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Autore: asia20    03/07/2023    0 recensioni
Siamo arrivati alla conclusione della prima "stagione", si dia il via alla seconda.
Continuazione di Lord of the Rings: Darkness Returns
Genere: Angst, Avventura, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sauron
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Episodio 7: La Vendetta di Measse


Cancello del Morannon, Mordor

Vader

Una sagoma d'ebano sfreccia a tutta velocità nelle piane grigio cenere che circondano le Terre di Mordor, accompagnata da lampi che illuminano la volta di nubi sovrastante, quasi volessero annunciare il suo arrivo.

Di fronte a lui... un alto cancello scavato tra le montagne, nero quanto il suo mantello: il Nero Cancello di Mordor, l'ultimo baluardo creato con il preciso scopo di separare la Terra di Mezzo da quel dominio maledetto.

Darth Vader ferma lo speeder e si rivolge alla sua compagna di viaggio.*

Sembra che siamo finalmente giunti a destinazione *dichiara con la sua voce bassa e tonante* Ti ringrazio per la tua assistenza, elfa.

 

Primula: *Svegliata dalla voce tonante di Vader apre gli occhi davanti a un imponente, lugubre cancello nero.

Mordor. Sono arrivati e Vader sembra volerla scaricare senza più nemmeno guardarsi alle spalle.*

"Brrr questo posto è terrificante.

Se Hellabor è qui deve essere completamente impazzita. "

* Pensa la ragazza con un brivido di disagio e paura che le scivola gelido lungo la schiena.*

Ehi aspettami!

*Non sa neanche bene perché ma l'istinto la fa accostare il più possibile all'imponente figura ammantata di nero, d'altra parte è già certa che lui possa essere letale se si presentassero pericoli.*

Mica puoi mollarmi così!

Non ci provare sai? Insieme siamo arrivati e così restiamo.

*Lo guarda cercando di mostrare il suo più fiero cipiglio, manine piazzate sui fianchi e piedino che batte per terra con irritazione*

"Spero che non mi lanci di là dal cancello con la sua magia"

*Il pensiero le passa per la mente ma mantiene la posizione guardandolo con sfida.*

E mi devi ancora spiegare quella cosa della Forza. Quindi...?!?

*Lascia la domanda a mezzo e lo guarda con aria sbarazzina.*

 

   

Vader: *Vader si trattiene dal sollevare la mano e spezzare il collo della ragazza con un semplice movimento delle dita. Deve rammentare a se stesso che non si tratta di uno dei suoi ufficiali, solo di una civile che probabilmente non ha mai avuto alcun tipo di esperienza militare.

Inoltre... lo ha aiutato a raggiungere la sua destinazione. Il minimo che può fare per ringraziarla è perdonare simili trasgressioni, per quanto irritanti.

Invece, decide di rispondere alle sue domande, quantomeno per impedirle di continuare a tormentarlo.*

La Forza è ciò che da ai Sith la possanza *spiega pazientemente, senza diminuire il suo passo* è un campo energetico che collega tutti gli esseri viventi. Ci circonda, ci lega... mantiene unita tutta la galassia, e quelli come me sono capaci di manipolarla per i propri scopi.

 

Primula

*Devo correre per stare dietro alle sue lunghe falcate. Oltretutto aguzzando le orecchie per seguire le sue spiegazioni.

Allunga una mano per afferrare il suo mantello e dargli un bello strattone ma lo sfiora soltanto con la punta delle dita *

"Oh accidenti! Ti costa tanto andare un po' più piano?"

*Pensa stizzita con una smorfia, vorrebbe tantissimo rallentare la marcia inarrestabile dell'insensibile colosso che si fa chiamare Vader.

Una mano scatta improvvisamente, un gesto rabbioso come a tagliare l'aria.

E senza che la ragazzina sappia spiegare come o perché due piccole rocce, grandi circa come un pugno, si staccano da terra e cadono con forza davanti agli stivali neri del gigante nero che le ha fatto perdere la pazienza.*

Ti fermi? E diamine!

*Finalmente riesce ad afferrare il mantello in una consistente manciata di stoffa e dà uno strattone deciso*

 

   Vader: *Vader si ferma improvvisamente... ma non perchè la ragazza gli ha afferrato il mantello, e neppure per i massi che sono caduti di fronte a lui. O almeno, non solo per quelli.

Un'altra persona avrebbe potuto interpretare quell'evento come una semplice casualità, ma non lui. No... Vader ha chiaramente percepito un movimento fin troppo familiare nella canzone del cosmo.

Qualcuno ha appena usato la Forza a pochi passi da lui. E visto che non vi sono altre presenze nelle vicinanze, non gli è affatto difficile intuire il responsabile.

Lentamente, si volta verso Primula, torreggiando con la sua alta figura.

Ottiche rosse come il sangue scrutano le pupille della ragazza alla ricerca di qualcosa, come se stesse tentando di leggerle nell'animo.*

A quanto pare... hai più familiarità con la Forza di quanto pensassi *osserva con tono a metà tra il curioso e il cordiale, non volendo spaventarla. Potrebbe essere diventata improvvisamente utile per i suoi scopi.*

 

    Primula

*Finalmente Vader si ferma e si volta. Alto com'è mi incombe addosso mentre mi scruta da dietro la maschera come se fossi un microbo al microscopio.

Le sue parole mi fanno sgranare gli occhi.*

La Forza? Io ho usato la Forza?

*Glielo chiedo incredula. Ma mi sovvengono alla memoria i molti episodi inspiegabili che costellano la mia vita fin da quando ero poco più che una lattante*

Non lo so, Vader.

*Inizio stringendomi nelle spalle e guardandolo con aspettativa e curiosità, sperando che davvero lui possa spiegare il come e il perché*

Ma da quando ho memoria sono capitati strani incidenti.

Ad esempio se mamma mi dava da mangiare qualcosa che non mi piaceva e facevo i capricci, spesso il piatto scivolava e cadeva giù dal tavolo.

*Non posso credere di essere stata veramente io a fare danni già da piccolissima.*

Oppure, se qualcuno mi ignorava e mi arrabbiavo per questo motivo a volte cadevano oggetti oppure qualcosa si muoveva e faceva inciampare chi mi dava le spalle

*Ripensandoci, assomiglia molto a quello che è appena accaduto. E forse non era il caso di ammettere di essere stata io a fargli cadere quei sassi praticamente sulla punta degli stivali*

Ma non so assolutamente come ho fatto! Te lo giuro, non ho fatto apposta!

*Mi affretto a precisare per non farlo arrabbiare. Se lui può fare questo ed altro e sicuramente sa farlo come mi ha dimostrato dal primo istante un confronto tra noi non è certamente una mossa saggia.

Provo a tagliare di nuovo l'aria con la mano e non succede nulla*

Vedi? Non ho fatto apposta.

"Credimi credimi credimi"

*Lo rifaccio, per dimostrare che non so controllare questa cosa. Però nel frattempo penso che mi piacerebbe invece saperlo fare davvero, e siccome credo che lui mi veda come una fastidiosa ragazzina di cui liberarsi in fretta, voglio colpirlo, sorprenderlo.

Ripeto il gesto e uno dei due sassi si solleva e muove prima di ricadere, prendendo il mio desiderio troppo alla lettera e colpendo il suo stivale seppur senza molta spinta se non quella della gravità.*

Oh caspita!

*Porto le manine a coprirmi il viso, spiando con un occhio tra due dita e faccio istintivamente un passo indietro, come a provare a scappare. Anche se so già che non andrei lontano se lui non volesse.*

Vader? Non volevo, scusa. Mi insegneresti?

"Non uccidermi non uccidermi non uccidermi"

 

  

Vader 

*Dietro la maschera, Vader non riesce a trattenere un sorrisetto divertito.

Ancora rammenta bene i primi giorni in cui aveva cominciato ad utilizzare il suo dono, come quando aveva lanciato una scodella di zuppa in testa al suo padrone Watto quando questi era sul punto di frustarlo, oppure il giorno in cui aveva fatto cadere un vaso sul piede di Sebulba, l’alieno che per diversi anni aveva continuato a tormentarlo.

E naturalmente, ben rammentava quando aveva finalmente cominciato ad controllare quel potere misterioso… i progressi fatti ancora e ancora nel corso di quarant’anni di battaglie, scontri e allenamenti che lo avevano trasformato nell’utente Forza più potente di tutta la Galassia.

Questa giovane Elfa non era certo ai suoi livelli, ma aveva un certo potenziale, proprio come gli Inquisitore e gli apprendisti che aveva allenato durante gli anni dell’Impero. Aveva solo bisogno di qualcuno che sapesse guidarla verso la giusta strada e insegnarle come sfruttare quel potenziale.

Lentamente allunga una mano, posandogliela sulla spalla in modo confortante.*

Non hai niente da temere, giovanotta. Non sei certa la prima utente Forza a commettere simili errori… specie quando non hai mai ricevuto alcun tipo di addestramento. E sfortunatamente per te, su questo pianeta non vi sono persone capaci di istruirti a dovere su come controllare i tuoi doni…credimi, se ci fossero state le avrei percepite all’istante.

*Il suo tono di voce si fa più cupo*

Purtroppo per te, se dovessi continuare ad esercitare la Forza senza alcun controllo… rischieresti di ferire tutti coloro che proveranno ad avvicinarsi a te, compresa la tua amica. Con il tempo potresti addirittura arrivare ad ucciderli senza volerlo! Ragion per cui…

*Allunga la mano libera verso di lei, il palmo aperto*

Vorrei propormi come tuo insegnante, affinchè possa istruirti su come convivere con questa capacità. Che cosa ne dici? Sarà il mio modo per sdebitarmi con te.

  

Primula

*Le parole di Vader disegnano un futuro terribile. Non riesco a immaginare di uccidere qualcuno senza volerlo. Di diventare un pericolo per le persone a cui voglio bene.

La sua mano, grande e calda perfino attraverso il guanto nero, sulla mia spalla l'unica cosa che mi trattiene dal correre via come cercando di sfuggire alla terribile realtà.*

No, no. Non voglio

*Lo mormoro mentre scuoto la testa in diniego. Annichilita, terrorizzata.

Poi la sua voce calma, il tono autorevole e certo con cui mi parla e si propone di insegnarmi a convivere con la Forza penetrano nella nebbia del panico.

E riesco a respirare di nuovo mentre afferro con entrambe le mie manine la sua mano tesa come un'ancora di salvezza.*

Sì, Vader. Voglio imparare a conviverci. A controllarla come fai tu. Per favore insegnami. Sarò la migliore delle allieve!

*Forse ha sorriso sotto la maschera. Spero di essere all'altezza. *

"Voglio imparare a controllare i sassi. Voglio imparare a usare la Forza e diventare brava come lui."

*Uno dei sassi si solleva vibrando nell'aria, come sentisse la mia determinazione. È un giuramento che faccio a me stessa.

Ma non so se a farlo cadere sono stata io o lui.*

Vader?

*Alzo gli occhi a lui senza esprimere la domanda, sicura che non ci sia bisogno di farla*

 

  Vader 

*La Forza canticchia trionfante, sigillando quella promessa sotto forma di un legame invisibile tra i loro cuori.

Primula non può ancora saperlo, ma una tale connessione non sarà facile da spezzare... perchè ora ha sigillato un impegno con l'Oscuro Signore, il contratto tra un Maestro e un apprendista. Ma solo il tempo rivelerà a cosa una simile alleanza potrebbe condurre.

Lentamente, Vader estrae la sua fidata spada laser e la attiva, illuminando il viso della ragazza con il suo bagliore vermiglio.*

Allora ti proclamo mia apprendista *dichiara a gran voce, mentre avvicina la lama a entrambe le spalle* possa la tua determinazione guidarti verso un percorso luminoso... e verso il potere che giace dentro di te.
Vader avanza impetuoso per le vie della fortezza.

La sua sola presenza è più che sufficiente per intimorire i membri del personale, che alla vista dell’enorme monolite preferiscono nascondersi o chinare il capo per paura di incontrare le sue lenti vermiglie.

Infine, l’Oscuro Signore raggiunge un’ampia sala situata lungo il fianco della costruzione, e a quel punto si rivolge a Primula, che lo segue rispettosa alle sue spalle.*

Questo luogo sembra abbastanza isolato *proclama con la sua voce bassa e tonante* Sarà qui che terremo le nostre lezioni, mia nuova apprendista. Sei pronta per cominciare?

 

Primula

*Come suo solito Vader cammina veloce senza minimamente pensare che la ragazzina alle sue spalle abbia le gambe decisamente più corte.

Praticamente correndo dietro di lui roteando gli occhi per l'esasperazione Primula nota che il personale della fortezza sembra nascondersi o rimpicciolire al passaggio del gigante nero.*

Mi dovrò procurare uno speeder in miniatura per stargli dietro se continua a correre così

*Borbotta l'impertinente a mezza bocca molto tentata dall'idea di cercare di fare muovere qualcosa per rallentare il suo avanzare con tanto di mantello svolazzante.

