Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: Recensior    24/07/2023    0 recensioni
Dopo l'ultima spedizione disastrosa contro i giganti, al Corpo di Ricerca vengono tagliati i fondi dal governo. Ma al comandante Erwin viene in mente un piano per recuperarli...
Genere: Azione, Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Erwin Smith, Hanji Zoe, Levi Ackerman, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Mi dispiace che la tua prima spedizione sia andata in questo modo.” Fa il comandante Smith alla sua sottoposta, vedendola chiaramente scossa per le innumerevoli perdite subite durante quella giornata. Erwin si staglia imponente accanto alla piccola ragazza, che si sente illuminata dalla sua vicinanza. La ragazza arrossisce e inizia a divagare con la mente, osservando l’ampio petto muscoloso del comandante, ma un secondo dopo torna coi piedi per terra. “È stato davvero un massacro…”, abbassa lo sguardo mesta, “tutti i miei amici sono morti e non ho potuto fare nulla per salvarli…”
“Su dai! Non ricominciare Emily, a volte va così, purtroppo è questa la vita del corpo di ricerca. E poi guarda che i pochi sopravvissuti lo devono a te, quel fumogeno che hai sparato è stato determinante per guidarli alla salvezza.” Le dice sicuro e deciso.
“Davvero?” Gli chiede con le lacrime agli occhi.
“Assolutamente! Te l’ho detto, tu sei il migliore soldato che abbiamo.”
“Grazie comandante!” Lo abbraccia di scatto, senza controllarsi, e schiacciando i propri seni sui suoi addominali scolpiti. Erwin rimane in silenzio ricambiando l’abbraccio, stringendola forte a sé e godendosi il contatto con quel corpo così formoso e morbido.
-
La porta dello studio del comandante Erwin si spalanca fragorosamente: “Erwiiiiiiiiiiin!!!”
“Che vuoi Hanji?” Le chiede infastidito senza distogliere lo sguardo dalle sue carte sulla scrivania.
“Un disastro! Un disastro! È successa una catastrofe!!” Si dispera di fronte a lui sbracciandosi e schizzando sudore e saliva. Erwin sospira pesantemente e aggrotta le sopracciglia.
“Parla. Avanti.”
“Ma quelli! Ohhhh, sono i rapporti dell’ultima spedizione!! Me li fai vedere? Quanti anomali abbiamo trovato? Quanti?? Quanti???” Allunga la mano verso i fogli a occhi spalancati.
“BASTA!” Erwin sbatte il suo possente pugno sul tavolo schiacciando il braccio di Hanji. “Dimmi immediatamente qual è il problema e poi esci da qui se non vuoi essere declassata.”
“…non di nuovo…” pensa lei e si mette seria: “EH-EHM. Abbiamo perso tutti i fondi per le spedizioni.”
“Cos… com’è possibile? Spiega. Rapida.”
“Visto tutte le perdite che ci sono state, il governo ha pensato fosse troppo rischioso continuarle, e non ci ritengono più affidabili… Perciò… o continuiamo finanziandoci da soli o dovremo unirci al corpo di guarnigione per limitarci a difendere le mura…”
Il volto di Erwin si scurisce come mai prima d’ora. “Hanji. Porta subito qui il capitano Levi e la caposquadra Emily.”
“Subito comandante!” Fa il gesto militare e corre via.
Poco dopo spalanca la porta con un calcio e rientra portando sotto braccia i due, mentre la minacciano di morte.
“Sedetevi e ascoltatemi attentamente!” Tuona Erwin.
Emily si siede sopra il braccio del divano accavallando le sue gambe formose e stiracchiandosi con la camicetta sbottonata, fissando Erwin con trepidazione e mordendosi il labbro. Quando lo vede così deciso e autoritario non può che sentirsi invasa dall’eccitazione. Hanji si siede di fronte a lui per cercare di sbirciare i rapporti. Mentre Levi si siede in disparte, a terra in un angolo, con le gambe incrociate e gli occhi chiusi, in ascolto, con le sue fidate lame sempre accanto.
“Ci hanno defraudato di ciò che è nostro, e noi gli sottrarremo tutto ciò che hanno.” Risoluto e implacabile come solo Erwin è capace di essere. I tre vengono afferrati dalle sue parole e ora lo guardano attratti.
“Dovete sapere che io posseggo molte informazioni riservate, grazie alla mia personale e fitta rete di spie. Vi anticipo il da farsi: ci intrufoleremo nel quartier generale di quell’accozzaglia di finti soldati della gendarmeria e le prenderemo i tesori che quei corrotti tengono nascosti per i propri interessi. È giunto il momento che il Corpo di Ricerca assurga al suo compito e diventi la prima forza dell’esercito di Paradis! Solo con noi alla guida l’umanità potrà essere guidata da un regime giusto, democratico, e potrà essere finalmente liberata da tutte le catene che l’asserviscono.” Conclude alzandosi in piedi e fissando con sguardo tagliente i suoi sottoposti. “Mi fido ciecamente solo di voi, amici miei, so che sareste pronti a morire per un mio ordine.”
