuando a guardare dritto.
- No.- rispose prontamente Naomi stringendogli la mano – Io odio lui.- aggiunse fermandosi e sospirando. – Ascolta, stagli alla larga non è un bel tipo davvero. E non è mio amico.- gli disse molto seriamente.
– Non ti agitare. Che vuoi che mi faccia?- domandò retorico ridacchiando – Buttarmi giù dalla scopa durante una partita di Quidditch?- prendeva tutto come uno scherzo dannazione a quel suo modo di prendere alla leggere le cose!
In ogni caso non poteva di certo dirgli che era un Mangiamorte pronto a tutto pur di arrivare a lei, non poteva davvero coinvolgerlo in tutto quello.
- Non è una brava persona e mi preoccupo, tutto qui.- bisbigliò mordendosi l’interno guancia meravigliandosi di come lo pensasse per davvero.
Non voleva andare troppo in là con lui, non voleva fare diventare niente di serio la loro storia, perché infondo si conoscevano davvero poco, ma non voleva neanche che venisse coinvolto in quell’assurda rivendicazione di potere che anche lei faticava a capire.
Mirko le fece scorrere una mano dietro la schiena nuda e l’avvicinò a sé, lasciando che lei potesse appoggiare il viso sul suo petto. Si abbassò con le labbra fino al suo orecchio mentre la stringeva appena.
- Non dovevi essere la stronza della situazione tu? L’algida e rigida a cui non dovevo fare complimenti?- mormorò divertito con le labbra leggermente piegate in un sorrisetto provocatorio.
Lei non potè fare a meno di ridere a quelle parole, mentre ancora si appoggiava sul suo petto tonico e asciutto accarezzandolo appena da sopra la camicia. Sentiva discretamente il suo battito del cuore, ritmico e calmo.
- Sarò pure stronza, ma non sono di pietra.- disse sincera sospirando impercettibilmente – Lo trovi così strano che tenga alla tua salute?- aggiunse scostandosi appena per poterlo guardare negli occhi chiari.
Lui le sorrise, uno di quei dannati sorrisi aperti e spensierati che facevano sembrare tutto superfluo e irrilevante.
- Non potevo ambire a meglio.- le rispose lui serio e forse un po' divertito, con voce profonda e sicura di sé.
Lei gli sorrise e si sporse con il collo per potergli depositare un bacio sulle labbra sottili.
Il ragazzo colse l’occasione per approfondire quel breve contatto, la strinse più a sé con la mano che ancora posava sulla schiena nuda di lei e dischiuse le labbra pronto ad assaporare quelle della serpeverde.
Naomi inizialmente si lasciò andare, accolse quel bacio posando la mano sul petto di lui, mentre sentiva nuovamente quella strana sensazione contrastante di desiderio mista ad ansia. Non sapeva descriverla altrimenti. Sentiva il battito di lui impennare quasi subito o forse era il proprio?
Si sforzò parecchio per non dovere approfondire ulteriormente quel bacio, si allontanò aprendo leggermente le labbra per respirare più profondamente, una mano istintivamente sotto gli occhi alla ricerca di anomalie per fortuna assenti. Doveva tentare di controllarsi.
- Oggi fai la preziosa con i baci eh?- constatò il ragazzo con tono scherzoso, ma Naomi poté percepire anche una lieve vena di seccatura.
- Non sono di pietra, ma un po' stronza lo sono per davvero.- replicò lei ghignando maliziosa stringendogli la mano e dirigendosi verso una delle tavolate per potere bere qualcosa. – E ad essere onesta, non mi fa impazzire dovere pubblicizzare così apertamente quello che potremmo o non potremmo fare dopo il ballo.- lo riprese severa non scordandosi certamente le più allusioni fatte dal ragazzo.
Lui rise, la risata cristallina e divertita a cui ormai era abituata.
- Mi dispiace, non intendevo offenderti o metterti in imbarazzo. – le disse con un sorriso mentre preparava due bicchieri dal tavolo. – Sarà colpa di questo. – aggiunse indicando con un cenno del viso i bicchieri ricolmi di alcolico, uno lo porse alla castana.
La verità era che le sue intenzioni erano state palesate molto prima che l’alcool centrasse qualcosa.
Per questo motivo continuava a guardarlo con durezza mentre continuava a bere.
- E anche un po' colpa tua, sei troppo bella questa sera. – riprovò il Corvetto sperando che le lusinghe potessero salvarlo,la guardò nuovamente con desiderio scorrendo veloce ogni dettaglio della sua dama.

- Si, ma non abbastanza ubriaca, da farmi lisciare dalle tue smancerie. – gli rispose lei a tono nascondendo, grazie al bicchiere, un piccolo ghigno. La verità è che una parte di sé apprezzava veramente l’idea di abbandonare la Sala Grande, forse per questo non aveva intenzione di discutere oltre.
O forse si?
- A proposito… - aggiunse infatti quasi subito – Mi spieghi come conosci quella Ingrid? Mi sembrava fin troppo in confidenza. -
- L’anno scorso abbiamo avuto una…tresca amorosa se così si può definire.- spiegò senza problemi facendo spallucce – Non sarai gelosa?- insinuò lui con lo sguardo luminoso e un’espressione tutta soddisfatta.
Scosse immediatamente la testa sorridendo tranquilla sebbene non lo fosse.
Era già la seconda persona in quella serata che le dava della gelosa.
- Certo che no. Non pensavo t’interessassero le bambine.- lo provocò lei mettendo una mano sul fianco e appoggiandosi sulla gamba destra lasciando che facesse la sua entrata in scena dallo spacco vertiginoso del vestito.
Mirko non si lasciò sfuggire quel particolare, la guardò fissandole la gamba fantasticando non poco su quel semplice stralcio di apertura nel vestito.
- Infatti è così. Altrimenti non sarei qui con te.- disse sicuro di sé, un sorriso a condire quel bel visino.
Naomi lo guardò con un sopracciglio alzato un po' dubbiosa.
Le risuonarono nella testa le parole del biondino sul fatto che Mirko non fosse così candido come si dipingeva.
- Ha detto cose che facevano intendere tu fossi.. – cercava di trovare le parole più adatte senza sembrare troppo diretta, ma non le trovava. Quanti bicchieri aveva bevuto? Forse era il caso di fare una pausa.
- Si..? – la incitò Mirko guardandola curioso.
- Uno stronzo donnaiolo direi. – rispose la ragazza incapace di trovare parole migliori.
Mordon rise di gusto, terminò il proprio drink e prese la mano di Naomi nella sua.
- Nulla che non direbbe una ex, no? – ironizzò lui sempre ridacchiando – la verità è che il nostro rapporto, sempre se si può definire tale, aveva significati diversi l’uno per l’altra. Lei era convinta fosse un qualcosa di serio, per quanto mi riguarda ci stavamo semplicemente frequentando e mi sono reso conto che non era proprio fatta per me. – spiegò molto semplicemente rimanendo comunque sul vago.
Quella spiegazione da una parte parve tranquillizzarla, dall’altra non aveva fatto altro che sollevare una serie di domande. Si stavano frequentando anche loro, più volte il ragazzo aveva espresso la volontà a conoscerla meglio, mai fatte pressioni su altro se non quella sera. Aveva intenzioni serie o era un passatempo?
E per lei? Cosa voleva davvero da quel ragazzo? La verità era che non lo sapeva. Era entrato nella sua vita casualmente e come una meravigliosa distrazione, la faceva sentire compresa e leggera, tra di loro c’era una strana intesa, per fortuna o sfortuna anche fisica. Si sentiva sessualmente attratta da lui, in modo strano a dirla tutta, ma ogni volta che tentavano di procedere al di là di qualche bacio, da quella volta negli spogliatoi, oltre la sua personale paura di trasformarsi in qualcosa di orribile, mista all’eccitazione del momento, sentiva come un senso di allerta o qualcosa di simile.
- Buonasera a tutti.- si sentì la voce entusiasta di Daphne rimbombare in tutta la sala.
Naomi e Mirko, così come tutti i presenti, si voltarono.
Daphne era sul podio, vicino alla lunga tavolata occupata da alcuni professori, la bacchetta puntata alla gola per amplificare il suono.
 – Spero vivamente che vi stiate divertendo, noi del Comitato ci abbiamo messo tutto l’impegno e abbiamo sfruttato le risorse possibili per organizzare tutto.- disse facendo un lieve sospiro con le spalle.
Daphne durante le preparazioni spesso si lamentava di come fosse difficile contrattare con i professori riguardo ogni tipo di cosa, sicuramente si riferiva a quello.
- Tuttavia, grazie ad una serie di incontri e accordi, e all’aiuto indispensabile dei professori responsabili siamo riusciti ad apportare qualche modifica e… a fare un regalo ad ognuno di voi.- disse con quel sorrisetto furbo sulle labbra facendo una pausa enfatica giusto per lasciare vociferare l’intero popolo studentesco. – Vicino all’albero di Natale troverete degli elfi che vi distribuiranno dei pacchetti regalo. Potrete scartarli solo dieci minuti prima che rintocchi la mezzanotte, solo allora!- esclamò severa tentando di fissare negli occhi tutti i presenti – Dentro troverete un oggetto che avrà uno e un solo gemello e se troverete la persona che lo possiede entro la mezzanotte passerete il resto della serata con il vostro nuovo cavaliere o nuova damigella.- spiegò enigmatica – Buona fortuna a tutti voi!- disse salutando dal podio tutti quanti come una regina, prima di scendere e trovare il suo Sebastian pronto a tenderle la mano.

