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Autore: pikychan    10/08/2023    0 recensioni
Conoscete la fiaba di Biancaneve, no? Ma come sarebbe se la protagonista di questa storia fosse Liko e le cose non andassero, esattamente, nella maniera tradizionale?? Salti temporali e cambi dimensionali… alla fine Liko riuscirà a vincere il titolo di più bella del reame?
Genere: Avventura, Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Anime, Videogioco
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La principessa Liko Biancaneve


Attenzione: questa one-short è ambientata nell'universo di "Pokémon: Alba&Tramonto". Precisamente al termine di "Pokémon: Alba&Tramonto". "Pokémon: Alba&Tramonto" è una fanfiction che ho scritto e pubblicato su Wattpad ed EFP. Non è necessario però che l'abbiate letta per capire questa fanfiction (ovviamente però datele pure un'occhiata se vi incuriosisce).

C'era una volta in un regno lontano una piccola principessa di soli 14 anni. Si chiamava Liko, ma era stata soprannominata Biancaneve per via della sua carnagione chiara. Era una ragazza tranquilla, ma era estremamente curiosa. Le piaceva visitare posti nuovi.

Aveva il dono di comunicare coi Pokémon. Solitamente molti ci riuscivano grazie alla telepatia. Le persone che erano più empatiche... ma nel caso di Liko era un po' diverso. Lei riusciva ad avvertire il loro stato d'animo. Se qualcuno di loro si feriva o era triste, ad esempio.

Adorava tutti i Pokémon, ma il suo amico fedele era Sprigatito. Un Pokémon che aveva ricevuto in dono da sua nonna.

La vita della piccola Liko trascorreva per lo più serena. Con il passare degli anni anche la sua bellezza aumentava. Nonostante anche con la sua famiglia non ci fossero particolari problemi, non sapeva che quella che chiamava zia tramava contro di lei. Era un'amica di sua madre e aveva spesso vinto il titolo di più bella del regno. Non accettava che Liko stesse diventando più bella di lei, era una cosa che proprio non riusciva a sopportare.

– Specchio delle mie brame! - esclamò Jessie guardando lo specchio. - Dimmi chi è la più bella del reame!! - aggiunse aprendo le braccia.

Di lì a poco apparve la faccia di Meowth. Era stanco di sentire quella domanda. A dirla tutta era anche un po' in difficoltà, ma più che altro era irritato.

– Sicura di volerlo sapere?? L'ultima volta la risposta non ti è piaciuta! -

– Dimmelo all'istante!! -

– Va bene! - esclamò distogliendo lo sguardo indispettito. - È Biancaneve, contenta!? - disse tornando a guardarla.

– Lo sapevo!! - esclamò lei, arrabbiata, stringendo un pugno.

– Certo che lo sapevi, me l'hai chiesto mille volte negli ultimi dieci giorni. -

– Liko sta scherzando col fuoco... qui serve un intervento immediato! - esclamò per poi girarsi. - James, mi serve il tuo aiuto! - aggiunse a occhi chiusi schioccando le dita.

Il ragazzo si precipitò al suo cospetto inchinandosi a occhi chiusi. James era un cacciatore al servizio di Jessie.

– Ai vostri ordini! - disse sempre con il capo chino.

– Mi serve che svolgi un lavoro della massima importanza per me. -

– Ehi, un attimo, non sarà...! - esclamò Meowth allarmato.

– Devi rapire la principessa Liko. - disse seria. - Il concorso per il titolo di più bella del reame è alle porte! Dal momento che è la principessa tutti la noteranno!! Devi trovarla e portarla qui da me! -

– Un attimo, non penserai di rinchiuderla qui fino alla fine del concorso!? E chi dovrebbe occuparsene, scusa?? Io?! -

– Oh, senti! - esclamò Jessie indispettita tornando a girarsi verso di lui. - Ai particolari penseremo più tardi! Ora l'importante è rapire la principessa!! -

– Sei troppo approssimativa e frettolosa! Il tuo piano non funzionerà mai!! -

♥♥♥

Nel frattempo Liko era al confine con il giardino del castello. Si era piegata sulle ginocchia per prendere un oggetto sferico. Non poteva saperlo, ma si trattava di una Pokéball. Certo, molto più antica di quelle di oggi.