Emily non riesce a parlare, si sente accaldata come non mai e ha la vista annebbiata, ansima fissando il suo comandante finalmente uscito allo scoperto, mostrandosi come l’uomo più formidabile, maestoso e inarrestabile che possa esistere.
Hanji incuriosita gli chiede cosa siano questi tesori che la gendarmeria custodisce. “Si tratta di documenti segreti, mia cara Hanji, conoscenze sul mondo esterno.” Le risponde sorridendole calorosamente, e lei strabuzza gli occhi e inizia a fantasticare su cosa ci possa essere scritto.
“Ma soprattutto, amici miei: conservano ricchezze e preziosi inimmaginabili! Incalcolabili!.” Gli occhi di Erwin brillano e il suo sorriso si allarga a dismisura.
Emily si accende facendo la sua stessa identica espressione e saltando giù dal divano interviene quasi urlando: “Con tutti quei denari potremo comprare qualsiasi cosa, imbastire qualsiasi impresa ed essere al di sopra di tutti, al vertice del potere!”
Esatto.” Ricambia Erwin fissandola negli occhi e facendo un ghigno. “Sei molto intelligente, Emily.” Entrambi si rendono conto di essere terribilmente simili, e la cosa li attrae ancora di più l’uno all’altra, facendogli scambiare intensi sguardi di intesa e ghigni di soddisfazione.
“Non sono d’accordo. Imitare un peccato subìto non è che compiere un peccato più grande.”
Lapidario Levi scandisce le sue parole fredde e secche.
“Mi aspettavo una tua risposta del genere, Levi. Non importa, ce la faremo anche da soli, e poi dovremo dividere il bottino solo in tre! Ahahah.” Erwin se la ride sollevando la testa e le braccia al cielo compiaciuto. Emily pensa che Levi sia forse la persona più corretta del gruppo, sicuramente quello con un’etica maggiore, e lo rispetta per questo, ma non può fare a meno di essere conquistata dall’unico e vero comandante, lo fissa gustandoselo con gli occhi e mordendosi il labbro; mentre Hanji non ha neanche ascoltato la conversazione, persa nelle sue fantasie.
“Adesso uscite, su! Devo pianificare nei dettagli il piano per stanotte. Riposatevi e aspettate un mio ordine.”
Levi esce senza fiatare e Hanji saluta trotterellando contenta. Emily, invece, non si allontana dalla stanza, anzi, si avvicina ad Erwin con passo suadente, ondeggiando i suoi boccoli castani e i suoi seni prosperosi. Erwin la fissa intrigato.
“Ti ho ordinato di uscire.” Le intima con voce ferma.
“E io sto disubbidendo comandante…” Si lascia cadere la giacca continuando ad avvicinarsi lentamente e pericolosamente a lui, si appoggia infine sulla scrivania per mettersi faccia a faccia con Erwin. “Cosa intende fare quindi? Mi caccia via o educa la sua insubordinata?” Gli sibila aprendo le sue labbra carnose e rosse. In uno scatto Erwin le strappa la camicetta e l’afferra con le sue mani muscolose e possenti, mentre lei miagola in estasi, preda inerme dell’imponenza di Erwin.
Passano tre ore di sesso infuocato, alla fine delle quali si baciano dolcemente e si riposano accanto nel grande letto a baldacchino di Erwin, in una delle sue stanze private collegate allo studio. D’improvviso lui si alza dal letto, completamente nudo, muscoloso e maestoso come una statua greca, e va a prendere qualcosa da un cassetto.
“Che stai facendo?” gli chiede incuriosita.
“Oh ma chérie, sto donando qualcosa di prezioso alla cosa più preziosa che possiedo.” Le dice sorridendo.
Emily arrossisce e vede davanti a lei Erwin che accarezzandola le porge una spilla ricchissima e pregiatissima, fatta di smeraldi incastonati con fili d’oro fuso. Lei non ci può credere e si commuove, scendendole qualche lacrima. “L’ho recuperata appena in tempo da una povera recluta poco prima che venisse afferrata da un gigante, di certo questa spilla non le sarebbe servita nel suo stomaco! Ahahah!” Erwin ridacchia pettinandosi i capelli all’indietro.
“Hai ragione comandante, sei sempre così previdente!” conferma la ragazza, poi si alza a va a osservarsi allo specchio, toccando le pietre. Il comandante intanto si prepara a farsi un bagno con l’acqua di colonia.
-
All’una Erwin convoca le due donne nel suo studio per illustrargli il piano della geniale rapina che aveva ideato. Decisi i dettagli, si incontrano poco dopo in una stalla, dove si cambiano indossando delle tute nere e dei passamontagna. Cominciano a muoversi invisibili come il buio al galoppo dei loro cavalli, passando per i vicoli più sconosciuti.
