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Autore: Minerva1120    02/08/2023    0 recensioni
Yoki è una cacciatrice di creature soprannaturali, il suo lavoro è proteggere gli umani e le creature innocenti, un giorno viene chiamata da una donna, la sua amata bambina è stata rapita da una donna con i vestiti che sembravano fatti di fumo, lei e i suoi due amici Silas e Dylan andranno alla ricerca della bambina e dovranno lottare con il tempo per riuscire a salvarla
Genere: Fantasy, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Moon'
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Dinner with friends

Heilung in maidjan

Riapri gli occhi e sbadigliai stravolta prima di sentire il mio cellulare, che avevo impostato sulla sveglia incominciare a suonare, per fortuna mi ero svegliata prima perché una delle cose più odiose del mondo era svegliarsi a causa della sveglia ma la notte prima ero talmente stanca che avrei rischiato di dormire fino a tardi, mi alzai a sedere e recuperai il mio diario dallo zaino e incominciai a scrivere -“Diario di Yoki, data primo ottobre del duemila e quaranta, sono appena tornata da un viaggio di lavoro nella città di Garrison nel Nord Dakota, mi hanno chiamato per indagare su una creatura sconosciuta che ha detta di alcuni ubriachi si aggirava nella zona, in molti non ci avevano creduto, nemmeno la ragazza che mi aveva chiamato che aveva anche avuto il coraggio di darmi della ciarlatana, mi ha chiamato perchè sperava che il mio intervento avrebbe messo a tacere gli ubriachi, la donna mi ha pagato e quindi sono andata ad indagare come “Indagatrice di paranormale” come lo era mio padre e dopo qualche settimana di investigazione ho scoperto quale era la creatura che spaventava gli sbronzi della città, era un Rokurokubi, una creatura mitologica che di solito risiede in Giappone, gli Rokurokubi sono creature che sembrano in tutto per tutto agli umani a parte per il fatto che il loro collo ha la capacità di allungarsi quanto loro vogliono, non era una creatura pericolosa, al massimo facevano qualche dispetto agli umani per divertirsi a loro spese e in questo caso il Rokurokubi era una ragazza di diciassette anni, la ragazza non sapeva nemmeno di esserlo, non è la prima a cui accade, probabilmente la madre della ragazza che ha detta sua era morta da tempo lo era, comunque il mistero era svelato la Rokurokubi soffriva di sonnambulismo ma invece di alzarsi e camminare come ogni altro sonnambulo normale allungava il collo fino all’esterno della sua abitazione, visto che non era pericolosa non gli ho fatto niente a parte di avvisarla della sua condizione e premurarmi che facesse più attenzione soprattutto durante la notte, conoscevo abbastanza la gente e sapevo che se c’era qualcosa che la spaventava era soprattutto l’ignoto e una persona spaventata può diventare violenta.”- Finii di scrivere il mio diario e lo rimisi al suo posto e andai al posto guida, odiavo dormire nella mia auto, era vecchia e i sedili dietro erano molto scomodi ma quella notte ero talmente stanca che se non mi fermavo andavo a sbattere da qualche parte, l’unico problema al massimo era che qualche agente mi multasse per la sosta ma quella zona era deserta soprattutto di notte e l’unico poliziotto che c’era, un tipo con la faccia inquietante che mi ricordava tanto Ted Raimi, il fratello minore del regista Sam Raimi, era una persona gentile ma che per forza di cose ti metteva addosso una inquietudine appena lo vedevi, la prima volta che l’avevo conosciuto era notte fonda mi ero quasi presa un infarto ma per il resto era un tipo apposto che non gli creava problemi il vedermi dormire ai bordi della strada, mi infilai la cintura e partii verso il villaggio di The Stars, avevo finito il mio lavoro e per il momento non avevo niente in agenda quindi potevo tornare a casa, avevo un appuntamento al villaggio. Il mio nome è Yoki, sono una donna Nativo Americana Hopi di cinquant’anni, i miei capelli erano lunghi e neri legati con una coda di cavallo e gli occhi chiari, abitavo nel villaggio di The Stars, la capitale e unica città della Nazione Nativa, una nazione composta solo da Nativi americani come me. Accesi la radio e partii. -Buongiorno a tutti ecco le ultime notizie di oggi, Matt Morgan, l’ex presidente degli Stati Uniti d’America è stato ufficialmente arrestato dopo lo scandalo scoppiato cinque anni fa quando suo figlio, Jason Morgan ha dichiarato che suo padre aveva permesso l’incarcerazione e la tortura di due ragazzi innocenti nella zona della morte.- -Se lo merita lo stronzo.