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Autore: Illusory_ paradise0    10/07/2023    0 recensioni
La terra è piena di miti
Genere: Fantasy, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU, Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Alessandro Rossi guarda il cielo con fare solenne e calmo.
Sembra ammirare il cielo stellato
È sempre stato affascinanto dal cielo
E dalle storie delle costellazioni
Osserva la costellazione del cancro con fare placido e tranquillo
Ricorda il mito greco
Mentre Eracle lottava contro il mostro dalle molte teste di nome Idra nella palude vicino a Lerna, il granchio emerse dalla melma e partecipò all'attacco pizzicando il piede dell'eroe che lo calpestò furiosamente riducendolo in poltiglia. Si dice che per questo suo modesto contributo alla storia, la dea Era, nemica di Eracle, gli abbia riservato un posto fra le stelle dello zodiaco
Un mito modesto
Umile quasi
Buffo
È nato il 23 di giugno .
Proprio sotto il segno del cancro
Guarda Due delle stelle che formano la costellazione si chiamano Asellus Borealis e Asellus Australis, nomi latini che significano «asino del nord» e «asino del sud».
Hanno un mito loro.
durante la battaglia tra gli dèi e i Giganti che seguì la sconfitta dei Titani, gli dei Dioniso, Efesto e alcuni loro compagni arrivarono in groppa ad asini per unirsi alla mischia. I Giganti non avevano mai sentito i ragli degli asini prima di allora e furono messi in fuga da quel rumore, credendo che un qualche mostro spaventoso stesse per essere sguinzagliato contro di loro. Dioniso sistemò gli asini in cielo, a entrambi i lati dell'ammasso stellare che i Greci chiamarono Phatne, la Mangiatoia, dalla quale sembra che gli asini stiano mangiando.  Anche questa è una storia divertente.
Quasi una bella storia.

Ha sempre amato le belle storie.

È sempre stato affascinanto dai miti quanto dalle stelle Dopotutto anche lui è legato a doppio filo ai miti e alle leggende Si trova in una piccola città di campagna
Placida e tranquilla
San Giovanni incarico.
È il paese in cui si trova.
In piena ciociara
Una terra ancestrale e ricca di cultura e magia. Una terra che affonda le sue radici nell’ era preromana, quando era abitata dai Volsci, dagli Equi, dai Marsi e dagli Ernici.
La Ciociaria è una terra ricca di miti, leggende e suggestioni che affondano le radici nella notte dei tempi ed ancora oggi colpiscono l’immaginario.
Un crocevia di culture
Come l'Italia nel senso più generale.
Alessandro sa che non esiste paese, borgo o località della terra ciociara che non conservi una propria leggenda, una propria storia misteriosa o un fatto di valenza straordinaria che sia stato tramandato di generazione in generazione. Lui lo sa.
Sono millenni e millenni che ha giurato di proteggere queste terre.
Città morte e castelli infestati, laghi che scompaiono e riappaiono periodicamente, impronte di santi e demoni, simboli e chiese templari, presenze spettrali, acropoli ciclopiche, voragini impressionanti, grotte arcane, avvistamenti ufo. Ha giurato di custodire la sua casa
Custodire l inesplorato, affascinante e sconosciuto
Suo padre fu il re titano del tempo e della semina.
Saturno.
Il volto romano del re titano Kronos
Sua madre fu la regina dei Volsci
Camilla
Camilla è figlia di Casmilla e di Metabo, tiranno di Privernum, uno dei principali centri della terra dei Volsci.
Regina amazzone e guerriera.
Era consacrata alla Dea Diana, che la proteggeva, tanto che ella crebbe nei boschi, nutrita col latte di cavalle selvagge
. Per secoli e secoli il suo compito è stato proteggere le cotta saturnie e la sua terra natia.
Le città satirniie sono cinque città della Provincia di Frosinone unite nell'archeologia dell'Ottocento per una comune mitica fondazione da parte del dio Saturno durante l'età dell'oro: Alatri, Anagni, Arpino, Atina e Ferentin/Antino.
Proteggere le ultime roccaforte dei Titani
Gli ultimi luoghi dove la vecchia via è custodita e protetta.
Dove gli olimpi cacciarono ed esiliarono suo padre e dove i loro discendenti come Enea guidarono la guerra che distrusse sua madre e il suo popolo.
La storia ha più di un lato.
Non è una fiaba.
Non c'è l eroico cavaliere che uccide il crudele drago per salvare la principessa
Il mondo non funziona così
Non c'è il buono e non c'è il cattivo
Saturno non era il cattivo della storia
. E Giove non era l eroe.
Enea non era una brava persona
E Camilla non era il mostro.
Non ha rancori verso Roma
E non prova odio per gli Olimpi e i loro discendenti
. Saturno non era il cattivo ma non era l eroe.
Non ci sono eroi in questa storia.
Eppure non può fare a meno di proteggere l eredità dei suoi genitori.
La loro terra.
I loro ricordi.
Perché se non lui non lo farà nessun altro.

Ha protetto la sua terra natia.