- Uno scambio di coppia?- esclamò Naomi divertita e incredula.
- Lo sapevi?- domandò Mirko guardandola.
- No, certo che no!- rispose Naomi scuotendo il capo divertita – Anzi, strano che Daphne sia riuscita a mantenere il segreto con noi!- aggiunse guardandola da lontano.
Conoscendola non vedeva l’ora di annunciarlo al mondo, chissà come era riuscita a tacere con le sue amiche!
- Beh se non altro è qualcosa di innovativo!- disse Mirko anche se sembrava non del tutto convinto.
- Non vuoi partecipare?- domandò Naomi scrutandolo con attenzione pronta a capire se le mentiva.
- No no, è qualcosa di divertente davvero…- disse lui annuendo energicamente.
- …Ma?- completò la sua frase Naomi.
- Ma speravo di concludere la serata con te…- ammise Mirko forse un po' in imbarazzo considerando che fino a pochi istanti stavano giusto discutendo di quello.
La ragazza non sapeva se sentirsi sollevata o dispiaciuta nel caso avessero terminato la serata con altre persone. Certo, poteva capitarle chiunque! Dal pivello del primo anno o peggio, d’altro canto non poteva negare la curiosità e l’interesse verso quell’insolita trovata, senza considerare che avrebbe avuto una perfetta scusa per sfuggire alle già programmate intenzioni più che esplicite del corvetto.
- Chi sa! Non è detto che il Destino decida di separarci. Trovo sia eccitante! – considerò Naomi entusiasta.
Mordon continuava a non essere convinto, ma seguí la corrente alzando le mani.
- Essia, sfidiamo il Destino. – disse teatrale ridendo poi insieme alla ragazza con la quale iniziò a ballare poco dopo.


*********

Ore 23.40

Gli ultimi studenti erano in fila pronti per ricevere il loro pacchetto regalo: le ragazze in una e i ragazzi nell'altra.
Sopra all'enorme albero di Natale spiccava un orologio bello grande, poco lontano dalla stella sulla punta dell'abete.
Gli elfi domestici indossavano un buffo cappello a punta verde, ed Hermione lo trovava di pessimo gusto.
- Sfruttare la loro natura per fargli indossare quegli stupidi berretti!- sentenziava ogni tanto incrociando le braccia al petto.
- Almeno hanno un qualcosa da indossare.- cercò di alleggerire la pillola Naomi davanti a lei. Conosceva l'organizzazione fondata dalla sua amica, il C.R.E.P.A..
- Io li trovo adorabili invece.- se ne uscì Ingrid proprio dietro ad Hermione.
Ottimo, ci mancava la rossa idiota.
- Ti sta appiccicata?- mormorò la castana alla Grifondoro in modo che l'intrusa non la sentisse.
- Sì.- rispose quella annuendo - Credo voglia diventare la migliore amica di Blaise, non ci molla un attimo. E Malfoy credo inizi a perdere la pazienza...Blaise dice che già due volte pensava l'avrebbe potuta incenerire con il solo sguardo.- commentò divertita Hermione reprimendo una risatina.
Naomi ghignò soddisfatta. Così Malfoy imparava ad invitare persone a caso! Ben ti sta Malfoy!
In ogni caso se Ingrid era in fila con lei ed Hermione anche Malfoy e Blaise erano nella fila opposta in attesa del loro pacchetto regalo.
- Scommetto che Malfoy ha colto l'occasione al volo per cambiare damigella.- sentenziò Naomi voltandosi verso Hermione, ma alzando abbastanza la voce per farsi sentire da Ingrid, la quale arrossì sulle guance e incrociò le braccia al petto.
- E' uno stupido gioco, finita la serata torneremo insieme.- rispose infastidita guardandola male.
- Sì, come no.- minimizzò Naomi sospirando e avanzando nella fila. - Piuttosto tu e Blaise? Non mi aspettavo partecipaste a questa...novità!- si rivolse ad Hermione. Dopotutto loro erano una coppia consolidata e affiatatissima che ci facevano nella fila?
- Non ero esattamente entusiasta, ma infondo sarà qualcosa di divertente. Blaise era fin troppo sicuro che non ci saremmo separati.- aggiunse un pò sospettosa.
Ah davvero? Conoscendo Blaise aveva un'idea ben precisa in mente, tuttavia quel rischio era abbastanza azzardato.
- Tu piuttosto stai già scaricando Mirko?- s'intromise nuovamente la rossa con un sorrisetto beffardo sulle labbra rosa e lucide - o il contrario, non mi stupirebbe.- aggiunse ridacchiando.
Naomi la fulminò con lo sguardo, non tanto per le sue insinuazioni, ma perchè la odiava a prescindere.
- Sarebbe?- le uscì di bocca forzatamente, prima che si abbandonasse a qualche insulto poco galante.
- Mirko si stanca facilmente delle sue conquiste.- sentenziò semplicemente guardandosi con noia le unghie smaltate.
Hermione guardò apprensiva l'amica conoscendone il carattere impulsivo le fece cenno di rimanere calma.
E Naomi fece il possibile per rimanerci, pensò alla breve conversazione tenuta con Mirko che di fatto l’aveva descritta come una ex a cui non era piaciuta troppo l’idea di troncare il loro rapporto.
- Forse di quelle scadenti.- ribattè stizzita Naomi respirando a fondo e cercando di non scatenare un putiferio per una simile idiozia. La stava provocando, non voleva cadere nei suoi giochi.
- Por favor! Tu es ingenua si crees que eres el unica para el!- esclamò Ingrid quasi arrabbiata, specialmente dall'incrinazione di quel suo accento spagnolo.
Hermione le guardò corrugando la fronte, si era persa la parte in cui entrambe potevano comunicare in quel modo.
Avanzarono nella fila, a momenti sarebbe stato il turno della Serpeverde.
Sentite quelle parole si sentì forse un pò delusa.
Non voleva avere la pretesa di essere l'unica per Mordon, tuttavia il fatto che quella sciacquetta continuasse ad insinuare che fosse per davvero un così facile ragazzo, come lo aveva descritto Malfoy tra l'altro, la faceva un pò vacillare sulle sue capacità di capire le persone.
Lui era sempre così gentile, così dolce, a volte addirittura timido! Come poteva essere un ragazzo così facile? Lo aveva sopravalutato?
- Y tu eres celosa.- si limitò a risponderle senza neanche voltarsi.
- Che cosa...?- le domandò Hermione avvicinandosi al suo orecchio non capendo che accidenti si fossero dette.
- Dopo.- replicò scuotendo il capo. Non voleva coinvolgere Hermione nell'angosciante faida di tutti contro Mirko Mordon.
- Ah! Gelosa! – ridacchiò di gusto la rossa continuando a fissarsi le unghie – ho già cavalcato la tua giostra più volte e sono al ballo con Draco Malfoy, di cosa dovrei essere gelosa precisamente ?- le rispose a tono la ragazzina guardandola con un sorrisetto sornione come se avesse vinto il primo premio ad una corsa.
A quelle parole Naomi si trovò a ripensare alle mille volte in cui Draco le aveva rifilato quella famosa frase “non sai cosa darebbe una qualsiasi ragazza per stare qui con me” o simili e a quanto pare si era imbattuta in una di loro.
- Sabes que Malfoy es mi compañero de cuarto, ¿verdad? Sí, inusual, lo sé, pero es así. ¿De verdad crees que llegaste antes que yo? ¿Quieres contar cuántas noches hay en tres meses? ¿Necesito decirte por cuántos de estos hemos pasado juntos?- replicò prontamente la serpeverde con un sorrisetto malizioso sulle labbra. – Puoi chiederglielo, ma in generale non mi sentirei troppo speciale. Immagino tu conosca la sua reputazione, credi quindi sia il caso di vantarsi così tanto? – aggiunse tornando a parlare in inglese addolcendo il tono della voce, come se stesse parlando ad una bambina che aveva subito un torto.
Hermione, che era in mezzo alle due, avrebbe voluto sparire, ma era probabilmente l’unico impedimento fisico che permetteva alla Serpeverde e alla Corvonero di non saltarsi alla gola, senza considerare che non riusciva nemmeno a seguire tutto il discorso: Naomi aveva sapientemente deciso di parlare in spagnolo per non farsi capire dall’amica.
Ci mancava solo che sentisse quell’idiozia campata per aria! Già le dava il tormento per una sola sera in cui lei e Draco erano rimasti in una situazione intima, tra l'altro del tutto casuale, figuriamoci se avesse saputo che la sparava così grossa sul farci sesso tutte le sere dall’inizio della scuola!
Una parte di sè si interrogò sul motivo per cui si fosse inventata una simile idiozia, ma la sua parte razionale giustificò subito la cosa suggerendole che l'unico e solo motivo era per tappare la bocca a quell'insolente fastidiosa. Sì, solo per questo motivo.