"Solo che se ci riesco e poi si arrabbia?"

*Arrivati in una sala grande e isolata finalmente si ferma*

Qui terremo le nostre lezioni. Sei pronta per cominciare?

*Le lenti rosse la fissano celando i suoi occhi, eppure il tono sembra contenere una punta di divertimento

e forse anche di curiosità.*

Prontissima Vader!

*Risponde la ragazzina con entusiasmo, mettendosi in una posizione che potrebbe essere come di combattimento: i piccoli pugni stretti e tenuti vicino al viso e le gambe leggermente piegate, una più avanti a fronteggiato*

Fatti sotto!

"Senza lanciarmi dall'altra parte della stanza, possibilmente."

*L'entusiasmo di Primula è evidente anche se decisamente sopra le righe*

"Se mi leggesse nella mente probabilmente lo farebbe"

 

Vader: *Vader annuì soddisfatto e procedette a sedersi sul pavimento con le gambe incrociate, prima di fare cenno alla giovane elfa di fare lo stesso.

A quel punto, prese un respiro profondo e ampliò la propria connessione alla Forza*

Devi sapere, mia apprendista, che la tua capacità di controllare la Forza è come un muscolo. Se ben allenato, il muscolo offre buone prestazioni e ti permette di perseguire lunghi sforzi per tempi prolungati… mentre se lasciato a poltrire, può diventare un pericoloso impedimento. Lo stesso vale per la Forza, che in caso di mancato controllo può provocare danni indicibili al corpo dell’ospite e a coloro che lo circondano.

*Indicò la ragazza*

Ma per far lavorare correttamente un muscolo, bisogna prima imparare a conoscerlo. E la conoscenza della Forza può avvenire solo con una mente chiara e concentrata. Quindi ora chiudi gli occhi… e dimmi cosa senti attorno a te.

 

  Primula

*Al suo cenno la ragazzina si siede di fronte a lui specchiando la sua posizione. Gambe incrociate, leggermente protesa in avanti, concentratissima ad ascoltare ogni parola*

Chiudi gli occhi e dimmi cosa senti

*La giovane elfa esegue e resta in silenzio aguzzando le orecchie*

"Cosa dovrei sentire?"

*È tentata di sbirciare, ma si sforza di mantenere gli occhi chiusi e la concentrazione. Piano piano comincia a sentire rumori, alcuni più vicini e altri più distanti.

Poi anche il suo naso registra odori diversi.

Entusiasta salta in piedi aprendo gli occhi e applaudendo a sé stessa.*

Ho sentito Vader!

Prima solo il tuo respiro, il mio e il frusciare dei vestiti. Poi voci in sottofondo, lontane, e rumori di porte e di passi pesanti di stivali da soldati.

*Lo guarda trionfante poi torna a sedersi continuando con più calma*

Ho sentito anche odori. Prima il tuo, del cuoio dei guanti e poi di uruk e zolfo e fuoco.

Sono stata brava?

* Gli si rivolge con un sorriso*

 

   Vader: *Vader rimane temporaneamente in silenzio, accompagnato solo dal respiro sibilante della sua maschera. Poi, con un tono di assoluta finalità...*

No *risponde, il suo volto perfettamente impassibile al di là della maschera* Perchè non mi stavo riferendo a cosa sentivi con queste...

*Indica le orecche dell'elfa* o con quello... *aggiunge, indicando il suo naso*... ma con questa.

*Indica la sua testa*

La Forza è direttamente collegata ai tuoi pensieri. La tua mente è come un condotto a ciò che si trova tra il nostro mondo e l'invisibile canzone cosmica della Galassia. Tu puoi usarla per accedere al suo potere... ma devi concentrarti e imparare a riconoscerne le note. Devi abbracciarla! Chiudi di nuovi gli occhi... e questa volta, isolati da qualsiasi suono o odore. Pensa solo... alla Forza, a questa energia invisibile che ti circonda.

 

   

Primula

*Le spalle della ragazzina crollano mortificate, un piccolo broncio spunta sulle labbra seguito da uno sbuffo*

Non vale però! Mi hai detto di sentire!

*Petulante, perché le brucia aver fallito, torna a sedersi e a chiudere gli occhi con un sospiro da martire *

"Pensa alla Forza, pensa alla Forza"

*È difficilissimo concentrarsi sul cancellare i suoni e gli odori. Per qualche attimo, come a schernirla, entrambi sembrano farsi addirittura più distinti.*

"Pensa... La Forza"

*Gli occhi ancora chiusi improvvisamente nella mente sembra apparire un nuovo suono, come un sommesso ronzio, le fusa di un grande felino*

Frrrrr

*Un suono ritmico, ondeggiante, che la ragazzina imita inconsapevolmente a fior di labbra. Pochi secondi, e poi la realtà che la circonda sembra farsi avanti reclamando la sua attenzione e il ronzio si spegne, relegato in sottofondo da rumori più forti.

Apre gli occhi e li fissa nelle lenti rosse che la puntano.*

Frrrrr

*ripete piano. Come facendo scivolare il suono*

Era quello Vader? È uguale a quello che senti tu?

   

Vader: *Vader annuisce in conferma.*

Era ciò che sentivo quando ero molto più giovane… un’apprendista proprio come te, inesperto nell’uso dei miei poteri. Ma con il tempo, i miei sensi hanno cominciato a sincronizzarsi sempre di più con la Forza, proprio come faranno i tuoi.

*Solleva appena lo sguardo, come se stesse osservando solo il vuoto dell’aria*

Ora, non solo posso sentire la Forza… ma anche vederla. Ed è bellissima, come un mare perennemente in tempesta, indomito… libero e senza catene. Il potere nella sua forma più pura.

*Torna a scrutare la giovane Elfa*

Il fatto che tu sia riuscita a connetterti ad essa così in fretta dimostra quanto sia ampio il tuo potenziale. Sei pronta a compiere il prossimo passo? Il primo contatto può essere un po’ sfiancante per chi non è abituato.

  

Primula

Yeah!

*La ragazzina lo guarda trionfante! Il visetto illuminato da un sorriso entusiasta e orgoglioso.

Comunque attenta a quanto le sta ancora spiegando e la sua descrizione è assolutamente affascinante.*

"Voglio vedere anche io la Forza come un mare in tempesta"

Sono pronta! Non sono affatto stanca!

*Prendendo le parole del Maestro un po' alla lettera la ragazza si alza mettendosi più o meno in una posa che potrebbe vagamente essere definita sugli attenti.*

Cosa devo fare Vader?

   

Vader: *A quella domanda, Vader estrare un cilindro argentato da sotto il mantello d'ebano e lo posa di fronte a sè.*

Questa è una spada laser *spiega pazientemente* L'arma di coloro che sono capaci di esercitare la Forza. Un giorno ti insegnerò come fabbricarne una, ma non è questo il motivo per cui l'ho estratta.

*Inclina leggermente la testa, scrutandola intensamente attraverso la maschera*

Ricordi come sei riuscita a muovere quei massi al nostro arrivo? Voglio che ora tu faccia lo stesso con questa spada... e che tu la sollevi.

 

   Primula

"Ma la lama dov'è?"

*È la prima cosa che la ragazzina si chiede e pensava già di dover combattere. Ma le parole di Vader sono una richiesta completamente diversa*

OK!

*Tenendo gli occhi fissi sul cilindro la ragazzina replica il gesto che aveva mosso i massi. Nulla. Di nuovo taglia l'aria con la mano. Nulla. Battendo impaziente in piede a terra rinnova il gesto. Nulla.*

Oh accidenti! E muoviti coso!

"Muoviti muoviti"

*Fissando l'oggetto con gli occhi semichiusi muove il braccio con uno scatto nervoso. Nulla.*

Eddai!

*La mani scatta in un gesto rabbioso. Nulla!

Tentata di dare un calcio a quel dispettoso di un cilindro, di frena appena in tempo. Cioè, il calcio lo mima ma senza colpire.

Poi solleva lo sguardo verso il colosso nero con aria truce*

Non osare ridere!

*Le mani scattano invano un'ultima volta.*

Ma perché? Ci sto pensando tantissimo!

Non osare ridere!

*È furiosa e lo si nota in ogni linea rigida del corpicino esile che vibra di rabbia impotente*

Vader! Aiutami!

  

Vader: *Vader sorride sottilmente dietro la maschera, ma non certo perchè divertito

. No... lui è inebriato dalle emozioni negative emanate dall'elfa.

Delusione, tristezza... e rabbia, anche se a piccole dosi. Si agitano nella Forza come tante serpi impazzite, piccole ma letali.

Con il tempo, dovrà imparare a controllare e a sfruttarne il potenziale attraverso il Lato Oscuro... ma fino ad allora, potrebbero rivelarsi un buon modo come un altro per influenzarla.*

Non avevo alcuna intenzione di ridere di te *afferma Vader, mentre le posa una mano confortante sulla spalla* Ci vuole tempo e fatica per apprendere queste tecniche. Nemmeno io fui in grado di eseguirle al primo tentativo.

*Si siede accanto a lei e allunga una mano per tenere la sua, distendendola verso la spada laser*

La Forza è un muscolo, ricordi? E proprio come un muscolo, non puoi aspettarti che risponda ad un semplice ordine. Devi essere tu a muoverlo attraverso i tuoi pensieri.

Ora chiudi gli occhi... e immagina che questa mano sia più lunga di quanto realmente non sia. Immagina che esista un prolungamento invisibile tra te e quella spada... una mano immateriale che non puoi vedere, ma solo SENTIRE. Usala per afferrare il cilindro... e sollevarlo.

  

Primula

*Vader risponde, serio e incoraggiante, e la sua mano confortante sulla spalla la tranquillizza.

Con la sua guida si sente pronta a riprovarci.

Quando Vader le si siede vicino nel suo torreggiarle sopra non vede minaccia ma sostegno. Una montagna a cui appoggiarsi. Un colosso nero e inamovibile, da rendere fiero di averla come apprendista.*

"Ci devo riuscire"

*Chiude gli occhi e si concentra sulle indicazioni di Vader*

"Immagina, senti la Forza"

*Pian piano la concentrazione la porta a sentire di nuovo quel suono ronzante*

Frrrrr

*Lo mima con le labbra senza aprire gli occhi. E improvvisamente sente un fremito, come un piccolo esile filo che colleghi la sua mano al cilindro*

Frrrrr

*Muove pianissimo una mano e il cilindro vibra appena, strisciando di forse un centimetro ma senza sollevarsi.

Eppure è un successo.

Un attimo e la concentrazione si sfalda, il filo scompare dai suoi pensieri.*

Maledizione!

 

  

    Vader: Non disperare *la rassicura Vader, con voce calmante* Un attimo prima non eri riuscita nemmeno a muoverla di un millimetro.

Ora? Non solo sei riuscita a farla vibrare, ma potevo chiaramente percepire il tuo uso della Forza.

La strada verso il controllo sarà piena di ostacoli, ma ad ogni caduta ti assicuro che seguirà una vittoria... almeno fino a quando continuerai a seguire le mie istruzioni.

Quindi coraggio... riprova. Puoi farcela, ne sono convinto.

   

Primula

*Lo guarda con occhi in cui brilla la determinazione.*

Riprovo! Forza vieni a me!

*Chiude di nuovo gli occhi cercando di allontanare tutte le distrazioni. Concentrandosi. Suoni e odori svaniscono per lasciare spazio a quel fremito vibrante che diviene già più familiare, più facile da riconoscere e isolare dal resto.*

Frrrr

Frrrrrrr

*E nella mente di nuovo appare quel filo sottile che dalla sua mano afferra il cilindro argentato.

Pianissimo la mano si muove, due dita sottili ondeggiano e vibrando leggermente il cilindro si alza, centimetro dopo centimetro. Non è certamente un movimento fluido ma mentre scorrono gli attimi il cilindro si alza fino quasi a sfiorarle la punta della dita.

Ma il lievissimo contatto spezza la presa della ragazzina con la Forza e il cilindro precipita a terra.*

Mannaggia! Ce l'avevo quasi!

Hai visto Vader? C'ero quasi, vero?

*Sta praticamente vibrando di entusiasmo e eccitazione.*

   

Vader: *Un sorriso maligno si dipinse sulle labbra di Vader.

In effetti, ci era quasi riuscita, e questo già dopo una singola lezione. In verità, era un'apprendista davvero promettente, quasi quanto i suoi nipoti. Sarebbe stata sicuramente un'ottima aggiunta alle forze dell'Impero, una volta superate le fasi più delicate dell'addestramento... e in questo modo, Vader sarebbe stato un passo più vicino alla sottomissione della Galassia e di tutti i mondi che ne facevano parte... questo compreso.