La osservò impressa tornando dritta in piedi. Il suo fedele Sprigatito, ovviamente, era al suo fianco.

– Un'altra? Ma cosa sono questi oggetti sferici?? E chi è che li lascia? -

– Mao! - la richiamò Sprigatito sorridendo a occhi chiusi.

Lei, allora, spostò lo sguardo su di lui. Per un po' continuò a guardarlo perplessa, poi sorrise.

– Fuori dal castello dev'esserci un mondo tutto da scoprire. - disse tornando a guardare l'oggetto. - Un giorno anch'io partirò e scoprirò delle meraviglie uniche che non avrei mai immaginato. -

Sorrideva guardando la Pokéball e il Pokémon, al suo fianco, sorrideva guardando lei. Per un attimo solo un soffio di vento leggero contornò la scena. C'era pace, una pace unica.

– P-principessa Liko? - disse James, a disagio, di fronte a lei.

Liko distolse lo sguardo dalla Pokéball antica per posarlo su di lui. Ora non sorrideva più, era confusa. Quell'uomo era vestito da cacciatore... si era fermato a qualche metro da lei... perché le aveva rivolto la parola??

– N-non fraintendete, non ho cattive intenzioni, n-non voglio farvi del male. -

La principessa era sempre più confusa. Non riusciva a spiegarselo... cosa stava succedendo??

– D-dovreste venire con me... Lady Jessie mi ha chiesto di condurvi da lei... ricordate, l'amica di vostra madre...? -

Liko era spaventata. Cercava di fare del suo meglio per nasconderlo, ma non le riusciva molto. Non ci credeva. Non aveva alcun sospetto su Jessie allora, ma non ci credeva. Perché avrebbe dovuto?? Era un estraneo. E poi era così strano.

Veloce spostò lo sguardo e corse via indurendo lo sguardo. Spigatito, ovviamente, la seguì a ruota.

– Ecco, lo sapevo... e adesso? - si chiese James demoralizzato.

♥♥♥

Liko aveva corso a più non posso ed era arrivata davanti a una casetta. Per un po' l'aveva contemplata, ma poi aveva deciso di avvicinarsi e di bussare. Era un po' intimorita, ma non vedeva molte alternative.

Non aprì nessuno, però presto si accorse di un Pokémon vicino ai suoi piedi e abbassò lo sguardo confusa.

– Evee! - esclamò il Pokémon sorridendo entusiasta.

La ragazza sorrise a sua volta, poi si accorse di altri Pokémon alle sue spalle. Pokémon che non aveva mai visto, ma che corrispondevano a tutte le evoluzioni di Eevee... beh, tutte meno Sylveon.

Tutti loro le sorridevano con entusiasmo. Sembravano molto felici di vederla, Liko riusciva ad avvertirlo. Era come se la conoscessero da tanto tempo, ma questo logicamente era impossibile.

Liko e Sprigatito rimasero ospiti dei Pokémon per qualche giorno. Aiutavano con la casa e con le faccende. La mattina sette di loro andavano fuori di casa, ma Eevee rimaneva con Liko e Sprigatito. La ragazza avvertiva la sua volontà di non volerli lasciare soli, però avvertiva anche una punta di tristezza. Come se pensasse di non essere utile agli altri amici.

Una mattina, dopo che Liko l'aveva spazzolato, il manto di Eevee si illuminò. Sia la principessa che Spigatito rimasero confusi. Cosa stava succedendo? Eppure non sembrava nulla di negativo.

Il bagliore scomparve e scoprirono che Eevee aveva cambiato il suo aspetto. Non potevano saperlo, ma si era evoluto ed era diventato un Sylveon.

