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Autore: paiton    11/07/2023    1 recensioni
"Questo racconto merita. Non ho altro da aggiungere" Maccio Capatonda
" Quando pensi che la situazione non possa peggiorare ancora, peggiorerà eccome!"
"Vincerà lo spor(t)co!" Lilo e Stick, o forse era Lillo e Greg
Genere: Comico, Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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È venerdì e devo andare a trovare un amico che abita a Belluno. Si chiama Luca e qualche anno fa ha rischiato di rimanerci secco. È caduto nel bosco mentre faceva un giretto in Mountain Bike, lo hanno ritrovato il mattino dopo con varie ossa rotte... non tornerà più a camminare come prima tuttavia il lupo perde il pelo ma non il vizio: andiamo a fare qualche discesa in mountain bike.
 
Appena mi sveglio guardo il telefono, internet continua a non funzionare bene; non è ottimale dato che devo farmi duecentocinquanta chilometri e Google Maps è fondamentale!
 
Mi recò al rivenditore dove ho comprato il cellulare, gli spiego che non funziona bene e non mi permette di utilizzare l'hotspot. Lui controlla minuziosamente, poi mi conferma che la sim funziona bene quindi è un problema di telefono, lo manda in assistenza e mi ritornerà tra venti o venticinque giorni.
 
Perfetto direi! Proprio oggi mi doveva capitare?
 
Torno a casa e vado a cercare vecchi cellulari usati poi faccio la valigia, riempio lo zaino, metto in macchina tutta l'attrezzatura e parto per andare a prendere la mia bicicletta, che è nel garage della mia fidanzata, lei che abita vicino alle collinecosì mi alleno a fare mountain bike da lei, io vivo in Pianura Padana.
 
Mentre sono sul rettilineo di una stradina di campagna, un fagiano maschio rischia di scontrarsi con il camion nella corsia opposta alla mia. Vedo che riesce a schivarlo all'ultimo momento salvandosi così la vita. Sua moglie fagiana invece decide di schiantarsi contro la mia macchina.
 
La botta è stata talmente forte che non avrebbe neanche avuto senso fermarsi per andare a vedere come stava l'animale perché era sicuramente morto sul colpo e si era sicuramente spezzato l'osso del collo. Un paio di paesi dopo mi fermo: la mia autovettura ha il paraurti anteriore spaccato a metà… ci mancava poco che mi finisse sotto alle ruote e si spaccasse del tutto, incastrasse fra gli ingranaggi delle ruote.
 
Il bello è che devo partire tra poche ore quindi non posso portare la macchina a far riparare… allora decidiamo di andare dal ferramenta, compro uno scotch adesivo di quelli belli potenti e tramite giri molto oculati e tecniche inconsulte riusciamo a tener su il paraurti anteriore. Saluto la fidanzata e parto.
 
Viaggio in autostrada con la musica a palla. Arrivato a Venezia il cielo si fa nero di nubi minacciose e prima di Conegliano Veneto prendo tanta di quell'acqua che manco fossi caduto in un canale. Tutti i camion e le macchine mettono le quattro frecce, sull'asfalto ci saranno dieci centimetri d'acqua, sembra di stare in un negozio di alberi di Natale.
 
Non si capiscono le distanze, non si vede dove sia la strada e se esistano ancora le linee bianche che delimitano le corsie, non si vede nulla!
 
Tutti fermi ad aspettare che la tempesta passi. Ma il mio paraurti anteriore e sostenuto dallo scotch. Al primo autogrill mi fermo per controllare e incredibilmente è tutto regolare, le nostre tecniche di meccanica avanzata hanno funzionato!
 
Passo un’emozionante fine settimana con Luca e con i suoi amici e ritorno repentinamente a casa dominica notte perché lunedì mattina mia sorella si laurea e quindi dobbiamo recarci a Bologna. Tra discussione della tesi di laurea e festeggiamenti vari ritorno a casa felice e contento. Sono molto soddisfatto di avere una sorella laureata nel campo dei beni culturali.
 
Mi metto a letto esausto visto che sono vari giorni che dormo meno di cinque ore a notte. Verso l'una e mezza sento un gran trambusto, il vento sferza gli alberi attorno alla mia abitazione, gli oggetti dei vicini vengono ballonzolati a destra e a sinistra nei loro giardini.
 
Un ricordo mi fa alzare di scatto dal letto: Ho lasciato la tenda parasole aperta, è una tenda molto grande e fa effetto vela; corro velocemente verso l'entrata, spalanco la porta, aziono il pulsante elettrico che la fa salire ma, visto che la tenda è datata devo dargli un piccolo colpetto dal basso verso l'alto per farla salire. Mentre sono fuori, una folata di vento particolarmente energetica mi chiude la porta in faccia e resto fuori di casa, sono da solo.
 
Come faccio a recarmi dai miei genitori per prendere le chiavi di riserva? Dovrei passare in mutande e scalzo per il centro del paese.
 
Il mio abbigliamento è una felpa nera con cappuccio, sopra è raffigurato uno snowboarder che fa un trick con la tavola (queste informazioni sono assolutamente inutili e non so nemmeno perché le sto scrivendo) e un paio di mutande, sono scalzo. La tenda piano piano risale e inizio a prendere acqua.
 
Sono mezzo rincoglionito, sono stanco, ho freddo, non porto le scarpe ai piedi e vorrei solamente ritornare nel mio letto comodo a dormire. Decido di scendere al piano di sotto, spesso e volentieri dimentico la porta del garage aperta, sempre in garage posso aspettare che questo monsone si calmi. Ma questa volta ho chiuso la porta del garage con un sistema di sicurezza interno. Prova a tirargli una spallata per vedere se si apre. Non si apre.
 
La mia macchina è sempre aperta, non la chiudo a chiave perché non ho niente di valore dentro, tranne una vecchia autoradio che avrà su per giù quindici anni (valore sul mercato tre centesimi, se me la rubano mi fanno un favore così ne compro una decente). Resto un paio di minuti in macchina, almeno lì fa più caldo.
 
Mi rendo conto di aver lasciato una finestra del primo piano aperta. È vero!
 
Avevo chiuso tutte le finestre tranne quella perché prima dovevo tirar su la tenda parasole! Arrivo a metà della scalinata, con un balzo riesco ad aggrapparmi al davanzale della finestra, io sono completamente bagnato e anche il davanzale lo è, rischio di scivolare! Mi sollevo di peso e mi fisso con l'avambraccio sinistro mentre col destro provo a tirare dei colpetti alla zanzariera che fortunatamente sale al secondo colpo! Mi tira su di forza e mi lancio in casa: sono completamente bagnato perché sta piovendo veramente fortissimo. Mi asciugo con l'accappatoio e ritorno a letto per continuare a dormire.
 
Direi che tra fine settimana e inizio di questa settimana ho già terminato le sfighe che mi possono accadere per tutto il mese.



Nota dell'autore:
Spero di averti fatto ridere perché questa serie di sfighe stanno esilarando tutti i miei amici. Si dice esilarando?! bah...

 
   
 
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