Le posò una mano sulla spalla, in un gesto di velato orgoglio.*

Eccome se ci sei quasi riuscita, mia giovane apprendista *furono le parole gentili che scelse di pronunciare, così da accentuare il loro legame* Un'impresa decisamente notevole, visto quanto poco fosse il tuo controllo fino a qualche minuto fa. In men che non si dica, credo proprio che diventerai una vera Sith...

*E quella era una promessa che avrebbe mantenuto... a costo di eliminare qualsiasi cosa potesse frenarla, compresi i suoi amici.

Ma per quello ci sarebbe stato tempo... o forse non sarebbe stato nemmeno necessario. Dopotutto, dubitava che avrebbe rivisto quella piccola Hobbit tanto presto... non dopo il modo in cui l'aveva spaventata.*
 

Minas Tirith, Gondor

 

Sauron 

Andate nelle grotte, presto! Via da qui! *dobbiamo organizzare le truppe in fretta. Con piacere, vedo molti Gondoriani pronti a difendere la loro città....mi viene quasi da ridere, non sanno nemmeno per chi la stanno difendendo. Nessuno sa chi sono....ancora non mi sono rivelato e non lo farò...perderei la fiducia di un intero popolo* Mandate messaggi ad Arnor e Rohan, accendete i fuochi, che mandino aiuti, subito!! Forza, Gondor, lottiamo per la vittoria e la libertà! *dalle campane che suonano, so che l'avanguardia è entrata nei cancelli....* approntate le difese, avanti....veloci, non lasciateli arrivare al secondo cancello! Proteggete la città! *mi volto verso Adar, nella calca...* Prepara le difese di palazzo....e tieniti pronto

 

Inmwe

*L'urgenza del momento o forse la mano di Mairon stretta nella sua sembrano restituirle forza ed energia.

Chiama Myrelyn per farsi aiutare a togliere le ali da dietro il vestito, ormai solo un impiccio inutile*

Myrelyn, Alcare, la battaglia incombe... Myrelyn raggiungi le grotte e occupati di tenere protetti i bambini e le persone che vi si sono rifugiate...oppure potete venire con noi ma vi avverto, sarà pericoloso...e non sappiamo quanto

*Dice loro con voce ferma seppure dentro di sé si sente ribollire di rabbia e desiderio di lotta.

Nessuno ha il diritto di rovinare le loro vite e distruggere la loro città, prende la sua spada da una nicchia in una parete dietro i troni e si prepara a seguire il marito*

    

Adar: Questa volta, Adar non esita un solo istante. Per quanto l'attuale situazione lo stia destabilizzando, è sicuro di una cosa: non lascerà che venga fatto del male a Myrelyn e Inmwe.

Quali siano i suoi sentimenti nei confronti di Sauron, entrambi sono innocenti. La giovane regina si è dimostrata una ragazza di buon cuore, degna di vivere ancora a lungo, e la piccola Elfa - per quanto irritante - è riuscita a guadagnarsi il suo riluttante affetto.

E lui ha già visto troppi Elfi morire sotto i suoi occhi... quindi farà in modo che non avvenga ancora.

Dopo aver salutato Sauron con un rapido inchino, si reca subito sulle mura della città, dove i soldati osservano visibilmente nervosi l'arrivo dell'esercito.*

Desti! *urla a gran voce* Desti, soldati di Minas Tirith! Non temete l'oscurità, poichè oggi è il giorno in cui ciascuno di voi darà finalmente prova del proprio valore!

*Li scruta uno ad uno con i suoi occhi glaciali*

Vedo nei vostri sguardi paura e sconcerto per i nemici che ora bussano alla nostra porta. Alcuni di voi potrebbero pensare che sarebbe più facile fuggire! Ma io vi chiedo questo: siete davvero disposti ad abbandonare questa città e le persone che la popolano? Siete davvero pronti a rinnegare fratelli e sorelle, mogli e figli per la flebile possibilità della sopravvivenza?! Siete davvero disposti a rinunciare al vostro onore... PER PAURA?!

*Estrae la propria spada e la solleva verso il cielo*

Oppure combatterete qui e ora, sotto gli occhi dei Valar... per vivere un altro giorno nella gloria della vittoria?! Cosa rispondete, soldati?!

  

  

Myrelyn

*Per un attimo teme veramente che Inmwe le ordini di andare alle grotte con i bambini.*

No Inmwe! Non ci vado a nascondermi con i bambini! Voglio combattere anche io con tutti voi!

*Batte un piedino a terra con l'espressione ostinata e testarda di una ragazzina*

"Posso essere utile, me lo sento. "

*Quando Adar si allontana dopo averle lanciato una strana occhiata, come se le stesse facendo una promessa senza parlare, velocemente si rivolge a Inmwe*

Vado con lui, sarò al sicuro e gli sarò di aiuto, promesso.

*Senza aspettare nemmeno la risposta gli corre dietro arrivando alle sue spalle giusto in tempo per sentire l'arringa con cui incita i soldati. E alla domanda finale risponde con sicurezza*

Combatterò! Qui e ora!

*Solleva una spada presa in corsa dagli armieri che le stavano distribuendo e si mette al suo fianco. *

Posso usare gli animali come portaordini, fargli fare delle azioni di disturbo anche, però mi dispiacerebbe mandarli a morire

*Gli sussurra un po' intimorita temendo una sfuriata.

Però non riesce a evitare di provocarlo ulteriormente*

E poi, devo guardarti le spalle. Ogni generale ha il suo attendente. Eccomi qui!

*È evidente che non ha ancora la reale percezione del vero pericolo. La sua giovinezza la fa essere spericolata*

  

Alcare

*arriva sfoderando arco e frecce*

Sono pronta Maestà, possiamo andare. Myrelyn, sii d'aiuto ad Adar e fai tutto quello che ti dice mi raccomando.

*il giorno dell'incoronazione doveva essere il simbolo della speranza e della rinascita, nessuno ha diritto di rovinarlo così *

Anche se Immagino che sua maesta' non necessiti più di tanto del mio aiuto *dice accennando alla spada*

    

Measse

*do' un'occhiata alle mie truppe e, soprattutto, a Emrys ed Ashla...loro sono pronti, ma dietro di noi...molti Uruk stanno morendo....e nessuno ha ancora capito perchè. Gli ospedali da campo sono pieni....e....l'assenza di Pandora mi sta mettendo in agitazione. Possibile che abbia sabotato il mio esercito? Aspettiamo aiuto dall'Est e dal Lindon, sperando arrivino...altrimenti, la guerra sarà persa ancora prima di iniziare.* Muovetevi! Cavalcate verso Minas Tirith. Armate le catapulte, sparate! *sento il rombo dei caccia stellari che prendono il volo per abbatere i loro laser sulle mura...* Emrys, ricordate che voglio Adar e Alcare, vivi...ed incolumi. Entrambi. *Parto anch'io con l'avanguardia delle truppe di Mordor, o quel che ne resta....verso la città.,...verso la vittoria*

 

    Ashla

*La Maia guarda Emrys sbattendo le palpebre come se aspettasse da lui conforto e rassicurazioni, in quel momento sconvolgete ed inaspettato. Non sa cosa fare, tutta la sicurezza, la spavalderia e la fiducia nella Valië che fino a quel momento l'hanno sostenuta sembrano essersi dissolte davanti a quella catastrofe.

Molti soldati, umani ed Uruk, continuano a barcollare ed a cadere a terra senza più riuscire a respirare, e lei non capisce a cosa è dovuto questo malessere che ha colpito il loro esercito. Poi guarda meglio, e si riscuote...non solo le loro truppe, ma anche quelle del Nemico sembrano accusare gli stessi sintomi, perciò la colpa di quanto sta avvenendo non dipende dalle forze in campo. Ma allora? Si volta e comincia a correre verso gli accampamenti* - Measse!...Measse!... - *urla*

    

Emrys: *Emirys stringe i denti, sentendosi improvvisamente invadere dallo sconforto... un sentimento che non provava dai tempi della Guerra dell'Ira, quando aveva visto i suoi familiari cadere come mosche durante quel conflitto sanguinario.

Ancora una volta, sta assistendo alla morte di così tanti esseri viventi... e non ha la minima idea di cosa fare per poterlo impedire. In mezzo a quel trambusto di emozioni, non riesce nemmeno a udire la voce di Ashla!

Istintivamente, la sua mano si sposta sotto la veste, avvolgendosi attorno a qualcosa... un oggetto pieno di un'energia indomita, potente... uno che ha recuperato sotto ordine della sua signora.

Forse potrebbe usarlo per porre fine alla battaglia. Forse...no!

Scuote la testa per liberarsi da simili pensieri. La sua Vala gli ha intimato di proteggerlo, e così farà. Non riesce nemmeno a capire per quale assurda ragione lo ha portato con sè!

Qualcosa gli accarezza la mente... un sussurro che riecheggia nel suo animo come una canzone, facendogli abbandonare ogni preoccupazione.

Ora sa cosa deve fare: recuperare Adar e Alcare, proprio come gli ha ordinato la sua signora... e così comincia a muoversi verso gli interni della città, sotto forma di un falco.*

 

 Uthienna

*i suoi uomini avanzano con le armi in pugno, lei stessa sfodera la sua fedele spada, in direzione di Minas tirith. Avverte un po 'di stanchezza e la nota anche sui volti degli altri.

Strano, ieri sera mi sono coricata presto ed anche gli altri *pensa tra se e se*

 

  Sauron *la vista di un Ainur è potente, penetra carne ed ossa di ogni Figlio di illuvatar...e non si lascia certo ingannare da un muro....o da quel piccolo falco che sta volando verso la città, proprio ora. Dirigo gli arcieri, comandati da Alcare, verso Emrys....oh...hai avuto una bruttissima idea, caro Maia....molto, molto brutta. Riesco a scorgere qualcosa di lucente nel becco....presto potrò interrogare Emrys nelle segrete di Minas Tirith, mi occuperò personalmente di lui....* Echelion! Echelion! (Abbattetelo, Abbattetelo!)

 

Inmwe

*È felice che Myrelyn ed Alcare siano con loro, anche se preoccupata soprattutto per la ragazzina...ma ormai ha avuto modo di conoscerla, sarà anche una ragazzina ma è un'elfetta in gamba...

Veloce esce dalla sala dove i soldati sembrano stare troppo sulla difensiva, per un attimo ha l'impressione che siano quasi rallentati, impacciati nei movimenti..*

Chiudere tutti i cancelli, posizione di attacco, caricareeee

*Urla mettendosi alla loro testa, la nera spada sguainata in alto come vessillo e guida*

Qualsiasi cosa stia per accadere noi la affronteremo, non ci sarà un'alba per il nemico!

Avanti con me!

*Si lancia all'attacco colpo dopo colpo il suo braccio sembra acquistare più forza, come una scarica elettrica che propagandosi dall'arma le arrivi nelle vene, alimentando il suo vigore

Nella mente così come quando la uso' contro i mannari sotto il vulcano, risuonano parole in una lingua oscura che le sembra di capire a livello inconscio...

Con la coda dell'occhio nota più di qualche soldato cadere in ginocchio, portandosi le mani alla gola come per mancanza d'aria*

"Che diavoleria è mai questa?"

*Pensa mentre seguita dal drappello di soldati si fa avanti massacrando senza pietà ogni nemico che osi tentare di raggiungere il castello*

  

Adar: *Gli occhi di Adar si alzano in direzione del cielo... e seguendo le istruzioni di Sauron, scorgono qualcosa di lucente stagliato contro nubi grigio cenere. All'inizio pensa che potrebbe trattarsi solo di un uccello, ma ad un'occhiata più attenta nota qualcosa di molto più singolare nel becco della creatura... un oggetto la cui sola vista è sufficiente per rubargli un respiro.

Non è ora o argento, ma qualcosa di decisamente più prezioso... qualcosa che ha ossessionato i suoi sogni per moltissimo tempo, quando era ancora un elfo non toccato dall'oscurità. Una delle creazioni di suo padre... e il suo più grande peccato.

D'istinto, reagisce all'ordine di Sauron e scocca una freccia, ma il falco si rivela più agile del previsto e comincia a destreggiarsi in mezzo ai proiettili con grazia, evitandoli tutti. Non si sarebbe aspettato niente di meno da un Maia.*

   

Myrelyn

*Adar non ha il tempo di reagire alla mia apparizione al suo fianco, o meglio, aveva l'aria di star per dire un sacco di cose e probabilmente non esattamente carine nei miei confronti, che arriva l'ordine del Re Mairon di abbattere un falco che sta volando sopra il castello.*

"Fiuuu, scampato pericolo."

*Seguendo con lo sguardo le frecce scagliate e il modo aggraziato con cui il falco le evita mi accorgo che deve esserci qualcosa di magico nel falco.*

"Ma se il Re Mairon vuole che lo abbattiamo dobbiamo farlo."

