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Autore: m a y    24/08/2023    2 recensioni
Kaminari si volta in direzione di Jirou, la quale ha gli occhi bassi in modo da nascondere il proprio imbarazzo.
«Nessuno mi aveva mai paragonato ad un girasole prima d’ora».
«Onorata di essere la prima» afferma Kyoka con un sorrisetto.

{ Kaminari/Jirou ♥ | missing moment 6x02 | fluff }
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaminari Denki, Kyoka Jiro
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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sunflower ~
always look towards the sun. 



Tutto intorno a lui è il caos. Gli heroes sfrecciano senza paura in direzione della villa, nei loro visi è dipinta la determinazione.
Denki sente i loro passi veloci far tremare la terra tutto intorno a sé – tum tum tum – e il suono di quella marcia infernale si mescola con il battito impazzito del suo cuore.
Voglio stare con gli altri. Voglio stare con gli altri. Voglio…
«Fai attenzione ragazzo!»
La voce di Fat Gum gli giunge ovattata, lontana, ma riesce a riportarlo alla realtà; una realtà che presenta, tuttavia, dei contorni imprecisi e sembra quasi irreale, al pari di un incubo dal quale si fatica a scappare. La mente di Kaminari pare sul punto di esplodere – straripante di pensieri ma, soprattutto, di perché – fin quando non gli si affiancano Tokoyami e Midnight, i quali, al contrario di lui, appaiono decisamente più determinati e pronti per la grande battaglia.
«Io voglio tornare dagli altri! Non… non voglio…» Morire? Piangere? Perdere gli altri? Non lo sapeva.
«Noi abbiamo bisogno di te!» grida Midnight in modo tale da sovrastare il frastuono, «Il tuo quirk è prezioso in un momento critico come questo». Tokoyami semplicemente annuisce, come a confermare le parole della Pro Hero. 
«Non pensare a nient’altro, concentrati soltanto sulle cose a cui tieni di più!» conclude Midnight nuovamente rivolta a Kaminari, per poi superare quest’ultimo e Tokoyami e avvicinarsi pericolosamente ai nemici.
E in quel momento Denki si ferma. Non sente più il rumore assordante delle grida, dei passi o dei quirk che vengono sprigionati dagli heroes, né tantomeno pensa a ciò a cui sta andando incontro. Semplicemente alza lo sguardo in direzione dei pochi raggi del sole che riescono a farsi strada tra i rami degli alberi e si lascia accarezzare dal loro tepore.
Mi è tornato alla mente quel giorno… e ho finalmente capito ciò che intendevi.
 
~
«Si può sapere dove mi stai portando?»
«Sta zitto e cammina, siamo quasi arrivati».
La risposta secca di Jirou non sconvolge più di tanto Kaminari, dopotutto il ragazzo era abituato al suo carattere un po’ scontroso, anche perché gli era parso che stesse soffocando una risatina. È quasi da un quarto d’ora che Denki ha gli occhi bendati e non ha la più pallida idea di dove stia andando ma, fortunatamente, la mano di Kyoka, la stessa che di solito si muove agilmente sulla chitarra, lo guida pazientemente verso un posto noto solo a lei.
«Siamo arrivati».
La ragazza rimuove la benda dagli occhi di Kaminari e una luce sfolgorante colpisce con violenza il viso di quest’ultimo; lentamente apre gli occhi e, una volta abituatosi alla luce del sole, vede davanti a sé un vasto mare giallo: un rigoglioso campo di girasoli la cui corolla è rigorosamente rivolta verso il cielo.
«Questo campo è di mio padre» spezza il silenzio Jirou, «Ci vengo spesso per cercare ispirazione… sai, per le canzoni» conclude, arrossendo leggermente. L’amico si limita ad annuire, il suo sguardo è ancora incollato sul campo di fiori. Kyoka conduce poi il ragazzo verso un piccolo prato sulla sommità di una collina, dal quale si può vedere l’intero campo, e, una volta giunti lì, estrae dal suo zaino tappezzato di spille una tovaglia e un po’ di cibo. I due trascorrono così il tempo a mangiare, parlare e scherzare, finché, colti da un’improvvisa stanchezza, si sdraiano l’uno accanto all’altro e si lasciano accarezzare dai tiepidi raggi del sole.
«Jirou… Vorrei dirti una cosa» sussurra Kaminari nel tentativo di non rovinare quel momento di pace e tranquillità.
«A dire il vero anche io» aggiunge l’altra.
«Ok, prima le signore allora» ridacchia il biondo per poi stendersi sul fianco, in modo da poter vedere l’amica.
«In realtà c’è un motivo per cui ti ho portato qui. Io…»
Denki deglutisce e rimane per un attimo con il fiato sospeso.
«Credo che tu assomigli a un girasole».
L’espressione del ragazzo cambia in una frazione di secondo, passando dall’essere entusiasta all’essere piuttosto confusa e condita da una piccola nota di delusione e incredulità.
«Ok, questa non me l’aspettavo proprio».
«Immaginavo» ridacchia Jirou, scostandosi una ciocca di capelli blu dietro l’orecchio. In seguito ad un attimo di riflessione Denki chiede:
«Fammi indovinare, è per via dei capelli vero?»