Solo dopo avere finalmente zittito Ingrid si rese conto che a breve sarebbe stato il suo turno nella fila, tanto che venne accolta dall'elfo domestico il quale le indicò l'enorme pila di pacchetti. Erano tutti uguali: pacchetti dorati con nastri d'argento impilati a piramidi e file. Spostò lo sguardo verso la fila dei maschi e vide i loro pacchetti, al contrario, argentati con nastri dorati. Cercò Mirko con lo sguardo, ma stava parlando con il suo amico di casa Sebastian e le dava le spalle, non l'avrebbe vista. Sospirò mordendosi il labbro inferiore e fissando ogni pacchetto come se potesse vedere al suo interno. Iniziò a pensare che forse potevano risparmiarsela quella trovata...e se fosse capitata con qualcuno di orrendo?
- Ok...- disse più a sè stessa che all'elfo - Quello lì sulla punta.- disse indicando la punta della piramide dei pacchetti. L'elfo con uno schiocco di dita lo fece lievitare fino alle mani di Naomi che lo strinse immediatamente e si dileguò dalla fila dopo avere ringraziato.
Mancava poco alle 23.50, le ragazze erano raggruppate sparse per la sala entusiaste e curiose di aprire il proprio pacchetto. Lei individuò Pansy e Millicent proprio lì vicino e si avvicinò salutandole.
- Daphne la uccido.- sentenziò Millicent picchiettando nervosa le dita sul pacchetto dorato - Per una volta che non esco con un idiota!-
- Avanti Milli, sarà divertente.- la tranquillizzò Pansy ridacchiando e fantasticando. Cosa? Non era difficile da immaginare, sicuramente sperava che il suo pacchetto la portasse al suo Dracuccio che aveva ben deciso di invitare una stronzetta al posto suo.
- Certo, sappiamo bene che cosa speri.- la smascherò Millicent senza tatto probabilmente, troppo nervosa per contenersi - A proposito, la ragazzina che si è portata Draco è davvero...squallida.- la definì guardandola che prendeva il pacchetto tra le mani e si allontanava con Hermione.
Povera Hermione che doveva sorbirsela.
- Una gran seccatura.- ribadì Naomi annuendo.
Prima che Pansy potesse chiederle per quale motivo detestasse l'accompagnatrice di Draco si sentirono rimbombare i rintocchi dell'orologio sull'albero che ben presto ebbe tutti gli occhi puntati contro: segnalava i dieci minuti prima della mezzanotte.
Ci fu un attimo di silenzio seguito da un frenetico frusciare e strappare di carta e cartacce e poi fu il caos totale.
Schiamazzi, nomi urlati per la sala grande, un sussegguirsi di rincorse e risolini divertiti.
La festa aveva preso una piega decisamente giocosa, la caccia al regalo gemello era iniziata.
- Un ventaglio?- esclamò Pansy guardando scettica il suo regalo. Era un piccolo ventaglio cosparso di brillanti argentati e orlato da pizzo e piume.
- Io ho una spilla invece.- esclamò entusiasta Millicent applicandola delicatamente al vestito nero. Era dorata e faceva decisamente scena su quella splendida distesa scura - Vado a cercare Simon e spero per Daph che abbia anche lui la spilla uguale alla mia!- borbottò la Bullstrode salutando con un fluido gesto della mano e sparendo.
- Tu cos'hai?- domandò Pansy sporgendo il collo per potere guardare nella scatola semi chiusa della Lorence.
Naomi l'accontentò e tirò fuori un cuscinetto color perla nella quale era incastrato un anelllo. Una sottile fascia d'argento decorata da un diamantino dalle sfaccettature azzurre e bluastre. Senza farlo apposta si abbinava perfettamente al suo abito di cielo stellato.
- Uhm si, carino.- bofonchiò Pansy evidentemente gelosa arricciando il naso prima di lasciarla da sola.
Era un bellissimo anello non c'era che dire, però chi aveva il suo gemello? E davvero un uomo avrebbe dovuto apprezzare un anello con un diamante?
Scosse il capo scettica e iniziò ad osservare il caos circostante, mentre infilava l'anello al dito anulare della mano destra. Le ragazze scorrazzavano a destra e a manca e poche erano quelle che avevano trovato il compagno, sulla pista da ballo c'erano si e no tre coppiette.
Le luci della sala incominciarono a farsi più soffuse, lasciando che solo le candele e le stelle sul soffitto illuminassero l'intero salone ancora riempito di fremiti e corse.
All'improvviso l'anello che aveva calzato al dito si fece più caldo ed iniziò ad illuminarsi.
Naomi alzò lo sguardo e potè notare che l'intera sala era cosparsa di oggetti luminescenti dei più vari: spillette, bracciali, stole e tutte splendevano nell'atmosfera improvvisamente soffusa ed intima della Sala Grande. Osservò una coppia proprio di fronte a sè ritrovarsi e confrontare i doni simili. Una volta che il cavaliere prese per mano la ragazza quelli smisero di essere così luminosi.
Funzionava così: i doni di entrambi sarebbero stati luminosi fino a quando non si fossero trovati. Questo aiutava di certo il caos che tuttavia Naomi notò defluire ad ogni secondo, e mano a mano quelle luminescenze sparse diminuivano.
- Hermione!- esclamò vedendo l'amica gingillarsi con una cinturina che emanava una luce rossastra. - Hai visto Mirko?- domandò ricordandosi che avevano una sfida aperta con il Destino.
- No, e non so dove sia Blaise, l'ho perso di vista.- rispose nervosa senza però guardarla, troppo intenta a scorgere il suo cavaliere nella folla.
- Ehm ehm..- si annunciò all'improvviso un ragazzo alle loro spalle. Entrambe trasalirono e si voltarono. - Hermione giusto?- domandò guardando la riccia e indicando la cinturina rossa che stringeva tra le mani. Anche lui ne aveva una simile, anche se notò con piacere che aveva un taglio più grossolano ed una fibbia altrettanto vistosa rispetto a quella di Hermione. I doni erano sì gemelli, ma si adeguavano ai sessi per fortuna!
Era un ragazzo forse un pò troppo basso e magro, il naso sporgente e i capelli neri come la pece, di sicuro non era dell'ultimo anno.
Un sorriso timido gli contornava il viso ovale, visibile quando porse la mano con la cintura verso Hermione.
Naomi la vide deglutire pesantemente, non sembrava avere intenzione di stare con quel tizio.
- Sì, Hermione.- rispose niente più che di meno del caro Zabini. Si avvicinò a loro con un sorrisetto sulle labbra e le mani nelle tasche, come se stesse passeggiando tranquillo. - Ed è la mia ragazza. Quindi se non ti dispiace.- disse con tutta la tranquillità di cui era capace risultando forse proprio per quello così intimidatorio. Si era affiancato ad Hermione e le pogiava una mano dietro la schiena, mentre l'altra era aperta verso il ragazzo lì davanti a loro.
Il ragazzino non sembrava volere subito obbedire, ma lo sguardo che gli rivolse Blaise e il gesto della mano probabilmente gli fecero cambiare idea. Gli cedette la cinturina, e Blaise rovistandosi nelle tasche gli diede il dono che aveva trovato, indicandogli una ragazza chissà dove vicino i tavoli.
- Te l'avevo detto che saremmo stati insieme.- mormorò Blaise sulla fronte di Hermione con un ghigno.
- Non era esattamente questo lo scopo della cosa.- intervenne Naomi divertita da quella scena di bullismo.
Ma certo, sicuro come l'oro Blaise aveva aspettatato che chiunque avesse avuto il gemello di Hermione si avvicinasse per poi prenderselo.
Alla faccia della tranquillità di Mr. Zabini!
- Sei terribile.- ridacchiò Hermione avvicinandolo mentre stringeva le mani dietro il suo collo, tuttavia sollevata che il suo ragazzo in quel caso fosse riuscito ad usare il suo lato intimidatorio in quel modo.
- Fermi, fermi.- li allontanò di poco Naomi prima che iniziassero a sbaciucchiarsi - Avete visto Mirko?- domandò sperando che fosse lui ad avere il suo gemello.
I due scossero il capo, così la ragazza annuendo si allontanò vagando per la sala senza una vera meta. Prima o poi anche il suo anello avrebbe perso quella luminosità, e in quel caso avrebbe avuto la conferma che il suo nuovo cavaliere era nei dintorni. Lanciò uno sguardo all'orologio sull'albero che indicava le 23.58, mancavano due minuti alla mezzanotte e il tempo stava per scadere, se non avesse trovato il nuovo cavaliere per tempo e Mirko si fosse già trovato una nuova compagna di serata?
Lentamente avvertì il calore al dito sparire e abbassando lo sguardo vide che anche la luminosità andava scemando.
Guardò davanti a sè, facendo saettare il suo sguardo da un ragazzo all'altro senza trovare oggetti vagamente simili al suo, finchè non fu costretta a voltarsi.
Rimase di sasso, le labbra leggermente schiuse e lo sguardo immobile su quegli occhi grigi.