Dai re Giganti e i figli di gea, fiere selvagge e crudeli, mostri feroci e brutali.
Che dai campi flegrei e dall Etna al sud vennero al nord per destituire la vecchia via
. Distruggerlo terre dei Titani e guidare una seconda guerra contro l olimpo.
Distruggere la civiltà e riportare l umanità nelle caverne.
Ridurli a schiavi e cibo.
Ha protetto la sua casa
Dagli spiriti e dalle ombre deificate di imperatori romani e re etruschi non morti desiderosi di ripristinare il loro dominio su Roma e sul mondo.
Roma era bellissima,il più grande impero della storia. Il cuore della civiltà occidentale.
La base del diritto moderno.
Ma non era esente da difetti.
E guidata da quei mostri sarebbe stato quasi meglio vedere gli umani ritornare nelle caverne.
Sua umana e lui è umano per metà
Non può lasciare che accada nulla alla sua terra e alla sua gente
Così ha combattuto.
Dei, Titani , Giganti, mostri, demoni, angeli, santi, draghi, spiriti. Chiunque fosse ostile e aggressivo
Chiunque minacciasse la sua casa.
Ha combattuto per millenni
Ha visto Roma sorgere, espandersi e crollare.
Aveva altri nomi all epoca.
Ha cambiato così tanti nomi.
Diventare il più grande e avanzato impero della storia, il cuore pulsante del mondo civilizzato di occidente e poi l ha visto crollare.
Ha visto i secoli passare.
Uomini, santi ed eroi nascere e morire.
Le epoche passare.
I castelli sorgere e diventare antichi.
Gli antichi castelli esercitano da sempre un enorme fascino sulle persone.
Alessandro compreso.
La maggior parte di questi si portano dietro una lunga storia, ma non sempre rispecchia la bellezza della struttura. Il Castello di Fumone, che dalla fine del ‘500 è di proprietà di una antica famiglia romana, i Marchesi Longhi, è legato alla credenza popolare della presenza di fantasmi.  Un luogo maledetto e infestato.
Dall’antipapa Gregorio VIII a quello di Celestino V.
Ci sono molti spettri nel Castello delle anime perdute.
Anche quelli dei prigionieri anticamente rinchiusi.
Tra cui il Marchesino Francesco Longhi.
Avvelenato e dilaniato da minuscoli pezzetti di vetro nascosti nel cibo, dalle sorelle, gelose del fatto che il bambino avrebbe dovuto acquisire l’intera eredità, in quanto unico erede maschio
. Ha visto in prima persona come la madre, Emilia Caetani, non si rassegnò mai alla scomparsa prematura del figlio, così lo fece imbalsamare per tenerlo sempre accanto a sé, per il resto dei suoi giorni continuò a trattarlo come se fosse ancora vivo e ordinò che in ogni statua o dipinto fosse raffigurato il bambino con gli occhi chiusi e che tutte le figure fossero vestite a lutto. Era uno spettacolo così triste e malinconico
il fantasma della madre si aggiri ogni notte nelle sale per recarsi dal figlio, cullarlo e consolarlo.
Oltre a lei, sembra che vaghino anche tutte le vittime dello ius primae noctis: prima di autorizzare i matrimoni tra gli abitanti del suo territorio, il “Signore” di Fumone aveva il privilegio di poter trascorrere la prima notte di nozze con le spose, ma se le sventurate non giungevano impure al suo cospetto le faceva inesorabilmente precipitare nel cosiddetto pozzo delle Vergini. Una prigione e una tomba piena di ossa.
Per anni e anni Alessandro ha calmato e arginato i fantasmi di quelle terre.
Li ha resi pacifici e ha fornito loro conforto
Impedito loro di ferire innocenti
Dopo secoli e secoli è entrato in contatto con loro.
E da fantasmi vendicativi e ossessionati li ha resi fantasmi protettori del bene
Proprio un fantasma di queste terre fu un suo antico amore. Aleandra Maddaloni
. la bella e pericolosa contessa del borgo di Vicalvi, protagonista di una vicenda risalente al XV secolo, quando il centro era posto sotto il controllo del Regno di Napoli e quindi degli Aragonesi, che ne detenevano le redini.
Ricorda la storia.
Mentre il marito era assente per impegni, aveva il vizio di sedurre i giovani che si recavano nel castello e dopo aver consumato la notte, li faceva uccidere dai suoi servitori. Il marito scoperto il suo gioco, la incatenò e la fece murare in una delle torri.
Da allora, la sua anima infesti il luogo, ancora in cerca di giovani da sedurre.
E lo ha sedotto.
Non era giovane ma eccomi se lo ha sedotto.
È stato bello
La ricorda ancora
Una bellezza fantasma dai capelli corvini, vestita di vero, con la pelle bianca come la porcellana, preceduta dal rumore dello sferragliare di catene.
Che ha ucciso giovani ed è ricordatacome la signora incatenata.
Gli ci sono venuti secoli per calmarla e pacificarla. Calmarli tutti veramente
Le dozzine e dozzine di spettri e di fantasmi vendicativi
E le molte altre minacce

Dopo molto tempo dove è rimasto a proteggere e custodire la sia casa, vedendo che gli olimpi hanno perso interesse per le antiche terre e che per lo più si sono andati via nel nuovo mondo, e vedendo che non ci sono più grosse minacce e grandi nemici ha deciso di ritirarsi.
Vivere in un negozietto di merce di halloween in questa pacifica città rurale.
Molto tranquilla e molto calma
L ha vista sorgere e crescere.
E ha visto la pace
E qui ha deciso di rimanere
In pace
Aspettando il prossimo conflitto e la prossima minaccia
   
 
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