Sylveon sorrideva con entusiasmo e presto anche Liko sorrise. Forse era un'impressione, ma in quel momento le sembrava di sentire meno la punta di tristezza nel Pokémon. Era contento perché si sentiva più forte, perché aveva mutato il suo aspetto.

Si sentì bussare alla porta, così la principessa la guardò confusa.

– Sono Jessie! L'amica di tua madre, ricordi?? -

La ragazza era sempre più confusa. In quel momento si ricordò che era scappata lì per quel motivo. Perché quel tizio strano le aveva detto che l'amica della madre voleva vederla.

Quindi era vero?

– Apri la porta, per favore, devo parlarti. -

Anche se non si spiegava come potesse sapere che era lì, non aveva motivo per dubitare dell'amica della madre. Almeno così pensava. Si alzò, quindi, e andò ad aprire.

Trovò Jessie vestita in modo un po' strano. Indossava una mantellina bourdeaux con un cappuccio.

– Per fortuna ti ho trovata! Ti avevo mandata a chiamare giorni fa dal mio assistente, perché sei scappata?? -

Jessie sorrideva, ma Liko proprio non ci riusciva. Era intimorita. L'unica cosa che riusciva a fare era una smorfia mortificata.

– Ehm, ecco... -

– Fa lo stesso, fa lo stesso! - esclamò continuando a sorridere a occhi chiusi. - Guarda un po' cosa ti ho portato! - aggiunse prendendo una mela dal cesto.

Tornò a guardarla continuando a sorridere, ma aprì gli occhi.

– Assaggiala e dimmi cosa ne pensi, ok?? Ne ho tante a casa, collaboro con un'agenzia che me le manda. Pensavo di portarle a tua madre! -

– V-veramente io sono allergica alle mele... -

– Un morso che sarà mai?! Guarda che sono dolci, le mele più dolci della terra!! -

Liko guardò la mela e la prese in mano incerta. Continuò a guardarla per niente convinta. Le mele le facevano male alla pancia. Nonostante trovasse invitante il loro aspetto non voleva farsi del male.

Mentre la guardava invasa da sentimenti contrastanti, successe qualcosa di strano. I suoi occhi si fecero pesanti e nel giro di poco tempo cadde a terra addormentata.

– Ah, che strano. - commentò Jessie. - Bene James, occupatene tu. - aggiunse chiudendo gli occhi e mettendo le mani sui fianchi.

Il ragazzo entrò dalla porta, ora, spalancata. Prese in braccio Liko e la caricò sulla groppa di un Taurus che l'aveva seguito a ruota.

Sprigatito e Sylveon ringhiarono arrabbiati, ma Jessie li guardò solo con aria beffarda.

– Beh, che c'è? Se avete qualcosa da dire contattate il mio agente. -

Sprigatito, arrabbiato più che mai, utilizzò una mossa che tuttavia non ebbe molto effetto. Di quei tempi i Pokémon erano più di compagnia che altro. Non avevano ancora imparato come allenarli.

– Mi hai rovinato il vestito, brutto piccolo cafone! - esclamò, arrabbiata, pestando un piede. - Beh, mettetevi l'anima in pace! La vostra amica viene con noi!! - aggiunse, sempre arrabbiata, uscendo.

La porta venne sbattuta e, ora, i due fecero un'espressione triste. Si guardarono pensando la stessa cosa. La situazione era grave.

♥♥♥

Intanto, al palazzo reale, era da qualche giorno che i regnanti continuavano a coordinare le ricerche della principessa. Si erano rivolti a diverse squadre di ricerca, ma non erano riusciti a scoprire niente. Molti erano tornati mortificati e alcuni neanche erano tornati... si sospettava che la stessero cercando in qualche altra regione.

– Quindi? Chi sono i prossimi? - chiese il re seduto sul suo trono.

– Due giovani avventurieri, hanno girato il mondo e collaborato per risolvere diversi misteri. - rispose la regina seduta, a sua volta, sul trono.

Le porte si spalancarono e i due entrarono. Si trattava di un ragazzo e di una ragazza.

– Benvenuti. - disse il re.

