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Autore: Duchessa712    02/07/2023    4 recensioni
Beth è morta e Amy non c'era - perchè nessuno l'ha avvertita.
[La storia partecipa alla challenge To Be Writing Challenege 2023" indetta da Bellaluna sul forum Ferisce più la penna]
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Amanda March
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Rimpianto - la morte di una sorella

Amy veste di nero quasi senza accorgersene. Scioglie i capelli e li raccoglie in un'acconciatura più semplice, toglie i colori e i gioielli - tiene solo la collana di Laurie perchè ha bisogno di casa (anche se casa, adesso, le è quasi insopportabile).

Beth è morta. Beth è morta e Amy non c'era - perchè nessuno l'ha avvertita, perchè nelle lettere Beth non era menzionata (brutto segno, ma non grave), perchè hanno preferito tenerla dall'altra parte dell'oceano piuttosto che riaverla a casa.

Amy li immagina: i suoi genitori, Meg e John e i gemelli, Jo (perchè ovviamente Jo è stata chiamata, perchè di Jo hanno sentito il bisogno - e Amy non dovrebbe essere gelosa ancora, invidiosa dell'essere un'altra volta meno della seconda scelta: nemmeno considerata) tutti stretti attorno a Beth.

Beth con una parola buona per tutti. Beth semplice e dolce, buona senza aspirazioni. Beth con le dita sottili che corrono sui tasti del pianoforte. Beth che era timida e amica di tutti in un ossimoro che è perfettamente coerente. Beth e le sue bambole. Beth pallida e morente - e Amy non sa immaginarla.

Amy non sa immaginarla perchè non c'era, perchè, come l'ultima volta, hanno preferito tenerla lontana.

"Che cosa avresti potuto fare?" chiede Laurie quando arriva, allertato da una lettera di Jo, e la trova pallida e piangente e con lo sguardo perso nel vuoto.

Salutarla. Starle vicino. Rubare qualche istante. Comporre nuovi ricordi.

Ma Laurie non può capire: Beth l'ha amata come una sorella, ma non era sua sorella. Era di Amy - ma Amy non ha potuto averla perchè gliel'hanno tolta, perchè l'hanno lasciata a giocare a far l'artista a Parigi, a trastullarsi con colori e pennelli, a passeggiare al braccio di Fred e sognare le attenzioni di Laurie.

Si domanda perchè nemmeno Jo l'abbia avvertita - anche solo per farle dispetto, per lamentarsi di come Amy un modo di scappare dal dovere lo trovi sempre -, perchè non l'abbia fatto Meg - che forse s'è scordata la differenza tra l'esser madre e l'essere sorella.

Beth è morta e Amy non c'era e non tornerà in tempo nemmeno per il funerale. Tornerà a una casa vuota e stanca, dove ogni oggetto e ogni stanza le ricorderanno di lei. Beth che si offriva d'insegnarle a suonare. Beth che da bambine le offriva le sue bambole. Beth e il suo giardinetto. Beth che arrossiva tutta quando, il giorno del compleanno, toccava a lei sedersi sulla grande poltrona ed essere il centro dell'attenzione. Beth sempre bambina anche quando era diventata ormai donna. Beth dolce e buona e angelo. Beth che non voleva nulla tranne una famiglia unita, la casa in cui era cresciuta. Beth la più realista fra tutti i loro castelli in aria e che, comunque, credeva in ognuno di loro.

"Devo tornare." ordina a Laurie. Tornare e piangere con le sorelle che le rimangono, assaporare i momenti prima che diventino ricordi.
   
 
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