- Pensai cambiando canale e mettendo sulla musica. Stavo guidando quando la musica iniziò ad avere interferenze -mmm la radio non prende più, devo mettere sulla stazione di Dylan.- Pensai cambiando stazione - -“Sapete ogni tanto mi sveglio alla mattina presto, quando mio marito ancora dorme e me ne vado in bagno a guardarmi allo specchio e mi sento disgustato dalla mia faccia, qualche hanno fa vi ho parlato della mia vita, delle violenze che subivo da mia madre, dei suoi continui abusi sia fisici che psicologici che mi hanno reso la vita un inferno, gli unici momenti felici per me erano quando andavo al campo estivo…ma per il resto del tempo, quando ero a scuola o con i miei amici indossavo una maschera, la maschera di un bambino, di un ragazzo felice che sorrideva sempre e sparava un sacco di battute ma non era nient’altro che una maschera e a volte, mi guardo allo specchio e mi sembra di indossarla ancora quella maschera, anzi di non averla mai tolta, che tutta la felicità che provo non sia reale ma solo una maschera che ormai ha ingannato anche a me  ….scusate…lavoro questa radio per mettervi di buon umore e guardate qui dove siamo andati a finire…sono una brutta persona, quanto lo era mia madre che mi ha convinto quando ero piccolo che ci fosse un mostro sotto il letto e c’era…era lei. Ora mettiamo un po’ di musica che ne dite di ascoltare Dream dei The Pied Pipers per far tornare il buon umore a tutti quanti?- Arrivai in città e parcheggiai la macchina davanti al negozio di alimentari, comprai una torta al cioccolato e mi diressi alla casa di Dylan e Silas e bussai alla porta -arrivo.- La porta si aprii e mi ritrovai davanti Dylan come mamma l’aveva fatto -sono in anticipo?- -No, sei perfettamente in orario, sono io che sono….in ritardo, entra pure che vado a vestirmi.- Entrai in casa e vidi Silas in cucina -ciao Yoki!- Silas e Dylan erano due uomini di una quarantina d’anni che a guardarli sembrano ancora due ventenni, Silas era un uomo che soffriva di albinismo totale dalla pelle bianca come il latte e i capelli lunghi e anche essi bianchi, un occhio di color grigio bluastro e l’altro occhio cancellato da un bruttissimo sfregio e il viso da bambolina mentre Dylan era un ragazzo dai capelli castani lunghi fino alle spalle, gli occhi scuri, le fossette, un eterno sorriso sul volto e un tatuaggio a forma di  zampa di lupo stilizzata sul braccio, ci conoscevamo da una ventina d’anni, li avevo conosciuti una notte di Luna piena mentre erano bloccati al campo estivo dove lavoravano in balia dei Lupi mannari, ho cercato di aiutarli spezzando la maledizione causata dalla famiglia proprietaria del campo estivo ma purtroppo avevo fallito e Dylan, insieme ad altri loro amici era diventato a sua volta un Lupo mannaro ed era costretto a vivere qui insieme a Silas nella Nazione Nativa per evitare di essere catturato ed essere forzato a diventare un arma per il governo. Chiusi la porta alle mie spalle -buonasera a te Silas, come state?- -Io e Dylan stiamo bene, ieri abbiamo festeggiato i dieci anni di matrimonio.- -Oh buon per voi!- -Grazie!...Dylan quanto ci vuole a trovare dei vestiti puliti?!?- -Arrivo! Ahi!- Dylan uscii fuori dalla con una chitarra classica in mano -e quella?- -È la mia, sto imparando a suonare la chitarra.- Disse Dylan sorridendo e mettendola nel suo contenitore -suonare è un bel hobby, anche io nel tempo libero suono la mia fisarmonica, be in realtà era di mia madre, ma adesso e mia, dove posso mettervi questa torta?  Poggiala pure sul tavolo è quasi pronto.- -Bene Dylan come ti sentii?...Mi sembravi triste oggi durante la tua trasmissione radio.- Alle mie parole vidi il labbro di Dylan tremare leggermente e lui scoppiò a piangere -oh Dylan!- Silas lo raggiunse e lo abbraccio -che succede?- -Ieri sono morti i nonni paterni.- -Oh…mi spiace…- Dissi io -e-erano l’ultima famiglia che mi rimaneva.- -Non hai dei nonni materni?- -Si, ma per me sono morti da anni, erano uguali a mia madre…quando…quando mia madre e...e mio padre sono morti sono andato a vivere con loro, erano felici di avermi a casa con loro, mi ricordo ancora l’ultima che ci siamo parlati.- -Anche io…- Disse Silas -quando è successo?- -Il giorno della partenza per il campo estivo…sai che gli ho detto? “Ricordatevi di prendermi i miei cereali preferiti”…che stupido.- Disse Dylan asciugandosi gli occhi -non vi siete veramente più parlati?- Dylan annui -si, sono finiti in casa anziani due anni dopo la mia scomparsa, li ha messi la sorella di mio padre…che non è un gran che come persona…sono…sono riuscito a spedirgli solo qualche lettera, volevo andarli a trovare ma loro mi hanno detto di non farlo.- -E hanno fatto bene, siamo ricercati Dylan, ti avrebbero catturato.