Una volta arrivati nel distretto centrale, fanno il giro largo per arrivare alle spalle del comando della gendarmeria, un enorme palazzo di mattoni circondato da un’altissima recinzione di filo spinato, con un piccolo cancello per le emergenze nel retro. Emily tira fuori il dispositivo di manovra modificato e potenziato da lei stessa per potersi aggrappare a qualsiasi parete o materiale, oltre ad essere totalmente silenziato. La ragazza, tanto formosa quanto agile, rapida acuta e intelligente riesce così in un batter d’occhio a scavalcare la recinzione; arrivata dall’altro lato, comincia a percorrere il percorso imparato in qualche minuto, grazie alla sua memoria eidetica, sulle mappe di Erwin. Giunta nella stanza delle chiavi, accende un fiammifero e prende quella del cancello sul retro, riconoscendola dalla toppa della serratura.
Tornata dai compagni apre il cancelletto e li fa entrare, venendo elogiata dai lori meritati complimenti.
Una volta dentro, raggiungono senza troppi problemi il sotterraneo, grazie alla furtività di Emily e alla forza di Erwin, che soffoca prendendole alle spalle i pochi gendarmi in postazione.
Dopo aver ucciso tutte le guardie, riescono così finalmente ad avere tutte le chiavi necessarie per aprire la porta blindata con più serrature alla fine del sotterraneo. Una volta dentro rimangono sbalorditi. Una piramide di monete d’oro e pietre preziose si staglia di fronte a loro.
“Non ho mai visto una ricchezza così immensa e meravigliosa!!” Urla Emily con gli occhi luccicanti, gettandosi tra le monete si mette a cercare le pietre più rare e preziose per farsi dei magnifici gioielli.
“Su ragazze, riempite i sacchi e andiamo. Rapide!”
“Ehi Erwin, ma non vedo nessun documento in mezzo a questo metallo e queste pietre…” gli fa dubbiosa e triste Hanji.
“Non temere Hanji, ti assicuro che i documenti ci sono ma non si vedono per la poca luce e perché sono nascosti sotto il danaro, proprio perché sono la cosa più importante! Muoviti adesso, non c’è tempo, dobbiamo andare prima che ci scoprano! Prendi quanto più metallo e pietre puoi, vedrai che poi lì in mezzo salteranno i documenti. Forza!”
“Agli ordini comandante!” Hanji, con ritrovata forza, e Emily, che ha ascoltato e capito tutto, si mettono a riempire i sacchi più velocemente possibile.
Una volta finito, riescono a uscire di soppiatto fino al cancello, ma proprio mentre stanno per caricare i sacchi sui cavalli, una voce squillante li interrompe.
“FERMI LA’ DELINQUENTI! DOVE CREDETE DI ANDARE!?” Il comandante della gendarmeria ha capito che doveva essere successo qualcosa quando non ha ricevuto per più di mezzora le comunicazioni dai suoi soldati messi di guardia. Un plotone di gendarmi si posiziona davanti a lui pronto a sparare ai tre ladri.
 “Oh merda, adesso che facciamo?” Chiede Emily con voce tremante e spaventata.
Prima che possano pensare a un piano, i gendarmi cominciano a cadere a terra tagliati in due o decapitati. “Levi!” Urla emozionata Emily. Ora vedono chiaramente il loro amico falciare i soldati ed evitare i proiettili. Erwin si accorge che un’altra squadra sta arrivando. “Presto ragazze è il momento! Scappiamo! Viiia!”
Emily sta ferma come in trance, guarda la danza della morte di Levi, così atletico, così spietato, così feroce e inarrestabile. Viene scossa dalla possente presa di Erwin che la carica sul suo cavallo e la riporta alla realtà. Emily lo abbraccia mentre lui cavalca, si sente finalmente al sicuro.
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Qualche giorno dopo Hanji irrompe nello studio del comandante, trovando Emily, adornata da splendidi gioielli, seduta sulle ginocchia di Erwin, mentre sorseggiano champagne e ridono allegramente. “Ragazzi! Hanno preso Levi! È in carcere e rischia la pena capitale!”
Erwin non distoglie lo sguardo dal camino e risponde seraficamente: “Tranquilla Hanji, se la caverà il nostro spadaccino, e se non dovesse riuscirci da solo ti assicuro che lo farò liberare io pagando una cauzione. Sto solo aspettando che le acque si calmino prima di fare qualcosa, non vorrai mica che ci reputino sospetti di essere collusi con lui per dargli un aiuto troppo presto, vero?”
Hanji abbassa la testa sconsolata ma comprendendo la questione.
“Brava Hanji, vedi che anche se sei lenta di comprendonio ci arrivi alle cose dopo un po’? Ahah” Sogghigna Emily, e Erwin scoppia in una gustosa risata.
“E i docum-”
“Te l’ho già detto Hanji, quando finirò di scriv… ehm, di osservarli io te li presterò. Non scordarti che sei la mia sottoposta. Ora vai… su! Ho tanto lavoro importante da sbrigare.” Facendole cenno con la mano e sempre senza sforzarsi di guardarla.
“Va bene comandate. Ciao Emily, a stasera ragazzi!” E uscì più serena, consapevole che quantomeno adesso aveva i fondi per continuare le sue ricerche sui giganti e lasciandosi dietro un caloroso suono di risate dei suoi più cari amici.
   
 
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