Con un piccolo sospiro triste la ragazzina elfa inizia a modulare una melodia incalzante e acuta, a cui rispondono versi stridenti, e uno stormo di corvi neri oscura il cielo come una nuvola e minacciosamente circonda e sovrasta il falco impedendogli le eleganti evoluzioni con cui evitava le frecce.

La melodia continua a spiegarsi e altri uccelli, falchi e gazze si uniscono ai corvi in un attacco alla creatura.*

"Oh non far loro del male"

*Con il cuore stretto e tuttavia senza cedere, contando che Adar al suo fianco la tenga al sicuro, continua con il canto a controllare le creature alate sperando che gli arcieri non ne facciano strage per colpire il loro bersaglio*

Adar

*Lo mormora una volta, accostandosi al suo fianco come a cercare sostegno e rifugio*

 

    Alcare

*la Battaglia infuria e l'elfa osserva la sua regina utilizzare la pesante spada come il più esperto dei guerrieri.

Alza gli occhi e lo vede, il falco che nel becco portava il silmaril, è un attimo: prende la mira e scocca la freccia in pochi secondi sicura come sempre *

 

Measse 

*sento Ashla gridare il mio nome, mi volto verso di lei, mentre affondo la mia lama nella pancia di un gondoriano che stava cercando di abbattere il mio cavallo...altri, vengono lanciati verso le mura. Stiamo entrando....anche se noto che sono tutti molto deboli, a terra giacciono corpi di orchi ed umani....entrambi morti. A quanto pare, c'è un virus che colpisci vincitori e vinti. La città è quasi presa, quando sento un grido...e poco dopo, Emrys che cade ai piedi di Sauron.* Ashla! *sopra di noi, nuvole di corvi ed altri uccelli, si fiondano sui nostri soldati, confondendoli e beccandoli. Mi guardo intorno, prima di proferire parola con la mia Maia* è opera di Sauron?

    

Ashla

*Improvvisamente accadono molte cose...mentre corre verso la posizione di Measse, Ashla volge un attimo lo sguardo verso Emrys e con un sussulto si accorge che il Maia ha assunto la sua forma di falco, ha nel becco un silmaril e sta volando sopra Minas Tirith...si è trattato forse di un ordine della loro Signora? Immagina di si, dubita molto che Emrys abbia intrapreso un'azione così temeraria ed inaspettata senza l'autorizzazione di Measse.

Ma ecco che accade l'imponderabile... una moltitudine di volatili, corvi, gazze ed altri uccelli si avventa contro il falco...* - No!...No!...Emrys!... - *urla mentre guarda orripilata Emrys che viene colpito da una freccia del nemico...Gli uccelli abbandonano la loro preda per riversarsi furiosi sull'esercito della Valië, attaccando le truppe con becco e artigli.

Intanto è arrivata davanti a Measse e cade in ginocchio* - Mia Signora... - *quasi le sfugge un singhiozzo mentre le rivolge la parola* - Cosa dobbiamo fare? -

 

Emrys: *Emyris non è certo estraneo al dolore. Durante la Guerra dell’Ira ha combattuto e sanguinato come qualsiasi altro Maia, sperimentato ferite da battaglia e momenti in cui avrebbe solo voluto poter dimenticare qualsiasi tipo di sensazione pur di non dover soffrire ancora.

Dopo tutti i millenni passati da quei giorni, aveva quasi di-menticato cosa volesse dire provarlo… ma non più. Non da quando la freccia lo ha colpito all’ala, impedendogli di con-tinuare la sua infiltrazione.

Con il suo tesoro ancora nel becco, comincia a precipitare a tutta velocità verso il suolo... finendo proprio ai piedi dell’ultimo individuo che avrebbe voluto vedere in questo giorno.*

Mairon *sputa, mentre il suo corpo di volatile comincia a riprendere forma umana* O forse dovrei chiamarti con il vecchio nome che ti hanno affibiato gli Elfi? Sauron… l’aborrito.

 

Uthienna

*la donna ed i suoi pirati combattono alacremente contro chiunque gli si pari davanti nonostante la stanchezza che sembra pervadere molti dei suoi*

Ma che succede?

*si chiede *

 

Sauron 

Ma guarda chi abbiamo qui….Emrys, il meditativo, così ti chiamano giusto? *i miei occhi infuocati si posano sul Silmaril accanto a lui, vorrei raccoglierlo, ma ricordo bene cosa fecero quelle pietre a Melkor.* Vedo che mi hai portato un dono….e di grande valore. Devo ammetterlo….la tua signora è particolarmente abile nel mandare i suoi Maiar in missioni da cui potrebbero non tornare. *gli mollo un calcio dove lo ha colpito la freccia* fa male, vero? Questo è per aver aiutato Eonwe a spedire Melkor nel Vuoto….ed aver combattuto con i Gondoriani, durante la Guerra dell’Anello. *lancio un’occhiata ad Adar…* trascinalo nelle segrete….per quanto riguarda il Silmaril, è mio. *ho visto gli sguardi che gli stanno lanciando Alcare ed Adar...meglio metterlo subito al sicuro….e scoprire dove lo hanno trovato* Verrò presto ad interrogarti, Emrys…e sono sicuro che mi dirai ogni cosa.

    

Inmwe

*Lo sguardo cupo e le labbra strette, si ferma a guardare la trasformazione del falco in un uomo...o sembiante tale*

"Dunque si chiama Emrys...e sicuramente è stato inviato qui da quella Measse di cui parlava Mairon, bene...nostra fortuna se abbiamo un nemico così sciocco"

Pensa, poi ferma una della guardie della cittadella afferrandolo per un braccio*

Hector, come siamo messi nelle case di guarigione? Qui continuano a cadere persone e chissà quale diavoleria c'è dietro ..fatti aiutare, porta più feriti che puoi il prima possibile. Potrebbero avere qualcosa che sia contagioso, magari no ma meglio essere prudenti, è troppo strano...e isolarli il più possibile

 

Adar: *Le parole di Sauron sembrano risvegliare Adar da un sogno ad occhi aperti.

Senza rendersene nemmeno conto, aveva quasi allungato una mano verso il Silmaril... prima di ritrarla come se ne fosse stato bruciato, ben rammentando cos'era successo l'ultima volta che aveva toccato uno di quei gioielli.

Non era andata a finire bene... e il ricordo di quel giorno era ancora fresco sulla sua pelle sotto forma di profonde ustioni che niente al mondo sarebbe riuscito a cancellare. Il simbolo del suo peccato più grande.*

Certamente, mio signore *borbotta, mentre tira rudemente Emrys in piedi e comincia a trascinarlo nelle segrete del palazzo* Andiamo, cane dei Valar. Abbiamo una cella che potrebbe fare al caso tuo.

 

   Myrelyn

*Ho seguito Adar, trotterellandogli dietro come promesso. Dal suo fianco non mi schiodo, sono al sicuro io e posso aiutarlo. Ne sono sicura.

Quando il falco riprende le sembianze umane, di un giovane molto bello devo dire, noto che il Re Mairon è arrabbiato e lo colpisce.*

"Ahi! Chissà che male ha fatto quel calcio."

*Poi nota che tutti sono attratti da una Pietra preziosa e lucentissima. Non capisce l'esitazione di Adar ma se vuole quel sassetto non c'è problema. Svelta si china e raccoglie il gioiello porgendolo poi al Re e a Adar a manine tese. Esitano.*

" Che strano"

Se volete lo tengo io per voi.

*Poi affianca il prigioniero dall'altro lato, lo afferra e aiuta Adar a trascinarlo nelle segrete*

Visto Adar!!! Lo sapevo che ti serviva un attendente.

*Non può fare a meno di scherzare con il burbero uruk sporgendosi da do fianco al prigioniero per strizzargli l'occhio*

E tu Falchetto, fai il bravo o ti metto a nanna fino all'anno prossimo

*Si rivolge al caduto con atteggiamento che sembra sprezzante ma che in realtà spera gli eviti di prendere altre percosse.

Non ha mai visto come viene trattato un prigioniero, e il primo impatto non è stato particolarmente di suo gradimento.*

 

Alcare

*come sempre la sua mira non sbaglia mai: il falco è crollato come una pera dall'albero.

Instancabile scocca frecce contro chiunque le si pari davanti, spera così che la battaglia si concluda il meno possibile .

*e lo vede. Quell'oggetto lucente trovato da Myrelyn fa passare un lampo nello sguardo dell'elfa dai capelli rossi *

   

Measse *l'avanguardia, o quel che ne resta, è quasi arrivata al settimo livello della città, alla rocca dei Re...dove si trova Sauron....Devo recuperare quel Silmaril e, magari anche Emrys...* Ashla, riesci a scorgere Sauron? *da qui...forse, lei può colpirlo...abbiamo frecce avvelenate che possono ferirlo gravemente e fermare ciò che sta facendo alla popolazione. Sono sicura sia opera sua....e...sono altrettanto sicura, che nessuno sappia chi è veramente.* dobbiamo salvare Inmwe e la corte....se riusciamo a colpirlo, avremo tempo per portare via tutti....mentre il suo corpo di disintegra.

   

Ashla

*Ha finalmente raggiunto Measse, facendosi largo a spintoni tra i soldati che, nonostante il malessere ed il caos sul campo di battaglia, continuano fedelmente a combattere con coraggio e lealtà*

- No, mia Signora, non lo vedo...ma darò subito ordine agli arcieri di tempestare di frecce avvelenate il luogo in cui Emrys è caduto, sperando di colpirlo - *Si volta, affidando il messaggio ad un portaordini...

Si volta verso la Valië, angosciata* - Ed Emrys?... Cosa facciamo, Signora? Non possiamo abbandonarlo nelle mani di Sauron! E questa "malattia"...avete idea da dove proviene, chi ne è il responsabile? - *Ashla è angosciata e furiosa...a quest'ora la città avrebbe già dovuto essere completamente nelle loro mani...*

 

   Emrys: *Emrys chiude gli occhi, concentrando le energie che gli sono rimaste per guarire la ferita. Sebbene sia un essere il cui potere potrebbe rivaleggiare con un Balrog, il suo attuale corpo è comunque limitato alla forma mortale assunta, con tutte le debolezze connesse… comprese tagli o lacerazioni provocate da armi come frecce e spade.

Almeno non è stato colpito in un punto vitale, e mentre viene trascinato rudemente nelle prigioni del palazzo ne approfitta per contattare mentalmente la sua Vala.*

“Mia signora… temo di essere stato catturato, ma sono riuscito a prendere contatto con l’Uruk che si fa chiamare Adar. Al momento, è in possesso del Silmaril che mi avete chiesto di trovare. Come devo agire? Vi prego… concedetemi la vostra saggezza.”

 

Coruscant, Pianeta capitale della Galassia


Pandora

*Coruscant era altamente al di sopra come maestosità e progresso di ogni suo ricordo passato.

La parte superiore del pianeta era ancora più ricca e splendida di quanto ricordasse, non che amasse ricordare l'ultima volta che era stata lì e quella maledetta fiala ..va beh non pensiamoci, chi vuoi che si ricordi? E anche lei di progressi e strada ne ha fatti da allora

Sorride felice, due tra le tre case farmaceutiche che hanno visitato si sono mostrate entusiaste dei suoi prototipi, e pensare che aveva mostrato solo vecchie formule create addirittura per la guerra d'Ira...ma lì sembravano l'ultima novità.

Sdraiata comodamente all'ombra di un palmeto su un morbido lettino, sorseggia con gusto un Morte Nera, il cocktail specialità del bar Galactica, uno tra i migliori della capitale con vista sull'intero panorama attorno ed una piscina con acqua calda rigenerante in cui Glaruk stava immerso in beatitudine da tipo un'ora.

Il giorno dopo sarebbero andati a visitare Felucia, un pianeta a quanto pare ricco di flora e fauna molto particolare, tranquillo e pericoloso quel tanto che bastava da tenere lontane presenze indesiderate... chissà, le sarebbe piaciuto guadagnare così tanto da comprarlo per trasferirsi lì con gli Uruk che avessero voluto seguirla.

Ed erano molti al momento

Avevano molto in comune lei e gli uruk.. considerati moralmente reietti e guardati male dalle altre creature ma costantemente oggetto di sfruttamento per le loro abilità.

È per questo che lei se li era presa a cuore proteggendoli e dando loro opportunità di studiare e lavorare per elevarsi dal rango di carne da macello e loro la ricambiavano con fedeltà ed affetto.

Nel frattempo sfoglia un depliant con alcune interessanti visite guidate da fare in giornata, mentre ogni tanto lancia uno sguardo verso l'entrata: sta aspettando Coralith, una simpaticissima Mon Calamari, professoressa di chimica e molecologia della non materia conosciuta la sera prima in giro per la città.