                                                                                                                                                           *******

Il Destino si era preso gioco di lei fin dall'inizio, probabilmente non avrebbe dovuto sfidarlo così apertamente.
Che razza di scherzo era?
Farle finire il ballo con Draco Malfoy? Con lo stesso che aveva odiato sin dal primo incontro, con lui che litigava ad oltranza, lo stesso che aveva provato a stritolare con le sue stesse mani, lo stesso che sembrava essere capace di mostrarsi distaccato e freddo, ma anche premuroso e lontanamente gentile. Quel Malfoy che aveva deciso di salvare, lo stesso che le aveva chiesto di fidarsi di lui e che le aveva mostrato un sogno.
Il Destino aveva un pessimo senso dell'umorismo.
Anche Draco si accorse in pochi secondi di chi avesse il suo regalo gemello. Lei diversamente lo indossava al dito, ma era lo stesso più o meno. Il suo era un anello da uomo, la fascia più spessa e nessun diamantino da donna a decorarlo, piuttosto semplici riflessi bluastri alla luce. Non c'erano dubbi, quello che si rigirava tra le dita era il dono gemello di Naomi.
E lei era così...dannatamente bella. Già prima aveva cercato di non guardarla, di non soffermarsi sulla pelle scoperta che lo lasciava fantasticare, sulle curve evidenziate dal vestito fasciato e da quello spacco così generoso. Però adesso era diventata la sua nuova dama, non poteva sottrarsi a tutta quella tentazione, e una parte di sè neanche lo voleva.
- Divertente.- sentenziò Naomi dopo avere preso un profondo respiro e il coraggio di aprire bocca.
Dopotutto era il suo cavaliere adesso, per qualche strana calamità cosmica potevano bisticciare, odiarsi, provarci, fare i cretini, ma si ritrovavano sempre, in qualche modo, costretti insieme.
Il biondino ghignò divertito, mettendosi una mano in tasca le si avvicinò con tutta calma senza distogliere lo sguardo da quello di lei.
Le prese la mano che indossava il dono, guardandolo meglio con un ghignetto, poi con l'altra mano in un veloce gesto lasciò cadere la fascetta in una delle dita così che lei potesse assicurarsi che il dono gemello era proprio quello. Infine facendo un piccolo inchino ne baciò il dorso posandovi impercettibilmente le labbra. Alzò lo sguardo in quello di lei sempre con il ghigno stampato in viso.
- Vedremo.- mormorò con la voce bassa e forse un pò maliziosa.
Naomi lo guardò scettica alzando un sopracciglio dubbiosa. Ogni volta che faceva così non voleva lasciarsi abbindolare, perchè avrebbe potuto cambiare atteggiamento da un momento all'altro e lei non voleva seguire quei sbalzi d'umore.
Il biondino non si scoraggiò e guardando dinnanzi a sè la pista da ballo ormai praticamente piena di coppie nuove le porse la mano aperta rivolta verso l'alto attendendo che lei l'afferrasse.
Era tutto rigido e impettito, la schiena dritta e lo sguardo fiero e altezzoso che guardava la pista da ballo.
- Sul serio?- domandò Naomi senza afferrare la mano di lui. - Da quando sei così galante?- gli domandò divertita.
Era freddo, distaccato, stronzo, donnaiolo, malizioso, sensuale, attraente, lunatico, ma da quando era così cavalleresco?
- Sono un Malfoy, Lorence.- replicò lui voltandosi per poterla guardare negli occhi. Serio e formale quanto la sua posa, come se per anni si fosse esercitato a quello.
Infatti era così, come purosangue ed unico erede della casata Malfoy certi doveri gli erano stati imposti sin dai primi passi.  - Non pretendo che tu possa capire certe procedure, ma vedi almeno di non pestarmi i piedi.- aggiunse tornando a guardare dritto davanti a sè.
- Pallone gonfiato.- borbottò Naomi prendendo la sua mano come da prassi, forse stringendola un pò troppo - Non sei l'unico che ha fatto i compiti a casa.- mormorò anche lei drizzando la schiena e guardando dritta davanti a sè mentre avanzavano nella pista pronti a posizionarsi e seguire il volteggiare degli altri.
- Non mi dire.- ridacchiò lui sommessamente senza neanche guardarla. Si fermò lasciando che si posizionasse davanti a sè, e subito l'avvicinò posando una mano sul suo fianco. Naomi guardò il pavimento, erano troppo vicini se avesse alzato di poco il mento si sarebbe trovata a pochi centimetri dal suo viso.
- Li hai fatti male i compiti, mai guardare i piedi.- la rimbeccò Draco mormorandole all'orecchio. Lei trasalì scrollando appena le spalle e drizzandosi. Come predetto, eccolo a così poca distanza: le labbra rosee distese in un ghignetto, gli occhi semi nascosti dai ciuffi biondi che ricadevano sulla fronte. Perchè doveva essere così attraente?
Posò una mano poco lontano dalle sue spalle, e l'altra gliela strinse. - Non ricordo quanti bicchieri di punch o whisky incendiario abbia bevuto e non faccio il pinguino imbalsamato da anni, dammi il tempo.- si lamentò lei senza guardarlo piuttosto cercando qualcuno di familiare in mezzo a quei corpi danzanti.
Draco non commentò, si limitò a sghignazzare, e quando entrambi furono pronti partirono i passi. Un, due, tre, un, due, tre....proprio come se si muovessero da automa.
Entrambi presero il passo in un attimo, uno completava i movimenti dell'altra erano in perfetta sintonia, come se fossero stati compagni di danze da anni.
- Niente male Lorence.- soffiò lui all'orecchio di lei prima di farle fare un volteggio.
Lei ghignò in risposta, ritornando in poco tempo nella sua presa
- Anche tu te la cavi.- gli disse guardandolo negli occhi. In realtà era molto bravo, lei aveva ballato con tanti damerini durante le feste di gala di famiglia, e lui era più che sicuro, come se con le sole mani potesse piegare la propria dama. E forse era proprio così. - Non è...strano?- azzardò dopo qualche secondo di silenzio.
Lui la guardò corrugando la fronte interrogativo.
- Cosa?-
- Che abbiamo avuto i pacchi gemelli.- disse indicando con un cenno del mento le loro mani strette che sfoggiavano gli anelli - Più cerco di starti alla larga e meno ci riesco.- ammise lei guardandolo negli occhi per potere carpire una qualsiasi emozione in quel grigio tempesta. Era così, ogni volta andava a finire che provava ad evitarlo e se lo trovava sempre tra i piedi.
Dopo la sfuriata in sala comune se lo era trovato nel bagno dei prefetti, quella sera dopo avere bisticciato per via delle loro battutine stupide  era letteralmente scappata da lui, mentre ora si trovava a toccare le sue spalle muscolose, ad essergli tanto vicina da potere sentire il suo respiro sulla pelle.
- Non è facile liberarsi di me.- commentò lui con un mezzo sorriso tuttavia distogliendo lo sguardo. Non voleva condivedere qualcosa con lei, non voleva rivelarle che similmente anche lui provava da tempo a fare la stessa cosa. Forse era tempo di rivedere la faccenda.
- L'erba cattiva non muore mai.- ridacchiò Naomi guardandosi intorno. Individuò Hermione e Blaise che ballavano, o meglio erano abbracciati e si muovevano appena sulla pista. Individuò anche Harry! Purtroppo se ne accorse grazie alla ragazza con i capelli rosso fiamma che gli si avvinghiava letteralmente: l'aveva scambiata per Ginny, ma purtroppo la Weasley era ancora in infermeria. La rossa che avvolgeva Potter era Ingrid.
- Stronza .- commentò stringendo gli occhi a due fessure.
Draco corrugò la fronte e si voltò per potere seguire lo sguardo della sua dama. Subito sghignazzò divertito.
- Quanto astio! Povera Ingrid!- esclamò divertito.
- Povero Harry vorrai dire!- lo difese subito Naomi guardandolo strabuzzando gli occhi - Neanche fosse edera!- l'additò con un cenno del capo.
- Potter non sa muovere un passo nella direzione giusta, non credo potesse capitarle di peggio .- replicò con tutta calma Draco senza neanche guardarlo.
Effettivamente Harry era ben impacciato, non era un ballerino provetto, anzi non era un ballerino punto.
- Beh almeno tu te ne sei liberato.- disse guardandolo e vedendo la sua espressione confusa lo anticipò prima che dicesse qualche idiozia - Lo so che non la sopportavi più. Hermione mi ha detto che è appiccicosa come la gelatina.- aggiunse seccata. La odiava.
Draco annuì sospirando, colto nel fallo.
- È diventata particolarmente molesta prima che aprissimo i pacchetti.- disse il biondino con un espressione confusa in volto. Naomi riuscì a trattenere a stento un ghigno soddisfatto soltanto mordendosi il labbro. Probabilmente le sue parole erano riuscite a farle venire qualche dubbio o paranoia. – Grazie a Merlino questo tipo di ragazze hanno un unico scopo e non mi riferisco alle attitudini di comunicazione e dialogo. - aggiunse Malfoy come se dicesse una cosa del tutto ovvio.
- Malfoy sei proprio uno stronzo.- lo insultò lei senza tante cerimonie. - L'hai invitata tu! Come minimo te la devi sopportare, così impari a invitare persone solo perchè ti fanno comodo le loro conoscenze.-
- Non l'ho invitata solo perchè conosce Mordon.- rispose lui facendola allontanare un poco da sè prima di riavvicinarla e riprendere a girare insieme a lei.
- Ah no?- domandò Naomi senza farsi scomporre dalla giravolta - Perchè ti piace fare il baby sitter?- domandò ironica riferendosi alla giovane età della rossa.
Lui sorrise divertito.
- Se non la smetti di fare così mi convincerò che sei gelosa Lorence.- mormorò al suo orecchiò malizioso.
- Non ho motivo di esserlo, mi sembrava di essere stata chiara.- ribattè lei scostandosi da lui. Non sopportava che gli dasse della gelosa, non lo era!
- Ah si.- annuì lui pensieroso. - Dormi nella stessa stanza con me, sei più sexy di lei, mi hai già visto nudo...- elencò lui con la voce carezzevole - Ricordo, ricordo..- aggiunse con un ghigno sensuale.
- Esatto.- annuì lei duramente seguendo quel valzer distogliendo lo sguardo dal suo per farlo vagare oltre la sua spalla.
Incrociò lo sguardo di Pansy. Le sembrò essere livida, livida di rabbia.
Si domandò il perchè, ma si rispose in meno di cinque secondi.
Stava ballando con Draco, con il suo Draco.
Lei invece stava ballando con Nott, questo le bastò a farsi passare la rabbia momentanea con Malfoy. Si trovò inevitabilmente a pensare cosa sarebbe successo se lei e Draco avessero deciso di rimanere ad Hogwarts. Quali piani avevano in mente? Si perse in mille ipotesi e scenari continuando a fissare il ragazzo in questione, forse con aria un po' preoccupata perché Draco seguendo il suo sguardo, e vedendo a chi fosse rivolto la scrutò attentamente
- È successo qualcosa? – domandò serissimo.
- No, nulla. Poco fa cercava semplicemente di ingraziarsi Mirko, facendo il simpaticone.- gli spiegò omettendo i suoi pensieri riguardanti il resto. - Non vorrei che voglia fargli...- non riuscì neanche a finire la frase. Non poteva immaginare che qualcuno, chiunque, potesse farsi del male a causa sua .
- Non ti preoccupare per Mordon.- interruppe immediatamente i suoi pensieri ritornando rigido e freddo - So con certezza che sa difendersi da solo.-
Naomi lo guardò dubbiosa non capendo a che si riferisse. Perché ogni volta sia lui che Blaise non parlavano chiaro quando c’era di mezzo il Corvo?
- Non credo, non da Nott.- ribattè lei prontamente.
- Non preoccuparti Lorence. Adesso Mordon con le vacanze se ne andrà a casa sua quindi non c'è di che proccuparsi.-
Il suo tono non sembrava volesse ammettere repliche, forse perchè avevano tirato di mezzo le vacanze di Natale e sicuramente perchè odiava il Corvo.
- Comunque dovresti ringraziarmi.- se ne uscì Malfoy con un sorriso sgembo sulle labbra, probabilmente con l'intento di cambiare discorso. Era bravissimo in questo.
- Perchè mai?- chiese lei andandogli dietro.
- Ti ho salvato dagli ormoni inferociti di Mordon.- le disse cercandolo nella sala - Mi sembrava che per la serata avesse progetti...allettanti.- disse tornando a guardarla negli occhi con una malizia non indifferente, quasi le avesse lui le stesse intenzioni.
Naomi tentò di cercarlo nella folla danzante, ma non lo vide.
- Chi ti dice che volevo essere salvata? - disse lei con un sorriso serafico che in quel momento voleva solo essere provocatorio.
- Per favore Lorence! Lo hai fulminato con lo sguardo per due battute di cattivo gusto che ha fatto davanti a tutti.- constatò Malfoy mentre la prendeva per entrambi i fianchi e la sollevava dal pavimento facendola appena volteggiare prima di riprenderla saldamente nella presa.
- Uhm, che spirito di osservazione.- lo punzecchiò lei ironicamente seguendo senza difficoltà ogni suo passo. – Beh potrei avere cambiato idea e avere sorvolato sulle sue uscite di dubbio gusto. – replicò lei facendo intendere che in realtà avrebbe voluto passare per davvero la notte con Mordon.
In realtà, non era proprio così, o meglio non del tutto, tuttavia in quel momento le piaceva farlo credere al biondino che pareva fin troppo gratificato dal fatto che lei ed il corvonero si fossero separati.
- Con il caratteraccio che ti ritrovi dubito tu abbia sorvolato.- la canzonò Draco con un ghignetto ricevendo un’occhiataccia. – Tuttavia, considerando che sono il tuo nuovo cavaliere per il resto della serata, se effettivamente hai cambiato idea e vuoi divertirti.. – iniziò lui mentre le faceva fare l'ennesima giravolta questa volta traendola a sè lasciando che la schiena di lei aderisse con il proprio addome, la strinse appoggiando il mento sulla spalla mentre le sfiorava con le labbra l'orecchio. -...sono disponibile. - le soffiò all’orecchio prima di allontanarla dal proprio corpo facendola girare, accompagnando il movimento e tenendola sempre per il braccio.
Si scambiarono un veloce sguardo, lui malizioso e provocatorio e lei divertita con un ghignetto in viso, prima di tornare verso di lui volteggiando velocemente avvolta dal suo braccio, come il movimento di uno yo-yo.
- Che generosità...- commentò Naomi divertita, separandosi appena dalla sua presa per poterlo guardare negli occhi. Cambiò musica, dopo una breve pausa, forse ne erano già cambiate un paio, ma tra i passi di danza complici e le loro chiacchiere nemmeno se ne erano resi conto. In quel momento sembrava stessero intonando un valzer viennese, forse un po' più movimentato del classico, o se non lo era gli si avvicinava parecchio.
- E saresti così ben disposto con una come me?- gli chiese subito dopo avere ripreso a sgambettare. - Non sono una suora, una pudica, una palla al piede...?- aggiunse provocatoria fingendo di aggrapparsi al ricordo dei mille insulti che le aveva riservato il biondino, quando in realtà li aveva ben impressi senza dovere fare alcuno sforzo.
Draco sembrò volersi prendere del tempo per rispondere, mentre la guidava verso quel ritmo più movimentato.
- E' vero.- confermò senza guardarla negli occhi - Nonostante questo continui a starmi tra i piedi.- aggiunse con un ghignetto. Non aveva l'intento di offenderla, il tono lo faceva intendere, tuttavia Naomi non si addolcì nemmeno un po', con un mezzo bofonchio s'irrigidì concentrandosi sui passi che richiedeva quel ballo.
- Ora sì che non vedo l'ora di rotolarmi tra le lenzuola con te, davvero un'ottima proposta Malfoy. - commentò sarcastica senza guardarlo e concentrandosi su un punto indefinito oltre le sue spalle.
Il biondino ridacchiò a quella reazione, ci mancava poco che mettesse su il broncio.
- Sei a tratti insopportabile Lorence...- continuò lui sempre divertito – ciò nonostante non nego che l'idea possa essere interessante.- cercò di raddrizzare il tiro senza sbilanciarsi troppo. D'altronde quel pomeriggio tra le sue mille considerazioni, una delle più importanti riguardava il tipo di atteggiamento nei confronti della castana, si era detto che il problema di base era che la trattava diversamente dalle altre e che la soluzione era proprio fare il contrario. Gli teneva fastidiosamente testa, adorava zittirla e metterla in imbarazzo, ma ormai non poteva negare che al di là di questo la trovava anche attraente.
Inizialmente lo guardò fingendo disinteresse, ma la verità è che il battito aumentò un pelo sentendo quelle parole. Stava forse ammettendo che d'un tratto, oltre i mille complimenti sempre gentili, la trovava interessante? Sotto quel punto di vista?
- Insopportabile e interessante...- commentò lei scettica non sapendo come replicare oltre mentre la gamba scoperta dallo spacco s'infilava tra le sue gambe e la schiena si innarcava totalmente verso di lui il quale prontamente la reggeva facendole fare un breve giro per poi riportarla verso di sé, vicinissima al proprio viso.
- Esatto. Una non esclude l'altra.- continuò sicuro di ciò che diceva guardandola intensamente negli occhi e facendo scivolare una delle mani sul suo fianco, trattenendo l'istinto di volerla fare scendere fino alla coscia scoperta.
Erano talmente vicini dannazione. Fronte contro fronte, le labbra avrebbero potuto sfiorarsi da un momento all'altro, e Naomi in particolare stava saggiando quella distanza. Intimidita da quell'intensità di sguardo lo aveva deliberatamente distolto e si era concentrata sulle sue labbra. Pessimo errore.
- Allora...- riuscì a mormorare riprendendo la distanza imposta dal proseguire quel ballo. Deglutì saliva in eccesso, o forse il groppo in gola che le si era formato dal nervosismo. Era la prima volta che Malfoy si sbilanciava con lei in quel modo, o meglio, c'erano state molte altre occasioni in cui si erano punzecchiati sessualmente senza mai di fatto arrivare a niente di niente, ma questa volta sembrava serissimo, non stava scherzando. Avrebbe davvero fatto sesso con lei. La cosa la mandò su di giri e al contempo la rese molto nervosa, era impreparata a quel tipo di reazione.-...com'è che conosci balli così...babbani?- domandò lei cercando palesemente di cambiare discorso.
- Babbani?- corrugò la fronte quasi schifato a dirla tutta - I valzer e i minuetti sono elementi essenziali di un purosangue.-
- Questo sembra tanto un valzer viennese.- sentenziò Naomi scrollando appena le spalle - Vuoi dire che anche tu hai dovuto sgambettare con una pila di libri in testa fin dalla tenera età?- chiese la ragazza scettica e divertita all'idea di un giovane Draco alle prese con le lezioni di ballo e portamento.
La sua insegnante si chiamava Kerstin, un'austera donnina ispanica che aveva assunto suo padre affinchè le insegnasse la postura corretta, il portamento corretto nel camminare o nello scendere le scale ed ovviamente non da dimenticare le lezioni di ballo con quei dannati volumi pesanti sulla testa.
- Ovviamente.- annuì Draco evitando di rievocare quei ricordi che ne avrebbero richiamati degli altri e altri ancora, molti per lui dolorosi. - Strano che una babbana abbia ricevuto simili attenzioni piuttosto.- dichiarò confuso e vedendo l'occhiataccia che le rivolse la sua dama aggiunse:- Beh fino a pochi mesi fa eri convinta di essere una babbana, e a parte tuo padre lo sono anche tua madre e tua sorella. Chissà che motivo aveva di educarti a quel modo.- si domandò curioso. C'erano tanti interrogativi riguardo alla cara Naomi Lorence, molti legati al padre purtroppo Mangiamorte.
- Educarmi.- quasi sputò dalle labbra Naomi e inevitabilmente andò con lo sguardo sul suo avambraccio sinistro e notò che la imitò anche Draco. Lo aveva visto anche lui quello squarcio sulla sua candida pelle, lui sapeva bene la storia dietro quella violenza.
- Comunque mi duole ammetterlo, sei una ballerina piuttosto piacente.- se ne uscì Draco consapevole di avere acceso in lei un orribile ricordo.
- Piuttosto piacente eh?- ridacchiò Naomi capendo quel repentino intervento. Gliene fu silenziosamente grata. - Dovresti vedermi ballare il tango, 
chico.- disse esibendo un sorriso tutto dire e il perfetto accento spagnolo che quella sera la faceva da protagonista.
- E' una proposta Lorence?- chiese lui malizioso inclinando appena di lato il capo. Dopotutto seppur mai aveva avuto modo di imparare quel tipo di ballo sapeva quanto fosse sensuale e carico di passione, quasi paragonabile all'atto del sesso in sè. E il suo accento spagnolo beh..condiva quel mix di sensualità a cui si stava pericolosamente interessando.
- Non credo tu possa starmi dietro e impararlo.- lo provocò Naomi ghignando con superiorità.
Draco l'afferrò per la vita sollevandola e facendola girare appena, imitato così da molti altri cavalieri nella sala da ballo, dopodichè la fece rimanere di spalle facendo perfettamente aderire le curve di lei con il proprio fisico.
- Continui a sottovalutarmi .- le mormorò divertito all'orecchio mentre per la seconda volta l'afferrava dalla vita per farla leggermente muovere e rigirare. - Non c'è niente che non possa imparare, credimi.- aggiunse con una sicurezza disarmante.
- Ma certo.- riuscì a rispondere quasi ansimando in risposta a quei contatti così intimi seppur all'interno di una danza che già conosceva - Tra una lezione di occlumanzia e l'altra ci infiliamo il tango, no?- domandò seppur in totale ironia.
- Preferirei altro, ma...come desideri.- rispose lui con il solito ghigno sul volto.