– Grazie di essere qui. - disse la regina quando si fermarono. - Come vi ho già detto, tramite telegramma, vi ho chiamati per ritrovare nostra figlia. Si chiama Liko, ma è conosciuta da tutti con il soprannome di Biancaneve. -

– Biancaneve? Che bel nome! - commentò Lucinda.

– Conti pure su di noi, regina. Faremo il possibile per ritrovarla. - disse Ash sorridendo convinto.

– E l'impossibile se il possibile non dovesse bastare. - commentò ancora la ragazza.

La regina sorrise a occhi chiusi, poi li riaprì.

– L'ultima volta che l'abbiamo vista era nel giardino del palazzo. È una giovane piuttosto curiosa, anche se di solito non sparisce per giorni senza lasciare tracce. Ci affidiamo a voi, siamo nelle vostre mani. Trovatela. -

♥♥♥

Ash e Lucinda così erano andati nel giardino del palazzo. Lo avevano quasi esplorato tutto, ora, erano al confine.

– Non capisco, qua non c'è niente. - commentò la ragazza.

– La regina l'aveva detto che non aveva lasciato tracce, com'è possibile? -

Erano abituati a trovare tracce. Tutte le volte che collaboravano a un caso ne trovavano parecchie. Una persona non poteva sparire senza lasciare nessuna traccia.

– Ash, guarda! - esclamò Lucinda indicando un oggetto sferico poco più avanti.

L'amico guardò stupito nella stessa direzione, mentre lei prese a correre.

Raccolse l'oggetto e si rialzò guardandolo.

– Ah, è una di quegli aggeggi per catturare i Pokémon! - disse, sorpresa, sorridendo.

– Si chiamano Pokéball se non sbaglio. - disse Ash raggiungendola.

– Giusto, chissà come gli è venuto in mente, vero? - disse lei guardandolo.

Tuttavia una frazione di secondi e realizzarono di essere in missione. Tornarono seri e Lucinda guardò di nuovo la Pokéball.

– Non so perché, ma qualcosa mi dice che Liko è scappata lasciando cadere questa. -

– Un'intuizione, io mi fido delle tue intuizioni, ci hanno fatto risolvere diversi casi. -

L'amica tornò a guardarlo con aria grata. Era ancora seria, ma qualcosa ora la illuminava. Credeva di aver trovato la pista giusta da seguire.

♥♥♥

Liko si era svegliata e si era strofinata gli occhi.

– Che cos'è successo? -

Si accorse di trovarsi su un letto che non conosceva. Si guardò intorno, ma davvero non capiva. Quella non era la sua stanza e neanche la casa dei Pokémon che l'avevano ospitata.

– Ma dove sono? - disse fermandosi e guardando la parete davanti a lei. - Sprigatito!? - aggiunse, allarmata, alzandosi in piedi.

Cominciò a correre e si fermò davanti a un'enorme finestra. Guardò giù e le vennero quasi le vertigini. Sarà stato un chilometro da terra.

– D-dove sono...? -

Sembra quasi di sentire una voce:

– Cosa?! Affittare la torre di Raperonzolo solo per nascondere la principessa!? - esclamò Meowth allibito.

– Certo, sono disposta a tutto pur di vincere il concorso. - disse Jessie con aria ovvia.

James aveva fatto solo una faccia mortificata. La ragazza era proprio senza scrupoli.

– Accidenti... e ora come faccio? Dov'è Sprigatito, insomma... -

Si era, praticamente, accasciata alla finestra e aveva chiuso gli occhi.

– LIKO!? -

A quel richiamo, però, rialzò la testa e guardò davanti a sé confusa.

– Sono Roy! Sono venuto a salvarti!! -

La principessa non ci poteva credere, era un ragazzino su un Ponyta. Sembrava qualche anno più piccolo di lei, eppure... aveva l'aria davvero determinata e possente. Sembrava, sì, un cavaliere a tutti gli effetti.

– Roy? - si lasciò scappare lei ancora confusa.