Lei vorrebbe visitare Arda e Pandora vorrebbe attingere dalle sue conoscenze...*

 

Glaruk

*Mollemente e felicemente immerso in una piscina di acqua calda e rigenerante il giovane uruk sta fantasticando a occhi aperti.

Il suo primo viaggio fuori Arda fin'ora è una meraviglia. Pandora lo tratta con affettuosa severità e su questo strabiliante pianeta nessuno lo ha trattato con disprezzo o sdegno.

Ogni tanto si incanta a guardarla con aperta ammirazione e un sentimento che sfiora l'adorazione.*

"Se anche a casa fosse così sarebbe fantastico. Io e i miei fratelli uruk saremmo finalmente gente comune, degni dello stesso rispetto"

*Mentalmente pensa a cosa raccontare agli amici nella holocall che farà per avere ragguagli di come vanno le cose a casa.*

"Speriamo si siano ricordati di nutrire l'uovo e stare fuori dal laboratorio"

*Ma poi accantona i pensieri seri per pregustare la visita programmata per il giorno dopo al pianeta di Felucia e l'arrivo di una simpatica Mon Calamari che la sera prima ha risposto alle sue mille domandi con pazienza, spirito e capacità di spiegare in maniera semplice anche le cose più difficili.

Finalmente si riscuote e esce dalla piscina avvicinandosi alla sdraio dove Pandora è intenta a sfogliare alcuni depliant, sta bene attento a non gocciolarle addosso mentre si asciuga con un telo fornito dalla struttura.*

Mia signora, la signora Coralith dovrebbe arrivare a breve, desidera che ordini qualcosa al bar per accoglierla? Magari frutta e cocktail?

*Chiede pacato mostrandosi sempre attento e disponibile, riferendosi a entrambe con educata referenza, come gli è stato duramente inculcato da chi l'ha preceduta*

 

 Pandora

Uhm... sinceramente non so i gusti dei Mon Calamari, ma se hai voglia potresti intanto ordinare per noi un po' di frutta fresca sì e per me un altro Morte Nera

Tu ovviamente prendi quello che preferisci.

Vuol dire che appena arriva Coralith faremo il terzo giro

*Ridacchia divertita distendendosi e stiracchiandosi voluttuosamente sul lettino*

Si sta talmente bene qui ..che se potessi chi ci tornerebbe in Arda, quelli ancora fissati con futili lotte di potere e qui progresso e futuro ..

Chissà come sta l'uovo di Sarlacc?

Quando torni dal bar chiama giù i tuoi colleghi e fatti dire come va per favore.

Ah a proposito

*Lo richiama mentre Glaruk già si stava muovendo verso il bar*

Io direi che pomeriggio ce ne andiamo a vedere la famosa cupola sede del Senato Galattico e poi ..un po' di shopping

*Dice sfregandosi le mani al pensiero mentre gli occhi le brillano*

Ti piace l'idea?

Oh ... Coralith, siamo qui

*Alza la mano salutando quando la vede vagare per lo spiazzo della piscina, con indosso un bel vestito prendisole giallo ranuncolo che si abbina benissimo alla sua pelle viola e occhi gialli*

 

   Glaruk

*Seguendo le indicazioni di Pandora svelto si dirige al bar, gli occhi che brillano di contentezza per il programma che lei ha delineato*

Barman, frutta fresca e un Morte Nera per la mia Signora, per piacere.

*Chiede cortesemente e poi, quasi esitando* E per me frutta fresca e qualcosa di poco alcolico, se non è un disturbo

*Non è mai stato servito prima ed imbarazzato e impacciato nell'ordinare*

"Meglio evitare l'alcool, ci manca solo fare figuracce o mettere in imbarazzo Pandora con un comportamento scorretto e sconveniente"

*Il barman lo guarda stranito dallo stridente contrasto tra l'apparenza rozza delle fattezze e la compita educazione con cui invece si pone.

Il giovane uruk, intanto che il barman prepara quanto richiesto, sta cercando con gli occhi Pandora per vedere se lo stesse guardando e se il suo sguardo esprimesse approvazione o, non sia mai, disapprovazione o disappunto.

La vede accogliere la loro ospite e dimentica la telefonata, avviandosi reggendo con cautela il vassoio timoroso di far cadere qualcosa e mettersi in cattiva luce con la Mon Calamari e Pandora.*

Eccomi Signora. Ben arrivata Signora Coralith, gradisce che ordini qualcosa anche per lei?

*Chiede cortesemente con un inchino dopo aver poggiato il vassoio sorridendo con orgoglio di non aver versato nemmeno una goccia dei cocktail pieni fino all'orlo.*

 

   Pandora

*Prende il suo bicchiere e un chicco di uva dal vassoio*

Glaruk... grazie per i drink ma adesso riposo su, sei in vacanza qui quanto me, siediti e lascia fare ai camerieri ora

*Dice osservando come stampate a chiare lettere sul viso dell'Uruk che se ne sta impettito di fronte a loro tutti i pensieri e problemi che gli passano in testa in quel momento

Per un attimo il dubbio se lui e i suoi compagni possano pensare di essere schiavi di lei così come lo sono stati di Melkor prima e di Mairon poi in passato le sfiora la mente ...

"Brrr...se pensano io sia anche solo lontanamente come quei due maniaci del controllo ... vabbè gli passerà prima o poi quando capiranno che con me sono al sicuro... insomma sicuro... diciamo il più possibile al sicuro....ooooh insomma ma chi è che può dirsi davvero al sicuro al giorno d'oggi?"

Aspetta che lui si sieda e con un cenno chiama un Bith cameriere*

Coralith cosa prendi cara?

*Le chiede quando il craniopode si avvicina riverente al loro tavolo col palmare pronto all'uso

Dopo che il Bith raccoglie la nuova ordinazione se ne va, mentre i tre si gustano un po' di silenzio, frutta e rinfrescanti drink

Posando poi il bicchiere Pandora appoggia i gomiti sul tavolino, posando il mento sopra le mani intrecciate e guarda verso la Mon Calamari*

Allora cara, sono davvero contenta di averti conosciuto, davvero

Mi dicevi che ti sarebbe piaciuto vedere Arda ...beh se ti va io potrei ospitarti per tutto il tempo che desideri

E tu in cambio potresti insegnarmi qualcosetta sulla molecologia della non materia...pensaci ma intanto

*Solleva il bicchiere verso gli altri due*

Salute a noi e alla bella vita su Coruscant!

  

Glaruk

*Alle parole di Pandora, al suo permesso esplicito di rilassarsi, il giovane uruk cerca di lasciarsi andare a un comportamento meno rigido e servizievole.

È strano restare semplicemente a guardare i camerieri e non dover essere lui a servire.

E nuova adorazione si aggiunge nel suo cuore verso colei che lo tratta così gentilmente.

È spiazzante ma incredibilmente piacevole questa cortesia leggera e svagata che lei gli concede.*

"Sono fortunato a stare a suo servizio."

* Da altrove arrivano notizie ben diverse su come gli uruk vengono trattati.

Da Mordor e Gondor poi...anche se pare che in uno dei due regni incredibilmente ci siano leggeri cambiamenti dovuti all'arrivo di una giovanissima elfa.

Pensando a ciò il giovane ricorda di dover chiamare a casa per avere notizie. Estrae di tasca l'holocall ma si accorge sgomento che la batteria è scarica e non reggerebbe la comunicazione.

Esita con un brivido di timore, ma il comportamento di Pandora gli fa supporre che le conseguenze di questa sua mancanza non saranno terribili e dolorose, quindi con solo un breve sussulto si china verso di lei per sussurrare*

Perdonatemi mia signora, l'holocall è scarico e non posso chiamare i miei compagni come avete ordinato. Posso tornare immediatamente in hotel se lo desiderate.

*Butta fuori tutto d'un fiato a occhi bassi, rosso di vergogna. Con il cuore che batte leggermente più veloce del normale, anche se non terrorizzato come sarebbe stato di fronte ad altri attende il suo fato*

 

Pandora

Uh.. batteria scarica, che disdetta

*Si morde un attimo il labbro, pensosa..poi scrolla il capo e fa spallucce, tornando a rilassarsi sulla poltroncina in bambù*

Eh va bene, pazienza, sicuramente se avessero avuto problemi ci avrebbero contattato...il che vuol dire che va tutto bene e perché poi dovrebbe andare male? Vuol dire che li chiameremo quando torneremo in albergo, che fretta c'è?

*Poi sorseggiando il suo drink gli lancia un'occhiata di sbieco, gli occhi neri lampeggiano un attimo*

La prossima volta stai più attento però, d'accordo?

Sai che conto su di te e so che posso fidarmi...ora però non ci pensiamo dai, non stare a preoccuparti!

*Gli da una pacca leggera sulla spalla, con affetto, poi continua a fare progetti di viaggi e scambi con Coralith dispiegando sul tavolo depliant e mappe*

Glauruk!! Leggi qui!

*Puntando il dito su un depliant del pianeta Felucia*

C'è scritto che ci sono solo tre esemplari di Sarlacc conosciuti nel cosmo, e il più grande è proprio su questo pianeta!

Bisognerà impegnarsi per fargli concorrenza

*Ridacchia*

Allora, che ne dite di andare intanto a visitare la Cupola?

Dopo pranzo ovviamente, questo era l'aperitivo direi

 

   Glaruk

*Resta un attimo basito. Per il suo errore solo un lieve rimbrotto e un'occhiataccia. Altri padroni lo avrebbero come minimo frustato o procurato dolore usando il loro potere.

Meravigliato di passarla così liscia si affretta a scusarsi*

Non succederà più mia signora. Non la deluderò un'altra volta.

*Dopo pranzo si recano alla Cupola e il giovane rimane imbambolato dallo stupore.

Una immensa struttura circolare di oltre due chilometri di raggio si innalza al centro di una piazza su cui fanno mostra centinaia di statue.

È impossibile non sentirsi piccoli come microbi, sopraffatti dalla magnificenza del luogo.*

Mia signora non ho parole. Grazie per avermi portato con voi. Non lo dimenticherò mai.

*Mormora emozionato incespicando nelle parole.

Incapace di restare fermo ruota di sé stesso cercando di abbracciare con lo sguardo ogni dettaglio.*

"Che meraviglia! Come potrò spiegarmi con i compagni? Nessuno di noi ha mai visto nulla di paragonabile"

 

    Pandora

E questo è solo l'inizio...vedrai dentro, è ancora più splendido

*Dice anche lei col viso alzato a gustarsi la magnificenza del luogo...bello e solenne proprio come lo ricordava.

Fa qualche passo ammirando come le vedesse la prima volta le statue, in attesa che anche Glaruk e Coralith si sazino dello spettacolo.

Poi con un gesto della mano li chiama verso una gradinata di cristallo che termina in un grandioso arco sormontato da simboli di stelle e pianeti, una delle entrate*

Da questa parte...se non erro oggi è possibile visitare anche l'ufficio presidenziale che pensate fu di Palpatine un tempo!

Pieno di cimeli e ricordi di pianeti lontanissimi, aveva l'abitudine di prendere un souvenir da ogni luogo che visitava.. chissà chi è il presidente in carica adesso? Giuro che lo sapevo ma me lo sono scordato...

*Inizia a salire la gradinata battendosi il mento con le dita, perplessa, nel tentativo di ricordare il nome. .*

Eppure era un nome familiare...

 

Glaruk

*Non crede di poter vedere nulla di più meraviglioso, perciò segue Pandora con passi leggeri e rimane sopreso nel vedere gli interni colore lavanda.*

Signora non è il vostro colore preferito?

Sembra proprio il posto per voi

*Le si rivolge con rispetto ma con maggiore disinvoltura.*

Palpatine?

"Che nome buffo"

*Pensa inconsapevolmente impertinente.

Poi sente la domanda di Pandora e risponde entusiasta*

Io lo so il nome! Mi sono informato prima di partire!

Si chiama Gandalf! Come lo stregone delle ere che furono!

*Gli occhi gli brillano di gioia e un sorriso felice rende quasi graziose le rozze fattezze da uruk.*

   

Gandalf: *avverto una presenza potente....che sia un messaggero da Arda? So di profondi turbamenti nelle Terre del sud e di un importante matrimonio a Gondor, ma nient'altro....sono troppo impegnato a firmare leggi e aiutare pianeti in ristrettezza economica....e....tentare di tenere a freno i Terrestri. Quel Pianeta è una spina nel fianco. Mi alzo dal seggio presidenziale da cui stavo osservando il traffico...e mi volto verso i nuovi entrati. Si, è possibile visitare l'ufficio anche mentre sto lavorando...* Benvenuti....ehm....* un uruk....non sono sorpreso, molti di loro abitano a Coruscant o su altri Pianeti. Alcuni sono anche Jedi....abbiamo un Maestro Jedi molto rinomato, Lugthur......ma è l'altra figura che desta sospetti...* Silfren? *almeno, era questo il suo nome quando serviva Este, la guaritrice*

   

Pandora

Olorin?? Possibile...oh per Eru Iluvatar

*Resta allibita di fronte all'Istari, ma non era andato a Valinor?*

Pandora ti prego...