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Chissà che ore si erano fatte?
A furia di ballare chi aveva in mente una cosa così banale come l'orario?
Dopo molti balli cerimoniosi e pomposi fatti con Draco la Sala Grande di Hogwarts si era trasformata in una piccola discoteca, le luci erano cambiate e la musica anche. Naomi era stata trascinata via da Daphne e Millicent sotto lo sguardo divertito di Malfoy che l'aveva osservata da lontano mentre ballava con il gruppo di serpeverde e ogni tanto sgusciava per fare ballare Hermione quando probabilmente Blaise di ballare non ne aveva più voglia.
Tornò verso di lui con il fiatone le guance lievemente arrossate un bicchiere ormai vuoto nella mano.
- Sono esausta!- esclamò sbuffando - Non ho mai ballato così tanto in vita mia e onestamente sono stufa di fare la staffetta.- si lamentò versandosi altro da bere.
- Tra poco leveranno tutti le tende.- sentenziò Draco facendo un passo indietro guardando annoiato l'orologio appeso vicino all'abete decorato. - quanto hai bevuto Lorence?- la guardò dubbioso con un sopraciglio alzato.
- Tranquillo, ci sono.- rispose lei ridacchiando divertita. Non era ubriaca, era giusto un pò allegra. - Tieni.- gli porse un bicchiere colmo mentre se ne versava uno anche lei. - E adesso?- gli domandò incuriosita. Avevano ballato serenamente, si era fatta trascinare anche dalle sue amiche e ormai la serata stava per giungere al termine e tecnicamente, essendo il suo cavaliere, avrebbero dovuto terminarla insieme.
 - Ti accompagnerò in stanza.- rispose lui bevendo in pochi sorsi il drink.
Lei innarcò un sopraciglio poco convinta.
Non era esattamente la risposta che si aspettava, o meglio, quella che una parte di sè si aspettava.
- Accompagnerò?- domandò lei infatti incrociando le braccia al seno cercando di trattenere la seccatura di quella risposta - Tu hai altri progetti presumo.- masticò quelle parole cercando di mantenere un tono di voce neutro e tranquillo, ma dal sorrisetto compiaciuto di lui evidentemente non era riuscita nella cosa.
- Vuoi per caso la mia compagnia per la notte?- domandò lui riavvicinandosi pericolosamente a lei, la voce carezzevole, quasi un soffio in realtà.
Lei si allontanò con il volto, la stessa espressione imbronciata.
- Malfoy, ovvio che no!- esclamò infatti quasi indignata mentre scuotendo il capo e terminando in un sorso, forse un pò troppo veloce il suo bicchiere. Qualcosa le diceva che se veramente Malfoy fosse stato il suo cavaliere fino alla fine della serata, avere un pò di alcool in più nel sangue non guastava. - Sempre a pensare male dannazione.-
- Naomi...- sia la ragazza che Draco si voltarono, trovandosi davanti Mirko sorridente, come al solito ovviamente, seppur questa volta sembrava avere un che...di irrequieto?
- Ehi.- lo salutò senza però dare le spalle a Malfoy - Abbiamo perso contro il signor Destino.- cercò di sdrammatizzare lei stringendo tra le dita il bicchiere ormai vuoto.
Si era onestamente quasi dimenticata del fatto che fosse venuta al ballo con lui, troppo immersa nei balli e discorsi con il biondino. Si sentì immediatamente in colpa.
- Già, è stato avventato.- le concesse il corvetto lasciando scivolare il suo sguardo da lei a Malfoy - Ti va di andare? Devo dart...-
Il bel corvetto non riuscì a terminare la frase che Draco aveva già preso Naomi dalla vita avvicinandosi a lei.
- Non va da nessuna parte Mordon. Dama per tutta la sera ti dice niente?- domandò ironico riferendosi al giochetto sadico inventato da Daphne - La serata è ancora lunga, lei è la mia dama e non ho intenzione di rimanere senza accompagnatrice per i tuoi porci comodi.- aggiunse con la voce così tranquilla e al contempo traboccante di veleno.
- Immagino che non poteva capitarti cavaliere migliore.- biascicò Mirko con astio rivolgendosi a Naomi tuttavia senza guardarla, irrigidendosi mentre fissava Malfoy, il quale lo sosteneva gongolando con un sorrisetto malizioso sulle belle labbra.
- Mirko io...- tentò Naomi di dire qualcosa di appropiato e che quanto meno calmasse le acque, ma il castano alzò una mano per fermarla prima che terminasse.
- Non fa niente.- minimizzò sforzandosi di sorriderle. Un sorriso tirato, un sorriso che nascondeva una forte voglia di prendere a pugni il biondino. - Ti farò avere il mio regalo tramite Daphne.- la rassicurò seppur con la malinconia negli occhi.
- Ottimo, molto gentile da parte tua.- ironizzò Malfoy posando il bicchiere sulla lunga tavolata senza lasciare la presa sul fianco della sua dama - Se non ti dispiace togliamo il disturbo.- aggiunse iniziando ad avviarsi con un bel ghignetto straffottente in volto.
Naomi gli rifilò un'occhiataccia, sapeva bene che tutto quell'atteggiamento era ben studiato per infastidire Mirko. E sa da una parte non le dispiaceva terminare la serata con Draco, così come non le dava fastidio la sua presa sul fianco, detestava a dire poco quel suo modo di fare come se fosse un'oggetto, quell'atteggiamento in cui sembrava non considerarla. Per tale motivo sgusciò velocemente dalla presa del biondino dirigendosi in pochi passi verso il Corvo al quale diede un bacio piuttosto profondo rispetto a quelli della serata.
Non sapeva se lo aveva fatto perchè aveva la certezza che tanto non sarebbe andata oltre considerando che c'era il biondino alle loro spalle che li osservava impaziente e con la mascella serrata, o forse perchè avesse quel tantino di alcool in più nel corpo o terzo ed ultimo, forse per infastidire il caro Malfoy.
Forse tutte e tre.
- Devi veramente andare..?- mormorò Mordon quasi supplicante non appena Naomi si staccò per riprendere fiato.
Lei rise accarezzandogli una guancia.
Perchè in alternativa si sarebbe messo a litigare con Malfoy?
Non era uno spettacolo che voleva vedere.
- Devo davvero, sono comunque molto stanca.- ammise lei ricordandosi per altro che non aveva nemmeno finito di fare la valigia per il rientro a casa.
- Immagino.- commentò Mirko con un sorrisetto tirato, sembrava decisamente irritato - ti ho vista ballare. - aggiunse facendo slittare lo sguardo alle sue spalle guardando male Draco il quale lo ricambiava senza molti sforzi.
Sembrava quasi un'accusa, non era certo colpa sua se era finita in coppia con il biondino. Prima di dare voce a quel pensiero il ragazzo la precedette tornando sorridente.
- Passa buone vacanze Naomi. - la salutò stringendole appena la mano con un bel sorriso in volto prima di levare il disturbo.
Lo guardò andare via un pò arrabbiata per il suo comportamento, ma anche sentendosi un filo in colpa.