In quel momento si accorse che anche Sprigatito e gli altri Pokémon che l'avevano ospitata erano con lui. Non riusciva a capire come fosse stato possibile, ma la cosa la riempiva di felicità.

– Sprigatito! - esclamò sorridendo con gli occhi lucidi.

– Tranquilla Liko, ti salviamo noi! - disse Roy per poi prendere una Pokéball dalla tasca. - Bulbasaur, scelgo te! - aggiunse lanciando una Pokéball.

Il Pokémon uscì e si posò a terra.

– Quella è una di quelle strane sfere... - mormorò Liko sorpresa.

Il Pokémon allungò le liane e il ragazzo ci camminò sopra per raggiungere la cima. In realtà corse proprio, lasciando la ragazza di sasso. Aveva davvero una destrezza unica.

Roy arrivò alla finestra e saltò giù accanto a lei attirando il suo sguardo.

– T-ti ringrazio, ma non era meglio che fossi io a scendere? -

– Ah, hai ragione. - disse lui, sgranando gli occhi, realizzando solo in quel momento.

– Adesso dobbiamo scendere tutti e due. -

– Hai ragione. -

Erano tutti e due stupiti. Liko era grata a Roy, ma... non poteva fare a meno di notare che fosse stato un salvataggio un po' strano. Insomma, era corso in trappola anche lui. Ora dovevano scendere entrambi.

Roy, invece, era sorpreso dal non averci pensato prima. A volte era troppo avventato.

– Beh, non c'è problema. - disse lui tornando a guardare la finestra. - Ora scendiamo. -

Anche Liko tornò a guardare la finestra, ma in quel momento...

– C'è un tempo e un luogo per ogni cosa! -

Sembrava la voce di un fantasma.

– C-chi ha parlato...? - si lasciò scappare Liko.

Tremavano entrambi come delle foglie.

– C'è un tempo e un luogo per ogni cosa! -

In realtà era l'eco lontano della voce del Professor. Oak... era arrivato da moolto lontano!

– Sembra quello che ti dicono quando vuoi utilizzare la bici in casa. - commentò Roy.

– Cos'è una bici? - gli chiese la nuova amica guardandolo.

– C'è un tempo e un luogo per ogni cosa. - disse la voce, ora, scocciata. - Tradotto: significa che non potete passare perché c'è un incantesimo. -

– Un incantesimo che impedisce di uscire dalla torre, ma non di entrare? - chiese il ragazzo sempre più confuso.

– Non sono sicura che la frase sia giusta, non si capisce. - commentò l'amica.

In quel momento Sprigatito salì e si gettò tra le braccia di Liko che chiuse gli occhi e lo abbracciò con trasporto.

– Sprigatito, finalmente! - esclamò continuando ad abbracciarlo a occhi chiusi.

Per un attimo sembrò che la scena fosse diventata rosa pastello, poi lo guardò.

– Sprigatito, ora però sei bloccato qui anche tu. Non saresti dovuto salire. -

– Mao... -

In quel momento una forte luce si materializzò sulla parete di fronte a loro. La guardarono colpiti e attirati da tanto bagliore. Era diverso da quello che Liko aveva visto attraversare il Pokémon.

Divenne più tenue e apparve una ragazza. Una fata. Si chiamava Lylia.

– Grazie Roy per essere accorso da Liko. - disse sorridendo. - Posso farvi uscire da qui per arrivare al ballo in tempo, ma dovete fare attenzione. -

– Ballo? - domandò Roy confuso.

– Quale ballo? - gli fece eco Liko.

– Ora non ha importanza. - disse la fata scuotendo la testa. - Dovete restare nascosti fino alla mezzanotte, dopodiché Jessie vi lascerà in pace. -

– Perché l'amica di mia madre ce l'ha tanto con me? Voglio dire, io cosa le ho fatto?? -

– Non vedi quanto sei bella, Liko!? - esclamò l'amico guardandola. - Scommetto che vuole vincere il concorso di più bella del reame eliminando la concorrenza! -

– G-grazie Roy, ma... - disse lei guardandolo e sorridendo a occhi chiusi mortificata.