*Sussurra guardandosi attorno sospettosa mettendosi un dito davanti alla bocca*

Quel nome...ehm ecco non è molto prudente da nominare qui a Coruscant specie qui dentro...ma sorvoliamo quest'argomento.

*Ripresasi dallo stupore si inchina reverente presentando poi chi è con lei con un gesto della mano*

Ho il piacere di presentarti Glaruk, mio fido assistente di laboratorio e grande studioso di chimica e biologia e Coralith, esperta di molecologia della non materia e professoressa già in varie università galattiche ..

Manchi da moltissimo da Arda ...

    

Glaruk

*Si inchina reverente. Non riesce quasi a credere di essere davanti alla leggenda che ha sconfitto Sauron nelle ere antiche*

È un onore per me fare la vostra conoscenza

*Farfuglia rosso in viso.

Poi si chiede chi sia Olorin, ma non dà peso alle parole troppo colpito dallo studio.

Le storia di quel posto grida dalle pareti, è quasi una sensazione fisica ed è terribilmente sopraffacente*

 

Gandalf: *dal suo sguardo e dall'abito che porta capisco che, forse, anche lei è caduta nel tranello di Melkor, millenni fa...ma nessuno lo ha mai saputo, ha sempre continuato a servire Este...mmmh....strano...* piacere di conoscervi, Glaruk. *rivolgo un sorriso a Coralith* piacere anche per voi. *poi mi rivolgo a Pandora...* cosa ti porta, qui?

   

Pandora

Vacanza come prima cosa che davvero mi merito un po' di riposo, povera me perennemente sotto studio e lavoro

E mai un grazie, sempre che poi si lamentano...

E..diciamo, stiamo facendo anche un po' di perlustrazione per qualche interessante e speriamo anche remunerativo scambio in futuro.

Qui il progresso e la scienza volano ..e in Arda invece

*Fa una smorfia scuotendo il viso*

Sembra a volte tutto fermo...lotte di potere, strani gingilli...bah quelli stanno ancora con la testa alla seconda era mi pare .

Abbiamo intenzione di fare una visitina a Felucia domani ..hai altre interessanti mete da consigliarci per caso? Tanto fretta di tornare giù non ne abbiamo, un mortorio ..almeno qui c'è vita!

    

Glaruk

*Resta senza fiato quando Gandalf lo degna di un saluto cordiale.

Lui, un uruk, è stato salutato dal Presidente del senato galattico.

È pronto a scommettere che nessuno dei suoi compagni vorrà credergli quando glielo racconterà appena avrà ricaricato l'holocall.*

Fino ad ora è tutto straordinario.

*Cerca di lasciare uscire qualche parola ma non sa che pesci pigliare, si solito il compito di un uruk è restare in silenzio e obbedire. E basta.*

Scusate

*Borbotta senza nemmeno sapere per cosa si sta scusando.

A testa china resta impalato fremendo di imbarazzo*

   

Gandalf: *rivolgo lo sguardo prima verso l'Uruk* tranquillo, qui non siete servi di nessuno...Il Senatore di Arda è un Ururk, lo sapevate? *poi sento le parole di Pandora...su strani gingilli e lotte di potere....ho lasciato quel Pianeta in pace e progresso....* cosa sta accadendo, Pandora? Lotte di potere? Immagino che Gondor e Rohan siano di nuovo in lotta, come a metà della Quarta Era....Sono stato eletto da 5 anni, ormai...ma non immaginavo che fosse cambiata così tanto. *la guardo, per cercare di capire dal suo sguardo.* per quanto riguarda Felucia,....vi lascio una piccola guida turitstica, più tardi. Quel pianeta ha molte zone da visitare. Ci sono anche hotel di pregio. Ma....dimmi...cosa sta succedendo nella mia amata Terra di Mezzo?

 

   Pandora

*Allarga le mani con espressione rassegnata, mentre le scappa un sospiro.

Fa per parlare poi sembra sovvenirle qualcosa, si gira e chiude attentamente la porta*

Cosa sta accadendo? Vorrei sapere cosa accadrà piuttosto...ma per rispondere alla tua domanda pare che Manwe abbia spedito Measse a portare pace nella terra di mezzo...capito chi dovrebbe portarla? Vabbè Manwe e ciò che decide non si discute ovviamente

*Solleva le mani passeggiando nervosa per la stanza, continuando a raccontare*

Quindi è arrivata col suo stuolo di aquile e leccasuole e si è stabilita a Barad-Dur

A quanto pare ha riforgiato una specie o sottospecie di Unico e altri anelli...per gli Ainur

*Gli lancia un' occhiata*

Provando anche ad offrirmene uno in cambio di un virus per sterminare le truppe di Mairon

Ovviamente non sono più la Pandora della guerra d'Ira e non creo più virus per uccidere ma per scopi benefici.

*Lo guarda seriamente e mentre continua a parlare la voce si abbassa*

E indovina a quanto pare a chi ha dato molto fastidio il nuovo unico? Immagini a chi...

Che al momento si è sposato con l'erede di Gondor

Ah e come se non bastasse abbiamo in Arda anche il Comandante supremo dei Sith, Lord Vader in persona maschera e mantello..

Glaruk mi scordo qualcosa riguardo al gossip di Arda?

*Soggiunge portandosi una mano in modo interrogativo sul mento*

 

  Glaruk

*La notizia lo lascia senza parole, me gli dà anche il coraggio per confermare quello che Pandora ha appena affermato.*

Tra noi uruk ci teniamo in contatto.

Da quando questa Measse è arrivata a Mordor i nostri fratelli sono nuovamente schiavi e carne da macello.

Devono ricostruire la città secondo il suo volere e combattere le sue guerre.

*Lancia a Pandora un'occhiata adorante*

Noi al servizio di Pandora siamo trattati con gentilezza e possiamo studiare e lavorare e essere liberi.

*Il suo sguardo si rabbuia*

Anche a Gondor sono schiavi, tuttavia sembra che la giovane regina e la sua corte ci trattino con umanità.

Ma i venti di guerra faranno ancora strage di uruk.

Del lord non so molto, solo che è stato avvistato verso Mordor, quindi forse è alleato di Measse.

 

Gandalf: *rivolgo un'occhiata seria a Glaruk e Pandora. Mai parlare in quei toni di un'Aratar. In realtà, so cosa sta facendo Measse...volevo capire fin dove si spinge il malcontento popolare* So cosa sta facendo Measse. Gli Anelli degli Ainur sono solo di rappresentanza. *quel che non sapevo, era che Sauron era tornato....* Le è stato ordinato di vigilare su Barad Dur, da Illuvatar in persona. Sta agendo con e contro Valinor, per ordini superiori. *lancio una veloce occhiata al datapad...per controllare se vada tutto bene nella seduta del Senato Galattico* quel che non sapevo è che Sauron è tornato....sapete altro al riguardo? Mi pare che tu e lui siate stati alleati...durante gli anni bui delle guerre contro Morgoth, o sbaglio?

  

Pandora

*Un lampo sarcastico le balena per un' attimo nel profondo degli occhi neri*

Solo di rappresentanza, certo ..

Allora sarà come dici tu, sicuramente

*Alza le mani in gesto rassegnato.

Da un'occhiata alla scrivania notando un attacco per dispositivi elettronici multiplo, chissà se magari le fa il favore..le viene in mente solo ora che potrebbe ricaricare l'holocall senza attendere di rientrare in albergo*

No non so altro di Mairon, ho ben altre cose più importanti di cui occuparmi

E non eravamo propriamente alleati, durante le guerre contro Melkor

*Rimarca leggermente il nome, fissandolo con un leggero sorriso ironico*

A me non interessano e non sono mai interessate le lotte per un pezzetto di terra piuttosto che un altro...a me interessa poter continuare i miei studi, in pace e in un ambiente idoneo, perché credo nella scienza

E ho da sempre grandi progetti in un'ottica futura che non riguardano di certo fortezze o terreni su cui piantare bandierine..

Ah ehm ..non è che potrei chiederti il favore di ricaricare un attimo l'Holocall? Ci si è accidentalmente scaricato

*Guarda con un sorrisino complice Glaruk*

Lo hai tu vero?

 

   Glaruk

*Cerca di seguire il discorso ma non capisce, guerre? A quali guerre si riferiscono?

Si riscuote*

Certo mia signora. Ho l'holocall e il cavetto.

*Comincia ad aprire la tasca dello zainetto in cui tiene l'holocall e lo porge con in inchino*

Se potessimo ricaricarlo potremmo chiedere notizie da casa

*Anche se vista la serietà dei discorsi comincia a temere che le notizie possano essere alquanto preoccupanti.

Se c'è una guerra in corso vorrà dire che molti suoi fratelli staranno venendo sacrificati ai capricci dei potenti ancora una volta*

Geerik!

*Lo borbotta senza nemmeno esserne consapevole*

Geerik! I miei fratelli staranno morendo per nulla di nuovo

 

Gandalf: certo, certo...* accendo il collegamento a lungo raggio, in modo che possano connetersi agevolmente con Arda. Speriamo in buone nuove...e non in un'altra guerra distruttiva...non so pensare a cosa potrebbe aver provocato il ritorno di Sauron* Anch'io aspetto con ansia, notizie da Arda. Sorrido...quando l'uruk utilizza un'imprecazione in Valarin....sicuramente, la sua Maia impreca troppo...*

  

Bersek, uruk di guardia a Minas Morgul

*Dopo ore che lanciava a ripetizione chiamate a vuoto, finalmente un segnale.

Con un sospiro di mezzo sollievo e mezza ansia mista a terrore preme freneticamente il pulsante di collegamento, fino a che sul dispositivo si proietta Pandora con accanto Glaruk e...no non è possibile...il vecchio barbagrigia?? Ancora?

Ma non ha tempo ora di pensarci, balbetta mentre parla per l'emozione e la paura*

L...lady Pandora...ecco mia signora, ho notizie importanti!

Sono due giorni che...che vengono in continuazione messi a cercarvi, dicono che c'è un virus potente in giro, sta colpendo esseri umani, uruk.. addirittura pare ...ecco pare elfi!

Noi non facciamo entrare nessuno e qui è tutto in ordine mia signora, stiamo tutti bene, l'uovo si è schiuso e continuiamo regolarmente ad innaffiare la...pianta? O animale che sia non si capisce signora..e nessuno è entrato in laboratorio, è tutto chiuso come voi avete lasciato... signora...ecco..

*Mentre parla cerca con lo sguardo gli occhi di Glaruk, cercando di trasmettergli l'urgenza e la paura che prova*

  

Pandora

*Il sorriso rilassato sul suo volto diventa in un attimo una smorfia di disappunto e preoccupazione, mentre ascolta in silenzio gli occhi inviano terrificanti cupi bagliori.

Attende pazientemente che Bersek finisca di parlare, poi fa un profondo respiro, le mani premute sulla scrivania fino quasi a sbiancare le nocche*

Bersek ..ascoltami attentamente adesso.

Intanto calmati e respira.

*Dice a lui ma anche a se stessa, mentre nel cervello sta freneticamente facendo complicati calcoli di probabilità e possibilità, valutando ogni soluzione a stretto giro e pronto uso*

Allora...nessuno entra e soprattutto nessuno esce da lì intanto, sono stata chiara? Nessuno!

Spedite messaggi o chiamate le vostre famiglie per avvisarle ma che nessuno venga per nessun motivo

E vi consiglio di dire alle vostre famiglie di fare lo stesso ..

*Solleva un attimo la testa fissando un punto nella parete, mentre elabora*

Avete provviste a sufficienza per stare anche due mesi dentro.

Se è un virus che colpisce così in fretta potrebbe essere a diffusione aerea

Cercate di stare lontani tra di voi

Anzi no.

State a distanza, è un ordine, chiaro? E lavatevi spesso le mani, tenete le finestre aperte anche di notte.

Noi torniamo il prima possibile, ditelo a chiunque venga a cercarmi.

Glaruk

*Si volta verso l'Uruk, grave in volto*

Vuoi parlare anche tu con Bersek? Hai qualcosa da chiedergli o dirgli?

  

Glaruk

*Vedere Bersek balbettare di terrore a proposito di un virus mi manda un brivido gelido lungo la schiena.

Un virus che colpisce uruk ed Elfi?

La cosa che lo rincuora è che i suoi compagni stanno tutti bene.*

Sì signora, ho qualcosa da dirgli

*Sa bene che non ascolteranno e non ricorderanno*

Berserk fai come faccio io. Ripeti gli ordini di lady Pandora per almeno due volte e poi falli ripetere a tutti almeno un paio di volte.

E minaccia punizioni severissime ai trasgressori

*Nel dire l'ultima frase distoglie lo sguardo dall'holocall per rivolgerlo con aria colpevole e supplichevole a Pandora.