*******

- Stai congelando.-
Non era una domanda, una semplice constatazione.
Naomi e Draco erano rimasti in silenzio per quasi tutto il tragitto di ritorno, ed effettivamente Naomi aveva freddo. Già usciti dalla Sala Grande l'impatto era stato ben lungi dall'essere piacevole, arrivati nei sotterranei aveva iniziato a strofinarsi le braccia ricoperte da quella sottile velina trasparente e al biondino non era sfuggita la cosa. - Siamo quasi arrivati, non fa niente.- replicò lei senza riuscire a guardarlo. Gli sembrava così strano quel silenzio dopo la serata molto loquace che avevano passato, ma ancora di più la metteva in agitazione il fatto che sarebbero rimasti soli in camera quella notte e che il mattino dopo avrebbero lasciato insieme Hogwarts. Sentiva come se aleggiassero su di loro una serie di tensioni e cose non dette.

Draco la bloccò con un semplice gesto della mano e roteando gli occhi verso il soffitto si sfilò la giacca e gliela posizionò delicatamente sulle spalle.
Emanava un leggero sentore di fumo, ma profumava più di menta, colse anche una nota muschiata di cui non sapeva dare il nome ed era incredibilmente calda ed accogliente. Inspirò l'odore e assaporò il calore, mentre un brivido di freddo abbandonava il suo corpo.
- Grazie.- lo ringraziò lei senza riuscire a incrociare il suo sguardo. - Tu non avrai freddo Mr. Macho?- domandò cercando di rompere quel silenzio carico di chissà cosa aveva impedito loro di parlare.
Eppure durante il ballo erano stati...sin troppo loquaci, quasi in perfetta sintonia.
- Siamo quasi arrivati,no?- rispose utilizzando le parole di lei con un ghignetto sulle labbra - E poi, a me piace il freddo.- rispose facendo spallucce.
Dopo avere rifilato la parola d'ordine al quadro porta i due serpeverde silenziosamente si diressero alla loro camera. Non appena vi misero piede Naomi si lanciò sul proprio letto strappandosi letteralmente le scarpe alte dai piedi. Se non fosse stato per il freddo le avrebbe già scaraventate lontano appena messo piede fuori dalla sala Grande.
- Grazie di avermi accompagnata.- iniziò a dire lei alzandosi dal proprio letto e appoggiandosi con una spalla ad un palo della struttura a baldacchino. - Se vuoi tornare da quella Ingrid fai ancora in tempo.- aggiunse guardandolo mentre si allentava il nodo della cravatta.
Malfoy sollevò lo sguardo su di lei, agitò appena il capo e tirò fuori dalla tasca dei pantaloni il pacchetto di sigarette da cui ne estrasse una con le labbra sottili.
- Non intendo andare da nessuna parte. – le rispose mentre si lasciava cadere sul proprio letto ancora tutto vestito. - Non ho ancora preparato la valigia. – aggiunse cercando lo sguardo di lei. – Quindi…-le disse mentre rigettava il fumo nell’aria -… tua madre
e tua sorella ti hanno chiesto di tornare a casa. Perché? – le chiese senza troppi giri di parole.

