Melodia
 

Musica...note che si accavallano...dita che si muovono frenetica sulla tastiera.


Cado in estasi, la melodia mi avvolge come un guanto di seta. Chiudo gli occhi e lascio avvolgere...trasportare.


Entro in un'altra dimensione, fatta di note e poesia.


Non mi rendo conto del tempo che passa, lento e veloce nello stesso tempo. Non sento nulla, solo lei che mi chiama, mi porta lontano...dove il mio cuore non è spezzato.


Mi porta in luoghi lontani, dispersa...


Il mio cuore piange e si dispera. Sogna...ama...soffre.


Vedo i loro sguardi pieni d'amore e disperazione, la stessa che provo io in questo momento.


Le note mi chiamano...le seguo. Le mie dita si muovono...mi fanno male, ma non importa. E' ben altro il mio dolore.


Chiudo gli occhi...


Il vento che entra dalla finestra lasciata aperta, mi accarezza. L'oblio mi chiama.


Il vento mi accarezza, mi tocca...


Sembra una mano, che accarezza piano la mia schiena. Delicata come un soffio. Mi tocca i capelli, piano...scioglie un nodo e scende giù.


Scende sempre più...tengo gli occhi chiusi. La mia estasi...qualcosa di mai sentito prima.


Mi tocca il viso con fare delicato. Quanto vorrei fosse lui...impossibile.


Questo vento non smette di accarezzarmi. E' cosi dolce e così forte allo stesso tempo.


Un profumo conosciuto... aleggia nell'aria. Inconfondibile.


Non voglio destarmi, è così bello sentire il vento e la melodia...


All' improvviso i miei occhi si aprono e non vorrei.


“Oscar...Oscar!...”


“ Andrè!... Ti prego aiutala, sembra svenuta.”


“ Oscar... Svegliati!...”


Mi sento strana... era un sogno, un bellissimo sogno. Ma non riesco ad aprire gli
occhi.


Mi sento sollevare, non capisco dove sono, eppure sono sveglia.


“Portiamola nella sua stanza, ha la febbre alta Andrè”


Ecco dove ho sentito questo profumo inconfondibile, è il suo profumo che sento intorno a me.


Mi sdraiano sul letto, mi giro e trovo il suo viso di fronte al mio.


“Andrè... Cosa è successo?”


“ Sei caduta da cavallo, Oscar. Ti ha trovato la nonna. Povera donna era molto preoccupata.”


Guardo il soffitto...era tutto un sogno.


Vedo Andrè che si alza per andarsene.

“Andrè!... Non andare via, resta qui, con me.”


“ Oscar... Lo sai benissimo che non posso rimanere nella tua stanza.”


Prendo la sua mano sinistra, appoggiata sul mio letto e la stringo tra le mie.


“Resta qui con me...”




Orny