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Autore: LaReginaDiCuori    17/09/2023    0 recensioni
No, no e poi no, Vegeta non c'è la faceva proprio a sentirlo frignare in quel modo così fastidioso e il suo primo istinto era quello di sgattaiolare via, come se non fosse mai tornato.
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Trunks, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Siete proprio due dannati
Personaggi Principali: Vegeta
Personaggi Citati: Trunks, Bulma
Coppia: Bulma/Vegeta
Generi: Fluff, Introspettivo
Capitoli: One Shot
Rating: Verde


 
👨‍👩‍👦Siete proprio due dannati👨‍👩‍👦

 


Il principe dei sayan non riusciva a sopportare i bambini, era più forte di lui.

Non sopportava quel loro moccio al naso, quella loro ricerca costante di attenzioni.

Non riusciva a sopportare i loro capricci, che essi fossero necessari o meno insomma al principe dei sayan i bambini, proprio non piacevano.

Si sentiva irritato da loro, ogni cosa che facevano lo infastidiva e nonostante fosse diventato padre di uno splendido bambino a detta degli altri, questo pensiero in lui non era mai cambiato.

Non riusciva a sopportare nulla di loro ed era per questo motivo, che quando era nato Trunks lui di comune accordo solo con sé stesso, decise che non avrebbe mosso un solo dito per allevarlo o altro, ed era per questo che molte volte il giovane sayan tornava a casa tardi, molto tardi, pur di non sentire nessun tipo di pianto e nessuna moglie rompiscatole, che gli urlava contro le mille peggio cose.

Così che lui poteva stare tranquillo e finalmente rilassarsi come si deve, ed era per questo motivo che in quel momento Vegeta si rilassò, nel sentire la casa completamente silenziosa.

Per lui il silenzio era una cosa sacra, nessuno glie lo poteva togliere, specialmente nemmeno un piccolo moccioso viziato.

Aveva iniziato a fare dei passi per arrivare alla camera che condivideva con la moglie ma purtroppo, proprio mentre stava per entrare all'interno della camera, ecco che quel moccioso aveva iniziato a frignare a più non posso, andando a interrompere quel tanto agognato silenzio che Vegeta desiderava più di ogni altra cosa.

Il principe dei sayan si sentiva quasi che i suoi timpani da un momento all'altro, potessero rompersi.



<<  Dannato moccioso  >>



Digrignò tra i denti mentre cercò di calmarsi e aspettò che quella dannata donna, iniziasse a calmare quel moccioso che in quel momento sembrava disperato.

Aspettò.

Aspettò.

E ancora aspettò ma il bambino continuava a piangere senza mai fermarsi, era davvero una cosa così fastidiosa che il principe dei sayan, voleva trovare dei tappi alle orecchie per non poterlo in questo modo, sentire.

Ma i tappi non li trovò, ma in compensò gli stava venendo un forte mal di testa, per colpa di quel piccolo nano.

Sembrava quasi che quel marmocchio e anche quella dannata donna, si volessero in qualche modo vendicare.

No, no e poi no, Vegeta non c'è la faceva proprio a sentirlo frignare in quel modo così fastidioso e il suo primo istinto era quello di sgattaiolare via, come se non fosse mai tornato.

Ma una parte di sé sembrava quasi preoccupata insomma, era strano che nessuno accorreva a consolare quel piccolo marmocchio, soprattutto era strano che quella donna, non stesse facendo nulla per lui.
Di solito era la prima ad andare a consolare e invece ora ...

No, no e ancora no, non era affare suo infondo se quel moccioso stava piangendo così tanto, giusto?



<<  Tsk, al diavolo!  >>



Si trovò a dire a sé stesso ed entrò in camera e nella penombra della stanza, vide la donna completamente addormentata vicino al corpicino di quel moccioso che continuava a muovere le braccia verso l'alto, sembrava quasi disperato nel farlo.



<<  Sei un frignone, lo sai?  >>



Disse non appena si avvicinava di fianco al più piccolo, che non lo smetteva di piangere nonostante la sua presenza.



Cielo, che fastidio che è! Ecco perché non volevo dei mocciosi attorno.



Pensò e senza pensarci troppo, lo prese tra le braccia come di solito faceva Bulma e lo fece soltanto perché voleva la smettesse di piangere e lo iniziò a cullare o almeno, pensava che era così, poi se era giusto o sbagliato quello, non lo sapeva proprio ma non gli importava più di tanto.



Avanti vedi di calmarti, oppure ti mollo di nuovo lì.

Continuava a pensare mentre cercava di cullarlo e nel mentre ad un tratto finalmente il moccioso, riuscì a calmarsi.

Vegeta era contento di questo, anche perché la sua testa stava iniziando a chiedere pietà.

Dalle sue labbra uscì un leggero sospiro di sollievo e fece per rimettere il marmocchio di nuovo, al suo posto ma quest'ultimo sembrava molto contrariato da questo e infatti, si strinse ancora di più a Vegeta con forza il quale rimase colpito piacevolmente.



<<  Così piccolo e già con una presa, così forte? Si vede, che sei proprio mio figlio!  >>



Si complimentò a bassa voce e nonostante questo, cercò di togliersi di dosso quel piccolo fagottino che proprio non lo lasciava andare e alla fine, si arrese.
Il giovane sayan, ammise la sconfitta.



<<  Dannato, sei peggio di tua madre!  >>



Riuscì a mormorare e anche se voleva andarsene, non poteva farlo perché era praticamente imprigionato dalle manine forti di suo figlio, che lo stringevano come a volere che rimanesse in qualche modo lì, insieme a loro.

Il principe dei sayan per quella sera, si arresa una seconda volta.

Sconfitto da un piccolo e insopportabile moccioso, non ci poteva credere nemmeno lui.

E quindi Vegeta decise di sdraiarsi nel punto in cui prima cera il più piccolo e nel momento esatto in cui lui si sistemò sul letto con il piccolo sopra il suo petto, ecco che la donna dai capelli azzurri si mosse verso di lui, andandosi a sistemare al suo fianco.



<<  Dannata, allora sei sveglia!  >>



<<  Sono sveglia da un po’, si.  >>



<<  Allora perché non ti sei svegliata quando questo moccioso, aveva iniziato a piangere?  >>



<<  Non provare a chiamarlo moccioso, scimmione! Semplicemente ero troppo stanca, non riuscivo proprio a muovermi, ma fortunatamente in mio soccorso sei arrivato tu  >>



<<  Come mi hai chiamato? Aah, lasciamo stare. Si, si, ci credo poco. La verità è che mi hai incastrato, ammettilo.  >>



La donna ridacchiò.



<<  E qui che ti sbagli.  >>



L'uomo alzò il sopracciglio.



<<  Che vuoi dire?  >>



<<  Che non ti ho incastrato, solo io.  >>



Dalle labbra dell'uomo uscì un altro sospiro, ma non era per nulla infastidito anzi, sembrava quasi ... Divertito.



<<  Siete proprio due dannati!  >>



<<  Si Vegeta, anche noi ti amiamo. Ben tornato a casa  >>



Vegeta odiava i bambini era vero, ma nonostante tutto quel piccolo marmocchio che aveva sul petto, iniziava pian, piano a imparare ad amarlo anche grazie a quella dannata donna, rompiscatole.


 
   
 
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