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Autore: iaia_96    10/07/2023    0 recensioni
Raccolta di "Una scatola di cereali"
Prima lettera di Akito.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric | Coppie: Sana/Akito
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Ti ho aspettato sveglio sul divano tutta la notte, tenendo lo sguardo fisso sulla porta aspettando si aprisse, credo di averla anche vista muovere ma è solo la stanchezza che ha creato una specie di allucinazione perché il sole è sorto e tu ancora non sei in cucina a prepararmi il caffè con solo una maglietta mia addosso. Credimi, sei più bella di qualsiasi sogno che mi culla quando dormo. Davvero questa litigata è stata così tremenda? E dire che ne abbiamo fatte di peggiori. Non odiarmi se ti dico che nemmeno ricordo il perché di tutte quelle urla nel nostro soggiorno. Il tuo telefono continua ad essere staccato mentre il mio dovrò cambiarlo perché dal rumore che ha fatto contro al muro temo si sia rotto, sono passato da tua madre, avrebbe voluto farmi entrare glielo leggevo negli occhi, sai quanto mi adori, invece mi ha semplicemente detto di darti tempo. Ma esattamente tempo per cosa? Mi ami ancora, giusto? Tra un pò arriverai sbattendo i piedi, faremo l'amore e ancora sudati ci diremo quando stupidi siamo a sprecare il nostro tempo e le giornate in quel modo, vero? Ma siamo noi. Lo siamo sempre stati. Da quel primo giorno di scuola, mentre correvi tra i corridoi con i libri in mano, i capelli ramati legati che con l'aria ti coprivano la visuale e quella divisa così stretta dannatamente perfetta su quel tuo corpo dannatamente perfetto, non te l'ho mai detto ma ho fatto apposta a mettermi in mezzo, volevo mi notassi come io avevo fatto con te anche se non credevo di farmi tanto male. Ti ho spostato indietro quelle lunghe code disordinate mentre eri ancora aggrappata sopra di me e quando ci siamo guardati negli occhi ogni crepa di quell'anima nera che portavo dentro dalla nascita, come per magia si era aggiustata. Non pensavo fosse umanamente possibile che un ragazzino delle medie potesse provare emozioni così forti che tante volte nemmeno un adulto riesce a trovare nel corso degli anni. E ricordo ancora l'espressione scioccata mista a divertita sul viso di Tsuyoshi, l'ha sempre detto che eri la donna della mia vita. Amore e odio, questa è stata sempre la nostra routine, io ti facevo i dispetti e tu ti arrabbiavi, tu ti arrabbiavi ed io ti amavo, io ti amavo e tu scappavi, fino a due anni fa, quando hai deciso di fermarti ed accettare quel sentimento di cui avevi paura. Hai bussato talmente forte col tuo piccolo pugno sulla porta che pensavo sarebbe caduta, quando ti ho aperto mi sei saltata addosso baciandomi con così tanta foga che se non ci fosse stato papà a guardarci soddisfatto dalle scale ti avrei fatto mia, lì, contro quel muro. Ci siamo amati fin da subito, stesi in mezzo a quel corridoio in pieno traffico di ragazzini curiosi, troppo immaturi per quel sentimento più grande di noi, facendoci scegliere altre strade che a distanza di anni si sono rivelate più che sbagliate e fidati se si potesse tornare indietro ti urlerei << ti amo >> col megafono nel cortile della scuola. Non so perché ti sto scrivendo queste cose con le mani che tremano e l'ansia che si sta insidiano nel petto come le radici di un albero, forse per farti capire quanto riesca ad amarti ma che per colpa del mio essere di poche parole non te l'ho detto abbastanza, però mi pare di avertelo dimostrato almeno, no? Comunque sia ti prometto che appena varcherai quella soglia che ancora guardo come fosse diventata, ad un tratto, la mia ossessione, farò di tutto per non farti mancare niente. Sarò mgiore per te, voglio essere migliore per te. Siamo due teste calde maledettamente testardi ed orgogliosi eh? Più simili di quanto pensiamo. Ma se già conviviamo dovrebbe farti capire che quello che c'è tra noi è davvero qualcosa di grande e vero, fa paura a volte ed entrambi sappiamo quanto noi riusciamo ad essere due fifoni. Questa casa è tremendamente vuota senza di te, non ci sono nemmeno gli uccellini che vengono sempre a battere sul vetro della finestra aspettando qualche briciola di pane, ho usato il tuo bagnoschiuma alla pesca solo per poterti sentire vicina ora che che ti sento lontana come non lo sei stata mai. Ma non è la stessa cosa, mi fa sentire come una di quelle confezioni di crostatine sottomarca che nessuno sceglie mai al supermercato. Ho cucinato il tuo piatto preferito, è ancora caldo, sì nel piatto coperto perché so quanto odi mangiare freddo, soprattutto gli spaghetti in brodo; se fossi qua saresti sorpresa con la bocca spalancata ma gli occhi pieni di luce, visto che mi accusi di non ascoltarti mai ma la verità è un'altra: adoro vederti col broncio solo per togliertelo con un bacio, uno di quelli nostri. Questa notte è troppo buia senza te che sei la mia stella, quella che illumina il mio cammino da quando sei entrata nella mia vita; hai visto? Anche io so essere romantico. Mi vergogno a scriverlo figurati a dirlo a voce alta ma se è questo di cui ha bisogno per essere felice allora mi allenerò allo specchio fino a diventarlo per te, per noi. Ho una strana sensazione Sana, proprio alla bocca dello stomaco, da quando sei uscita in lacrime correndo giù per quelle scale che, quante volte, abbiamo percorso assieme. Troppe cose stanno cambiando solo con lo scorrere delle lancette sull'orologio ed ovunque il mio sguardo si posi leggo la parola << fine >> . Qualcosa mi dice che niente tornerà come prima, che tu non tornerai. Sto impazzendo, lo pensi anche tu? Forse ho davvero bisogno di dormire, questo è il segnale che mi sta mandado il mio cervello, voglio sognarti e so che lo farò, pronto ad amarti come meriti per quando sarai a casa. Ho appeso un campanellino alla porta così quando entrerai il suo tintinnio mi riporterà nel mondo reale, non cercare di fare piano, sai benissimo quanto abbia il sonno leggero, soprattutto quando sei lontana da me. A domani amore mio. Tuo Akito.
   
 
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