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Autore: LaReginaDiCuori    18/09/2023    2 recensioni
Non sapeva cosa fare.
Non sapeva cosa pensare.
Non sapeva come reagire.
Non sapeva a chi chiedere aiuto …
Non sapeva nemmeno se doveva dirlo alla sua migliore amica questo suo piccolo segreto, l’unica cosa che sapeva era che non l’avrebbe mai detto ai suoi genitori, quello poco ma sicuro anche perché un’altra litigata non credeva, che sarebbe riuscita a reggerla.
Genere: Angst, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nessun libro/film
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Quella sera faceva più freschino del solito ed era per questo che la giovane ragazza, si era avvicinata alla finestra socchiusa per poterla in quel modo, chiudere definitivamente e nel mentre si sistemò al meglio la copertina che aveva messo sulle spalle, per non prendere troppo freddo e subito dopo andò a incrociare le braccia sotto al seno, stringendosi leggermente nelle spalle in una specie di abbraccio consolatorio.

Le faceva strano essere in quella casa e non a casa del suo fidanzato, se non avessero avuto quella litigata che l’aveva fatta tremare dallo spavento molto probabilmente in quel momento a riscaldarla, ci sarebbero state le sue di braccia e non una stupida e inutile coperta.

 
Si sarebbe sentita protetta.

Si sarebbe sentita felice, al sicuro e non più spaventata perché sapeva che avrebbe avuto una persona al suo fianco, la persona che più amava in assoluto e invece, invece non era andata per niente come aveva sperato.

Era andata tutto nel verso opposto, che aveva pensato.

Le sue certezze erano andate tutte in frantumi con quella semplice litigata, una litigata feroce, una litigata dove riusciva ancora a sentire le sue urla entrarle fin dentro le orecchie, una litigata in cui poteva ancora sentire il suo cuore battere a mille e il suo corpo tremare come non aveva mai fatto prima.

Poteva ancora sentire la sua mano che invece di accarezzarla come faceva di solito, fece risuonare un forte schiaffo che le fece spalancare gli occhi dalla sorpresa e no, non si aspettava questa reazione da lui.

Non si aspettava questo atteggiamento aggressivo, violento e non aveva mai visto questo suo lato e ne fu davvero stupita, in senso negativo del termine naturalmente.

Ancora non riusciva a credere a quello che era successo, avrebbe tanto voluto che qualcuno la svegliasse da quell’incubo ma purtroppo sapeva già che nessuno, l’avrebbe potuto fare perché lei era già sveglia.

Perché lei aveva vissuto per qualche attimo nel terrore, terrore che aveva ancora in questo momento nonostante fosse a casa della sua migliore amica Alice, che l’aveva accolta non appena l’aveva vista in quello stato.
Alice in quel momento, era stata il suo angelo.

Lei non aveva fatto alcun tipo di domande semplicemente, l’aveva accolta tra le sue braccia e ospitata, nella sua casa.

Certo, sapeva che non poteva sfuggire all’interrogatorio che prima o poi sarebbe avvenuto, ma almeno in quel momento, poteva stare tranquilla e in pace senza rivivere quelle scene ancora fresche nella sua mente.

In teoria lo sapeva che poteva tornare a casa da mamma e papà, ma non se la sentiva di farsi vedere in quello stato e loro, avrebbero capito in un batti baleno che cera qualcosa che non andava, per loro era come un libro aperto e poi non voleva assolutamente che la riempissero fin da subito di domande e quindi, si era voluta rifugiare dall’unica persona con cui si sentiva realmente al sicuro e protetta ovvero: la sua migliore amica.

Il giorno dopo l’avrebbe sicuramente ringraziata, per quello che aveva fatto.

In camera si trovava da sola, la sua amica era da un po' ormai che era uscita per lasciarle la privacy che aveva chiesto, perché voleva provare a riposare e dormire un po' però si accorse che purtroppo, provare a fare anche una di queste cose per lei in quel momento, era un po' complicato.

Quando provava a chiudere gli occhi, la scena della litigata e le urla di lui, le ritornavano in mente e non la lasciavano andare.

Continuava a rivivere sempre quella scena e lei, non riusciva proprio a sopportarla.

Era la prima volta che un uomo, la trattava in una maniera simile.

L’aveva davvero spaventata a tal punto, che non riusciva a prendere sonno.

La sua reazione l’aveva completamente lasciata, senza parole.

Non sapeva cosa fare.

Non sapeva cosa pensare.

Non sapeva come reagire.

Non sapeva a chi chiedere aiuto …

Non sapeva nemmeno se doveva dirlo alla sua migliore amica questo suo piccolo segreto, l’unica cosa che sapeva era che non l’avrebbe mai detto ai suoi genitori, quello poco ma sicuro anche perché un’altra litigata non credeva, che sarebbe riuscita a reggerla.

L’avrebbe messa totalmente al tappeto.

L’avrebbe messa, K.O.

Era completamente confusa su quello che poteva fare o non fare, l’unica certezza che aveva era quello che credeva essere il suo amore ovvero: Jacob, ma così non era stato e tutte le sue certezze per colpa sua, sono state infrante con una sola litigata.

Litigata che aveva spezzato il loro legame, molto probabilmente per sempre.

<< Me lo dici tu, che cosa devo fare e scricciolo?  >>

Domandò la giovane verso la pancia ancora piatta che accarezzò con estrema dolcezza, l’unica cosa di cui forse la ragazza era davvero certa, era una sola: avrebbe portato a termine la gravidanza e avrebbe dato alla luce il suo piccolo, scricciolo.
 
   
 
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