– È proprio così. - disse Lylia facendo un cenno affermativo con la testa e attirando i loro sguardi. - Ma ora non pensate a questo, dovete andare al ballo. -

♥♥♥

Al famoso ballo...

– Ero sicura che l'avremmo trovata qui, le tracce portavano qui. - disse Lucinda demoralizzata.

– Io, invece, sospetto che siamo finiti in un'altra storia. - disse Ash in difficoltà. - Purtroppo questo è un caso complicato, perché da Biancaneve siamo passati al ballo di Cenerentola? -

– Mettici anche che in questo momento Roy dovrebbe essere arrivato alla torre di Raperonzolo... mi chiedo perché Liko sia stata portata là. -

– Qualcuno l'ha rapita. -

– Questo mi sembra ovvio, ma perché? -

– Bene, un attimo di silenzio per favore! - disse qualcuno al microfono sul palco. - Stiamo per annunciare il re e la reginetta del ballo!! -

La folla iniziò a esultare... Ash e Lucinda erano straniti.

– Un microfono? Da quanto tempo è che non ne vedo uno? - si lasciò scappare il ragazzo.

– Che storia è questa?? Non eravamo all'epoca delle regine e dei re?? Come possiamo essere finiti a un ballo della scuola del liceo!? - esclamò la ragazza in confusione totale.

– Ehi, sorellona, chi devo sostituire? -

Era Luna, la sorellina di Lucinda, appena aveva ricevuto il suo messaggio era accorsa. Anche lei si era occupata di diversi casi. Aveva aiutato Ash e Lucinda in diverse missioni.

– Luna, finalmente! - esclamò la sorella guardandola. - Una principessa di altri tempi, non riusciamo a trovarla, ma mentre la cerchiamo ho il presentimento che qualcuno debba pensare che è qui. Tu le somigli molto e sei perfetta per interpretarla. -

– Una principessa? Davvero?? Ma non è il mio stile... - disse per poi guardare verso il palco. - E poi cosa ci dovrebbe fare una principessa di altri tempi a un ballo del liceo? Questo non ha senso. -

Intanto, sul palco, la ragazza che aveva ancora in mano il microfono stava per parlare ancora.

– Ci siamo! Abbiamo i risultati!! - esclamò sorridendo. - Ovviamente il nostro re è il nostro qui presente Ash! -

Tutti esultarono.

– Cosa?? Io?? - disse il ragazzo scioccato.

– Hai capito? In questo tempo pare che tu sia popolare a scuola. - commentò l'amica incrociando le braccia e sorridendo con aria furba.

L'Ash di quel tempo aveva raggiunto il palco e si era portato una mano sul retro della testa. Inoltre sorrideva a occhi chiusi ringraziando tutti... si vedeva che non era molto abituato a stare al centro dell'attenzione.

– Ma ci sarà la reginetta?? Scommetto che non vedete l'ora di scoprirlo e anch'io!! -

La folla esultò di nuovo e la ragazza guardò qualcosa su un foglietto.

– La reginetta del ballo è Serena!! -

– Cosa? Io?? - si lasciò scappare, sorpresa, la ragazza tra la folla.

La folla esultò di nuovo, ma due ragazze, invece, non sembravano per niente felici.

– Cosa?! LEI!? - esclamò una buttando a terra un mazzo di fiori.

– E pensare che lei non doveva neanche essere alla festa... - commentò l'altra sempre arrabbiata, ma più che altro irritata.

– Ora è chiaro, abbiamo sbagliato storia. - commentò Lucinda guardando, ancora, il palco.

– Non mi è chiaro perché sia un ballo della scuola se è la storia di Cenerentola. - disse Ash guardandolo a sua volta.