Ecco, era arrivato il momento dell’interrogatorio. Alla ragazza era sembrato fin troppo strano che il biondino avesse accettato il suo invito senza ma e senza perché, lo aveva semplicemente posticipato. Forse era dovuto proprio a quello lo strano silenzio dalla Sala Grande al dormitorio.
Lei fece spallucce con un’espressione disinteressata, cercando di fare appello a tutte le sue doti attoriali perché bluffare con il principe delle Serpi richiedeva molto impegno. 
– Cose burocratiche e di facciata per lo più. Siamo sparite tutte e tre dall’oggi all’oggi, immagino che vogliano sistemare in qualche modo le cose per non farlo sembrare sospetto. – gli rispose in tutta tranquillità mentre si apprestava ad appellare la propria valigia. Nemmeno lei aveva fatto ancora la borsa, forse una parte di sé credeva che il biondino le avrebbe dato due di picche ed in tal caso aveva già deciso che sarebbe rimasta ad Hogwarts.
Dopotutto aveva deciso di tornare a casa esclusivamente per lui, fosse stato solo per la sua incolumità, al diavolo tutti, sarebbe rimasta dov’era. Odiava la propria casa, significava avere orribili ricordi in ogni angolo. 
Draco la fissava, non si perdeva nemmeno un movimento, come se si aspettasse da un momento all’altro un qualsiasi segno di cedimento in quel discorso, ma la ragazza fortunatamente era molto brava a simulare e nascondere le proprie emozioni. Era molto agitata all’idea di affrontare quel discorso e temeva di crollare a qualche domanda di troppo, ma dall’esterno sembrava la persona più serena sul pianeta.
- Capisco. – rispose secco il ragazzo continuando a fissarla mentre la vedeva selezionare una serie di abiti da mettere nel bagaglio. – Chi è al corrente della cosa? – le chiese poi serissimo mentre si alzava anche lui per potere fare il borsone.
- Poche persone in realtà. – rispose lei prontamente - Harry, Hermione, Blaise e Silente ovviamente. Ha organizzato lui il trasferimento, non sono in grado di smaterializzarmi da sola o portare qualcuno con me e prendere il treno era un rischio. Domani verremo scortati da un membro dell’Ordine, è già tutto organizzato, tranquillo, ho pensato a tutto. – gli disse chiudendo la valigia mettendola ai piedi del letto e sedendosi sul materasso rivolta verso quello del biondino.
Draco annuì distrattamente, nonostante fosse rimasto particolarmente attento a tutta la spiegazione, finí più rapidamente di lei il bagaglio grazie all’uso della magia e si sedette anche lui di fronte a lei, aspirando l’ultimo fiato dalla sigaretta.
- Non lo hai detto al tuo fidanzato . – constatò lui divertito.
- No, poche persone, te l'ho detto. – ribadí lei scuotendo la testa. Oltre il fatto che aveva organizzato il tutto in fretta e con poco preavviso aveva ritenuto fosse più sicuro così. – E non lo definirei proprio il mio
fidanzato. – disse storpiando con tono disgustato quell’ultima parola.
- Ah no? E come lo definiresti di grazia?- le chiese il ragazzo divertito.
Lei ci pensò su un attimo: quella stessa sera si era interrogata sulla faccenda. Cosa voleva davvero da Mirko? Non lo sapeva nemmeno lei.
- Non lo so. – ammise sospirando – direi che ci stiamo frequentando. Mi piace stare in sua compagnia, ma non sono interessata a niente di serio . – aggiunse sincera omettendo che oltre alla piacevole compagnia provava una strana attrazione nei confronti del Corvo.
- Che tradotto significa che te lo vuoi scopare, ma non concedergli l’esclusiva. – rispose con un sorrisetto sornione – allora tanto pudica non sei Lorence! – aggiunse sghignazzando.
Naomi alzò gli occhi al cielo, ma non riuscì comunque a trovare un’argomentazione valida per smentire quell'affermazione, anzi, la fece riflettere. Forse era proprio così: se era così piacevole stare in sua compagnia, se lo trovava sessualmente attraente cosa le impediva si trasformare seriamente quel rapporto?
- Te lo ripeto: non sono pudica.- rispose seccata lei tralasciando la parte relativa alle sue attività sessuali, per altro inesistenti – C’è differenza dal non volere sventolare il proprio corpo al primo deficiente che passa all’essere pudica! – lo rimbeccò mentre iniziava a disfare l’acconciatura elaborata.
Non si soffermò oltre sull'argomento, riprese piuttosto a porle domande.
- Cosa mi devo aspettare in questi giorni da baby sitter?- le chiese infatti mentre iniziava a sbottonarsi la camicia.
Naomi stava per mandarlo al diavolo ricordandogli che non aveva bisogno della guardia del corpo, ma d'altro canto quella era la scusa dietro l'invito, non poteva certo dirgli che aveva deciso di tornare a Londra per salvaguardare la pellaccia di entrambi, ma sopratutto per non lasciarlo solo. Si morse la lingua e sospirò mestamente.
- Non ne ho idea onestamente. - ammise la ragazza lievemente preoccupata – Probabilmente assisterai a qualche litigata con mia madre e verremo investiti dall'entusiasmo natalizio di mia sorella. Sicuramente ci toccherà presenziare almeno ad un evento organizzato da mia madre...- pensò subito la ragazza sbuffando. - Evvai. - aggiunse poco dopo del tutto ironica.
- Eventi?- domandò Draco curioso – Che tipo di eventi?-
- Mia madre gestisce alcune agenzie di moda a Londra, solitamente in inverno ed in primavera organizza delle sfilate. Cosa che non mi ha mai fatto impazzire, al contrario di mia sorella.- spiegò lei guardandolo forse un po' troppo da che si era slacciato la camicia, dettaglio che non sfuggì al biondino il quale allargò maggiormente il torace appoggiandosi con le mani sul materasso per permettere alla camicia di aprirsi meglio sul suo petto.
- La mia proposta è ancora valida Lorence.- commentò divertito e malizioso al contempo alludendo a quanto le aveva detto durante il ballo.
Ed era serio, davvero, non sembrava uno dei suoi attacchi di bipolarismo.
- Ho l'impressione che tu sia serio. Il che è assurdo.- rispose lei guardandolo con aria di sufficienza – Allora aspetto.-
- Aspetti?- chiese lui corrugando la fronte – Cosa?-
- Non è ovvio?- replicò lei saccente sollevando le sopracciglia – Il tuo attacco di bipolarismo in cui inizi a vomitarmi addosso epiteti molto simpatici. - aggiunse serissima con tono quasi arrabbiato.
Le labbra di lui si piegarono in una sorta di smorfia mista a sorriso, mentre si alzava, le dava le spalle e si liberava definitivamente della camicia.
- Se è per questo non ho sentito nemmeno i tuoi di complimenti gentili Lorence. Solitamente sei molto generosa nel dispensarli.- commentò sprezzante appoggiandosi con una spalla alla colonna del letto a baldacchino le braccia incrociate al petto nudo.
Non aveva torto, anche lei aveva in qualche modo cambiato atteggiamento nei confronti del Serpeverde, lo avevano fatto entrambi inconsapevolmente. 
Il volersi evitare o limitare i propri batti becchi era stato il primo passo fatto da entrambi, la scelta di invitare a casa sua Draco con lo scopo di non lasciarlo da solo e di non abbondonarlo il primo passo fatto da lei.
Dall’altro lato Draco aveva accettato il suo invito nonostante fosse convinto in cuor suo che fosse tutto un piano mosso da compassione e senza nemmeno accorgersene nuovamente entrambi non sentivano più l’impellente bisogno di aggredirsi per la qualsiasi e anzi, Draco, nelle sue riflessioni e complesse elocubrazioni per giustificare il proprio atteggiamento incostante nei confronti della Serpeverde era giunto alla conclusione che l’unica strada percorribile fosse quella di non darle troppa importanza e di trattarla come le altre. La trovava attraente? Decisamente sì, pertanto non c’erano motivi per cui allontanarla o privarsi di quel desiderio convinto per altro che una volta ottenuto nemmeno ci avrebbe più pensato. Certo, specialmente negli ultimi tempi lei gli rendeva più facile la cosa: di rado lo provocava con l’intento di litigare e pertanto non c’era il bisogno di rimetterla al suo posto. Perché si, la trovava
una sfida interessante, ma nessuno gli poteva mettere i piedi in testa, nessuno.
Piuttosto sembrava che anche lei, diversamente da altre volte, fosse più incline a giocare su quella linea pericolosa di provocazioni e flirt ed innegabilmente trovava il bel biondino molto più che desiderabile, anche se ancora non era pienamente giunta a volerlo quanto meno ammettere a sé stessa.

Buffo quanti cambiamenti aveva portato una semplice nuotata nel bagno dei Prefetti.

Naomi si prese alcuni minuti prima di rispondere sapendo che aveva purtroppo ragione.
-Ok. – gli concesse prendendo un bel respiro ed alzandosi gli si posizionò di fronte. – può darsi che in considerazione del tempo che saremo costretti a passare insieme senza ancore di salvataggio a cui aggrapparci sia giunta alla saggia conclusione che, eccetto rare situazioni, sia meglio avere quanto meno un rapporto civile.- iniziò lei con tono saccente e quasi professionale come se stesse spiegando la propria tesi ad un professore sotto interrogazione.

In effetti a casa sua non c’erano Blaise di turno su cui puntare per sfuggire a determinate baruffe con il biondino, la sua spiegazione non faceva una piega, per l’ennesima volta era riuscita a trovare una giustificazione razionale a comportamenti mossi da tutt’altro che la ragione e razionalità. – Quindi, può sempre darsi, che avessi in mente una tregua Malfoy. – terminò seriamente incrociando anche lei le mani al petto e appoggiando il peso sulla gamba che spuntava dallo spacco del vestito.
- Una tregua? – ripetè lui scettico alzando un sopracciglio. Lei annuì mentre terminava di liberare del tutto i capelli da quell’intricata acconciatura.- Ed il fatto che mi stavi consumando con lo sguardo? – continuò lui a provocarla divertito.
- Oh per favore! Da che pulpito! – esclamò lei infastidita e non potendo negare, colta con le mani nel sacco – È da tutta la sera che mi stai guardando come se fossi una torta al cioccolato! –
- Non ho problemi ad ammetterlo.- rispose lui facendo spallucce. In quell’istante si sentí più tranquillo, e fu contento di essere arrivato a partorire l’idea di trattarla come tutte, il solo ammettere che l’aveva guardata con interesse per tutta la serata piuttosto che rifilare una frecciatina lo aveva fatto sentire più leggero. Aveva decisamente fatto un’ottima scelta. – sei tu che hai problemi ad ammettere che ci stai facendo un pensierino Lorence. – l’accusò lui in tutta tranquillità con un sorrisetto di chi la sapeva lunga.
Lei arrossí leggermente nel rendersi conto che in effetti più volte si era trovata a ripensare al suo corpo nudo che per altro non si impegnava nemmeno un po' a tenere coperto dannazione a lui.
- Nella mia idea di tregua non ho comunque contemplato nessun pensierino Malfoy. – replicò lei a tono negando l’evidenza.
- E cosa avresti contemplato di preciso? – le chiese divertito avanzando appena verso di lei.
- Oltre al non sbranarci a vicenda? – domandò ironica lei mantenendo la posizione e fissandolo dritto negli occhi per non essere tentata di guardarlo oltre. – Sopravvivere a dieci giorni in compagnia di mia madre e mia sorella e magari scoprire qualcosa in più sul motivo per cui sono stata costretta a vivere da babbana in mezzo a babbani perdendomi tutto questo senza avere l’istinto di ucciderti, mi sembrava sufficiente.- terminò sempre ironica.