Per farsi obbedire ha un pochino calcato la mano nel riferire le presunte punizioni severissime che lei avrebbe loro inflitto in caso di disubbidienza.

Pochino per usare un eufemismo...tutti sanno come Sauron e Melkor punissero crudelmente...e a quanto pare anche Pandora ha nomea di aver la mano pesante.*

Scusa

*Mormora cercando di infondere tutto il pentimento che prova in una sola parola, rosso in viso per la vergogna.*

    

Gandalf: *ascolto con attenzione...e lancio uno sguardo serissimo a Pandora, poi mi alzo dalla sedia e sbatto il pugno vicino a lei* è opera tua? Hai rilasciato un virus in Arda? Sai a cosa potreste andare incontro?

 

Pandora

*Lancia uno sguardo di comprensione ed intesa a Glaruk*

Tranquillo, hai fatto bene

*Ricambia altrettanto seriamente lo sguardo di Gandalf*

Non ho rilasciato nulla.

E mi hanno confermato che il laboratorio è perfettamente chiuso e se me lo dicono vuol dire che è vero quindi nessuno è andato a creare danni

Perché sì, ho sostanze e composti pericolosi lì dentro per i profani o gli incauti...come in qualsiasi laboratorio dell'intero universo ovviamente.

E ti ripeto che sono ere che non creo virus per distruggere alcunché né alcuncosa, mi sto dedicando solo ed esclusivamente al miglioramento delle condizioni di vita delle creature viventi.

*Alza fieramente il capo, fissandolo.

Poi senza distogliere lo sguardo*

Glaruk, prenota il primo volo per Arda ..per tre persone, viene anche Coralith, le sue conoscenze potrebbero esserci di grande aiuto.

*Fa un leggero inchino, il volto è granitico e non trapelano espressioni*

Grazie della chiacchierata Olorin e di averci fatto ricaricare l'holocall, ora ci scuserai ma come puoi immaginare dovremmo andare il prima possibile.

 

   Glaruk

*Il diniego di Pandora è chiarissimo, granitico nella sua sicurezza. E questo lo rincuora assai.

Subito prende lo holocall e chiama la compagnia aerospaziale per prenotare i voli di rientro a Arda.

Prima classe per Pandora e Coralith in quanto ospite e classe economica per sé stesso. Non osa paragonarsi e scegliere un posto così costoso per sé stesso*

Dobbiamo correre mia signora, il volo parte tra meno di quattro ore

*È sollevato all'idea di rientrare, Pandora è il migliore medico del mondo, se c'è un virus che sta mietendo vittime lei sicuramente troverà la cura.*

Signore Gandalf? Perché non viene con noi? Forse potrebbe fare ragionare i guerrafondai e riportare la pace mentre la mia signora porta la salvezza dal virus?

*Gli si rivolge con una luce speranzosa negli occhi. Ha già fermato Sauron una volta, potrebbe essere un vero asso nella manica*
 

Minas Tirith, Gondor


Sauron 

Andate nelle grotte, presto! Via da qui! *dobbiamo organizzare le truppe in fretta. Con piacere, vedo molti Gondoriani pronti a difendere la loro città....mi viene quasi da ridere, non sanno nemmeno per chi la stanno difendendo. Nessuno sa chi sono....ancora non mi sono rivelato e non lo farò...perderei la fiducia di un intero popolo* Mandate messaggi ad Arnor e Rohan, accendete i fuochi, che mandino aiuti, subito!! Forza, Gondor, lottiamo per la vittoria e la libertà! *dalle campane che suonano, so che l'avanguardia è entrata nei cancelli....* approntate le difese, avanti....veloci, non lasciateli arrivare al secondo cancello! Proteggete la città! *mi volto verso Adar, nella calca...* Prepara le difese di palazzo....e tieniti pronto

 

Inmwe

*L'urgenza del momento o forse la mano di Mairon stretta nella sua sembrano restituirle forza ed energia.

Chiama Myrelyn per farsi aiutare a togliere le ali da dietro il vestito, ormai solo un impiccio inutile*

Myrelyn, Alcare, la battaglia incombe... Myrelyn raggiungi le grotte e occupati di tenere protetti i bambini e le persone che vi si sono rifugiate...oppure potete venire con noi ma vi avverto, sarà pericoloso...e non sappiamo quanto

*Dice loro con voce ferma seppure dentro di sé si sente ribollire di rabbia e desiderio di lotta.

Nessuno ha il diritto di rovinare le loro vite e distruggere la loro città, prende la sua spada da una nicchia in una parete dietro i troni e si prepara a seguire il marito*

    

Adar: Questa volta, Adar non esita un solo istante. Per quanto l'attuale situazione lo stia destabilizzando, è sicuro di una cosa: non lascerà che venga fatto del male a Myrelyn e Inmwe.

Quali siano i suoi sentimenti nei confronti di Sauron, entrambi sono innocenti. La giovane regina si è dimostrata una ragazza di buon cuore, degna di vivere ancora a lungo, e la piccola Elfa - per quanto irritante - è riuscita a guadagnarsi il suo riluttante affetto.

E lui ha già visto troppi Elfi morire sotto i suoi occhi... quindi farà in modo che non avvenga ancora.

Dopo aver salutato Sauron con un rapido inchino, si reca subito sulle mura della città, dove i soldati osservano visibilmente nervosi l'arrivo dell'esercito.*

Desti! *urla a gran voce* Desti, soldati di Minas Tirith! Non temete l'oscurità, poichè oggi è il giorno in cui ciascuno di voi darà finalmente prova del proprio valore!

*Li scruta uno ad uno con i suoi occhi glaciali*

Vedo nei vostri sguardi paura e sconcerto per i nemici che ora bussano alla nostra porta. Alcuni di voi potrebbero pensare che sarebbe più facile fuggire! Ma io vi chiedo questo: siete davvero disposti ad abbandonare questa città e le persone che la popolano? Siete davvero pronti a rinnegare fratelli e sorelle, mogli e figli per la flebile possibilità della sopravvivenza?! Siete davvero disposti a rinunciare al vostro onore... PER PAURA?!

*Estrae la propria spada e la solleva verso il cielo*

Oppure combatterete qui e ora, sotto gli occhi dei Valar... per vivere un altro giorno nella gloria della vittoria?! Cosa rispondete, soldati?!

    

Myrelyn

*Per un attimo teme veramente che Inmwe le ordini di andare alle grotte con i bambini.*

No Inmwe! Non ci vado a nascondermi con i bambini! Voglio combattere anche io con tutti voi!

*Batte un piedino a terra con l'espressione ostinata e testarda di una ragazzina*

"Posso essere utile, me lo sento. "

*Quando Adar si allontana dopo averle lanciato una strana occhiata, come se le stesse facendo una promessa senza parlare, velocemente si rivolge a Inmwe*

Vado con lui, sarò al sicuro e gli sarò di aiuto, promesso.

*Senza aspettare nemmeno la risposta gli corre dietro arrivando alle sue spalle giusto in tempo per sentire l'arringa con cui incita i soldati. E alla domanda finale risponde con sicurezza*

Combatterò! Qui e ora!

*Solleva una spada presa in corsa dagli armieri che le stavano distribuendo e si mette al suo fianco. *

Posso usare gli animali come portaordini, fargli fare delle azioni di disturbo anche, però mi dispiacerebbe mandarli a morire

*Gli sussurra un po' intimorita temendo una sfuriata.

Però non riesce a evitare di provocarlo ulteriormente*

E poi, devo guardarti le spalle. Ogni generale ha il suo attendente. Eccomi qui!

*È evidente che non ha ancora la reale percezione del vero pericolo. La sua giovinezza la fa essere spericolata*

  

Alcare

*arriva sfoderando arco e frecce*

Sono pronta Maestà, possiamo andare. Myrelyn, sii d'aiuto ad Adar e fai tutto quello che ti dice mi raccomando.

*il giorno dell'incoronazione doveva essere il simbolo della speranza e della rinascita, nessuno ha diritto di rovinarlo così *

Anche se Immagino che sua maesta' non necessiti più di tanto del mio aiuto *dice accennando alla spada*

    

Measse

*do' un'occhiata alle mie truppe e, soprattutto, a Emrys ed Ashla...loro sono pronti, ma dietro di noi...molti Uruk stanno morendo....e nessuno ha ancora capito perchè. Gli ospedali da campo sono pieni....e....l'assenza di Pandora mi sta mettendo in agitazione. Possibile che abbia sabotato il mio esercito? Aspettiamo aiuto dall'Est e dal Lindon, sperando arrivino...altrimenti, la guerra sarà persa ancora prima di iniziare.* Muovetevi! Cavalcate verso Minas Tirith. Armate le catapulte, sparate! *sento il rombo dei caccia stellari che prendono il volo per abbatere i loro laser sulle mura...* Emrys, ricordate che voglio Adar e Alcare, vivi...ed incolumi. Entrambi. *Parto anch'io con l'avanguardia delle truppe di Mordor, o quel che ne resta....verso la città.,...verso la vittoria*

 

    Ashla

*La Maia guarda Emrys sbattendo le palpebre come se aspettasse da lui conforto e rassicurazioni, in quel momento sconvolgete ed inaspettato. Non sa cosa fare, tutta la sicurezza, la spavalderia e la fiducia nella Valië che fino a quel momento l'hanno sostenuta sembrano essersi dissolte davanti a quella catastrofe.

Molti soldati, umani ed Uruk, continuano a barcollare ed a cadere a terra senza più riuscire a respirare, e lei non capisce a cosa è dovuto questo malessere che ha colpito il loro esercito. Poi guarda meglio, e si riscuote...non solo le loro truppe, ma anche quelle del Nemico sembrano accusare gli stessi sintomi, perciò la colpa di quanto sta avvenendo non dipende dalle forze in campo. Ma allora? Si volta e comincia a correre verso gli accampamenti* - Measse!...Measse!... - *urla*

    

Emrys: *Emirys stringe i denti, sentendosi improvvisamente invadere dallo sconforto... un sentimento che non provava dai tempi della Guerra dell'Ira, quando aveva visto i suoi familiari cadere come mosche durante quel conflitto sanguinario.

Ancora una volta, sta assistendo alla morte di così tanti esseri viventi... e non ha la minima idea di cosa fare per poterlo impedire. In mezzo a quel trambusto di emozioni, non riesce nemmeno a udire la voce di Ashla!

Istintivamente, la sua mano si sposta sotto la veste, avvolgendosi attorno a qualcosa... un oggetto pieno di un'energia indomita, potente... uno che ha recuperato sotto ordine della sua signora.

Forse potrebbe usarlo per porre fine alla battaglia. Forse...no!

Scuote la testa per liberarsi da simili pensieri. La sua Vala gli ha intimato di proteggerlo, e così farà. Non riesce nemmeno a capire per quale assurda ragione lo ha portato con sè!

Qualcosa gli accarezza la mente... un sussurro che riecheggia nel suo animo come una canzone, facendogli abbandonare ogni preoccupazione.

Ora sa cosa deve fare: recuperare Adar e Alcare, proprio come gli ha ordinato la sua signora... e così comincia a muoversi verso gli interni della città, sotto forma di un falco.*

 

 Uthienna

*i suoi uomini avanzano con le armi in pugno, lei stessa sfodera la sua fedele spada, in direzione di Minas tirith. Avverte un po 'di stanchezza e la nota anche sui volti degli altri.

Strano, ieri sera mi sono coricata presto ed anche gli altri *pensa tra se e se*

 

  Sauron *la vista di un Ainur è potente, penetra carne ed ossa di ogni Figlio di illuvatar...e non si lascia certo ingannare da un muro....o da quel piccolo falco che sta volando verso la città, proprio ora. Dirigo gli arcieri, comandati da Alcare, verso Emrys....oh...hai avuto una bruttissima idea, caro Maia....molto, molto brutta. Riesco a scorgere qualcosa di lucente nel becco....presto potrò interrogare Emrys nelle segrete di Minas Tirith, mi occuperò personalmente di lui....* Echelion! Echelion! (Abbattetelo, Abbattetelo!)

 

Inmwe

*È felice che Myrelyn ed Alcare siano con loro, anche se preoccupata soprattutto per la ragazzina...ma ormai ha avuto modo di conoscerla, sarà anche una ragazzina ma è un'elfetta in gamba...

Veloce esce dalla sala dove i soldati sembrano stare troppo sulla difensiva, per un attimo ha l'impressione che siano quasi rallentati, impacciati nei movimenti..*

Chiudere tutti i cancelli, posizione di attacco, caricareeee

*Urla mettendosi alla loro testa, la nera spada sguainata in alto come vessillo e guida*

Qualsiasi cosa stia per accadere noi la affronteremo, non ci sarà un'alba per il nemico!

Avanti con me!

