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Autore: brainscan    19/07/2023    1 recensioni
Un giorno, un uomo di nome Benjamin incontra un misterioso alchimista, Azazel il Portatore di Pozioni Proibite. Da quel giorno, la sua vita si lega indissolubilmente a quella di un cappello in mercurio liquido e non sarà più la stessa.
Genere: Drammatico, Fantasy, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il Cappello di Mercurio

 
 
 
Nel cuore di una cittadina silenziosa chiamata Notturnia, in una locanda avvolta da un’aura di mistero e oscurità, risiedeva un uomo enigmatico di nome Benjamin. La sua figura era avvolta dall’ombra di un cappello unico nel suo genere, fatto di mercurio liquido, che sembrava scintillare di una luce sinistra e funesta.
Il cappello di Benjamin sembrava una sorta di caldo e avvolgente mantello; esercitava un’influenza nefasta sull’uomo, come se un’entità oscura si annidasse tra le sue pieghe fluide. Mentre il cappello rispecchiava di questa sua luce, Benjamin si immergeva sempre di più nell’abisso della sua ossessione. Le sue notti erano infestate da incubi inquietanti, in cui creature spettrali danzavano al richiamo di una folla dai contorni terribili. La sua mente era prigioniera di un labirinto senza via d’uscita, mentre il cappello di mercurio diventava il suo cicerone verso l’ignoto.
Nel corso delle sue peregrinazioni tra le strade buie e labirintiche di Notturnia, Benjamin imboccò una via di perdizione. Aveva incontrato un misterioso alchimista, Azazel il Portatore di Pozioni Proibite. Quest’uomo affascinante e temibile aveva iniziato ad intrattenere Benjamin con incantesimi e giochi di prestigio. In cambio, Benjamin doveva donare una parte della sua anima al cappello realizzato in mercurio. Quest’ultimo, arricchito dell’essenza tormentata di Benjamin, a poco a poco, divenne sempre più vorace. Richiedeva sacrifici sempre maggiori, spingendolo verso atti di crudeltà e disperazione. La sua ossessione si tramutò in una dipendenza incontrollabile, e l’anima di Benjamin si piegò al volere malvagio dell’infernale copricapo.
Ogni passo che Benjamin compiva verso l’abisso delle Ombre lo allontanava sempre più dalla luce del mondo reale. L’oscurità si impossessò della sua mente, lasciando solo una scia di orrore e morte lungo la strada. Le strade di Notturnia divennero teatro di una macabra danza mortale, guidata dalla mano oscura del cappello.
Con il passare dei giorni, l’anima di Benjamin si avviluppò sempre più in una spirale di follia e perdizione. Il suo volto, un tempo splendido, si contorse in una maschera di terrore e rimorso. Il cappello, ormai padrone della sua volontà, diventò il suo giudice, esigendo la sua anima come pegno finale. Così, Benjamin giunse a un tragico epilogo. Nel cuore della notte, nella locanda avvolta da un’aura di tetro squallore, mise fine alla sua tormentata esistenza. In un guizzo di follia, sollevò il cappello sopra la testa e se lo piazzò con gesto deciso. La sua anima si sciolse nella sinistra danza del mercurio, come l’ultima nota di una sinfonia macabra.
E così, nella silenziosa cittadina di Notturnia, l’uomo dalle ombre e il cappello di mercurio divennero una leggenda oscura e misteriosa. La loro storia continuò a tramandarsi tra le mura delle locande, come un monito agli animi fragili e agli incauti viandanti, che rischiavano di perdere se stessi nell’ombra del desiderio e dell’ossessione.
   
 
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