– Probabilmente si tratta di un adattamento in chiave moderna di Cenerentola. - disse Luna chiudendo gli occhi con aria ovvia. - È chiaro che qui non avete niente da fare, tra l'altro quella ragazza sembra la classica Cenerentola della situazione e ha vinto. - aggiunse per poi guardare la sorella con un sorriso convinto. - Dai, cambiamo dimensione, vengo anch'io con voi! - esclamò stringendo un pugno con convinzione.

– Facile a dirsi. - commentò Ash.

– E in quale andiamo? Decidiamo con morra cinese?? - chiese, retoricamente, Lucinda.

♥♥♥

Liko e Roy erano stati teletrasportati al ballo, quello giusto.

Sì, avevano sbagliato Ash e Lucinda.

– Wow, siamo arrivati al ballo davvero... - commentò la ragazza guardando davanti a sé.

– Così pare. - commentò l'amico guardando avanti a sua volta. - Però mi chiedo cosa dovremmo fare qui, ti risulta che dovessi andare a un ballo? -

Intanto anche Ash, Lucinda e Luna erano arrivati al ballo. Avevano attraversato un portale dimensionale che li aveva portati nel cortile del palazzo. Erano entrati nell'edificio e Lucinda aveva individuato subito i due.

– Ecco Liko! - esclamò, sorridendo, indicandola stendendo un braccio. - E c'è anche Roy! -

Ovviamente i tre corsero, mentre gli altri due restarono un po' a guardarsi intorno confusi.

– Non so che dirti, questo non è neanche il palazzo dei miei genitori. -

– Perché è tutto così complicato? Non ci capisco più niente. -

– LIKO, ROY! - esclamò Lucinda ancora in corsa.

I due si voltarono nella direzione da cui avevano sentito la voce e presto gli altri tre si fermarono.

– Voi chi siete? - chiese Liko.

– Lucinda, Ash e Luna. - rispose la ragazza dai capelli lunghi indicando se stessa e poi gli altri due. - Vi stavamo cercando principessa, abbiamo il compito di riportarvi dai vostri genitori. -

– I miei genitori... - si lasciò scappare con preoccupazione. - Sono molto preoccupati?? - aggiunse stringendosi una mano vicino al cuore.

– Beh, sono passati diversi giorni. - rispose l'altra sorridendo mortificata.

– ECCOLA! Prendetela!! - esclamò Jessie puntando un dito dal fondo della stanza.

Diverse guardie iniziarono a correre verso i cinque. Tra loro vi era anche James, che però cercava di non dare troppo nell'occhio, e Amethio, un ragazzo più giovane degli altri reclutato apposta per la missione.

– Dividiamoci! - esclamò Lucinda per poi guardare Liko. - Liko! Roy! Voi venite con noi!! -

– Presto, via! - esclamò Ash correndo con aria decisa.

– Qui ci penso io! - disse Luna, seria, facendo da barriera. - Qui non si passa. -

Gli scagnozzi di Jessie corsero verso di lei, ma presto si accorsero di non poter proseguire. Si accasciarono a terra, era come se un muro invisibile li avesse spinti via.

– Wow, non sapevo di riuscirci... - commentò la ragazza sorpresa.

In quel momento, a fianco a lei, apparve una luce intensa che rivelò la presenza della fata Lylia. Era corsa in loro aiuto.

– Lylia!? - esclamò Luna guardandola. - Allora in questa dimensione sei la fata madrina della storia!! -

– Come dici? Non credo di conoscerti, scusa. - disse Lylia sorridendo a occhi chiusi mortificata.

– Ah già, dimenticavo. - disse l'altra un po' sovrappensiero. - Ehi, ma Biancaneve non ha la fata madrina. Sono Cenerentola e Pinocchio ad averla. -

– Noi fate madrine siamo le madrine di tutti. -

– Vuoi dire che ce ne sono altre?? -

♥♥♥

Liko, Roy, Lucinda e Ash continuavano a correre. Non potevano sapere che ormai erano fuori pericolo. Nessuno li stava più inseguendo.

Erano arrivati nel giardino del palazzo. Il cellulare dalla tasca di Lucinda aveva suonato, così lei lo aveva preso per controllarlo. Naturalmente non fermandosi.