*Si lancia all'attacco colpo dopo colpo il suo braccio sembra acquistare più forza, come una scarica elettrica che propagandosi dall'arma le arrivi nelle vene, alimentando il suo vigore

Nella mente così come quando la uso' contro i mannari sotto il vulcano, risuonano parole in una lingua oscura che le sembra di capire a livello inconscio...

Con la coda dell'occhio nota più di qualche soldato cadere in ginocchio, portandosi le mani alla gola come per mancanza d'aria*

"Che diavoleria è mai questa?"

*Pensa mentre seguita dal drappello di soldati si fa avanti massacrando senza pietà ogni nemico che osi tentare di raggiungere il castello*

  

Adar: *Gli occhi di Adar si alzano in direzione del cielo... e seguendo le istruzioni di Sauron, scorgono qualcosa di lucente stagliato contro nubi grigio cenere. All'inizio pensa che potrebbe trattarsi solo di un uccello, ma ad un'occhiata più attenta nota qualcosa di molto più singolare nel becco della creatura... un oggetto la cui sola vista è sufficiente per rubargli un respiro.

Non è ora o argento, ma qualcosa di decisamente più prezioso... qualcosa che ha ossessionato i suoi sogni per moltissimo tempo, quando era ancora un elfo non toccato dall'oscurità. Una delle creazioni di suo padre... e il suo più grande peccato.

D'istinto, reagisce all'ordine di Sauron e scocca una freccia, ma il falco si rivela più agile del previsto e comincia a destreggiarsi in mezzo ai proiettili con grazia, evitandoli tutti. Non si sarebbe aspettato niente di meno da un Maia.*

   

Myrelyn

*Adar non ha il tempo di reagire alla mia apparizione al suo fianco, o meglio, aveva l'aria di star per dire un sacco di cose e probabilmente non esattamente carine nei miei confronti, che arriva l'ordine del Re Mairon di abbattere un falco che sta volando sopra il castello.*

"Fiuuu, scampato pericolo."

*Seguendo con lo sguardo le frecce scagliate e il modo aggraziato con cui il falco le evita mi accorgo che deve esserci qualcosa di magico nel falco.*

"Ma se il Re Mairon vuole che lo abbattiamo dobbiamo farlo."

Con un piccolo sospiro triste la ragazzina elfa inizia a modulare una melodia incalzante e acuta, a cui rispondono versi stridenti, e uno stormo di corvi neri oscura il cielo come una nuvola e minacciosamente circonda e sovrasta il falco impedendogli le eleganti evoluzioni con cui evitava le frecce.

La melodia continua a spiegarsi e altri uccelli, falchi e gazze si uniscono ai corvi in un attacco alla creatura.*

"Oh non far loro del male"

*Con il cuore stretto e tuttavia senza cedere, contando che Adar al suo fianco la tenga al sicuro, continua con il canto a controllare le creature alate sperando che gli arcieri non ne facciano strage per colpire il loro bersaglio*

Adar

*Lo mormora una volta, accostandosi al suo fianco come a cercare sostegno e rifugio*

 

    Alcare

*la Battaglia infuria e l'elfa osserva la sua regina utilizzare la pesante spada come il più esperto dei guerrieri.

Alza gli occhi e lo vede, il falco che nel becco portava il silmaril, è un attimo: prende la mira e scocca la freccia in pochi secondi sicura come sempre *

 

Measse 

*sento Ashla gridare il mio nome, mi volto verso di lei, mentre affondo la mia lama nella pancia di un gondoriano che stava cercando di abbattere il mio cavallo...altri, vengono lanciati verso le mura. Stiamo entrando....anche se noto che sono tutti molto deboli, a terra giacciono corpi di orchi ed umani....entrambi morti. A quanto pare, c'è un virus che colpisci vincitori e vinti. La città è quasi presa, quando sento un grido...e poco dopo, Emrys che cade ai piedi di Sauron.* Ashla! *sopra di noi, nuvole di corvi ed altri uccelli, si fiondano sui nostri soldati, confondendoli e beccandoli. Mi guardo intorno, prima di proferire parola con la mia Maia* è opera di Sauron?

    

Ashla

*Improvvisamente accadono molte cose...mentre corre verso la posizione di Measse, Ashla volge un attimo lo sguardo verso Emrys e con un sussulto si accorge che il Maia ha assunto la sua forma di falco, ha nel becco un silmaril e sta volando sopra Minas Tirith...si è trattato forse di un ordine della loro Signora? Immagina di si, dubita molto che Emrys abbia intrapreso un'azione così temeraria ed inaspettata senza l'autorizzazione di Measse.

Ma ecco che accade l'imponderabile... una moltitudine di volatili, corvi, gazze ed altri uccelli si avventa contro il falco...* - No!...No!...Emrys!... - *urla mentre guarda orripilata Emrys che viene colpito da una freccia del nemico...Gli uccelli abbandonano la loro preda per riversarsi furiosi sull'esercito della Valië, attaccando le truppe con becco e artigli.

Intanto è arrivata davanti a Measse e cade in ginocchio* - Mia Signora... - *quasi le sfugge un singhiozzo mentre le rivolge la parola* - Cosa dobbiamo fare? -

 

 

Emrys: *Emyris non è certo estraneo al dolore. Durante la Guerra dell’Ira ha combattuto e sanguinato come qualsiasi altro Maia, sperimentato ferite da battaglia e momenti in cui avrebbe solo voluto poter dimenticare qualsiasi tipo di sensazione pur di non dover soffrire ancora.

Dopo tutti i millenni passati da quei giorni, aveva quasi di-menticato cosa volesse dire provarlo… ma non più. Non da quando la freccia lo ha colpito all’ala, impedendogli di con-tinuare la sua infiltrazione.

Con il suo tesoro ancora nel becco, comincia a precipitare a tutta velocità verso il suolo... finendo proprio ai piedi dell’ultimo individuo che avrebbe voluto vedere in questo giorno.*

Mairon *sputa, mentre il suo corpo di volatile comincia a riprendere forma umana* O forse dovrei chiamarti con il vecchio nome che ti hanno affibiato gli Elfi? Sauron… l’aborrito.

 

Uthienna

*la donna ed i suoi pirati combattono alacremente contro chiunque gli si pari davanti nonostante la stanchezza che sembra pervadere molti dei suoi*

Ma che succede?

*si chiede *

 

 

Sauron 

Ma guarda chi abbiamo qui….Emrys, il meditativo, così ti chiamano giusto? *i miei occhi infuocati si posano sul Silmaril accanto a lui, vorrei raccoglierlo, ma ricordo bene cosa fecero quelle pietre a Melkor.* Vedo che mi hai portato un dono….e di grande valore. Devo ammetterlo….la tua signora è particolarmente abile nel mandare i suoi Maiar in missioni da cui potrebbero non tornare. *gli mollo un calcio dove lo ha colpito la freccia* fa male, vero? Questo è per aver aiutato Eonwe a spedire Melkor nel Vuoto….ed aver combattuto con i Gondoriani, durante la Guerra dell’Anello. *lancio un’occhiata ad Adar…* trascinalo nelle segrete….per quanto riguarda il Silmaril, è mio. *ho visto gli sguardi che gli stanno lanciando Alcare ed Adar...meglio metterlo subito al sicuro….e scoprire dove lo hanno trovato* Verrò presto ad interrogarti, Emrys…e sono sicuro che mi dirai ogni cosa.

 

    

Inmwe

*Lo sguardo cupo e le labbra strette, si ferma a guardare la trasformazione del falco in un uomo...o sembiante tale*

"Dunque si chiama Emrys...e sicuramente è stato inviato qui da quella Measse di cui parlava Mairon, bene...nostra fortuna se abbiamo un nemico così sciocco"

Pensa, poi ferma una della guardie della cittadella afferrandolo per un braccio*

Hector, come siamo messi nelle case di guarigione? Qui continuano a cadere persone e chissà quale diavoleria c'è dietro ..fatti aiutare, porta più feriti che puoi il prima possibile. Potrebbero avere qualcosa che sia contagioso, magari no ma meglio essere prudenti, è troppo strano...e isolarli il più possibile

 

Adar: *Le parole di Sauron sembrano risvegliare Adar da un sogno ad occhi aperti.

Senza rendersene nemmeno conto, aveva quasi allungato una mano verso il Silmaril... prima di ritrarla come se ne fosse stato bruciato, ben rammentando cos'era successo l'ultima volta che aveva toccato uno di quei gioielli.

Non era andata a finire bene... e il ricordo di quel giorno era ancora fresco sulla sua pelle sotto forma di profonde ustioni che niente al mondo sarebbe riuscito a cancellare. Il simbolo del suo peccato più grande.*

Certamente, mio signore *borbotta, mentre tira rudemente Emrys in piedi e comincia a trascinarlo nelle segrete del palazzo* Andiamo, cane dei Valar. Abbiamo una cella che potrebbe fare al caso tuo.

 

   Myrelyn

*Ho seguito Adar, trotterellandogli dietro come promesso. Dal suo fianco non mi schiodo, sono al sicuro io e posso aiutarlo. Ne sono sicura.

Quando il falco riprende le sembianze umane, di un giovane molto bello devo dire, noto che il Re Mairon è arrabbiato e lo colpisce.*

"Ahi! Chissà che male ha fatto quel calcio."

*Poi nota che tutti sono attratti da una Pietra preziosa e lucentissima. Non capisce l'esitazione di Adar ma se vuole quel sassetto non c'è problema. Svelta si china e raccoglie il gioiello porgendolo poi al Re e a Adar a manine tese. Esitano.*

" Che strano"

Se volete lo tengo io per voi.

*Poi affianca il prigioniero dall'altro lato, lo afferra e aiuta Adar a trascinarlo nelle segrete*

Visto Adar!!! Lo sapevo che ti serviva un attendente.

*Non può fare a meno di scherzare con il burbero uruk sporgendosi da do fianco al prigioniero per strizzargli l'occhio*

E tu Falchetto, fai il bravo o ti metto a nanna fino all'anno prossimo

*Si rivolge al caduto con atteggiamento che sembra sprezzante ma che in realtà spera gli eviti di prendere altre percosse.

Non ha mai visto come viene trattato un prigioniero, e il primo impatto non è stato particolarmente di suo gradimento.*

 

Alcare

*come sempre la sua mira non sbaglia mai: il falco è crollato come una pera dall'albero.

Instancabile scocca frecce contro chiunque le si pari davanti, spera così che la battaglia si concluda il meno possibile .

*e lo vede. Quell'oggetto lucente trovato da Myrelyn fa passare un lampo nello sguardo dell'elfa dai capelli rossi *

   

Measse *l'avanguardia, o quel che ne resta, è quasi arrivata al settimo livello della città, alla rocca dei Re...dove si trova Sauron....Devo recuperare quel Silmaril e, magari anche Emrys...* Ashla, riesci a scorgere Sauron? *da qui...forse, lei può colpirlo...abbiamo frecce avvelenate che possono ferirlo gravemente e fermare ciò che sta facendo alla popolazione. Sono sicura sia opera sua....e...sono altrettanto sicura, che nessuno sappia chi è veramente.* dobbiamo salvare Inmwe e la corte....se riusciamo a colpirlo, avremo tempo per portare via tutti....mentre il suo corpo di disintegra.

   

Ashla

*Ha finalmente raggiunto Measse, facendosi largo a spintoni tra i soldati che, nonostante il malessere ed il caos sul campo di battaglia, continuano fedelmente a combattere con coraggio e lealtà*

- No, mia Signora, non lo vedo...ma darò subito ordine agli arcieri di tempestare di frecce avvelenate il luogo in cui Emrys è caduto, sperando di colpirlo - *Si volta, affidando il messaggio ad un portaordini...

Si volta verso la Valië, angosciata* - Ed Emrys?... Cosa facciamo, Signora? Non possiamo abbandonarlo nelle mani di Sauron! E questa "malattia"...avete idea da dove proviene, chi ne è il responsabile? - *Ashla è angosciata e furiosa...a quest'ora la città avrebbe già dovuto essere completamente nelle loro mani...*

 

   Emrys: *Emrys chiude gli occhi, concentrando le energie che gli sono rimaste per guarire la ferita. Sebbene sia un essere il cui potere potrebbe rivaleggiare con un Balrog, il suo attuale corpo è comunque limitato alla forma mortale assunta, con tutte le debolezze connesse… comprese tagli o lacerazioni provocate da armi come frecce e spade.

Almeno non è stato colpito in un punto vitale, e mentre viene trascinato rudemente nelle prigioni del palazzo ne approfitta per contattare mentalmente la sua Vala.*

“Mia signora… temo di essere stato catturato, ma sono riuscito a prendere contatto con l’Uruk che si fa chiamare Adar. Al momento, è in possesso del Silmaril che mi avete chiesto di trovare. Come devo agire? Vi prego… concedetemi la vostra saggezza.”
 
   
 
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