Per un attimo lui si fece pensieroso. In effetti sarebbe stato illuminante avere delle risposte ai mille interrogativi che riguardavano quella strana ragazza.
-Altro? – chiese poi avanzando nuovamente verso di lei.
-Visto che me lo chiedi, sarebbe adorabile che tu e mia sorella teneste a bada i vostri bollenti spiriti, diversamente potrei avere nuove motivazioni per cui risvegliare quei citati istinti omicidi e saremmo punto e a capo.- gli disse con un sorrisetto tirato. Malfoy rise di gusto.
- Mi intrappoli nel mondo babbano e mi vuoi togliere ogni tipo di divertimento? –
Lei si morse il labbro inferiore, fece per aprire bocca, ma la richiuse pensierosa mentre assumeva una buffa espressione gonfiando appena le guance. – Ecco, a proposito, senza che tu vada fuori di testa… - provò a prenderla alla larga non sapendo bene come dirglielo, distolse
infatti lo sguardo fissando un punto non definito del soffitto -… mia sorella e mia madre non sono propriamente babbane.- gli disse ricevendo uno sguardo confuso e curioso al contempo. – Beh, a quanto pare, oltre ad avermi nascosto la magia, hanno entrambe omesso un piccolo piccolissimo particolare sulla loro…uhm, natura? – era più una domanda che un’affermazione.
-Lorence, non sto capendo un accidenti, parla chiaro. – esclamò Malfoy spazientito.
La ragazza sospirò, per l’ennesima volta aveva ragione, così stava dicendo tutto e niente.
- A quanto pare sono entrambe… non c’è proprio un modo carino per dirlo dannazione! – esclamò affranta Naomi nascondendosi il volto tra le mani e passandosi poi una mano tra i capelli tirandoli appena all’indietro. – Sono vampiri, tutte e due. – sputò alla fine senza troppi giri di parole guardandolo attentamente negli occhi e leggendovi ovviamente sgomento e sorpresa.
- Mi prendi in giro. – se ne uscí il ragazzo incapace di dire altro. Non aveva avuto modo di osservare Dorinda e beh con Valentina diciamo che era impegnato a fare altro in quell’unica breve occasione in cui le aveva viste.
- Sarebbe uno scherzo demente e poco divertente. Sono seria. L’ho saputo quella sera all’Ordine e ovviamente non è una cosa che vado a sbandierare in giro, anzi credo lo abbia detto solo a te. D’altro canto mi sembrava corretto che tu lo sapessi, visto che staremo tutti sotto lo stesso tetto. – rispose lei tutto d’un fiato mentre torturava un lembo dello spacco nel vestito, decisamente nervosa.
Malfoy rimase a guardarla per qualche istante prima di sghignazzare compiaciuto.
- Ho fatto sesso con un vampiro e ripensandoci si spiegano molte cose riguardo i gusti di tua sorella. .- disse divertito rispondendo all’espressione interrogativa della ragazza,la quale alzò gli occhi al cielo esasperata.
- Possibile che il tuo primo pensiero dopo quello che ti ho detto sia davvero il sesso?! – quasi lo rimproverò lei. – quindi, oltre i tuoi ricordi felici, la cosa non ti disturba?- gli chiese quasi temendo che cambiasse idea.
- No Lorence, certo, sono davvero sorpreso, ma accetto tutti i punti della tua tregua. Mio malgrado, non andrò ancora a letto con tua sorella se la cosa ti disturba così tanto e sono d’accordo sull’indagare. Piacerebbe anche a me avere qualche risposta e capire il motivo per la quale i mangiamorte siano così interessati a te.- terminò lui seriamente mentre si dirigeva verso il bagno, probabilmente per prepararsi per la notte.
Naomi approfittò di quei pochi minuti per struccarsi con un veloce sventolio di bacchetta, si guardò allo specchio appeso all’armadio per controllare di avere fatto bene l’incantesimo e nel mentre tentava di slacciare il vestito iniziando
la lotta contro i bottoncini. Ne aveva solo tre appena dietro il collo, ma erano piccolissimi e delicatissimi dal momento che s'incastravano in asole di solo tessuto trasparente. Avrebbe invocato tutti gli dei a lei conosciuti se lo avesse rotto per toglierselo considerando quanto lo aveva pagato!
- Dannati bottoncini del cavolo!- bofonchiò trafficando con le mani dietro il suo collo cercando tra l'altro di non prendersi i capelli nel mezzo.
- Lascia.- mormorò Draco da lontano appena uscito dal bagno pronto per la notte, in pochi istanti l'aveva raggiunta dietro le spalle. - Faccio io.- disse spostandole i capelli in avanti di lato sulla spalla prima che potesse anche solo pensare di opporsi.
- Quanta gentilezza.- lo stuzzicò lei sorridendo appena mentre metteva le mani all'altezza del seno per evitare che una volta slacciato il vestito inevitabilmente le cadesse da dosso.
- Sono un esperto nel togliere i vestiti.- replicò lui e dal tono di voce sembrava avesse il solito ghignetto stampato in viso.
- Ma non mi dire.- commentò lei ironicamente rivolgendo lo sguardo al soffitto.
Era così vicino, sentiva la sua presenza le mani leggermente fredde le sfiorarono la schiena scoperta e subito le venne la pelle d'oca.
- Ho le mani fredde.- si scusò lui accorgendosi del brivido e sfiorandole le spalle con il respiro mentre anche l'ultimo bottone abbandonava la sua delicata asola. - Fatto.- disse poi allontanandosi appena con il viso, mentre il vestito slacciandosi lasciava sempre più pelle scoperta, sempre più centimetri che avrebbe tanto voluto accarezzare, mani fredde o meno.
Naomi si voltò lentamente tenendo una mano sul petto per tenere il vestito, nonostante avesse indosso una semplice t-shirt grigia ed un pantalone era dannatamente bello. Com'era possibile?!
Non erano pensieri da fare, non doveva assolutamente farli! Colpa del whisky sicuro.
- Grazie.- riuscì a mormorare lei, la voce un flebile suono prima di abbassare lo sguardo e oltrepassarlo per raggiungere il bagno.
Si cambiò e lavò velocemente, indossando la maglia larga a maniche lunghe e il pantalone di felpa, diversamente dal ragazzo lei il freddo non lo reggeva proprio.
Quando tornò in camera il biondino era già steso a letto le braccia incrociate dietro la nuca che fissava pigramente il tetto della struttura a baldacchino del letto, sembrava pensieroso.
Lei s'infilò sotto le coperte appoggiando appena la schiena contro la testata del letto ed iniziò a maneggiare i capelli per potere fare una treccia, nel mentre iniziò a ridacchiare catturando l'attenzione del ragazzo che si voltò a guardarla interrogativo.
- Stavo solo pensando che mi piacerebbe vedere la faccia di Nott quando si renderà conto di essere rimasto qui nel castello insieme a quei due deficienti assolutamente per nulla. - sghignazzò lei divertita.
Anche Draco non potè fare a meno di ghignare, era una scena a cui avrebbe voluto assistere volentieri anche lui, ciononostante non perse l'occasione di metterla nuovamente sotto torchio visto che gliene offriva così facilmente la possibilità.
- Ho come l'impressione che sia proprio questo il motivo per cui entrambi stiamo levando le tende Lorence. Mi sbaglio?- domandò più direttamente dando parzialmente voce ai propri timori.
Lei non si scompose, terminò di legarsi i capelli rigettando la treccia dietro le spalle mentre si sdraiava sul fianco, il busto leggermente alzato per poterlo guardare.
- Se non si fosse capito, non sono proprio entusiasta di tornare a casa.- rispose prontamente con tutta la tranquillità di cui era capace, ma di fatto era la verità quindi non ebbe molte difficoltà - Se non mi fosse stato insistentemente chiesto che altri motivi avrei per andarmene via da qui?- gli domandò lei retoricamente. Di fatto l'unico e vero motivo era quello di non lasciarlo da solo, ma questo non glielo avrebbe mai detto. Da un lato era certa che lo avrebbe fatto andare su tutte le furie e dall'altro non le piaceva granché l'idea di essersi presa tanto disturbo proprio per lui perchè inevitabilmente quello avrebbe comportato una lunga serie di considerazioni circa il suo rapporto con il biondino.
-Trascinandoti casualmente anche me.- sottolineò lui tra lo scettico e l'accusatorio. Tentava ancora di metterla in difficoltà.
- Baby sitter una volta, baby sitter per sempre Malfoy.- rispose lei con un sorriso strafottente e serafico – Non friggerti troppo il cervello, siamo stati entrambi vittime di una lunga serie di casualità innegabilmente fortuite Malfoy, niente di più.- aggiunse con sufficienza, come se di fatto non necessitasse di altre parole quell'argomento. Infatti, si stese definitivamente sul fianco pronta per addormentarsi sul serio. - Buonanotte Malfoy.- gli disse mentre si girava dall'altro lato tirando interiormente un enorme respiro di sollievo. Sembrava essere riuscita a reggere il gioco.

- Buonanotte Lorence.- rispose lui guardandola ancora qualche istante incapace di inferire ulteriormente.
Forse era tutto vero, non c'erano doppi fini e per pura casualità lui era stato invitato da lei unicamente per tenerla d'occhio. Se da una parte la cosa lo sollevava enormemente, dall'altra piccolissima parte si sentì impercettibilmente deluso.





 















  
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