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Autore: Mav_7    31/07/2023    3 recensioni
SPOILER S2
E ti direi che ti aspetto, anche se non si aspetta chi non può tornare.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Crowley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“E ti direi che ti aspetto, anche se non si aspetta chi non può tornare”
-Si sta facendo sempre più tardi
A. Tabucchi
 
Il cuore non si spezza per un rifiuto.
Il cuore si spezza nel momento in cui si realizza di essere impotenti, di non avere più carte per giocare la partita. Ed è una sensazione strana. Non è dolore. Non è rabbia. È un silenzio sordo in cui senti il sangue ribollire nei timpani, ma nessun battito perviene dal cuore.
È un silenzio gelido che ti afferra il cuore e che ti lascia lì, impietrito davanti alla miseria dei tuoi resti.
Non più giocatore ma spettatore della tua vana speranza, ormai ridotta in cenere.
E Crowley ci aveva sperato fino alla fine, fino all’ultima ciocca dei suoi capelli fiammanti. E pensava che sarebbe bastato, lui. Lui con i suoi modi spavaldi, con la sua irruenza, con il suo caos.
Pensava che sarebbe bastato con il suo sarcasmo pungente, la battuta pronta e l’esigenza di prendersi cura di Aziraphale.
E aveva creduto davvero che la sua essenza, tutto sé stesso, sarebbe stata sufficiente a trattenere Aziraphale.
Ora, all’interno della sua Bentley, si chiedeva se tutti questi secoli fossero mai esistiti. Si chiedeva, forse davvero per la prima volta, quale rapporto fosse stato quello con l’Angelo. Perché pochi istanti prima lui era convinto che si amassero. A modo loro, certo, ma era amore.
Era amore quando Aziraphale, afferrato per il bavero e sbattuto con irruenza contro il muro del convento, gli aveva guardato le labbra.
Era amore quando Aziraphale lo aveva guardato infinite volte con occhi luccicanti di gioia e desiderio.
Era amore quando gli aveva detto corri troppo per me, Crowley.
Era amore quando gli aveva offerto l’acqua santa ed era amore quando lo aveva guardato incamminarsi con le piante dei piedi bruciati dal suolo sacro dopo aver salvato i suoi amati libri da una bomba nazista.
Ed era stato amore quando lo aveva afferrato per la mano trascinandolo a danzare la stessa sera in cui tutto era andato in fumo.
Crowley era immobile con lo sguardo perso nel vuoto.
Non era stato tanto l’essere respinto ad averlo ferito. Era che, se ora si guardava indietro, non gli restava più nulla. Che cosa erano stati tutti questi anni, secoli?
Si sentiva come se avesse ricevuto uno schiaffo dalla realtà -maledetta stronza che viene a riscuotere il conto. Il velo era caduto e ora lui si sentiva così vulnerabile senza l’amore che pensava Aziraphale provasse verso di lui.
Non doveva andare così. Non era giusto, maledizione. Quanto aveva aspettato per dichiararsi? Sei mila anni? Di più? E ora? Ora era costretto a rileggere tutto il rapporto che aveva avuto con l’angelo, il suo fottuto angelo.
Non doveva essere così il loro primo bacio. Non doveva essere così disperato e aggressivo.
Crowley, il più dannato tra i romantici, aveva sognato di portarlo a vedere una notte stellata, magari la notte di San Lorenzo, di prendere dolcemente il viso dell’angelo tra le dita sottili e di sfiorargli le labbra con le sue. Avrebbe voluto vivere le emozioni di Aziraphale, avrebbe voluto sentirlo tremare al loro contatto e aveva sperato che, separandosi da lui, l’angelo lo avrebbe seguito per chiedergli altri cento baci.
Invece, quella fottuta stronza della realtà gli aveva imposto di agire d’impulso. 
Il qui ed ora. Vaffanculo.
C’è un momento per tutto e quello non era il momento. 
Crowley era nel panico. Stava perdendo per sempre il suo angelo e aveva corso troppo. È sempre così quando capisci di non potere fare più nulla. Di essere fottuto con le spalle al muro e non ti resta che giocare l’ultima carta anche se sai che non cambierà le sorti della partita.
Io ti perdono…
Crowley ora piangeva in silenzio. Io ti perdono. 
No, angelo non mi devi perdonare perché non c’è niente da perdonare in un amore così sincero e incrollabile. Sono io che dovrò perdonarti per il tuo egoismo, per la tua codardia e per tutti questi secoli che ora risuonano di falsità.


Buonasera a tutti *ma è davvero una buona sera dopo questa devastazione emotiva?*
E dopo tante storie in cui ho distrutto il povero Crowley, il buon Neil lo ha distrutto al posto mio *sigh*
E quindi non mi resta che perseverare su questa linea di dolore e disperazione fino alla terza stagione dove AZIRAPHALE DOVRA' SCUSARSI PER BENE PER QUESTA COMPORTAZIONE!
Fine sfaso.
Spero che vi sia piaciuta questa one shot e come sempre fatemi sapere che ne pensate *o anche solo per piangere insieme*
Baci, baci
 
   
 
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