– Sono usciti i risultati del concorso di più bella del reame! - esclamò guardando lo schermo.

– Cosa dice?! - domandò Ash, a sua volta, senza fermarsi.

– Ce l'abbiamo fatta!! - esclamò l'amica sorridendo entusiasta senza staccare gli occhi. - Liko ha vinto! -

– Davvero?? - si lasciò scappare l'amico stupito, ma contento.

– Sentito, Liko? - le domandò, retoricamente, Roy guardandola. - Hai vinto tu. - aggiunse sorridendo a occhi chiusi.

– A me non interessava vincere. - disse lei perplessa.

Per la verità, ora, quella storia iniziava a irritarla anche un po' nonostante non lo desse a vedere. Era tutto iniziato a causa di quel concorso. Non ne poteva più di sentirne parlare.

– Ah, davvero? - disse l'amico, perplesso, riaprendo gli occhi.

– Beh, ammetto che mi dà un certo senso di orgoglio... voglio dire, io non ho mai vinto niente. -

– Idem per me. - disse sempre un po' perplesso per poi illuminarsi e sorridere. - Ehi, ti va di andare da qualche parte nei prossimi giorni?! Porto Fuecoco, così può giocare con Sprigatito!! -

– Volentieri. - disse lei facendo un cenno del capo e sorridendo a occhi chiusi.

♥♥♥

– STOP! Buona questa, la teniamo!! -

Ci trovavamo su un set, Liko e Roy avevano appena finito di girare una scena. Era stata una mattinata molto intensa. Avevano girato diverse scene e non avevano ancora finito.

– Liko, siamo stati grandi! - disse Roy guardandola.

Sorrideva e stringeva entrambi i pugni. Era davvero entusiasta, lo si poteva capire da un chilometro di distanza.

– Hai ragione. - disse Liko sorridendo a occhi chiusi.

All'inizio l'idea di partecipare a quel film e di essere addirittura la protagonista non l'aveva attirata per niente. Era una ragazza a cui piaceva mantenere il profilo basso, studiare la situazione e agire solo quando era veramente sicura.

– E brava la nostra Liko! - esclamò Jessie correndo a prenderla sottobraccio.

Sorrideva a occhi chiusi e, incredibilmente, era un sorriso sincero. Era cambiata davvero tanto. Come tutti del resto. Tutti loro per un motivo e per un altro erano maturati. Cresciuti. Ora si poteva davvero dire fossero diventati una grande famiglia.

Liko, inizialmente, era rimasta sorpresa. Non aveva conosciuto Jessie prima di girare quel film, quindi non poteva sapere quanto fosse cambiata nel tempo. Però era la prima volta che si comportava in modo tanto amichevole. E la cosa la stupì anche data la differenza di età (in realtà non credo ci sia troppa differenza, Liko dovrebbe avere 14 anni e Jessie circa 23... sì, beh, dal punto di vista di Liko sembrerà comunque tanto).

Roy sorrise a Liko, così anche lei ricambiò.

Sì, dopotutto non c'era nulla da temere.

♥♥♥

Ciao a tutti :)

Ho cominciato a scrivere questa fanfiction presa da un'ispirazione fulminante e poi mi sono accorta che si è molto complicata. È iniziato tutto perché ho realizzato che Liko mi ricorda Biancaneve. È dall'inizio che il suo carattere e il suo aspetto mi dicono qualcosa. Poi ultimamente ho riletto uno dei miei manga dove parlano anche di Biancaneve e ho fatto 2 + 2. In più nell'episodio 15 Liko tiene in mano una Pokéball antica e ho pensato che se al suo posto ci fosse una mela ci starebbe comunque benissimo <3

Ho fatto anche un disegno di Liko in versione Biancaneve. Ve lo carico qui sotto se riesco (altrimenti lo trovate sulla mia fanpage dei Pokémon su Instagram: @liko_pokemon_fanpage).

Ok, è tutto per ora.

Alla prossima!

  
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