Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Pandora13    22/07/2023    2 recensioni
L'uomo più coraggioso che Harry abbia mai conosciuto è sopravvissuto alla guerra, ma non si è ancora risvegliato.
Il ragazzo sopravvissuto non ha intenzione di lasciare il suo capezzale.
Una storia sulla voce del silenzio, nata per la Challenge #mutocomeunpesce del gruppo facebook Hurt/Comfort Italia
Genere: Guerra, Hurt/Comfort, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Draco Malfoy, Il trio protagonista, Severus Piton
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da Epilogo alternativo
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Nda: questa storia fa parte della challenge #mutocomeunpesce del gruppo facebook Hurt/Comfort Italia. 







Silenzio.

Tutto ciò che lo circondava in quel posto era bianco e silenzio.

Nessuno parlava mai in quella stanza.

L’infermiera del San Mungo entrava, faceva i controlli di routine, scuoteva la testa verso la sua insistenza a dormire su una vecchia poltrona, anziché andare a riposare a casa e usciva senza una parola.

Tanto non c’erano mai novità rilevanti.

Severus Piton rimaneva lì immobile, bloccato in un limbo tra la vita e la morte.

In silenzio.

E lui rimaneva lì, vivo, ma bloccato nello stesso limbo, custode silenzioso della sua memoria, attendendo qualcosa.
Cosa neanche lui avrebbe saputo dirlo.


Rumore.

Con il silenzio veniva il rumore incessante dei pensieri.

Pensieri fragili di speranza e sentimento.

Pensieri pesanti di guerra e morte.

I primi troppo rumorosi, i secondi impossibili da scacciare.

“Dovresti parlargli” aveva detto Hermione, la sua voce un rumore assordante nella pace di quella stanza sospesa nel tempo.

Aveva insistito sull’importanza di parlare alle persone incoscienti.

L’aveva ignorata. 

Le emozioni mute.

Chiuse in una cassaforte di dolore, sogni infranti e sensi di colpa.


Silenzio.

Aveva sempre odiato il silenzio, ma in quella stanza proprio non riusciva a parlare.

Se ne stava lì, “Come un credente di fronte a un defunto” aveva detto criticamente Ron, senza emettere un suono.

Quella frase lo aveva scosso, non aveva fatto altro che stare fermo, osservando ossessivamente le ferite sul collo del professore.

Anche se si fosse svegliato, molto probabilmente non avrebbe potuto parlare.

Poi aveva reagito.

Non come il suo amico aveva sperato.

Si era fatto insegnare gli incantesimi necessari e il modo per somministrare le pozioni tramite una sorta di flebo babbana e aveva iniziato a prendersi cura di lui in tutto e per tutto.


Rumore.

Quando tutto intorno è completo silenzio, ogni minimo suono sembra amplificato.

Il movimento della bacchetta in aria, per fare un incantesimo silenzioso su quelle che ormai erano cicatrici.

Il “Click” di quel “tappino” di cui ancora non aveva imparato il nome, ma che aveva ormai tolto centinaia di volte per sbloccare il liquido della pozione nutriente per farla passare nella flebo.

Fortunatamente ormai solo quella, non c’era più anche quella per eliminare il veleno, né il dittamo per cercare di rendere meno visibili possibile i segni sul collo pallido.

Il rumore della spugna bagnata e strizzata per poter pulire il corpo di Severus.

Gli incantesimi di pulizia erano buoni, ma c’era bisogno di molto di più per mantenere in salute un corpo che giaceva immobile da mesi.

Un sospiro-

Un sospiro?

Un rantolo.

Se lo avesse emesso lui, o il professore, non avrebbe saputo dirlo.

Gli occhi di Severus erano aperti.


Silenzio rumoroso.

Quel nuovo silenzio era bellissimo e rumoroso.

Chiunque passando di fronte alla porta avrebbe potuto pensare che niente fosse cambiato.

Ma dietro alle cose semplici, spesso si nasconde molto di più.

In quel caso non si nascondeva nemmeno.

Sarebbe bastato affacciarsi alla porta per vedere mani che si muovevano rapide in discussioni animate.

Il professor Piton aveva litigato e litigato con tutti, dai dottori a Harry, ma alla fine aveva dovuto arrendersi alla presenza del giovane che si prendeva cura di lui- e beh sì… anche alla necessità della lingua dei segni.

Aveva iniziato ad apprezzarla non appena aveva capito che anche così poteva essere sarcastico e offendere Potter quando faceva il Grifondoro idiota!



Per anni entrambi si erano sentiti inascoltati, la loro voce il sussurro dell’invisibile in una guerra che non dava scelte.

In quel momento, nel più completo silenzio, le loro voci sovrastavano qualsiasi cosa.

Libere.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Pandora13