L’indomani Hershel si svegliò e, una volta alzato, spalancò la finestra per osservare il sorgere del sole dal mare, indossando una canottiera bianca e pantaloncini di colore nero. Chiuse gli occhi ma sentì dei rumori, come di caricatori d’arma da fuoco; li aprì e vide un gruppo di sei uomini vestiti di nero con passamontagna e fucili d’assalto puntare l’arma contro di lui. Istintivamente gli venne da prendere la pistola ma ne era sprovvisto. Si fece avanti un assalitore e teneva il mirino laser puntato al cuore di Hershel. -Indossa l’armatura, armati di tutto punto ed esci! Fai alla svelta! Ritieniti fortunato che potremmo ucciderti seduta stante! Ti diamo questa grossa opportunità e fai ciò che diciamo! – L’uomo strinse i denti, annuì senza esserne convinto e diede le spalle agli uomini ma si bloccò ad un certo punto. -Uomo! Ti abbiamo dato un ordine, eseguilo! Se ti stai chiedendo della tua missione essa è stata annullata da un potere superiore al nostro e nuovo, aggiungerei! – Hershel lasciò la finestra contrariato e gli assalitori attesero che uscisse per circa dieci minuti e il loro obiettivo li raggiunse all’esterno. Chi aveva di fronte puntarono le armi ed Hershel alzò le mani in segno di resa. I sei, ad un certo spunto, si scansarono e mostrarono un ostaggio tenuto legato per i polsi e in ginocchio, con segni di percosse. Hershel lo riconobbe: era il Presidente Wilson. Stava per aprir bocca quando l’assalitore che si era già reso protagonista parlando nei confronti dell’uomo lo fermò e volle rispondere ai suoi, eventuali, dubbi. -Il tuo obiettivo era salvare il Presidente ma è stato appena deposto e chi c’è ora non solo garantirà pace, sicurezza ma anche unione mondiale e il fatto che tu volessi salvarlo era d’intralcio; così tu, ora, sei stato fermato e hai possibilità di essere salvato ma dipenderà da te! – Hershel prese la pistola dal fodero destro e la puntò contro il parlatore e si trovò con i mirini laser puntati su più parti del corpo. Ad un certo punto Greta, la compagna dell’uomo, venne portata fuori dall’abitazione ed era stata colpita sul volto e chi lo aveva fatto era una donna e lo si comprendeva dalla forma del corpo, nonostante tenesse un passamontagna. -Lasciala andare! – urlò Hershel. L’assalitrice tolse il copricapo. -Sorpreso di vedermi mio caro? – Costei era Elena, la ex moglie dell’uomo e il suo volto, con zigomi ben curati, capelli castani e mossi, occhi chiari, non mostrava compassione per la giovane donna, Greta. -Lasciala andare o finirà male per tutti! – Hershel si girò di scatto e lasciò cadere una sfera argentea, la quale si aprì e uscì del vapore, facendo tossire i mercenari. L’uomo sgattaiolò alle spalle del parlatore, l’afferrò per il collo e lo sollevò di peso, diede pressione e lo fece soffocare. Hershel mollò l’assalitore ma qualcuno si mise alle spalle dell’uomo e lo colpì con uno storditore, dandogli una forte scossa. CONTINUA