- -Avevano ottant’anni. -Devono aver avuto tuo padre da molto giovani.- Commentai io -Be Dylan è nato quando i suoi avevano vent’anni e se fossi una donna con una buona probabilità quella notte di vent’anni fa Dylan mi avrebbe messo incinta lì.- Disse Silas divertito -ora che ne dite di mangiare?- -Che si mangia?- chiesi io -un Hot Brown1 fatto in casa.- Disse Silas servendoci da mangiare -mmm senti che profumino. -Silas si sedette a fianco a Dylan egli afferrò la mano -allora gli altri vi scrivono ancora?- Chiesi curiosa -si, Mia ci ha mandato di recente una foto di Luise, sua figlia, ha vinto il primo premio nella gara di Scacchi della sua scuola.- -Bello! E gli altri?- -Charlie si è sposato con Rhonda finalmente e Nana si è lasciata con a sua ragazza e ora frequenta un tipo, non penso che durerà.- Disse Dylan -tu invece che ci racconti Yoki? Come va il lavoro?- Mi chiese Silas -va bene, i clienti ci sono.- -Potremmo partecipare anche noi una volta?- Mi chiese Dylan -partecipare?- - Dylan annui -si, potremmo aiutarti qualche volta con un lavoro.- -Mmm vi state stancando di stare qua?- Gli chiesi io -Silas si sente un po’ giù.- -Il mio lavoro è pericoloso ragazzi.- -Lo sappiamo ma io e Dylan non siamo due incoscienti, possiamo aiutarti.- - Disse Silas -mmm ok, facciamo così, la prossima volta che riceverò una chiamata vi farò venire anche a voi.- -Bene!- Esclamarono i due -si, tanto mi occupo solo di cavolate, non vi succederà niente.- Dissi io, dopo cena ci sedemmo davanti alla tivù e Dylan l’accese e vidi partire il telegiornale che parlava ancora dell’arresto di Matt Morgan -l’hanno finalmente arrestato quello stronzo là!- Esclamò Silas -già, però conoscendo il governo per quanto ora si scuseranno con voi e tante altre belle paroline false quanto una moneta da dieci dollari probabilmente il governo vi vuole usare ancora per i loro sporchi scopi.- -Meglio che cambio canale allora.- Dylan cambiò canale e mettemmo un film e ci guardammo insieme, era un bel film fantascientifico uscito di recente.- -Ehi chi è questo attore? È praticamente la tua fotocopia Dylan.- -È Miles Robbins.- Disse Silas -non mi somiglia per niente commento Dylan.- Silas ridacchio divertito -abbiamo bisogno di un paio di occhiali Dylan? L’età comincia a farsi sentire?-- Gli chiese Silas divertito Dylan gli fece la linguaccia, finimmo di guardare film e poi aiutai Dylan ad aprire il divano letto -buona notte Yoki.- -Buona notte ragazzi!- -Notte Yoki, svegliaci pure se c’è qualche problema.- -L’unico problema che potrebbe accadere e sentire voi fare sesso, lo sapete che vi si sente dalla casa del vicino?  Gli chiesi io divertita -lo sappiamo, infatti è venuto a dirci infastidito di alzare il volume.- Salutai ancora i due che se ne andarono a letto e io feci lo stesso e prima di andare a letto come al solito diedi una ripassata al mio diario, li davo sempre una occhiata prima di andare a dormire per assicurarmi che non avessi dimenticato un appuntamento oh una roba simile ma vidi che era tutto a posto.- Rimisi il diario al suo posto e mi addormentai. Venni risvegliata dall’aroma di caffè, aprii gli occhi e vidi che era Dylan -mmm sono le sei del mattino, sei già sveglio?- Gli chiesi -non…non sono mai stato una persona che dorme molto.- Disse lui sbadigliando e prendendosi una tazza di caffè -ne vuoi una?- -No, grazie! Di recente ho bevuto un po’ troppo caffè quindi per un po’ ci darò un taglio alla caffeina, comunque ho sentito che avete assunto un nuovo Speaker alla radio -si, ma penso che lo licenzieranno, le sue trasmissioni sono così noiose che se non lo mandano subito via lo arresteranno per tentato omicidio, secondo te quanto gli darebbero per aver cercato di ammazzare di noia tutta la città?- -L’ergastolo probabilmente. -Dissi io divertita -troppo poco, lo sempre detto che per certi crimini ci vorrebbe la pena di morte.- Disse Dylan divertito uscendo di casa, io mi guardai in giro e notai uno strano album, Dylan rientrò con il giornale del giorno in mano -e quello che cos’è?- Gli chiesi curioso -me l’ha spedito mia nonna… la mia nonna materna…pensava che fosse carino darmelo.- Disse Dylan,  lo presi in mano e vidi che era un album di foto -lì posso dare una occhiata?- Chiesi a Dylan -fai pure, appena hai finito lo butti nella spazzatura per cortesia?- -Non lo vuoi tenere?- -Lui scosse la testa -no, non lo voglio.- Disse lui aprendo il giornale.
 
 
 
 
 
 
1.È un pane da toast contenente fette di tacchino, salsa Mornay, una spolverata di Parmesan cheese, peperoncino, e strisce di pancetta che veniva infine cotto al forno
   
 
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