«Certo che no!» risponde l’altra. «Assomigli ad un girasole perché cerchi sempre il sole… Insomma, quando sei al buio, quando non sembra esserci nemmeno un raggio di luce, tu lo cerchi sempre e riesci in qualche modo a trovarlo».
Kaminari medita un momento su ciò che ha appena sentito dalle labbra di Jirou. Lei era pur sempre un’artista e, come tale, alcune frasi che pronunciava necessitavano di un’interpretazione particolare per poterne capire il significato.
«Quello che intendo» continua la ragazza una volta notato l’espressione visibilmente confusa di Denki, «è che tutti noi della 1A abbiamo notato che, quando ci sei tu, tutte le nostre preoccupazioni e pensieri se ne vanno. Potremmo essere sul punto di morire e tu riusciresti comunque a strapparci un sorriso e a pensare in positivo… Capisci?»
Kaminari si volta in direzione di Jirou, la quale ha gli occhi bassi in modo da nascondere il proprio imbarazzo.
«Nessuno mi aveva mai paragonato ad un girasole prima d’ora».
«Onorata di essere la prima» afferma Kyoka con un sorrisetto.
Denki si sente speciale al pensiero che la ragazza si sia confidata proprio con lui, perché solitamente quest’ultima non ama parlare tanto di sé, della sua opinione sugli altri o dei propri sentimenti.
Stavolta è diverso, poiché qualcosa di piccolo ma molto potente è finalmente sbocciato.
«Piuttosto… tu cosa dovevi dirmi?»
 
~

Deve fare come loro, continuare a marciare e combattere. E deve fare come i girasoli: guardare sempre verso il sole. Lo sguardo di Kaminari cerca inevitabilmente i suoi compagni di scuola – così lontani ma così vicini – e Jirou, il sole che ogni giorno illumina la sua vita.
 

 
L’angolino di m a y

 
È sempre così bello tornare a pubblicare qualcosa, specialmente quando sono passati anni luce dall’ultima volta. Non secoli, anni luce. La maturità mi ha tenuto piuttosto impegnata, ma ora sono ufficialmente libera!
Ad ogni modo non vedevo l’ora di tornare a scrivere – in particolare su MHA, dal momento che ho ripreso a guardare anche l’anime – e, finalmente, eccomi qui con un pensierino nato totalmente per caso.

Ammetto di non essere una grande fan della KamiJirou, tuttavia volevo tentare un piccolo esperimento e… ta daaa! È nata una piccola one-shot che vuole soltanto essere fluff e – perché no, dato che sono sadica – anche un tantino angst, specialmente nella prima parte. Naturalmente un missing moment perché sì, perché la mia mente partorisce solo quelli.
Naturalmente il cosa voleva dire Denki a Jirou rimane totalmente personale; nella mia mente era un credo proprio che tu mi piaccia – insomma, una piccola dichiarazione – ma potrebbe essere qualsiasi altra cosa. Libera scelta!

Per oggi è tutto, aspetto vostri commenti, critiche o semplicemente saluti e vi auguro una serena giornata!
 
© m a y
   
 
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