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Autore: Duchessa712    12/09/2023    0 recensioni
[Stravaganza - Mary Hoffman]
Per i corridoi si susseguono sussurri che dicono che la Duchessa non ha più scelto amanti: le scommesse, adesso, sono su chi le abbia fatto perdere la testa e se più di una voce fa il suo nome, oh, beh, nessuno ha le prove.
[La storia partecipa alla To Be Writing Challenge 2023 indetta da Bellaluna sul forum Ferisce più la penna]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sottintesi tra forma e sostanza

Quando lo accoglie nel suo letto, Rodolfo non vi presta troppa attenzione: lo sanno tutti che la Duchessa, dei suoi mandolieri, fa i suoi amanti. (Alcuni ci scommettono persino su chi saranno i fortunati e stipendi interi passano di mano in mano sottobanco). I suoi stessi fratelli sono stati scelti prima di lui e glielo hanno raccontato tra sorrisi e risate e nessuna ombra di gelosia: lo sanno tutti che la Duchessa appartiene a Bellezza e pensare di averla per più delle notti che lei concede è follia.

E qui Rodolfo cade - una, due, mille volte -, quando non è più la Duchessa che vuole, ma la donna sotto la maschera; quando vuole conoscere altro oltre le curve del suo corpo e il viola dei suoi occhi. Ma di svelarsi, tutti sanno che lei non si svelerà mai (e perchè mai a lui, poi, che non ha nulla da offrirle?).

La sogna in notti che lo lasciano prostrato, mentre, solo, si domanda con chi altro si stia intrattenendo, chi abbia preso il suo posto al suo fianco - scuote la testa con una risata amara: serviva l'amore a farlo diventare arrogante lo prendono in giro Egidio e Fiorentino. "Non fare sciocchezze." lo ammoniscono, chè la Duchessa con i vecchi amanti è generosa, alcuni s'arrischiano a dire un'amica. E di fare sciocchezze Rodolfo non osa, fino a che non è lei che gli dà il permesso, lei che lo accoglie a viso scoperto - è bellissima, certo, altera, il capo dritto e il mento in fuori, ma lui la vede comunque l'incertezza in quegli occhi d'ametista - e gli dona il suo nome. Silvia si chiama e lui lo ripete per tutta la notte e per tutte quelle a venire, impara il modo in cui la lingua carezza i denti e il palato e le labbra si schiudono in lettere dolci e armoniose, glielo sussurra all'orecchio (le mostra il suo amore e lo trova ricambiato, ma non è questo, per lui, che cambia tutto).

Quando lo manda a studiare a Padula, Rodolfo ne è al contempo entusiasta e preoccupato - è la possibilità che da solo non avrebbe mai avuto, ma lo manda via, lontano - e se promettono di scriversi e vedersi ogni volta possibile, lui non è sciocco e sa che, di mandolieri, c'è un'accademia intera.

Tutto cambia quando torna e si trova ad avere un palazzo non solo accanto a quello ducale, ma ad esso collegato da un passaggio segreto che nessuno dovrà mai sapere. Per i corridoi si susseguono sussurri che dicono che la Duchessa non ha più scelto amanti: le scommesse, adesso, sono su chi le abbia fatto perdere la testa e se più di una voce fa il suo nome, oh, beh, nessuno ha prove. Nessuno dovrà mai avere prove. "Non posso darti nulla più di questo." gli ha detto lei una sera a cena, i capelli sciolti, il viso scoperto (questo per lei vuol dire momenti rubati e negati alla luce del giorno, un laboratorio per permettergli di portare avanti studi che non capisce fino in fondo; questo per lui vuol dire tutto). Le bacia la mano e le sorride: "È più che sufficiente." - lasciarla per un'altra ipotetica donna che non ama solo per avere figli e non essere rincorso dai pettegolezzi ogni volta che scende in strada non vale nulla se il prezzo è lei, loro. (A volte sogna che non debba essere così complicato, ma la Duchessa appartiene a Bellezza e Silvia è la Duchessa prima d'essere se stessa).

E poi è quasi divertente il modo in cui le folle si aprono per farlo passare, mentre miriadi di occhi lo scrutano alla ricerca della verità - quasi la potessero intuire da qualcosa, quasi lo conoscessero sufficientemente bene da cogliere cosa potrebbe esserci di diverso. Gli scampoli di congetture riescono persino a strappargli una risata. I suoi concittadini lo compatiscono - gli è andato dietro per anni e adesso! -, altri lo deridono - se lo tiene al guinzaglio come un cagnolino -, altri ancora fantasticano con il poco che sanno - è stato suo amante e gli ha fatto costruire un palazzo. Lui si fa scivolare tutto addosso, perchè tanto conta solo la forma e per la forma la Duchessa è senza nome e senza un uomo al fianco (non importa che tutta Bellezza abbia decretato che quell'uomo è lui in qualsiasi veste le voci gli vogliano dare).

Silvia ci prova periodicamente a farlo andar via, tentativi blandi che si esauriscono in un bacio o una risata: "Farebbero la fila per lasciarsi mettere un anello al dito da te. Anzi, alcune la fanno per davvero." lo stuzzica riferendosi alle donne che, coraggio a due mani, lo fermano in strada a scambiare due parole. Rodolfo non glielo dice mai chiaramente che la sola a cui vorrebbe mettere un anello è lei. Però, dopo che il tempo lo ha reso più audace e entrambi hanno imparato cha tra forma e sostanza c'è una striscia di terra di nessuno, a ogni Sposalizio le domanda se non debba essere geloso del mare. "Non essere sciocco! Tu sei certo più interessante." sbotta lei nell'istante che precede i fuochi d'artificio, occhi al cielo e un sorriso e una vera cena ad attenderli dopo che la festa sarà finita e le maschere saranno calate.

È lui a sfilarle la sua, a carezzarle il viso ed essere il solo a poter sapere come gli anni vi abbiano lasciato segni impercettibili. È lui il solo che le è vicino abbastanza da poterle baciare le palpebre e le guance e le labbra e a poterle dire ti amo - il solo a cui lei lo ripeta (mai ai suoi mandolieri: i suoi fratelli glielo hanno detto da subito di non aspettarsi dichiarazioni: "È la Duchessa." e tutto di lei appartiene a Bellezza).

Questo è tutto per lui - il tutto che vale l'altrettanto che non può chiederle anche se a volte lo sogna ancora, nonostante i capelli spruzzati d'argento e un'età poco adatta a sogni e utopie, di poterla dire sua davanti al mondo intero, di non dover nascondere sorrisi e ammiccamenti e sguardi troppo lunghi e troppo intensi. E lei lo sa, naturalmente, e lo mostra in carezze più dolci e sorrisi tinti d'amarezza, ma mai nessuna scusa: le sapeva, lui, le condizioni, e ha deciso che i pro superavano i contro.

"E lo fanno ancora. Lo faranno sempre." perchè lei, loro, è la sola cosa importante, il solo prezzo che non è disposto a pagare. "E poi" continua perchè gli piace sentirla ridere "se dovessimo improvvisamente uscire allo scoperto, i bellezzani non avrebbero più nulla di cui parlare!".
   
 
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