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Autore: JeanGenie    03/08/2023    0 recensioni
[Arcane]
"Ascoltami, adesso, perché è l’ultima volta."
[Jinx & Silco]
Genere: Angst, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ragazzina, non piangere. Non è colpa tua. Non l’hai fatto apposta, io lo so. Tu, a volte, fai fatica a pensare, a credermi quando ti dico che non ti avrei mai lasciata. Va bene così. È il modo migliore per andarsene, in fondo. Per mano tua, piccola. Senza rimpianti. Ti ricordi? Certo che ti ricordi. Nella tua testolina esplosiva tu sai tutto. Tutti i pezzi stanno andando a posto, ora, vero? Eri una bambina in lacrime, con ferite fuori e dentro. Abbandonata e tradita. Ti ho trovata e ti ho presa con me. Perché somigliavi a me. Ti ricordi come tremavi? Perché io ero il cattivo, piccola. Te lo avevano ripetuto tante volte.

Tu, imprevista e fragile. Delusa e delirante. Qualcuno da addestrare. Una piccola vendetta a forma di bambina. Piccole braccia intorno al mio collo. Che strana sensazione…

Chi l’avrebbe mai detto? Dovevi essere uno strumento. Niente di più. Sei diventata mia figlia. La mia splendida figlia. 

Piccola, pazza, incontrollabile, insicura. Magnifica.

Per favore, bambina, non piangere. Mi fa male più di questa ferita.  Non te l’ho mai detto ma sapevi di buono, mentre ti tenevo in braccio e ti portavo a casa. Sapevi di polvere, sporcizia e dolore. Ma sotto quelle piccole ossa di bimba abbandonata, batteva il tuo grande cuore. Cercavi un rifugio. E un detonatore. Ti ho dato entrambi e tu sei diventata il mio spazio segreto.

È stato bello. È stato bello vederti crescere. È stato bello vederti gironzolare nel nostro nascondiglio, chiedendo “non mi manderai mai via, vero?” È stato bello vederti indossare le mie giacche per gioco e ridere. Ridere sempre. La mia tristezza se ne andava quando ti guardavo. Uno strumento? No, una figlia, Jinx, non smetterò mai di ripeterlo.

Ascoltami, adesso, perché è l’ultima volta.

Non abbiamo lo stesso sangue, bimba. Ma è come se ti avessi dato ogni tuo respiro. Tu sei davvero mia. Non potrò mai essere diverso da come sono. So di non essere il padre ideale. Non inventerò storie di redenzioni improbabili in punto di morte. Per quelli come noi non funziona, piccola, e tu lo sai. Ma non ci importa. Ci siamo forgiati a vicenda. Tu sei il mio fuoco d’artificio. E tutto ciò che vedo di te è meraviglioso e colorato.

Ti ricordi, Jinx? I tuoi scatti di rabbia improvvisi. Il tuo non riconoscerti, i tuoi specchi in frantumi, la tua vernice e la tua polvere da sparo. Pensavi davvero di essere una delusione?

Guardami,  bimba. Guardami adesso, mentre sto morendo per mano tua. Non c’è rancore.

Continui a chiedermi scusa. A dirmi che non volevi. Vorresti rimediare, ma non puoi. E allora piangi e mi guardi con quegli occhi enormi. Gli stessi che avevi dieci anni fa. Perché tu sei sempre quella bambina. E non voglio vederti piangere. Te lo dico ancora. Va bene così. Non piangere, Jinx. Non ce l’ho con te. Ti lascio un’ultima carezza. Non sei mai stata sbagliata, bambina. Guardami e credimi mentre vado via.

Tu sei perfetta.







Scritta per la Challenge "Perché Sanremo è Sanremo" del gruppo FB Fondi di caffè.

Ispirata a “Perfetta così” di Aka7ven. Perché l’ultima scena tra Jinx e Silco è una delle cose più strazianti che abbia mai visto. E voglio una maglietta con l’ultima frase pronunciata da Silco prima di morire.
   
 
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