Charles Appenzell purtroppo non era nato in una famiglia amorevole.
I suoi genitori erano molto freddi con lui e i suoi fratelli e, quando a nove anni si sfigurò il viso con il ramo di un roseto, lo costrinsero a indossare una maschera e a stare sempre chiuso in casa per non rovinare l'immagine perfetta della famiglia.
Si sentiva così solo e triste!
Un giorno arrivò il circo in città e il ragazzo, che aveva ormai diciassette anni, uscì di nascosto per andare a vederlo.
Comprò un biglietto e si sedette con gli altri spettatori.
La prima a esibirsi fu Bérénice Béguin: era una bellissima fanciulla dai vaporosi capelli neri, gli occhi scuri e profondi e il collo lungo come quello di una giraffa.
Charles sentì il suo cuore battere all'impazzata quando la vide.
Per tutto il resto dello spettacolo non fece che pensare a lei e alla fine decise di intrufolarsi dietro il tendone per conoscerla.
Bérénice stava per rientrare nel suo carro, quando Charles le si avvicinò timidamente: - Ehm... Salve.
- E voi chi siete?! Non dovreste essere qui! - disse Bérénice.
- Per favore, non arrabbiatevi, non ho cattive intenzioni! Volevo solo dirvi che mi è piaciuta molto la vostra esibizione! Siete stata incantevole e leggiadra come una silfide!
- Oh... Grazie! - disse Bérénice arrossendo. - Come vi chiamate?
- Charles Appenzell.
Bérénice gli tese una mano e Charles gliela baciò.
- Sapete, ho visto il vostro cognome su parecchie insegne qui in città - disse Bérénice.
- Mio padre è un banchiere molto ricco, possiede tutta Ballovre.
- Dev'essere bravo negli affari!
- Sì, molto più che negli affetti! - rispose tristemente Charles e le raccontò di come era stato trattato.
- Mi dispiace molto, Charles! Credimi, so cosa si prova: i miei genitori hanno venduto me e mio fratello Olivier al circo per pagare i loro debiti di gioco! Comunque le persone del circo sono state molto gentili con noi e sono diventate la nostra nuova famiglia! Dovresti venire con noi, saresti più felice!
- Non lo so... - rispose Charles.
Anche se i suoi genitori non lo amavano erano il suo unico punto di riferimento, quindi l'idea di lasciarli lo spaventava.
- Beh, noi restiamo in città una settimana nel caso dovessi cambiare idea.
Alla fine Charles decise che ne aveva abbastanza dell'ambiente tossico in cui era cresciuto, così si unì al circo.
Tempo dopo lui e Bérénice capirono di essersi innamorati e si sposarono.